22 Luglio 2025

Opera Romana Pellegrinaggi, in Libano sulle strade della convivenza

La delegazione Orp ricevuta dal presidente della Repubblica libanese

L’eremo di Sant’Antonio e il monastero di Saint Charbel, la città fenicia di Byblos e quelle bibliche di Sidone e Tiro. L’Opera romana pellegrinaggi ha inserito il Libano nei cataloghi del 2019 e per inaugurare il nuovo itinerario ha portato nel Paese dei Cedri un gruppo di giornalisti, operatori della comunicazione e responsabili di pellegrinaggi di altre diocesi italiane. Guidati da monsignor Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Orp, e da don Walter Insero, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato, del gruppo fa parte il direttore dell’Ufficio Cei per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport don Gionatan De Marco, nonché gli inviati di Rai Uno,  Rainews, Mediaset, Tv2000, Telepace, Avvenire, Osservatore Romano, Radio Vaticana, Lapresse, Famiglia Cristiana, Ewtn. L’arrivo lunedì mattina; oggi, giovedì 21 marzo, la conclusione del viaggio, con l’incontro con il patriarca maronita Bechara Rai.

«Conoscere la storia di un Paese significa comprenderne meglio la realtà», sottolinea monsignor Chiavarini, spiegando che «fare un pellegrinaggio non è tanto fare turismo religioso, ma costruire ponti». Soprattutto in un Paese dove, ricorda il sacerdote, «convivono pacificamente persone di 18 diverse fedi religiose, di cui 12 cristiane». Occasione del viaggio è anche la partecipazione del gruppo all’inaugurazione della prima chiesa di rito latino di tutto il Libano, all’interno del Settore Ovest della Base Unifil di Shama, a guida italiana.

Base Unifil Libano

La chiesa, intitolata a Maria Decor Carmeli e San Giovanni XXIII, è stata dedicata lunedì 18 marzo, con una Messa solenne presieduta dall’ordinario militare monsignor Santo Marcianò, a cui hanno partecipato anche i rappresentanti di altre confessioni. La nuova chiesa sarà «una casa tra le case della gente che vuole aiutare questa nazione – sottolinea Marcianò nell’omelia -, terra di grande bellezza e apertura accogliente, ad essere casa nella quale regni la pace». Millecento i soldati italiani a Shama, a cui sono affidati, rimarca l’ordinario, «il monitoraggio e il controllo della cessazione delle ostilità, l’assistenza alla popolazione locale, il supporto alle Forze armate libanesi, progetti di cooperazione civile e militare».

Con una superficie grande due volte quella della Liguria e una popolazione di circa quattro milioni di abitanti, il Libano ospita oltre un milione e mezzo di rifugiati, palestinesi e, per la maggioranza, siriani. Il nunzio apostolico monsignor Jospeh Spiteri riflette sulla situazione con i giornalisti italiani: «Desideriamo tutti un rientro organizzatore ben fatto per i siriani nella loro terra», e assicura che «certamente Papa Francesco è molto vicino al popolo libanese».

Byblos

Nel Paese convivono drusi e maroniti, sunniti e sciiti. I ristoranti e gli hotel prendono il posto delle case bombardate durante il recente conflitto con Israele. Giovani donne dal capo velato vanno a pregare sulla tomba di Saint Charbel, il più grande santo libanese. Nei centri storici delle città, la moschea sorge a due passi dalla chiesa ortodossa e da quella maronita, mentre il profumo di spezie si diffonde dai bistrot e dalle caffetterie. C’è voglia di ricominciare, anche rilanciando il turismo. Il presidente della Repubblica, il generale Michel Aoun, riceve il gruppo italiano. Stringe la mano a tutti. A monsignor Chiavarini dice: «Vi ringraziamo per aver visitato il Libano. Tutti possono approfittare della nostra stabilità e della nostra sicurezza, fare dei tour attraverso tutte le regioni. Voi stessi avete visto che il Libano è in pace, ed è un Paese molto ospitale». Davvero questa nazione «sta trovando strade di convivenza che sono di esempio per il mondo intero», osserva don Remo, «un esempio da cui tutti avremmo da imparare».

Giulia Rocchi

Incontro di preghiera in memoria dei missionari martiri

Incontro di preghiera in memoria dei missionari martiri, a cura del Centro missionario.

Celebra la Messa al Pontificio Seminario Leoniano di Anagni in occasione della Quaresima

Celebra la Messa al Pontificio Seminario Leoniano di Anagni in occasione della Quaresima.

Celebra la Messa nella parrocchia di San Giuseppe al Trionfale

Celebra la Messa nella parrocchia di San Giuseppe al Trionfale.

Vicariato, Tribunali: formazione sulle cause di nullità matrimoniali

Si terrà il 20 marzo alle 15 nella Sala degli Imperatori in Vicariato (piazza di San Giovanni in Laterano 6/a) il corso di formazione organizzato dai Tribunali diocesani. Due le relazioni che caratterizzeranno l’incontro: “La sentenza al termine di un giudizio di nullità del matrimonio e la salus animarum: aspetti giuridici” con relatore Hector Franceschi e “La sentenza al termine di un giudizio di nullità del matrimonio e la salus animarum: aspetti pastorali” con Tommaso Valentinetti come relatore.

Gaudete et Exsultate – Santi di tutti i giorni

San Giuseppe

San Giuseppe

Le udienze dei sacerdoti sono state anticipate a lunedì 18 marzo

Le udienze dei sacerdoti sono state anticipate a lunedì 18 marzo.

Incontro del percorso “Genitori si diventa” del Centro diocesano per la pastorale familiare

Incontro del percorso “Genitori si diventa” del Centro diocesano per la pastorale familiare. Il tema sarà “Mostrami l’amore: i rischi del mondo virtuale”, con Marco Schicchitano, psicologo e psicoterapeuta, responsabile del Progetto Pioneer. Nella Sala Conferenze del Pontificio Seminario Romano Maggiore.

Celebra la Messa presso la Cappella della Fondazione Protettorato di San Giuseppe in occasione della festa patronale

Celebra la Messa presso la Cappella della Fondazione Protettorato di San Giuseppe in occasione della festa patronale.

Il 19 marzo riapre San Giuseppe dei Falegnami

Altra riapertura straordinaria per la chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, dopo il crollo parziale del tetto avvenuto il 30 agosto del 2018. Martedì 19 marzo sarà possibile nuovamente visitare e partecipare alla celebrazione nella chiesa ai piedi del Campidoglio, sopra al Carcere Mamertino dove fu imprigionato san Pietro. La riapertura coincide con la solennità di san Giuseppe, a cui il luogo di culto è dedicato: per l’occasione, alle ore 18, il cardinale Francesco Coccopalmerio, titolare della chiesa e presidente emerito del Pontificio consiglio per i testi legislativi, guiderà un momento di preghiera; sarà presente il rettore di San Giuseppe dei Falegnami, il vescovo ausiliare della diocesi di Roma monsignor Daniele Libanori. Durante la liturgia – che sarà animata dal Coro della diocesi di Roma – ci sarà una speciale benedizione ai papà, in coincidenza con la loro festa. «Una festività – sottolinea monsignor Libanori – tanto cara a tutti». Per la giornata di martedì 19, la chiesa sarà aperta ininterrottamente dalle 9 alle 20.

La preghiera sarà preceduta, alle ore 17, dal saggio di musica Orchestra Arcobaleno dell’Istituto comprensivo via delle Carine. Alle ore 19 saranno invece offerti i tradizionali bignè di san Giuseppe. «La riapertura – spiega don Pierluigi Stolfi, direttore dell’Ufficio per l’edilizia di culto della diocesi di Roma –, avviene all’indomani del decreto di dissequestro della porzione di copertura rimasta in opera da parte dell’Autorità giudiziaria. Con il dissequestro di tutte le aree dell’edificio di culto il Vicariato potrà avviare le attività preliminari al progetto di restauro e riposizionamento dello splendido cassettonato ligneo»

«Attualmente la chiesa è posta in sicurezza – assicura il vescovo Libanori – ma i lavori necessari per il restauro del tetto saranno ancora lunghi. San Giuseppe dei Falegnami è sempre nel cuore dei romani; in tanti ci telefonano e ci chiedono notizie, e chiedono di poter celebrare matrimoni all’interno. Ci auguriamo di poter presto avere una riapertura definitiva». La chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, lo ricordiamo, era stata già riaperta al pubblico durante il periodo delle festività natalizie.

Riceve i sacerdoti

Riceve i sacerdoti.

Articoli recenti