22 Luglio 2025

Veglia di preghiera dedicata al mondo del lavoro

Veglia di preghiera dedicata al mondo del lavoro

Itinerario in Libano con l’Opera Romana Pellegrinaggi

Tempio di Bacco a Baalbek

Incontri con i vertici dello Stato libanese, visite a siti storici a un campo profughi, e la consacrazione di una nuova chiesa dedicata a San Giovanni XXIII nella zona della missione Unifil (United Nations Interim Force in Lebanon). Ricco e significativo il programma dell’itinerario in Libano organizzato dall’Opera romana pellegrinaggi con il Ministero del turismo libanese, al via da domenica 17 marzo fino a venerdì 22, a cui partecipano trentuno persone, tra giornalisti e responsabili dei pellegrinaggi di diverse diocesi italiane, accompagnate da monsignor Remo Chiavarini, amministratore dell’Opera romana pellegrinaggi; da don Walter Insero, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Roma; da don Gionatan De Marco, direttore dell’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport della Conferenza episcopale italiana; e da don Giovanni Biallo e don John D’Orazio, assistenti spirituali dell’Opera romana pellegrinaggi.

Prima tappa, la visita al contingente italiano che partecipa alla missione Unifil. «Incontreremo più di mille soldati italiani sottolinea monsignor Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Opera romana pellegrinaggi  e parteciperemo alla Messa di consacrazione della nuova chiesa dedicata a San Giovanni XXIII, nei pressi dell’acquartieramento Unifil, che sarà presieduta dall’ordinario militare monsignor Santo Marcianò, giunto in Libano per l’occasione».

«Il viaggio è stato organizzato per far conoscere al mondo della comunicazione italiana e al mondo ecclesiale italiano la realtà libanese – spiega ancora il sacerdote –, realtà interessante, emergente, caratteristica dello scenario mediorientale. Il Libano esce da decenni di grande turbamento, ma adesso sta trovando una strada nuova, un equilibrio. Durante questo percorso visiteremo siti di grande interesse archeologico e biblico, penso a Baalbeck nella valle della Bekaa, uno dei siti archeologici più importanti del vicino oriente, a Sidone e Tiro, località citate nel Vangelo e al Monte Hermon all’orizzonte. Visiteremo anche un campo profughi e incontreremo tante realtà istituzionali: il presidente della Repubblica Michel Aoun, il ministro degli Esteri Gebran Bassil, il ministro del Turismo Avédis Guidanian, il patriarca della Chiesa maronita cardinale Béchara Boutros Rai e anche alcuni capi religiosi delle comunità sciite e sunnite».

L’Opera romana pellegrinaggi presenta, così, a tutti i fedeli e a i gruppi questo nuovo percorso in Libano, inserito nei cataloghi per il 2019. «Lo scopo e il senso dei pellegrinaggi – riflette monsignor Chiavarini – non è tanto fare del turismo, ma è gettare dei ponti, è comunicazione verso queste popolazioni che hanno assoluto bisogno di sentirsi in comunione, di sentirsi prese in considerazione. Ci sorprendono sempre l’attenzione e la gratitudine che troviamo».

 

Celebra la Messa nella parrocchia di San Corbiniano

Celebra la Messa nella parrocchia di San Corbiniano.

II Domenica di Quaresima

II Domenica di Quaresima.

Giornata di spiritualità per docenti e dottorandi

Giornata di spiritualità per docenti e dottorandi, a cura del Servizio cultura e università.

Celebra la Messa nella parrocchia di San Vincenzo de’ Paoli

Celebra la Messa nella parrocchia di San Vincenzo de’ Paoli.

“Una Bibbia da amare”

“Una Bibbia da amare. Da non-popolo a popolo di Dio seguendo il paradigma dell’Esodo”. Incontro a cura dell’Ufficio catechistico.

Incontro di formazione

Incontro di formazione a cura dell’Ufficio Migrantes e del Centro missionario.

Nella rettoria di Sant’Antonio da Padova presiede la liturgia penitenziale delle Confraternite

Nella rettoria di Sant’Antonio da Padova presiede la liturgia penitenziale delle Confraternite.

Nella basilica di San Giovanni in Laterano amministra il sacramento della Riconciliazione

Nella basilica di San Giovanni in Laterano amministra il sacramento della Riconciliazione.

A Sant’Eusebio incontro sulle icone

Il prossimo venerdì 22 marzo nella parrocchia di Sant’Eusebio all’Esquilino (angolo tra piazza Vittorio Emanuele II e via Napoleone III) si terrà un incontro dedicato al tema “L’icona, immagine della tenerezza di Dio”. Durante la serata interverrà Giovanna Parravicini, specialista di storia dell’arte bizantina e russa, consultore del Pontificio Consiglio per la cultura, ricercatrice della Fondazione Russia Cristiana e collaboratrice della nunziatura apostolica a Mosca. L’appuntamento di approfondimento inizierà alle ore 19 e si terrà in chiesa.

15 marzo 2019

“Carità fino al martirio”: marcia e veglia per i missionari martiri del nostro tempo (modificato il percorso)

Si chiama “Carità fino al martirio” l’iniziativa di preghiera per i martiri del nostro tempo, fra i quali numerosi missionari, ma anche laici, pastori, e cristiani di tutte le confessioni, organizzata per giovedì 21 marzo dalla diocesi di Roma – in particolare da Caritas di Roma, Centro diocesano per la cooperazione missionaria tra le Chiese e Ufficio Migrantes diocesano – e dalla Comunità di Sant’Egidio, che sarà presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis. L’appuntamento è per le ore 18 in piazza di Sant’Anastasia (contrariamente a quanto deciso in precedenza – vedi nota di aggiornamento alla fine della pagina); da qui partirà una marcia, accompagnata dalla recita del Rosario missionario e dalle litanie dei martiri, fino alla basilica di San Bartolomeo all’Isola, dove avrà luogo la veglia. Qui, ad accompagnare la Parola di Dio e il Vangelo delle Beatitudini sarà la video testimonianza – raccolta da don Stefano Cascio, parroco di San Bonaventura a Torre Spaccata – di frère Jean Pierre Schumacher, unico sopravvissuto al massacro di Thibirine, in Algeria: nella notte tra il 26 e il 27 marzo 1996 sette monaci trappisti furono sequestrati dal loro monastero e poi uccisi il 21 maggio seguente. I religiosi, insieme al vescovo Piérre Claverie e ad altri 11 testimoni della fede, sono stati beatificati l’8 dicembre del 2018 ad Algeri. Le memorie e i nomi di quanti hanno offerto la propria vita lungo quest’anno, unitamente all’evocazione dei contesti di martirio più dolenti del nostro tempo, introdurranno alla processione di ingresso di una croce per continente, provenienti dalle cappelle ove sono raccolte reliquie e memorie dei martiri; analogamente, ogni nome e ogni contesto saranno illuminati dall’accensione di una candela, che aiuta a intravedere la luce pasquale anche nel momento della morte e della sofferenza. Ad accendere queste luci e a offrire alcune intenzioni di preghiera, saranno confratelli e consorelle dei martiri e, con loro, rappresentanti ortodossi ed evangelici, cristiani membri di questa nostra diocesi, e giovani dei diversi continenti. Al termine di questo pellegrinaggio ideale, la meditazione del cardinale vicario Angelo De Donatis, nutrita delle suggestioni e delle testimonianze ricevute, suggellerà questo itinerario di preghiera, ascolto e comunione.

«Anche quest’anno la diocesi si ritroverà per celebrare la Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri (24 marzo) – sottolinea il vescovo ausiliare del settore Centro e segretario generale del Vicariato monsignor Gianrico Ruzza –. Nel 2018 ben quaranta testimoni sono stati uccisi: si tratta di 35 sacerdoti, 4 laici e un seminarista. Abbiamo scelto di partire dal Colosseo perché è un simbolo del martirio, un luogo dove sono morti centinaia di cristiani e dove non a caso viene celebrata ogni anno la Via Crucis dal Papa. Mentre la basilica di San Bartolomeo all’Isola ospita il santuario dei nuovi martiri del XX e del XXI secolo, voluto da san Giovanni Paolo II e da lui affidato alla Comunità di Sant’Egidio».

«Ci immergeremo insieme – riflette don Marco Gnavi, parroco di Santa Maria in Trastevere e tra gli organizzatori della veglia di preghiera – nel mistero della forza umile del Vangelo, fissando lo sguardo sui volti, l’umanità, la debolezza di quanti hanno vissuto la carità, l’amore per la Chiesa, le attese di pace e di giustizia in contesti di straordinario pericolo, senza rinunciare ad amare. La coscienza del debito verso ciascuno di loro ci sveglia all’attesa del Regno, ci sprona a nuova generosità e alla ricerca di unità che, nel martirio, è già compiuta. Caduti nello scontro con il male, ci guideranno verso la Pasqua con la fiducia delle donne e degli uomini delle Beatitudini».

Don Stefano Cascio, addetto dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi oltre che parroco, racconta commosso il suo viaggio in Marocco: «Sono stato a Midelt, a circa 200 chilometri da Fes – spiega –: è lì che ora vive la comunità cistercense, che ha continuato a custodire la “fiaccola accesa”, il carisma dei monaci di Thibirine. A Midelt, attualmente, vivono sei monaci e un eremita. Frère Jean-Pierre è l’unico sopravvissuto alla strage del 1996; è originario della Lorena e ha più di novant’anni, quindi non poteva intraprendere questo viaggio fino a Roma. Così la diocesi ha inviato me a intervistarlo, a raccogliere la sua preziosa testimonianza». Il sacerdote descrive un uomo «ancora forte, sorridente, sereno, saggio. Mi ha ribadito – ricorda – la volontà dei monaci di restare, nonostante le pressioni per farli andar via, di rimanere accanto al popolo. Pregano il Padre Nostro in Arabo. Cristiani e musulmani non devono essere gli uni contro gli altri, ma devono lottare insieme contro il male».

Sul sagrato antistante la basilica di San Bartolomeo un grande schermo permetterà di seguire l’evento anche dai posti lì allestiti. Sarà inoltre trasmesso in diretta su Telepace (canale 73 e 214 in hd, 515 su Sky – streaming su www.telepacenews.it).

Aggiornamento del 19 marzo:  In concomitanza della visita a Roma di un Capo di Stato, la Questura non autorizza il percorso previsto per la marcia di preghiera di giovedì 21 marzo. Pertanto, anziché partire dall’Arco di Costantino, il nuovo appuntamento è alle ore 18 in Piazza di Sant’Anastasia (piazzale antistante alla Basilica di San’Anastasia); da lì inizierà la marcia verso la Basilica di San Bartolomeo all’Isola Tiberina dove avrà luogo la Veglia di preghiera.

15 marzo 2019

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