14 Maggio 2025

Ore 18,00 nella Basilica Lateranense presiede i Vespri …

Ore 18,00 nella Basilica Lateranense presiede i Vespri nella Solennità dei Santi Pietro e Paolo.

 

 

Santi Pietro e Paolo, la celebrazione dei vespri con il cardinale De Donatis

Il 29 giugno, solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo, il vicario del Papa Angelo De Donatis ha presieduto nella cattedrale di Roma, la basilica di San Giovanni in Laterano, la sua prima celebrazione da cardinale, guidando la preghiera dei vespri. Al centro, il tema della testimonianza della fede, sul modello dei due apostoli, e il ricordo di don Andrea Santoro, il parroco romano fidei donum, ucciso a Trebisonda, in Turchia, il 5 febbraio 2006, che si soffermava sulla necessità nei nostri giorni di annunciare la verità di Dio e le sue promesse di vita.

De Donatis ha citato anche le parole del vescovo ausiliare Paolo Ricciardi sulla solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo pubblicate come editoriale sul settimanale diocesano Roma Sette di domenica 24 giugno. «Abbiamo un tesoro inestimabile, noi cristiani di Roma – scrive il vescovo -. Mentre il sole di fine giugno accende al mattino la cupola di San Pietro e la sera illumina il mosaico della facciata di san Paolo, anche noi capovolgiamo lo sguardo, desiderando di perdere la testa per Cristo e per la Chiesa. Per Roma e per i romani. Solo così Roma diventerà di nuovo “Amor”».

Al termine della celebrazione, il nuovo cardinale ha salutato i presenti nel cortile del Palazzo Lateranense.

L’omelia integrale

La riflessione del vescovo Ricciardi

La lettera di don Andrea Santoro

 L’articolo di Roberta Pumpo su  Romasette.it 

Ore 9,30 in Piazza San Pietro concelebra con il Santo Padre nella Messa.

 

Ore 9,30 in Piazza San Pietro concelebra con il Santo Padre nella Messa.

 

 

Titolo di San Marco per il cardinale vicario

Di San Marco al Campidoglio il cardinale De Donatis è stato parroco dal 2003 al 2015. Il Papa, nel Concistoro del 28 giugno, gli ha assegnato come “titolo” proprio quello legato alla basilica di piazza Venezia, la chiesa nazionale dei veneti residenti a Roma.

De Donatis cardinale, Il Papa: «Servire Cristo nel popolo fedele di Dio…»

A San Pietro sono le 16.35 quando il vicario di Roma si inginocchia davanti al suo vescovo. Sul capo di don Angelo, Francesco impone lo zucchetto e la berretta cardinalizia «rossa come segno della dignità del cardinalato, a significare che dovete essere pronti a comportarvi con fortezza, fino all’effusione del sangue, per l’incremento della fede cristiana, per la pace e la tranquillità del popolo di Dio e per la libertà e la diffusione della Santa Romana Chiesa».
Poi, «dalla mano di Pietro» la consegna dell’anello con l’invito a ricordare che «con l’amore del Principe degli Apostoli si rafforza il tuo amore verso la Chiesa». Infine, dopo la consegna della Bolla di creazione cardinalizia e l’assegnazione del “titulus Marci” (San Marco in Campidoglio ndr.), lo scambio dell’abbraccio di pace tra il Papa e il suo vicario per la diocesi di Roma.

Oltre a De Donatis cardinale, nel Concistoro di oggi, sono stati creati altri due cardinali italiani: Giovanni Angelo Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato vaticana fino ad agosto, quando assumerà la guida della Congregazione per le cause dei santi, e Giuseppe Petrocchi, arcivescovo dell’Aquila. Con loro, a ricevere la berretta cardinalizia, Luis Raphael I Sako, patriarca di Babilonia dei Caldei, in Iraq; Luis Ladaria Ferrer, gesuita spagnolo, dal 1° luglio 2017 prefetto della Congregazione per la dottrina della fede; Konrad Krajewski, polacco, Elemosiniere pontificio; Joseph Coutts, arcivescovo di Karachi, in Pakistan; Antonio dos Santos Marto, vescovo di Leiria– Fatima, in Portogallo; Pedro Ricardo Barreto Jimeno, gesuita, arcivescovo di Huancayo, in Perù; Désiré Tsarahazana, arcivescovo di Toamasina, in Madagascar; Thomas Aquino Manyo Maeda, arcivescovo di Osaka, in Giappone.

Tre i cardinali non elettori: Sergio Obeso Rivera, arcivescovo emerito di Xalapa, messicano, Toribio Ticona Porco, prelato emerito di Corocoro, boliviano, e Aquilino Bocos Merino, claretiano spagnolo, l’unico non vescovo tra i nuovi cardinali.
A tutti loro, sulla scorta del Vangelo di Marco, il Papa ha ricordato che non serve «guadagnare il mondo intero se si è corrosi all’interno», se si vive «tutti presi da intrighi asfissianti che inaridiscono e rendono sterile il cuore e la missione». In questa situazione – il monito di Francesco – «si potrebbero già vedere gli intrighi di palazzo, anche nelle curie ecclesiastiche».

Ma, niente paura, «mentre siamo sulla strada per Gerusalemme, il Signore cammina davanti a noi per ricordarci ancora una volta che l’unica autorità credibile è quella che nasce dal mettersi ai piedi degli altri per servire Cristo». Il cardinalato non è una promozione, una onorificenza, lo è «servire Cristo nel popolo fedele di Dio, nell’affamato, nel dimenticato, nel tossicodipendente, in persone concrete con le loro storie e speranze, con le loro attese e delusioni, con le loro sofferenze e ferite». Infine il monito del pontefice ai neo cardinali: «Nessuno di voi deve sentirsi “superiore” ad alcuno. Nessuno di voi deve guardare gli altri dall’alto verso il basso. Possiamo guardare così una persona solo quando la aiutiamo ad alzarsi».

da Romasette.it, 28.giugno.2018

Dalle ore 18,00 alle ore 20,00 “visite di cortesia” nell’Aula Paolo VI

Dalle ore 18,00 alle ore 20,00 si svolgeranno le “visite di cortesia” nell’Aula Paolo VI in Vaticano.

 

Alle ore 16,00 nella Basilica Vaticana partecipa al Concistoro…

Alle ore 16,00 nella Basilica Vaticana partecipa al Concistoro dove riceve dal Santo Padre l’imposizione della berretta, la consegna dell’anello e l’assegnazione del Titolo.

 

Concistoro 28 giugno, De Donatis cardinale

Si terrà giovedì 28 giugno, alle ore 16, il quinto concistoro ordinario pubblico voluto da Papa Francesco nei suoi cinque anni di Pontificato. Verranno creati 14 nuovi cardinali, di cui undici elettori e tre non elettori, in quanto ultraottantenni.

I primi, nell’ordine in cui sono stati annunciati (il 21 maggio scorso): Louis Raphaël I Sako, 70 anni, dal gennaio 2013 Patriarca di Babilonia dei Caldei; Luis Francisco Ladaria Ferrer, gesuita spagnolo, 74 anni, dal luglio 2017 prefetto de la Congregazione per la dottrina della fede; Angelo De Donatis, originario di Casarano (Le), 64 anni, dal maggio 2017 Vicario Generale di Roma; Giovanni Angelo Becciu, originario di Pattada (SS), 70 anni, dal 2011 Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato e dal febbraio 2017 Delegato Speciale presso il Sovrano Militare Ordine di Malta; Konrad Krajewski, polacco di Lodz, dall’agosto 2013 Elemosiniere Apostolico; Joseph Coutts, 73 anni, dal 2012 arcivescovo di Karachi, presidente della Conferenza episcopale del Pakistan dal 2011 al 2017; António dos Santos Marto, 71 anni, dal 2006 vescovo Leiria-Fátima, diocesi visitata da Papa Francesco lo scorso anno; Pedro Barreto, gesuita, 74 anni, dal 2004 arcivescovo di Huancayo in Perù, vicepresidente della Red Eclesial Panamazonica e membro del Consiglio pre-sinodale per il Sinodo speciale per la regione panamazzonica che si terrà nell’ottobre 2019; Desiré Tsarahazana, 64 anni, dal 2010 arcivescovo di Toamasina e dal 2012 presidente della Conferenza episcopale del Madagascar; Giuseppe Petrocchi, 70 anni, originario di Ascoli Piceno, dal giugno 2013 arcivescovo de L’Aquila; Thomas Aquinas Manyo Maeda, 69 anni, dall’agosto 2014 arcivescovo di Osaka e dal 2016 vicepresidente della Conferenza episcopale giapponese.

Questi invece i nomi dei tre futuri cardinali ultraottantenni: Sergio Obeso Rivera, 87 anni, arcivescovo Xalapa dal 1979 al 2007, più volte presidente della Conferenza episcopale messicana; Toribio Ticona Porco, 81 anni, che in gioventù ha lavorato in miniera, vescovo prelato di Corocoro in Bolivia dal 1992 al 2012; padre Aquilino Bocos Merino, spagnolo, 80 anni compiuti il 17 maggio, dal 1991 al 2003 superiore generale dei Claretiani.

Anche il vicario della nostra diocesi diventa dunque cardinale. Monsignor Angelo De Donatis presiederà la celebrazione solenne dei secondi vespri venerdì 29 giugno, solennità dei Santi Pietro e Paolo, nella basilica di San Giovanni in Laterano, alle ore 18. Dopo la lettura breve prevista dal rito, verrà proposto per la meditazione un brano tratto da una lettera di don Andrea Santoro, il sacerdote fidei donum ucciso a Trabzon, in Turchia, il 5 febbraio del 2006, mentre pregava nella chiesa di Santa Maria. La celebrazione sarà animata dai seminaristi del Pontificio Seminario Romano Maggiore. Al termine dei vespri, il cardinale saluterà i partecipanti nel cortile del Palazzo del Vicariato.

28 giugno 2018

San Frumenzio, al Gemelli incontro sulla missione in Mozambico

“Mozambico e Roma: una missione umanitaria” è il titolo dell’incontro che si svolgerà questa mattina, giovedì 28 giugno, alle ore 11, nella hall del Policlinico Universitario Agostino Gemelli. Sarà occasione per conoscere i progetti e le missioni umanitarie in Mozambico sostenute dall’Auci, l’Associazione universitaria per la cooperazione internazionale collegata alla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, e la parrocchia di San Frumenzio della diocesi di Roma. Alla presentazione interverrà il vescovo ausiliare Gianpiero Palmieri, a lungo parroco di San Frumenzio. Parteciperanno, tra gli altri, l’attuale parroco della comunità dei Prati Fiscali, don Daniele Salera e Giovanni Manganiello, presidente di Auci Onlus. L’incontro sarà introdotto dal presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, Giovanni Raimondi.

«La relazione tra il Mozambico, in particolare tra la capitale Maputo, e Roma è andata crescendo nel tempo coinvolgendo, gradualmente, diversi attori – spiega Pasquale De Sole, già docente dell’Università Cattolica e tra gli animatori dell’Auci –. Gli inizi risalgono a più di un quarto di secolo, quando la parrocchia di San Frumenzio ha stretto un gemellaggio con la diocesi di Maputo in quanto titolo presbiterale dell’arcivescovo della stessa, il cardinale Alexandre Josè Maria Dos Santos. Gemellaggio che si è concretizzato con la realizzazione di una missione permanente in una piccola località della diocesi, Mafuiane, prendendosi carico delle fasce più deboli della popolazione: diverse centinaia di bambini delle scuole elementari di Mafuiane e villaggi limitrofi, giovani mamme, anziani e ammalati di Aids».

Da quel lontano inizio si è arrivati, negli ultimi cinque anni, ad un allargamento ad altre comunità parrocchiali (Sant’Ugo e Santa Giulia) e a una collaborazione stretta con l’Auci, realizzando tre importanti progetti. Innanzitutto, un progetto sanitario con ristrutturazione del Centro di salute di Mafuiane e costruzione di un Centro pediatrico nella stessa località con 16 posti letto, sala accettazione, laboratorio. Inoltre un progetto agricolo, che prevede l’incremento dell’attività produttiva agricola del Consorzio locale dei “Regantes”, il processo di conservazione, packaging e commercializzazione dei prodotti sul mercato di Maputo. Inoltre si prevede di iniziare, su un terreno confinante di tre ettari della diocesi di Maputo, una scuola di agraria per l’implementazione di tutte le attività agrarie e zootecniche.

«L’aspetto più importante di questa esperienza pluriennale – conclude Pasquale De Sole – è proprio la partecipazione “comunitaria” di diverse realtà romane, ognuna con il suo specifico compito, per creare “ponti” e abbattere “barriere” mentre il vento che soffia in questo momento in Europa sembra spirare in tutt’altra direzione».

28 giugno 2018

Settimana di fraternità in Val di Fassa…

Da mercoledì 4 a venerdì 6 luglio
Partecipa in Val di Fassa alla settimana di fraternità per i seminaristi organizzata dal Pontificio Seminario Romano Maggiore.

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