18 Agosto 2025

A Fatima il pellegrinaggio diocesano di fine estate

Il pellegrinaggio diocesano di fine estate è confermato: destinazione Fatima, con la guida del cardinale vicario Angelo De Donatis. Per partecipare è necessario essere in possesso del Green Pass e compilare il modulo di localizzazione digitale dei passeggeri dell’Unione europea (PLF – Passenger Locator Form); l’Opera romana pellegrinaggi, che cura l’organizzazione tecnica, supporta i partecipanti anche nella compilazione del documento. «Siamo in costante contatto sia con il ministero della Salute italiano che con quello portoghese – assicura don Savino Lombardi, assistente spirituale dell’Orp –. Le frontiere non sono chiuse, ci si può spostare in sicurezza rispettando le condizioni richieste sia dall’Italia che dal Paese di destinazione».

I fedeli attendono con fiducia la partenza, il 28 agosto: «Al momento abbiamo circa duecento iscritti e nessuno si è ritirato o si è mostrato preoccupato», aggiunge il sacerdote. Anche perché tutti i pellegrini sono coperti con garanzia Covid-19. «Questo significa – spiega Pietro Antonelli, responsabile del Settore pellegrinaggi di Orp – che se fosse necessario un prolungamento del soggiorno per fermo sanitario, che può essere una quarantena, una positività o anche la chiusura delle frontiere, c’è la copertura assicurativa totale, quindi il pellegrino non spende un soldo dei suoi». Ancora, aggiunge Antonelli, «eventuali chiusure del Paese di destinazione sono causa di annullamento del viaggio con il rimborso totale di quanto versato, ad eccezione della quota della biglietteria aerea per la quale la compagnia aerea potrebbe emettere voucher nominativo di pari importo spendibile nei mesi successivi».

Si partirà dunque il 28 agosto, con volo di linea, alla volta di Lisbona; in programma una visita della città, con il Monastero Dos Jeronimos, realizzato in stile “manuelino”, fatto costruire da Re Manuele I per celebrare il ritorno del navigatore Portoghese Vasco de Gama (qui sepolto); la Torre di Belem, simbolo della città; la cattedrale, costruita intorno al 1150 per il primo vescovo di Lisbona, sul terreno di una vecchia moschea; la chiesa di Sant’Antonio da Padova, costruita sulla sua casa natale. In serata lo spostamento a Fatima, con la recita del Rosario e la fiaccolata alla Cappella delle Apparizioni. Il giorno successivo, il cardinale De Donatis presiederà la Messa internazionale e terrà una catechesi; mentre la giornata di lunedì sarà aperta dalla Via Crucis a Os Valinhos, luogo della prima e della terza apparizione, e alla visita di Aljustrel, villaggio natale dei tre pastorelli. Il 31 la Messa e poi il rientro a Roma. Possibile anche anticipare la partenza a giovedì 26 e visitare, nei primi due giorni di pellegrinaggio, Santiago de Compostela guidati dal vescovo ausiliare Dario Gervasi, nell’anno del Giubileo compostelano, che viene celebrato solo poche volte in un secolo.

«Nel 1917 da Fatima la Vergine Maria annunciò la fine della Grande Guerra, in un momento in cui sia il Portogallo che l’Europa erano ancora nel pieno dei combattimenti – riflette monsignor Remo Chiavarini, amministratore delegato di Orp –. Mi piace vedere questa correlazione: Fatima è il posto giusto dove andare per prendere la forza di combattere contro la pandemia, con la certezza ci sono tempi nuovi che ci aspettano».

22 luglio 2021

A Don Bosco una comunità in festa

Il quartiere Don Bosco, e soprattutto la sua parrocchia di riferimento, si appresta a festeggiare il santo patrono. Nella basilica intitolata al santo piemontese le celebrazioni inizieranno già da domenica 22 gennaio, con la Messa delle 11 presieduta da don Stefano Martoglio, vicario del superiore mondiale dei salesiani, a cui farà seguito l’incontro con la nutrita comunità educativa pastorale.

Ancora, il 24 gennaio in occasione della memoria liturgica di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e della Congregazione Salesiana, sarà presente don Pier Fausto Frisoli, procuratore generale della Congregazione Salesiana. Dopo la celebrazione delle 18, Frisoli presenterà la lettera apostolica di Papa Francesco “Totum Amoris est”.

Dedicato alla famiglia salesiana l’appuntamento del 26 con il postulatore per le cause dei santi della Famiglia Salesiana don Pierluigi Cameroni, che alle 19 condurrà l’incontro dal titolo “La bellezza del Vangelo secondo il carisma salesiano”, mentre il rettore dell’Università Pontificia Salesiana don Andrea Bozzolo, il 27 gennaio alle 19, incontrerà gli universitari sul tema “Fede e cultura, un richiamo di libertà”. Entrambi gli appuntamenti saranno preceduti dalla celebrazione eucaristica.

Domenica 29 alle 11 sarà il Segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin, a celebrare l’Eucarestia in basilica. Sono stati invitati il prefetto di Roma Bruno Frattasi, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il presidente del VII Municipio Francesco Laddaga. Nel pomeriggio, in basilica alle 16.30, si terrà il concerto della Banda dell’Arma dei Carabinieri. A seguire il cardinal Cristobàl Lopez Romero, arcivescovo di Rabat in Marocco, presiederà la celebrazione delle 18.30.

Il 31 gennaio, giorno della solennità, si raccoglieranno in basilica tutti i ragazzi/e delle scuole e nel pomeriggio il cardinale Robert Sarah, dopo la celebrazione delle 18, presiederà la processione con le reliquie di san Giovanni Bosco e san Domenico Savio.

Infine il 3 febbraio alle 19:30, al Cinema Teatro Don Bosco in via Publio Valerio 63, si terrà la proiezione del film “Brado”; a seguire il regista e attore Kim Rossi Stuart e don Fabio Rosini, direttore dell’Ufficio per le vocazioni della diocesi, moderati da Gigi De Palo, commenteranno il film. L’evento rientra nell’ambito della rassegna cinematografica CineMeet.

20 gennaio 2023

A Colle Salario la parrocchia è il collante della comunità

A Colle Salario la parrocchia di San Giovanni della Croce è al centro del quartiere. Dal punto di vista geografico è come “spaccata” a metà dal viadotto dei Presidenti. Da quello sociale è nel mezzo di due realtà profondamente diverse. Da un lato l’area storica, nata negli anni Ottanta, con una forte componente di edilizia popolare, con un tessuto sociale più fragile e segnato da difficoltà economiche. Dall’altro l’area urbana più moderna caratterizzata da villette, condomini con prati all’inglese, piscine. Anche la chiesa riflette questa modernità: rientra nel progetto “50 Chiese per Roma 2000”, elaborato in occasione del Giubileo di 25 anni fa.

«La parrocchia fa da vaso comunicante, tenendo insieme due anime diverse», spiega il parroco don Leonardo Emmi che con questa immagine descrive efficacemente il ruolo della comunità come punto di raccordo. Stasera la Messa è presieduta dal cardinale vicario Baldo Reina che con la visita pastorale dà il via alla 16° edizione della festa parrocchiale. «La parte storica è socialmente ed economicamente più fragile, necessita di un sostegno – prosegue il sacerdote –. La pastorale principale che svolgiamo è quindi quella socio-caritativa. Curiamo molto anche la pastorale giovanile con un bel percorso post cresima. Ci sono vari gruppi ecclesiali come il cammino neocatecumenale, i focolari, il rinnovamento carismatico e la S.a.C.R.I. (Schiera arditi Cristo Re Immortale) fondata da Bruno Cornacchiola nel 1948 per volere della Vergine della Rivelazione che gli apparve a “Tre Fontane”».

La Caritas parrocchiale attualmente sostiene 76 famiglie. «Si tratta in gran parte di 50enni italiani che hanno perso il lavoro e devono gestire situazioni difficili, spesso con figli piccoli – spiega Linda, la responsabile –. Distribuiamo pacchi viveri il mercoledì e il venerdì. In accordo con alcune pizzerie della zona recuperiamo l’invenduto per evitare sprechi e aiutare chi ha bisogno». Ci si attiva per ogni necessità, capi di vestiario, corredini per bambini, mobili ed elettrodomestici ma soprattutto «si curano le relazioni con la vicinanza, il dialogo e la condivisione». Per rispondere alle nuove esigenze del territorio, a novembre sono stati attivati lo sportello psicologico e quello del lavoro. Il primo, avviato grazie a un accordo con l’Università Salesiana, «si è reso necessario per rispondere alle tante fragilità della zona – riflette il diacono Giorgio –. Oltre alla solitudine ci sono dinamiche familiari particolari e casi di bullismo. Allo sportello del lavoro si rivolge anche chi cerca un secondo impiego per integrare il reddito. Lavoriamo per incrociare le richieste con le opportunità che troviamo sul territorio».

Il post cresima è caratterizzato da alcuni punti essenziali. «È un gruppo piccolo – spiega Angelo, responsabile della pastorale con la moglie Maria –, guidato da una famiglia cristiana che svolge gli incontri in casa. I ragazzi vengono trattati da adulti, si entra in una fase più esperienziale. Gli incontri sono il venerdì sera e anche se si è stanchi dopo una settimana di lavoro ne vale sempre la pena perché vedere come la Parola di Dio è viva ed efficace nella loro vita è qualcosa che sorprende ogni volta». (di Roberta Pumpo da Roma Sette)

A Casperia al Monastero di Montefiolo celebra la Messa in occasione della presentazione delle Suore di Maria Sempre Vergine

A Casperia al Monastero di Montefiolo celebra la Messa in occasione della presentazione delle Suore di Maria Sempre Vergine.

A Cascia per la Messa in onore di S. Rita

A Cascia per la Messa in onore di S. Rita

A Casarano (Lecce) nella parrocchia Maria Santissima Annunziata celebra la Messa in occasione della festa patronale di San Giovanni Elemosiniere

A Casarano (Lecce) nella parrocchia Maria Santissima Annunziata celebra la Messa in occasione della festa patronale di San Giovanni Elemosiniere.

A Casa Serena dei Missionari della Carità celebra la Messa e presiede all’elezione del nuovo Padre Generale

A Casa Serena dei Missionari della Carità celebra la Messa e presiede all’elezione del nuovo Padre Generale.

A Canale d’Agordo per i sacerdoti romani l’incontro con Stefania Falasca

«Un incontro provvidenziale, nato come un dono. Papa Luciani ha incarnato appieno il servizio alla Chiesa». Il cardinale vicario Angelo De Donatis e la giornalista Stefania Falasca, vicepresidente della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I, seduti l’uno accanto all’altra, concordano. «Albino Luciani è stato un modello di vita sacerdotale, e su questo non credo ci siano dubbi», gli fa eco la giornalista di Avvenire. I due si trovano nella casa natale di Giovanni Paolo I a Canale d’Agordo, in Veneto. Ad ascoltarli, un nutrito gruppo di presbiteri romani, partecipanti alla settimana di fraternità sacerdotale in Val di Fassa promossa dal Servizio diocesano per la formazione permanente del clero.

La visita alla località veneta che diede i natali al pontefice è d’obbligo per i gruppi che vengono da queste parti: ogni anno il cardinale accompagna i sacerdoti a visitare la casa di Luciani. Mentre Falasca, che della causa di beatificazione di Giovanni Paolo I è vice postulatrice, è nella zona per presentare il libro che raccoglie i testi integrali del pontificato a cura della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I, presentato a Cortina alla presenza del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin. Così, a poco più di un mese dalla celebrazione della beatificazione – il 4 settembre in piazza San Pietro – i sacerdoti e la giornalista si sono incontrati, proprio dove Albino Luciani nacque e trascorse la sua infanzia.

«Ne siamo stati tutti molto contenti, non mi aspettavo di dover parlare ai preti, è una grande responsabilità – racconta Falasca –. Il cardinale ha avuto l’idea che una visita alla casa potesse essere anche occasione per un momento di riflessione. E io credo che Luciani avrebbe approvato, gli sarebbe piaciuto che la sua casa fosse un luogo di spiritualità per i sacerdoti. Me lo disse anche una volta suo fratello». Al centro dell’incontro, la riscoperta dei testi dei Giovanni Paolo I, ritrovati e sistemati proprio in vista della beatificazione «Spesso preparava non una ma due minute di un discorso – rivela la vice postulatrice –. Era un uomo di una statura incredibile». A sorreggerlo una solida «fede romana, «imparata sulle ginocchia della madre».

22 luglio 2022

A bit of history on the World meeting of families

«Dear brothers and sisters, gathered here from a hundred different countries around the world, for this important event for the Year of the Family! Grace to you and peace from God our Father!». It was October 8th of 1994, on a Saturday, when Pope John Paul II thus greeted the participants of the first World meeting of families gathered in Saint Peter’s Square. That year had been declared the “International Year of the Family” by the UN, and the polish pontiff wanted the Church to celebrate with a “Year of the family”. Among the various events that took place, the World meeting was a prominent one, taking place in Rome from October 8th to October 9th. The Pontifical Council for the Family (now the Dicastery for Laity, Family and Life) took care of the organization, as has been the case ever since. The theme that year was “The Family, the Heart of the Civilization of Love”.

The tradition continued every three years going to different cities around the world. In 1997 the event took place in Rio de Janeiro from October 4th to October 5th. It was the second World meeting and the theme was “The Family: Gift and Commitment, the hope of humanity.”.

Three years later, during the Great Jubilee in the year 2000, the event again took place in the Eternal City. Rome welcomed families from all around the world between October 14th and 15th. It was the third World meeting of families, entitled “Children: Springtime of the Family and of the Church”.

Again three years later, in the year 2003, John Paul II was not able to participate in person in the fourth Meeting which took place between January 25th e 26th in Manila, and so he participated by means of a live TV link. “My thoughts and prayers are with you, dear families of the Philippines and from throughout the world”, he said to those participating in the event, who were invited to reflect upon the theme “The Christian Family: Good News for the Third Millennium”.

Between July 8th and 9th the fifth World meeting of families takes place in Valencia, the first that sees the participation of Pope Benedict XVI; the theme is “Handing on the Faith in the Family”. Then in the year 2009 we find ourselves in Mexico City between January 17th and 18th, reflecting on the theme “The Family: Teacher of Human and Christian Values”; the Holy Father participates by means of a live TV link. He will instead be present in Milan in 2012, between June 2nd and 3rd, to talk about “Family, Work & Celebration”.

The sixth World meeting of families takes place in Philadelphia in the year 2015, between September 26th and 27th. The theme: “Love is our mission: The family fully alive”. And it is the first to see the participation of Pope Francis.

The ninth World Meeting takes place in Dublin on August 22nd and August 23rd of 2018; the theme chosen by the Holy Father is “The Gospel of the Family: Joy for the World”, framed in the context of the Apostolic Exhortation “Amoris Laetitia” and coordinated by the new Dicastery for the Laity, Family and Life, presided by Cardinal K. Farrell.

A Bari partecipa all’incontro di riflessione e spiritualità: “Mediterraneo frontiera di pace” organizzato dalla Conferenza episcopale italiana

A Bari partecipa all’incontro di riflessione e spiritualità: “Mediterraneo frontiera di pace” organizzato dalla Conferenza episcopale italiana.

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