10 Maggio 2025

A San Giovanni Bosco il sesto Emporio della solidarietà

Foto Caritas Roma

I piccoli quadri con le stazioni della Via Crucis intorno alla stanza. Il tabernacolo illuminato dal sole che entra dalle finestre. I tavoli che ben presto verranno sostituiti da scaffali pieni di generi alimentari. C’è un nuovo segno di speranza nella città di Roma. È il sesto Emporio della solidarietà della Caritas capitolina, inaugurato ieri, 17 ottobre, nella parrocchia di San Giovanni Bosco. Un vero e proprio supermercato aperto gratuitamente per i più bisognosi. L’obiettivo è prevenire e contrastare la povertà alimentare, accompagnando gli utenti a uscire dalle loro fragilità.

Si aggiunge agli altri cinque già presenti nel territorio della diocesi, ma è il primo nel settore Est. Una porta spalancata che colma una grande lacuna. Molte persone, infatti, rinunciavano al servizio offerto dagli altri empori perché impossibilitati a raggiungerli. Per dare l’idea: si attesta intorno al sei per cento la popolazione della Capitale che ha chiesto aiuti alimentari nel 2022, come sottolineato da Davide Marino del Consorzio universitario per la ricerca socioeconomica e l’ambiente.

L’apertura dell’emporio è stata preceduta dalla tavola rotonda “Povertà alimentare e carità politica”, che la Caritas diocesano ha promosso in occasione della Giornata mondiale di lotta contro la povertà, alle soglie del Giubileo. «È un segno di attenzione grande nei confronti della persona – ha detto monsignor Baldo Reina, vicario per il Papa per la diocesi di Roma -. L’esperienza dell’Emporio della solidarietà aiuta tutti a fare un salto di qualità». Secondo il vescovo, l’inaugurazione è una tappa importante, «ma non siamo pienamente contenti – ha aggiunto -. Lo saremo solo quando non esisterà più la povertà alimentare. Un obiettivo che non può essere un’utopia». Reina ha esortato a «sentire forte il bisogno dell’altro», perché «non può esistere la dimensione cristiana se c’è indifferenza». È necessario, ha concluso, «un ripensamento della cultura, che deve mettere al centro la persona umana».

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18 ottobre 2024

A San Giovanni Battista dei Fiorentini la mostra sulla sindone

Foto APRA

Sarà possibile ammirare una fedele riproduzione dell’originale della Sacra Sindone nella chiesa di San Giovanni Battista dei Fiorentini, a partire dal 10 marzo, grazie alla mostra “Chi è l’Uomo della Sacra Sindone?”, ideata dal Centro di Ricerca Othonia e promossa dall’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.

L’evento inaugurale, lunedì 10 marzo, prevede a partire dalle ore 18 una conferenza con i saluti istituzionali del rettore dell’Apra padre José Enrique Oyarzún; seguirà un dialogo tra la professoressa Emanuela Marinelli, docente ospite dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Apra, riconosciuta a livello internazionale come esperta della Sacra Sindone, e il professor padre Rafael Pascual, direttore del Gruppo di Ricerca Othonia e professore della Facoltà di Filosofia dell’Apra. Al termine i saluti e la benedizione da parte del cardinale vicario Baldo Reina.

«La presenza della Sacra Sindone nella basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini durante il Giubileo – dichiara il rettore padre Oyarzún – è un’occasione unica per riflettere sul mistero della fede e sulla profondità del sacrificio di Cristo. Il periodo scelto offre l’opportunità di contemplare e riflettere sul mistero della Pasqua ed è uno strumento privilegiato per la Nuova Evangelizzazione. Invitiamo tutti a partecipare a questo straordinario evento per condividere un momento di profonda spiritualità e comunione».

«Collocare questa mostra all’interno del percorso giubilare significa prendere coscienza del prezzo che il Signore, per carità, ha pagato. E ringraziamo di cuore l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum per essere venuto ad offrirci, qui in Basilica, questa occasione per sensibilizzare tutti i pellegrini su questo grande evento unico e definitivo per la salvezza e la storia dell’umanità, che è appunto il sacrificio di Cristo», dice don Massimo Talamona, viceparroco della basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini.

7 marzo 2025

A San Giovanni Battista dei Fiorentini benedice la mostra “Chi è l’Uomo della Sindone?”

A San Giovanni Battista dei Fiorentini benedice la mostra “Chi è l’Uomo della Sindone?”

A San Giorgio in Velabro cerimonia scout con il cardinale Ravasi

Sabato 23 aprile, giorno in cui si celebra la memoria liturgia di san Giorgio, patrono degli scout e delle guide di tutto il mondo, alle ore 17.30, nella chiesa di San Giorgio in Velabro si terrà la cerimonia di rinnovo delle promesse scout promossa dalle associazioni italiane giovanili e adulte Masci, Agesci, Fse, Cngei, Compagnia di San Giorgio. La cerimonia si svolgerà durante la Santa Messa officiata dal cardinale Gianfranco Ravasi, titolare della chiesa che si trova nel centralissimo Rione Ripa.

Il rinnovo della Promessa rappresenta per gli scout e le guide di tutto il mondo un momento importante di verifica del loro impegno a “fare del proprio meglio” per servire gli altri e il proprio Paese, e per condurre una vita in armonia con i principi della legge scout e della propria religione (secondo quanto previsto dalla formula della Promessa). In questa fase la cerimonia assume anche il significato di una ripartenza su tanti e nuovi versanti di impegno e solidarietà.

Nel corso della Messa, al momento dell’offertorio, sarà portata all’altare e posizionata su un tripode la Luce della Pace, che nel dicembre scorso è arrivata dalla Grotta di Betlemme ed è stata consegnata ai movimenti scout sulla Terrazza del Pincio.

21 aprile 2022

A San Gioacchino la Giornata mondiale degli anziani

VILLA D'ESTE

«Dio non abbandona i suoi figli, mai. Nemmeno quando l’età avanza e le forze declinano, quando i capelli imbiancano e il ruolo sociale viene meno, quando la vita diventa meno produttiva e rischia di sembrare inutile. Egli non guarda le apparenze e non disdegna di scegliere coloro che a molti appaiono irrilevanti. Non scarta alcuna pietra, anzi, le più “vecchie” sono la base sicura sulla quale le pietre “nuove” possono appoggiarsi per costruire tutte insieme l’edificio spirituale». Il messaggio di Papa Francesco per la quarta Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, che verrà celebrata domenica 28 luglio, danno il senso di questa ricorrenza istituita proprio dal Santo Padre, da sempre attento alla terza età. «Nella Bibbia – prosegue il Pontefice nel messaggio diffuso lo scorso 25 aprile – troviamo la certezza della vicinanza di Dio in ogni stagione della vita e, al tempo stesso, il timore dell’abbandono, particolarmente nella vecchiaia e nel momento del dolore. Non si tratta di una contraddizione. Guardandoci attorno, non facciamo fatica a verificare come tali espressioni rispecchino una realtà più che evidente. Troppo spesso la solitudine è l’amara compagna della vita di noi, anziani e nonni».

Proprio il tema della solitudine sarà al centro di questa edizione 2024, dal Salmo 71: “Nella vecchiaia non abbandonarmi”. La Giornata viene celebrata nella domenica più prossima alla festa dei santi Gioacchino e Anna, nonni di Gesù. Nella diocesi di Roma sarà proprio la parrocchia di san Gioacchino in Prati a ospitare la Messa delle 11, che sarà anche trasmessa in diretta su Rai Uno, per agevolare chi è avanti con gli anni e magari ha difficoltà a muoversi da casa. L’iniziativa è promossa dall’Ufficio diocesano per la pastorale degli anziani e dei malati e dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, con la collaborazione dell’Ufficio per la Pastorale Sanitaria, la Fondazione “Età Grande”, del programma “Viva gli Anziani” della Comunità di Sant’Egidio, e della Società “Gemelli Medical Center”.

«La Giornata mondiale – osserva il vescovo Dario Gervasi, delegato diocesano per l’Ambito della cura delle età e della vita – ha la finalità di diffondere una più profonda attenzione nei confronti delle persone anziane e una riflessione sulla figura e l’importanza dei nonni nella nostra società. Sarebbe bello coinvolgere nella celebrazione le famiglie, con figli e nipoti, come segno di testimonianza di una profonda intimità e unità familiare». Non solo. Ricordare questa ricorrenza significa «riconoscere e celebrare il ruolo fondamentale che i nonni e gli anziani in genere svolgono nella nostra vita quotidiana, in famiglia e nelle comunità, essendo essi i custodi della memoria, dell’esperienza e delle tradizioni e rafforzando, con il loro sostegno, i legami tra le generazioni», sottolinea don Carlo Abbate, incaricato dell’Ufficio diocesano per la pastorale degli anziani e dei malati.

Dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, rilevano come «la celebrazione della Giornata, valorizzando i carismi dei nonni e degli anziani e il loro apporto alla vita della Chiesa, vuole favorire l’impegno di ogni comunità ecclesiale nel costruire legami tra le generazioni e nel combattere la solitudine, consapevoli che, come afferma la Scrittura, “non è bene che l’uomo sia solo” (Gen 2,18)».

10 luglio 2024

A San Giacomo in Augusta un concerto per David Sassoli

Sarà dedicata alla memoria di David Sassoli, il compianto presidente del Parlamento Europeo scomparso a gennaio scorso, la Festa della musica che in questi giorni si sta svolgendo in tutta Europa. A Roma, nella chiesa di San Giacomo in Augusta, nell’ambito della manifestazione, si terrà oggi, martedì 21 giugno, alle ore 18.30, un concerto dei musicisti del Conservatorio di Santa Cecilia, che eseguiranno lo Stabat Mater di Pergolesi.

21 giugno 2022

A San Giacomo in Augusta la festa del santo patrono

Si festeggia il 25 luglio la memoria liturgica di san Giacomo il Maggiore. Per l’occasione, nella parrocchia a lui intitolata, San Giacomo in Augusta, nel rione Campo Marzio, sono previste diverse celebrazioni.

Si comincia martedì 23, alle ore 18.30, con il concerto spirituale di preghiera “Labyrinthus”, con lettura di brani della tradizione jacopea, a cura di Edoardo Coen. Ancora, il 24 luglio, sempre alle 18.30, sono in programma i primi vespri cantati e concertati della festa di San Giacomo, presieduti dal parroco don Giuseppe Trappolini. Il 25 luglio ci sarà solenne presieduta da monsignor Benoni Ambarus, alle ore 18.30. Al termine della Messa verranno consegnate le credenziali e la preghiera di benedizione ad un gruppo di nuovi pellegrini romani del Cammino di Santiago. Parteciperà la Cappella San Giacomo che curerà l’aspetto musicale, e inoltre saranno presenti responsabili della Confraternita di San Jacopo di Compostella.

16 luglio 2024

A San Gabriele la preghiera contro la tratta

Alla vigilia della IX Giornata mondiale di riflessione e preghiera contro la tratta, che si celebra l’8 febbraio, memoria liturgica di santa Bakhita, nella parrocchia di San Gabriele dell’Addolorata, al Tuscolano, si terrà un momento di preghiera intitolato “Camminare per la dignità”. Promossa dalla stessa parrocchia, da Casa del Magnificat e dal Gruppo Sorelle e fratelli tutti, la veglia avrà inizio alle ore 21 e vedrà la partecipazione del vescovo ausiliare Benoni Ambarus, delegato per la Carità; saranno inoltre presenti alcuni membri del Coordinamento anti tratta della diocesi di Roma.

Alla preghiera si accompagnerà un gesto simbolico: si chiede infatti a tutti, anche a chi non potrà partecipare, di accendere una candela, «una luce contro la tratta per squarciare il buio dell’indifferenza». A spiegarlo è suor Rita Giaretta, fondatrice di Casa del Magnificat, una struttura a pochi passi dalla parrocchia di San Gabriele dove sono accolte e sostenute donne vittime di tratta. «Continuiamo a sensibilizzare, a riflettere a pregare – dice la religiosa – credendo, come ci esorta Papa Francesco, che solo insieme, solo unendo le forze, sarà possibile contrastare e sconfiggere questo crimine contro l’umanità».

30 gennaio 2023

A San Frumenzio riapre il servizio docce

Era chiuso dal 202 per lavori di rinnovo dei locali, ma martedì 8 gennaio ha riaperto il servizio docce presso la parrocchia di San Frumenzio ai Prati Fiscali.

Per maggiori informazioni, consultare il sito internet della parrocchia.

11 gennaio 2019

A San Bruno la speciale attenzione per gli anziani

Il cardinale vicario Baldo Reina torna a visitare in questi giorni la parrocchia di San Bruno, alla Pisana, dopo avere preso parte lo scorso gennaio alla celebrazione e ai festeggiamenti per la riapertura della cappella intitolata a san Lauro, «rimasta chiusa per diversi anni e legata alla memoria storica di questo territorio e di tanti parrocchiani, soprattutto anziani», dice il parroco don Jolly Nellanattu Antony. Ieri pomeriggio il porporato ha incontrato il consiglio pastorale parrocchiale, celebrando poi la Messa alle 18; questa mattina, invece, l’incontro è con i referenti dei gruppi parrocchiali e anche con i genitori dei bambini del catechismo. La Messa, animata dal coro parrocchiale, è in programma per le 11.

Sono «una ventina i piccoli che si stanno preparando a ricevere la prima Comunione – riferisce il sacerdote di origine indiana che guida la parrocchia da un anno e mezzo – ma una sessantina in totale i bambini che prendono parte alle attività di catechesi», laddove «pur in una comunità piccola, di 6-7mila fedeli, ci sono diverse famiglie giovani oltre ad una buona parte di popolazione più anziana». Una comunità piccola ma che «dimostra una buona partecipazione ed è molto attiva», sono ancora le parole del parroco, che sottolinea anche la ricchezza di carismi differenti sul territorio per «la presenza di diverse comunità religiose».

Il sacerdote, poi, mette in luce un’attenzione speciale rivolta «alla solitudine degli anziani», un’emergenza rilevata cui, tra le altre iniziative, cerca di fare fronte il gruppo “Le formiche di San Bruno” che «si riunisce una volta alla settimana, da circa un anno, la mattina – continua don Jolly – per svolgere attività manuali e realizzare dei lavoretti poi venduti nei mercatini organizzati a Natale e in occasione della festa patronale».

Delle esigenze degli anziani legate alla solitudine si prende cura anche il gruppo della Caritas i cui volontari, «oltre ad accompagnare materialmente con la spesa o il pacco di viveri – riferisce Fabiana –, aiutano le persone anziane nella prenotazione di visite mediche o per il disbrigo di pratiche burocratiche». Il Centro di ascolto parrocchiale è attivo tutti i martedì dalle 17 alle 18 per il primo incontro di conoscenza e per la distribuzione di pacchi viveri; in particolare «dopo la fase emergenziale del Covid, a causa della quale in molti avevano perso il lavoro e si trovavano in situazioni di difficoltà – racconta ancora la volontaria –, attualmente seguiamo tra le 20 e le 25 famiglie, prevalentemente straniere ma qualcuna di italiana c’è».

Riferisce invece delle attività portate avanti per i più giovani Adriano, con Giulia educatore del gruppo del post-Cresima. «In questo ultimo periodo stiamo riavviando da un lato l’oratorio pomeridiano il sabato per i più piccoli – dice – mentre dall’altro dallo scorso anno abbiamo avviato la proposta del cineforum per gli adolescenti. La sera del sabato per fare gruppo abbiamo cominciato col mangiare la pizza e per poi vedere un film, commentandolo insieme». La partecipazione dei ragazzi di terza media e del liceo «è stata ed è buona», sono ancora le parole di Adriano, e quest’anno oltre alla visione dei film «abbiamo aggiunto dei momenti di festa e di gioco». (di Michela Altoviti da Roma Sette)

2 marzo 2025

A San Bonaventura i tutorial per tenere aperto l’oratorio

Stimolare la creatività la fantasia degli adulti e dei bambini attraverso la realizzazione di lavoretti. Offrire a genitori e figli l’opportunità di trascorrere qualche ora divertendosi con attività manuali. Con questo spirito catechisti e animatori dell’oratorio di San Bonaventura da Bagnoregio a Torre Spaccata hanno realizzato dei tutorial, poi caricati sulla pagina Facebook parrocchiale con cadenza settimanale. In calendario ci sono anche la realizzazione di palme in cartoncino e la proposta di un presepe pasquale per rappresentare la Passione con il giardino del Getsemani sul Monte degli Ulivi e il Golgota da allestire in casa durante la Settimana Santa con l’aiuto di mamma e papà Seppur a distanza, prosegue anche il catechismo dell’iniziazione cristiana e la formazione dei giovani.

«Stanno riscuotendo successo i video della serie “Pillole di catechismo alla romana” di Michele La Ginestra, proposti dall’Ufficio catechistico diocesano – spiega il parroco, don Stefano Cascio –. Vengono coinvolti anche i genitori perché attraverso l’applicazione Kahoot formuliamo delle domande a tema e i grandi affiancano i bambini ragionando insieme sulle risposte da dare. Per i più grandi è stato messo on line il video realizzato dalla pastorale universitaria della diocesi con don Fabio Rosini. Le piattaforme per videoconferenze hanno permesso inoltre il ritiro di Quaresima».

Di Roberta Pumpo da Romasette

A San Bonaventura gli incontri con i candidati al Municipio

Si chiama “Da che pulpito viene la predica” l’ultima interessante iniziativa della parrocchia di San Bonaventura da Bagnoregio, a Torre Spaccata: dal 20 al 24 settembre, alle ore 19.30, ogni sera un diverso candidato presidente del VII Municipio interverrà per rispondere alle domande dei fedeli e cittadini. Perché la comunità di via Marco Calidio ha fatto dell’apertura al territorio uno dei suoi punti di forza, grazie alla guida del parroco don Stefano Cascio.

«Abbiamo preso il tema che ci ha proposto la diocesi in vista del Giubileo del 2025, “abitare con il cuore la città”, e lo abbiamo declinato nel nostro quartiere, la parte di città dove siamo chiamati a vivere», spiega il sacerdote, 43 anni appena compiuti. «Con l’altra parrocchia della zona, Santa Maria Regina Mundi, e insieme ad associazioni, istituzioni e scuole, è nata “La Rete”, con la quale portiamo avanti diverse iniziative – spiega don Stefano –. In questo contesto abbiamo pensato di farci sentire da quelli che saranno i futuri amministratori del nostro Municipio, del quale tra l’altro facciamo parte da poco. Nei mesi scorsi abbiamo attivato una raccolta di firme per cambiare Municipio, quindi ora siamo nel VII e non più nel VI. A quanto ne so, è la prima volta che succede una cosa del genere!». Per farsi conoscere dai nuovi amministratori e per dire la loro sul territorio, i membri della “Rete” hanno preparato un decalogo, con varie domande sul quartiere, che verrà sottoposto ai diversi candidati durante la prossima settimana. «Ciascuno avrà a disposizione cinque minuti per ogni risposta», anticipa il parroco.

Tra gli argomenti all’ordine del giorno, anche la questione degli autodemolitori e del parco di Torre Spaccata. «Continuiamo a lottare per avere più verde intorno alla nostra parrocchia – dice don Cascio –, vogliamo liberare il parco di Centocelle dalla presenza degli autodemolitori e vorremmo far riconoscere il pratone di Torre Spaccata come un vero parco pubblico. Nelle nostre battaglie non siamo mai soli, ma sempre al fianco di associazioni e realtà della zona. Anche la nostra Caritas parrocchiale collabora con un supermercato vicino; con le scuole abbiamo contatti continui anche per un progetto sulla legalità».

Agli incontri con i candidati presidenti si potrà accedere soltanto con il green pass. Il primo a intervenire, domani, sarà Manuel Trombetta per Virginia Raggi sindaca; martedì Francesco Laddaga per Roberto Gualtieri sindaco; mercoledì 22 Luca Di Egidio per Carlo Calenda; il 23 Luigi Avveduto per Enrico Michetti e infine, venerdì, Salvatore Vivace per Monica Lozzi.

17 settembre 2021

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