17 Luglio 2025

A San Giovanni Battista dei Fiorentini benedice la mostra “Chi è l’Uomo della Sindone?”

A San Giovanni Battista dei Fiorentini benedice la mostra “Chi è l’Uomo della Sindone?”

Consiglio Permanente della Cei

Consiglio Permanente della Cei

Santa Messa a San Giovanni in Laterano per un gruppo di pellegrini

Santa Messa a San Giovanni in Laterano per un gruppo di pellegrini

San Frumenzio, cuore pulsante del volontariato

Bea ha gli occhi della curiosità, vuole fare subito amicizia. È in braccio a sua mamma, mentre Gabriel, suo fratello, entra di corsa in sala da pranzo. Si va a nascondere dietro il divano in segno di protesta. Farfuglia qualcosa e gesticola in direzione della madre. Ce l’ha con lei, gli ha appena spento i videogiochi. Ma lui non ha fame, dice, vorrebbe rimanere nella sua stanzetta per tutto il pomeriggio. Momenti di straordinaria normalità, in un luogo dove si intrecciano storie che di ordinario hanno ben poco. Ci troviamo nella casa-famiglia della parrocchia di San Frumenzio. Qui, grazie all’impegno e ai contributi di quaranta volontari e sei famiglie, dal 2010 vengono accolte mamme in difficoltà con i loro bambini. La tavola è apparecchiata, ma Nuha non si unirà al pranzo. È nella sua stanza a pregare. Fino al tramonto non può mangiare, sta rispettando il Ramadan. È riuscita scappare dal Sudan con sua figlia. Era la quarta moglie e veniva maltratta quotidianamente. Come Anna, la madre di Bea e Gabriel, per anni violentata fisicamente e psicologicamente dal marito, che ancora oggi non smette di tormentarla. Sarah invece non è in casa in questo momento. Viene dalla Nigeria. È arrivata con un barcone, mentre era incinta di sua figlia. Durante il viaggio, ha visto morire sua nipote di 18 anni. L’immagine è ancora fresca nella sua mente.

Con lei e con le altre mamme e i loro bambini si è fermato a cenare giovedì sera il cardinale vicario Baldo Reina, che è tornato anche venerdì per la visita pastorale nella parrocchia. San Frumenzio è uno dei cuori pulsanti del volontariato di Roma. La casa famiglia è solo una delle tante attività della comunità. Gli appartamenti occupano due piani della “Casa della Carità”, un edificio adiacente alla chiesa dove i volontari si dedicano a molti altri progetti. Tra gli altri, il centro d’ascolto Caritas; un asilo nido solidale; il “Gruppo Goim”, che sostiene una missione in Mozambico; il servizio docce; la raccolta alimentare; il gruppo “Televita”, che si dedica agli anziani; lo sportello psicologico; lo spazio di ascolto “Tra le donne”, dove alcune volontarie si prendono cura di chi ha sofferto violenze; l’unità di strada, rivolta alle ragazze finite nei giri di prostituzione; i corsi di italiano per stranieri e l’accoglienza di rifugiati, in collaborazione con la Caritas e la prefettura.

«Non siamo un’agenzia di servizi – racconta don Marco Vianello, il parroco -. Tutto questo è espressione di una comunità che prega, ascolta la Parola e cerca di condividere la propria testimonianza nei confronti delle situazioni di fragilità». L’impegno, aggiunge Raffaele Carbone, coordinatore della “Casa della Carità”, «è quello di essere uniti nella diversità, senza dimenticare mai l’evangelizzazione. Il pericolo è quello di perdere la dimensione della fede. Per questo motivo ci lasciamo guidare da momenti di preghiera comunitari».

A fianco a loro, Anna Curzi, consacrata dell’Ordo viduarum della diocesi di Roma e responsabile della casa-famiglia. «Non siamo una struttura di prima accoglienza. Le mamme possono affrontare con serenità il loro momento difficile senza limiti di tempo. L’obiettivo è indirizzarle verso una piena autonomia. Le aiutiamo a cercare lavoro, per poi seguirle nell’affitto o nell’acquisto di una casa». In questa prospettiva, conclude il parroco, «stiamo elaborando un progetto di accompagnamento che vorremmo diventasse un segno giubilare. È difficilissimo trovare chi è disposto a fidarsi di queste persone. Come comunità cristiana siamo pronti a diventare loro garanti».

9 marzo 2025

Ac, due tappe per la Quaresima

L’Ac si prepara a vivere la Quaresima con l’appuntamento della Giornata di spiritualità, fraternità e ricerca che, in quest’anno giubilare, si svolge in due tappe. La prima, sabato 15 alle 9.30, è previsto un incontro con i fratelli della Chiesa ortodossa presso la chiesetta di San Teodoro al Palatino, a cui interverrà padre Symeon Katsinas-Braessa, archimandrita della Sacra Arcidiocesi ortodossa d’Italia.

Si proseguirà con “Coltivare il futuro, seminare la partecipazione”, il seminario promosso dal Settore adulti dell’Azione Cattolica di Roma e dalla Caritas diocesana di Roma, nell’ambito della rassegna “Dialoghi”, che si svolgerà martedì 18 marzo, alle ore 19, alla Cittadella della carità (via Casilina Vecchia, 19 – Piazza Lodi) e in diretta streaming sui canali social. Un incontro, nel solco della Settimana sociale dei cattolici in Italia che si è svolta nel 2024 a Trieste, che vedrà un confronto tra Giovanni Moro, sociologo della politica; Giovanni Grandi, filosofo e membro del Comitato scientifico delle Settimane sociali dei cattolici in Italia; Maria Luisa Sergio, storica. A moderare la giornalista Chiara Santomiero.

10 marzo 2025

Collegio dei consultori

Collegio dei consultori

Esercizi spirituali in videocollegamento per Papa Francesco

Foto Diocesi di Roma / Gennari

Il Papa ha seguito in video dal Policlinico Gemelli, dove è ricoverato dallo scorso 14 febbraio, gli esercizi spirituali della Curia romana, che sono iniziati nel pomeriggio di ieri (domenica 9 marzo) in Aula Paolo VI. A guidarli, quest’anno, è il predicatore della Casa Pontificia, il frate minore cappuccino padre Roberto Pasolini. Francesco si è costì unito «spiritualmente a quanti vi partecipavano».

La notizia arriva dalla Sala Stampa della Santa Sede, che informa anche come, ieri mattina, il Santo Padre ha ricevuto «la visita del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, e del sostituto della Segreteria di Stato, l’arcivescovo Edgar Peña Parra» e inoltre «ha partecipato alla Messa con quanti lo stanno assistendo in questi giorni».

Dal punto di vista medico il quadro clinico è stabile, come si legge ancora nella nota diffusa ieri. «Il Papa – spiegano – ha continuato la terapia e la fisioterapia respiratoria e motoria. Prosegue la dieta alimentare prescritta dai medici che comprende anche cibi solidi. La situazione appare stabile, con lievi graduali miglioramenti come riportava il bollettino medico di ieri sera, in un quadro che tuttavia resta complesso e che spinge i medici a mantenere prudenzialmente la prognosi riservata. Questa notte, dopo l’ossigenazione ad alti flussi con l’uso di cannule nasali di giorno, il Papa passerà nuovamente, come programmato, alla ventilazione meccanica non invasiva».

Nell’Angelus diffuso ieri, come da ormai tre settimane il Santo Padre ha ringraziato medici, infermieri e tutti coloro che stanno pregando per lui. «Fratelli e sorelle, nel mio prolungato ricovero qui in Ospedale, anch’io sperimento la premura del servizio e la tenerezza della cura – si legge nel testo – , in particolare da parte dei medici e degli operatori sanitari, che ringrazio di cuore. E mentre sono qui, penso a tante persone che in diversi modi stanno vicino agli ammalati e sono per loro un segno della presenza del Signore. Abbiamo bisogno di questo, del “miracolo della tenerezza”, che accompagna chi è nella prova portando un po’ di luce nella notte del dolore. Vorrei ringraziare tutti coloro che mi stanno mostrando la loro vicinanza nella preghiera: grazie di cuore a tutti! Prego anch’io per voi. E mi unisco spiritualmente a quanti nei prossimi giorni parteciperanno agli Esercizi spirituali della Curia romana».

Non è mancato il riferimento al Giubileo del volontariato, celebrato ieri, e l’appello per la pace.

10 marzo 2025

Consiglio Episcopale

Consiglio Episcopale

Santa Messa a Santa Francesca Romana al Colosseo

Santa Messa a Santa Francesca Romana al Colosseo

Celebrazione del Rito dell’Elezione – Basilica di San Giovanni in Laterano

Celebrazione del Rito dell’Elezione – Basilica di San Giovanni in Laterano ore 17.30

Presiede la celebrazione eucaristica con il rito dell’elezione dei catecumeni a San Giovanni in Laterano

Presiede la celebrazione eucaristica con il rito dell’elezione dei catecumeni a San Giovanni in Laterano

All’Aquila per presentare il volume “Perdono e Perdonanza. Verso il Giubileo 2025”

All’Aquila per presentare il volume “Perdono e Perdonanza. Verso il Giubileo 2025”

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