A Foligno partecipa all’incontro di inizio anno con i seminaristi romani di tutti i seminari della diocesi.
Nuova sede per gli uffici dell’Area Pace e Mondialità della Caritas
Da lunedì 3 settembre tutti gli uffici dell’Area Pace e Mondialità della Caritas di Roma si trasferiscono alla Cittadella della Carità in via Casilina Vecchia 19. Il nuovo numero di telefono è 06.88815140, restano invariati gli indirizzi email sepm@caritasroma.it e segreteria.forumintercultura@caritasroma.it.
4 settembre 2018
Kerala, la solidarietà della Chiesa di Roma
Un fondo straordinario per le prime emergenze di 100 mila euro, una colletta in tutte le comunità parrocchiali di Roma e l’invito alla preghiera. Così la Chiesa di Roma, su iniziativa del cardinale Angelo De Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma, aderisce all’appello alla solidarietà che il Santo Padre ha pronunciato domenica 19 agosto a favore delle popolazioni del Kerala. Il piccolo stato meridionale dell’India, dove è alta la presenza dei cristiani, da mesi è flagellato da piogge monsoniche estremamente abbondanti e di molto superiori alle medie stagionali, con un peggioramento nell’ultimo mese a causa di un territorio ormai saturo d’acqua.
Papa Francesco ha ricordato come «negli ultimi giorni, gli abitanti del Kerala sono stati duramente colpiti da piogge intensissime, che hanno provocato allagamenti e frane, con pesanti perdite di vite umane, numerosi dispersi e sfollati, e ingenti danni alle colture e alle case. Non manchi a questi fratelli la nostra solidarietà e il concreto sostegno della Comunità internazionale. Sono vicino alla Chiesa in Kerala, che è in prima linea per portare soccorso alla popolazione. Anche tutti noi siamo vicini alla Chiesa in Kerala e preghiamo insieme per quanti hanno perso la vita e per tutte le persone provate da questa grande calamità».
«Il Kerala ha bisogno di un aiuto urgente. La gente non può rientrare nelle case, la maggior parte delle quali inagibili. Abbiamo immediato bisogno di vestiti, alimenti, medicine, libri scolastici e attrezzi da lavoro». È quanto ha dichiarato il cardinale George Alencherry, arcivescovo maggiore di Ernakulam-Angamaly dei Siro-Malabaresi in contatto con la Caritas diocesana di Roma. Dei 1.553 villaggi del Kerala, 1.287 sono stati colpiti dalle alluvioni, causando finora oltre 350 vittime e la totale distruzione di più di duemila abitazioni e di ventiquattromila ettari di terreno coltivabile; interrotta gran parte delle vie di comunicazioni e ingentissimi sono i danni alle attività produttive di ogni tipo. Gli sfollati, accolti in campi di accoglienza allestiti dal Governo, dalle organizzazioni non governative o ospitati presso familiari, sono almeno seicentomila.
«È un disastro senza precedenti a memoria d’uomo – dice padre Paul Moonjely, direttore di Caritas India ed originario egli stesso del Kerala – e l’estensione della distruzione è sconcertante. Ciò nonostante la Chiesa, molto attiva, si è mobilitata sin dalle prime ore nel portare soccorso alle vittime e nel coordinarsi con le altre agenzie sul territorio». Caritas India, in coordinamento con le Caritas diocesane dei territori colpiti, ha fornito in queste settimane cibo, riparo, acqua potabile e medicine. Le Chiese e i centri Caritas sono aperti all’accoglienza e stanno facendo ogni sforzo di assistenza sin dalle primissime ore dell’emergenza.
La Chiesa di Roma, attraverso la propria Caritas diocesana in costante collegamento con la rete di Caritas Internationalis e con la comunità locale, invita a sostenere il lavoro degli operatori della Chiesa del Kerala istituendo un fondo di 100mila euro per le prime emergenze.
È possibile contribuire con donazioni al conto corrente postale 001021945793 intestato a Fondazione “Caritas Roma” – ONLUS (Via Casilina Vecchia 19), causale “Alluvione in Kerala”; bonifico bancario Banco Posta IBAN: IT 50 F 07601 03200 001021945793.
4 settembre 2018
È entrato nella luce della Resurrezione il padre di Don Francesco Del Moro
È morto Giordano Del Moro, papà di Don Francesco Del Moro, Parroco di Santa Barbara. I funerali si svolgeranno nella Parrocchia di San Gregorio Magno alla Magliana, Piazza Fabrizio de’ André, martedì 4 Settembre 2018, alle ore 9.30.
Tiene una riflessione sulla “Gaudete et exsultate”
Alla Domus Romana Sacerdotali tiene una riflessione sull’esortazione apostolica “Gaudete et exsultate” in occasione dell’incontro annuale della famiglia dei Padri Mauri.
Don Benoni Ambarus nuovo direttore della Caritas di Roma
Don Benoni Ambarus – detto Don Ben – da sabato primo settembre è il nuovo direttore della Caritas di Roma. A nominarlo alla guida dell’organismo diocesano, di cui era già vicedirettore dal 16 ottobre 2017, è stato il cardinale Angelo De Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma. Don Ambarus succede a monsignor Enrico Feroci, che ha diretto la Caritas per nove anni; già presidente degli Oblati del Divino Amore, dal primo settembre monsignor Feroci è il nuovo rettore del seminario della Madonna del Divino Amore.
Nato il 22 settembre 1974 a Somusca-Bacau (Romania), don Benoni Ambarus entra al Seminario Minore della diocesi di Iasi, in Romania, nel 1990; consegue la maturità nel 1994 e quindi, fino al 1996, frequenta il Seminario Maggiore di Iasi. Il 23 novembre del 1996 arriva a Roma, presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore, dove completa gli studi e consegue il baccalaureato in Teologia. Il 29 giugno del 2000 viene ordinato presbitero a Iasi. Ma poi rientra a Roma, dove, nel 2001, consegue la licenza in Teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana. Dal 2001 al 2004 svolge il servizio di educatore al Seminario Romano Maggiore; dal 2004 al 2007 è collaboratore parrocchiale a San Frumenzio ai Prati Fiscali; dal 2007 al 2010 è viceparroco presso la stessa parrocchia. Dal 2010 al 2012 è invece viceparroco nella comunità di Santa Maria Causa Nostrae Laetitie a Torre Gaia. Nel 2012 don Ambarus diviene parroco dei Santi Elisabetta e Zaccaria a Valle Muricana: sarà la prima parrocchia a ricevere la visita pastorale di Papa Francesco, il 26 maggio del 2013. Infine, nel 2017, la nomina a vicedirettore della Caritas di Roma.
«Sono consapevole – dichiara don Benoni Ambarus – di arrivare a svolgere un servizio impegnativo e delicato con la certezza di poter contare sull’esperienza e la dedizione di molti operatori, volontari e di tutti i poveri. L’esperienza di vicedirettore, vissuta negli ultimi mesi, è stata per me la scuola del Vangelo della vita attraverso gli occhi e il cuore dei poveri. La Caritas continuerà il suo percorso al fianco delle tante comunità parrocchiali e di tutto quel vasto mondo della Chiesa di Roma in cui la carità si realizza attraverso la difesa della dignità e della giustizia: esperienze che sempre più debbono operare in comunione».
3 settembre 2018
Presiede l’incontro del Consiglio episcopale della diocesi
Presiede l’incontro del Consiglio Episcopale della diocesi
Nota sul crollo del tetto a San Giuseppe dei Falegnami
Di seguito la nota dell’Ufficio tecnico del Vicariato in merito al crollo del tetto di San Giuseppe dei Falegnami, avvenuto giovedì 30 agosto.
Nel primo pomeriggio è crollato il tetto della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami al Foro Romano, sita al Clivio Argentario. La chiesa del XVI secolo insiste su un’importante area archeologica e sul Carcere Mamertino.
Il crollo è avvenuto improvvisamente e in modo del tutto imprevedibile, senza alcun segno premonitore. L’Ufficio tecnico del Vicariato in collaborazione con tutte le autorità competenti si è subito attivato per le urgenti opere di messa in sicurezza, in particolare delle importanti opere d’arte conservate all’interno, in corso di recupero da parte dei Vigili del Fuoco, alla presenza di funzionari della Soprintendenza e dei Carabinieri del Nucleo tutela dei Beni Culturali.
Nei prossimi giorni verranno attivate tutte le procedure per i rilievi dell’edificio e gli accertamenti sulle cause che hanno provocato il crollo, cui seguirà l’elaborazione delle ipotesi progettuali per il ripristino della copertura crollata.
31 agosto 2018
13° Giornata per la custodia del Creato: preghiera ecumenica ad Assisi
13° Giornata per la custodia del Creato: preghiera ecumenica ad Assisi.
Da Lourdes a Roma «desiderando conversione personale e comunitaria» (video all’interno)
«Rinnovati, ripartiamo, con un desiderio di una conversione personale e comunitaria che continui (…) Oggi, con un po’ di dispiacere per il fatto che lasciamo Lourdes, vogliamo desiderare di portare nelle nostre case quest’aria di pace». Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis, nell’ultima omelia del Pellegrinaggio diocesano 2018 a Lourdes, ha voluto affidare i pellegrini e la chiesa di Roma a Maria, «intonando un Magnificat nuovo». Il porporato ha voluto sottolineare come «l’anima della chiesa di Roma magnifica il Signore, perché continua a guardare le persone semplici, gli umili della nostra città, che ogni giorno servono Lui e i fratelli, nel nascondimento e con fedeltà».
Il pensiero è poi andato alle «grandi cose» che il Signore ha compiuto «nelle nostre comunità, grazie a pastori santi e sapienti, a religiosi e religiose che si sono spesi a causa del Vangelo, a famiglie che sono cresciute nella fede e nell’accoglienza, a genitori che educano alla fede i loro figli; a tanti laici che sono la forza quotidiana delle nostre parrocchie».
«L’anima della chiesa di Roma – ha continuato il Cardinale Vicario – magnifica il Signore per le tante persone che, pur nella sofferenza, sono segno di affidamento a Dio, in una offerta quotidiana per la salvezza del mondo; per coloro che, pur nella povertà, mettono in moto l’amore e suscitano il servizio di tante persone generose, che danno tempo ed energie per il bene degli altri. L’anima della chiesa di Roma magnifica il Signore per gli anziani che con la loro esperienza e sapienza continuano a fecondare di grazia le nostre famiglie, per i nonni che sognano cose belle per i loro nipoti».
E ancora: «L’anima della chiesa di Roma magnifica il Signore per i giovani che sono in ricerca, per i giovani che con la loro freschezza rendono viva la Chiesa, per i giovani che hanno sete di essere ascoltati, accompagnati, amati. In particolare preghiamo per il Sinodo che si celebrerà tra poco più di un mese, perché la Chiesa si metta in vero ascolto dei giovani, per aiutarli a discernere la vocazione che Dio ha pensato per loro». Infine l’affidamento a Maria con le parole di San Giovanni Paolo II: «A te, aurora della salvezza, consegniamo il nostro cammino, perché sotto la tua guida tutti gli uomini scoprano Cristo, luce del mondo».
«La santità è di moda, il sogno di Dio su di noi» (video all’interno)
La santità è una «meta desiderabile», una «chiamata che Dio rivolge a ciascuno di noi». Il cardinale vicario Angelo De Donatis dedica a questo tema la catechesi di mercoledì pomeriggio, 29 agosto, in una basilica del Rosario gremita di pellegrini italiani. «Vorrei richiamare l’attenzione su quella lettera così bella sulla santità che ci ha scritto Papa Francesco, in modo che tornando a casa dopo questo bellissimo pellegrinaggio, ognuno di noi è invitato a iniziare la lettura e la meditazione di questa lettera, Gaudete et exsultate». Un testo non lungo, ma di una «bellezza straordinaria», lo definisce il porporato. E annuncia una iniziativa diocesana dedicata all’esortazione apostolica del Santo Padre: degli incontri nella basilica di San Giovanni in Laterano, il secondo lunedì del mese, che prenderanno il via l’8 ottobre.
«Forse qualcuno pensa che questo non sia un tema che ci riguarda», dice il cardinale vicario, ma non è così. «Questa lettera – spiega – è una sfida che va affrontata: cioè mostrare l’attualità perenne della santità cristiana. Possiamo dire che la santità cristiana è di moda». Ancora, «è il sogno che Dio ha su di noi». «Il contrario della santità – prosegue – è accontentarsi di una esistenza mediocre, annacquata, una esistenza inconsistente. Essere cristiani significa ricevere da Dio il dono di una vita bella, di una vita ricca di senso, di una vita piena di gusto. Mettersi in un cammino che renda più vivi e più umani».
Al termine della catechesi, si è tenuto un momento di festa organizzato dall’Opera romana pellegrinaggi, durante il quale è stato fatto un piccolo omaggio a quanti festeggiavano compleanni o anniversari particolari. Tra i premiati, anche una coppia che partecipava al pellegrinaggio per la quarantesima volta. Quindi il cardinale vicario ha avuto un incontro con i consacrati e le consacrate di Roma, a cui ha partecipato anche don Antonio Panfili, vicario episcopale per la vita consacrata. Infine, la recita del Rosario.
30 agosto 2018