Ascoltando i maestri: Vincent van Gogh. Incontro con mons. Andrea Lonardo e Francesca Villanti (Uff. per la pastorale universitaria)
Ascoltando i maestri: incontro su Galileo Galilei
«Due veri, la Scrittura Sacra e la natura, non possono mai contrariarsi». Parte da quest’affermazione, contenuta nella lettera a padre Benedetto Castelli di Galileo Galilei, l’incontro dedicato allo scienziato pisano del ciclo “Ascoltando i maestri”, promosso dall’Ufficio per la pastorale universitaria della diocesi di Roma, in programma venerdì 10 marzo alle ore 19.45 nella chiesa di Trinità dei Monti.
Interverranno monsignor Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio diocesano, e Francesca Favino, storica della scienza alla Sapienza Università di Roma. Modera Francesco d’Alfonso, dell’Ufficio per la pastorale universitaria. Come di consueto, il dialogo sarà intervallato e accompagnato da musica, danza e parti recitate, grazie agli attori Roberta Azzarone, Alberto Penna, Giorgio Sales, al liutista Eduardo Blasetti, ai danzatori Federica Bisceglia e Alessandro Scavello e al Coro Musicanova diretto da Fabrizio Barchi.
8 marzo 2023
Ascoltando i maestri: “Elena e Costantino. Dal mito alla storia”. (Uff. per la pastorale universitaria e Uff. per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport)
Ascoltando i maestri: “Elena e Costantino. Dal mito alla storia”. (Uff. per la pastorale universitaria e Uff. per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport), a Santa Croce in Gerusalemme
Arte, Bibbia e i “misteri” della vita di Gesù: il nuovo libro di monsignor Lonardo
Per presentare la figura di Cristo a coloro che muovono i primi passi nella fede, la Chiesa ha scelto, fin dalle origini, la via dei “misteri” della vita di Gesù, ossia i momenti in cui si rivela: dall’annunciazione alla nascita, dalle nozze di Cana alla resurrezione di Lazzaro. E lo ha fatto attraverso l’arte, grazie agli affreschi e dipinti esposti negli edifici sacri nel corso dei secoli. Indaga questo rapporto tra Bibbia, liturgia e immagini il volume “La Parola si è fatta carne, non libro. I ‘misteri’ della vita di Gesù tra Scrittura, liturgia e arte”, di Andrea Lonardo e Livia Mugavero, edito da San Paolo e uscito a novembre dello scorso anno.
Il testo verrà presentato ufficialmente venerdì alle 18.30 nella parrocchia di San Tommaso Moro, in occasione della Domenica della Parola; interverranno, oltre a monsignor Lonardo, monsignor Pasquale Iacobone, segretario della Pontificia Commissione per l’archeologia sacra; e don Andrea Cavallini, direttore Ufficio Catechistico. Per l’occasione saranno esposte le foto del ciclo dei misteri di Gesù della Chiesa Nuova: dodici tele fotografate da Bruno Brunelli, in modo da illustrare concretamente ciò di cui si parla.
«Il Papa ha voluto la Domenica della Parola perché la Bibbia non sia solo un libro per gli specialisti e per i colti, ma sia un libro per il popolo di Dio, accessibile facilmente – spiega monsignor Lonardo –. Il testo sottolinea che nella storia la Chiesa ha elaborato per questo i “misteri” di Cristo, cioè la modalità tipicamente ecclesiale di conoscere e amare Gesù. I brani biblici convergono quindi sui singoli eventi: l’annunciazione, il cieco nato, la samaritana… Il libro riflette sul fatto che è la liturgia che insegna a leggere la Bibbia e nella liturgia sono emersi i momenti chiave della vita di Gesù che tutti debbono conoscere. Anche il catechismo presenta in questo modo Gesù ai “principianti”, a chi si accosta all’iniziazione cristiana. Questi misteri sono stati rappresentati più volte nell’arte».
21 gennaio 2020
Arrivano le reliquie di sant’Antonio di Padova
Giovedì 13 febbraio arriveranno nella parrocchia dei Santi Antonio e Annibale Maria a piazza Asti le reliquie di sant’Antonio di Padova e lì rimarranno per la venerazione dei fedeli fino a domenica 16 febbraio. L’iniziativa si svolge in occasione dell’Anno Antoniano parrocchiale che sta celebrando gli 830 anni dalla nascita di sant’Antonio di Padova (1195 – 2025) e sta preparando la comunità a celebrare il 60° anniversario di consacrazione della Chiesa parrocchiale (1965 – 2025).
In programma, tra i vari appuntamenti, ricordiamo quelli di giovedì alle 19, con la Messa presieduta dal vescovo Dario Gervasi, segretario del Dicastero dei Laici, la Famiglia e la Vita; venerdì 14 alle 19 la Messa con benedizione delle coppie di fidanzati celebrata dal superiore generale dei Rogazionisti, padre Bruno Rampazzo, a cui seguirà il concerto in onore di sant’Antonio tenuto dalla Corale “Cantabo gaudium”. Ancora, il 15 alle 19 la solenne concelebrazione con padre Juan Isidro Aldana, rettore della basilica di Sant’Antonio a Via Merulana che culminerà con la solenne processione per le vie del quartiere.
Domenica 16, a mezzogiorno, presiederà la solenne concelebrazione eucaristica il vescovo Paolo Ricciardi; alle ore 17.30 padre Giovanni Milani, responsabile della peregrinatio delle reliquie di Sant’Antonio e alle ore 19 il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero per le Cause dei Santi. Saranno sempre a disposizione dei sacerdoti per le confessioni. La peregrinatio si concluderà con la veglia di saluto alle reliquie, che inizierà alle ore 21.
Al termine delle Sante Messe di sabato pomeriggio e di domenica sarà benedetto il “pane di sant’Antonio”, quale segno dell’attenzione che ciascuno di noi è invitato ad avere verso gli ultimi ed i poveri. In particolare la parrocchia ha avviato in questo anno giubilare, la ristrutturazione del dormitorio Caritas parrocchiale proprio per cercare di rispondere alla vera emergenza sociale della Città di Roma, quella abitativa e alle tante situazioni di necessità che ogni giorno si presentano.
A distanza di una settimana, un altro grande evento sarà celebrato in parrocchia: un Simposio Teologico Antoniano, organizzato in collaborazione con la Pontificia Università Antonianum che si svolgerà nei pomeriggi dal 20 al 22 febbraio.
7 febbraio 2025
Arnaldo Canepa è venerabile
Grande gioia fra i catechisti e i soci del Centro Oratori Romani per l’autorizzazione concessa dal Santo Padre Francesco alla promulgazione del Decreto, ad opera del Dicastero per le Cause dei Santi, sull’eroicità delle virtù del Servo di Dio di Arnaldo Canepa; Il fondatore del Cor diviene così Venerabile. La notizia giunge a conclusione di un lungo iter, prima nella Diocesi di Roma e successivamente in Vaticano, cominciato esattamente 30 anni fa con l’editto del cardinale vicario Camillo Ruini che avviò la causa di canonizzazione. Tale passaggio riconosce come questo catechista, laico, romano abbia esercitato in modo “eroico” le virtù cristiane.
«La Chiesa indica l’esistenza terrena di Arnaldo Canepa come un passaggio luminoso della storia – ha commentato il presidente del Cor David Lo Bascio –. Non a caso la sua vita ancora risplende come esempio per chi si spende “eroicamente” nel servizio dei più piccoli. Noi catechisti di Oratorio siamo grati al Signore per essere stati raggiunti – chissà per quale disegno della Provvidenza – da questa testimonianza di fede, di annuncio, di carità e rendiamo omaggio al laico Arnaldo Canepa e alle sue virtù, consapevoli di come il nostro presente necessiti con urgenza di figure laicali capaci di coraggio, di costanza e di un cuore buono che le renda credibili. La figura di Arnaldo Canepa, finora forse troppo circoscritta all’esperienza del Cor, diviene oggi dono per l’intera comunità diocesana come modello originale di laico e catechista e proposta alla città di Roma, affinché il mondo veda ancora come Dio lo ha amato tramite se stesso e i suoi testimoni».
Canepa dedicò oltre quaranta anni della sua esistenza alla fondazione e direzione di oratori per bambini e ragazzi, individuando profeticamente nei giovani e negli adolescenti i catechisti più adatti a questa missione. Per loro rinunziò alle sue attività professionali privandosi gradualmente di tutti i suoi averi e scegliendo di vivere in francescana povertà fino alla morte in una clinica romana. Dopo la sua conversione nel maggio del 1921 e con l’apertura del suo primo oratorio festivo presso la parrocchia di Santa Maria del Buon Consiglio, a Roma nel 1931, Canepa diede avvio ad un’opera che lo porterà nel 1945 a fondare l’associazione “Centro Oratori Romani” che dopo quasi 80 anni ne porta ancora avanti il carisma e il metodo educativo.
22 maggio 2023
Apre l’incontro “Mater et Caput” nella basilica di San Giovanni in Laterano per il ciclo “Ascoltando i maestri”
Apre l’incontro “Mater et Caput” nella basilica di San Giovanni in Laterano per il ciclo “Ascoltando i maestri”
Apre il Corso di Formazione su Matrimonio e Famiglia
Nella Basilica Lateranense apre il Corso di Formazione su Matrimonio e Famiglia per parroci, diaconi permanenti, sposi e operatori della pastorale familiare promosso dalla Diocesi di Roma e dalla Rota Romana.
Apre Giocamondo, uno spazio per i bimbi a via delle Zoccolette
Dal prossimo 21 ottobre, la Scuola di Italiano per stranieri della Caritas di Roma apre “Giocamondo”, un nuovo servizio che si rivolge alle mamme e ai papà stranieri che vorrebbero apprendere l’italiano ma che non riescono a frequentare la scuola perché sono impegnati nella cura di bambini piccoli.
Allestito grazie al progetto “Be.Bi Benessere per i Bimbi”, finanziato dall’Impresa Sociale Con i Bambini, Giocamondo è uno spazio a misura di bambino che permette ai genitori che si iscrivono a scuola di italiano di portare con sé i figli per affidarli a personale dedicato.
Mentre i genitori saranno impegnati nelle lezioni, i bambini potranno divertirsi con attività ludico educative che mirano a stimolare la fantasia e le abilità, come l’uso dei colori, il gioco libero, laboratori psico-motori, etc. in un contesto allegro, colorato e sicuro.
Lo spazio Giocamondo sarà aperto la mattina dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 12:30 presso la Scuola di italiano della Caritas di Roma, in via delle Zoccolette 17, e accoglierà bambini di età compresa tra 0 e 6 anni, figli di studenti iscritti alla scuola.
Per informazioni: area.immigrati@caritasroma.it; 06.88815324; 06.88815300.
16 ottobre 2019
Appuntamento per le famiglie a Santa Maria Maggiore
Appuntamento domenica 29 maggio, alle ore 17.30, nella basilica di Santa Maria Maggiore, per tutte le famiglie di Roma, per un pomeriggio dal tema “In cammino verso il X Incontro mondiale delle famiglie”. Previsti benvenuto e animazione dell’Azione cattolica di Roma; quindi, alle 18, la Messa presieduta dal vescovo Dario Gervasi, delegato per la pastorale familiare nella diocesi. In conclusione la preghiera di affidamento a Maria Salus Populi Romani.
24 maggio 2022
Appello per la pace e per i vaccini nel messaggio Urbi et Orbi di Papa Francesco
L’appello affinché cessino i conflitti armati e quello a un’equa distribuzione dei vaccini. E il pensiero per tutte le zone del pianeta segnate da guerra e miseria, come Haiti, Yemen, Siria, Myanmar. C’è questo e altro nel messaggio pronunciato da Papa Francesco dall’Altare della Cattedra nella basilica di San Pietro, prima di impartire la benedizione Urbi et Orbi con l’indulgenza plenaria.
«L’annuncio di Pasqua non mostra un miraggio, non rivela una formula magica, non indica una via di fuga di fronte alla difficile situazione che stiamo attraversando. La pandemia è ancora in pieno corso; la crisi sociale ed economica è molto pesante, specialmente per i più poveri; malgrado questo – ed è scandaloso – non cessano i conflitti armati e si rafforzano gli arsenali militari. E questo è lo scandalo di oggi». Tuttavia, ha proseguito il Santo Padre, «Di fronte, o meglio, in mezzo a questa realtà complessa, l’annuncio di Pasqua racchiude in poche parole un avvenimento che dona la speranza che non delude: ‘Gesù, il crocifisso, è risorto’. Non ci parla di angeli o di fantasmi – ha spiegato –, ma di un uomo, un uomo in carne e ossa, con un volto e un nome: Gesù. Il Vangelo attesta che questo Gesù, crocifisso sotto Ponzio Pilato per aver detto di essere il Cristo, il Figlio di Dio, il terzo giorno è risorto».
Papa Francesco si è soffermato poi sulla difficile situazione sanitaria globale. «Tutti, soprattutto le persone più fragili, hanno bisogno di assistenza e hanno diritto di avere accesso alle cure necessarie – ha rimarcato –. Ciò è ancora più evidente in questo tempo in cui tutti siamo chiamati a combattere la pandemia e i vaccini costituiscono uno strumento essenziale per questa lotta. Nello spirito di un ‘internazionalismo dei vaccini’, esorto pertanto l’intera Comunità internazionale a un impegno condiviso per superare i ritardi nella loro distribuzione e favorirne la condivisione, specialmente con i Paesi più poveri».
Nel suo discorso anche parole per i migranti nei cui volti, ha detto, «riconosciamo il volto sfigurato e sofferente del Signore che sale al Calvario». Ha quindi ringraziato, in proposito, i Paesi che accolgono con generosità i sofferenti che cercano rifugio, specialmente il Libano e la Giordania.
La Resurrezione, ha continuato il Pontefice, fa pensare naturalmente alla città di Gerusalemme, che possa «rispondere alla chiamata ad essere luogo di incontro dove tutti possano sentirsi fratelli, e dove Israeliani e Palestinesi ritrovino la forza del dialogo per raggiungere una soluzione stabile». Ha quindi ricordato il recente viaggio in Iraq, e da lì ha rivolto il suo pensiero alle «popolazioni africane, che vedono il proprio avvenire compromesso da violenze interne e dal terrorismo internazionale, specialmente nel Sahel e in Nigeria, come pure nella regione del Tigray e di Cabo Delgado». E a tutti i Paesi dove imperversano guerre e violenza. «Troppe guerre e troppa violenza ci sono ancora nel mondo! Il Signore, che è la nostra pace, ci aiuti a vincere la mentalità della guerra. Conceda a quanti sono prigionieri nei conflitti, specialmente nell’Ucraina orientale e nel Nagorno-Karabakh, di ritornare sani e salvi alle proprie famiglie, e ispiri i governanti di tutto il mondo a frenare la corsa a nuovi armamenti. Oggi, 4 aprile, ricorre la Giornata mondiale contro le mine antiuomo, subdoli e orribili ordigni che uccidono o mutilano ogni anno molte persone innocenti e impediscono all’umanità di ‘camminare assieme sui sentieri della vita, senza temere le insidie di distruzione e di morte’. Come sarebbe meglio un mondo senza questi strumenti di morte!».
5 aprile 2021