9 Agosto 2025

“Venite in disparte”, incontro per le famiglie

Foto DiocesiDiRoma/Gennari

Due giorni dedicati alle famiglie, all’insegna della preghiera e della condivisione. Saranno questi gli ingredienti dell’Incontro diocesano delle famiglie dal tema “Venite in disparte”, la nuova proposta dell’Ufficio diocesano per la pastorale familiare per il fine settimana dell’1 e 2 luglio, per la quale sono già aperte le iscrizioni. Dal sabato mattina alla domenica pomeriggio, i partecipanti si ritroveranno insieme presso il Centro Giovanni XXIII di Frascati, situato in via di Colle Pizzuto 2. Due giornate ricche di momenti di riflessione, confronto e anche svago, che si concluderanno con la celebrazione della Messa.

«Con il titolo delle due giornate, “Venite in disparte”, vogliamo accogliere l’invito che Gesù fa ai discepoli, stanchi ed affannati, ad andare con lui per essere ristorati», spiega il vescovo incaricato per la Pastorale familiare nella diocesi di Roma, monsignor Dario Gervasi. «Il senso più profondo – aggiunge – vuole essere questo: due giorni con il Signore per ritornare alle nostre case, ai nostri impegni, alle nostre parrocchie ristorati da Lui. È una esperienza indirizzata soprattutto alle parrocchie che non sono riuscite, per vari motivi, a organizzare un proprio ritiro per le famiglie».

L’Ufficio diocesano, ricorda infatti il direttore don Dario Criscuoli, «ha avviato la programmazione di alcune iniziative di sostegno alla pastorale familiare delle parrocchie. Alcuni giorni fa – ricorda il sacerdote – abbiamo vissuto una bella esperienza con la Giornata diocesana delle famiglie 2023 al Santuario del Divino Amore. Una bella occasione di confronto, con un buon numero di famiglie provenienti da tutta la diocesi, che ci lascia ben sperare in un bel coinvolgimento nelle attività parrocchiali».

Per quanto riguarda la due giorni di inizio luglio, la spesa per l’intera permanenza è di 80 euro a persona; i bambini fino a 3 anni non pagano nulla mentre per quelli dai 4 ai 10 anni è prevista una riduzione del 30 %. La scadenza delle iscrizioni è fissata al 10 giugno. Per chiedere informazioni e raccogliere iscrizioni, scrivere all’indirizzo: incontrofamiglie2023@gmail.com.

31 maggio 2023

“Venite in disparte per affinare l’ascolto”: una testimonianza sugli esercizi spirituali

Negli stessi giorni in cui si sono svolti gli Esercizi Spirituali per il consiglio episcopale, i parroci prefetti e i direttori del Vicariato si stava vivendo il Pellegrinaggio della diocesi in Terra Santa; non è stata una coincidenza ma una provvidenza. Noi qui sul mare di Santa Severa per ascoltare la Parola, altri nella terra dove la Parola si è fatta carne ed è venuta ad abitare in mezzo a noi.

Insieme facciamo un tratto prezioso del cammino sinodale, perché l’ascolto incomincia sempre dal silenzio e dalla contemplazione. Ogni volta che mi capita di vedere come in questi giorni vissuti, gli altri che pregano, contemplano, passeggiano lungo il mare, oppure guardare dal treno i contadini nel silenzio dei campi, sento forte un nuovo slancio verso la vita. Guardo e basta. Mi sembra importante questo; la prima violenza è quella dell’occhio ci dicono tante volte i vangeli, ma lo sguardo di Gesù ci può purificare tutti. Abbiamo bisogno di sguardi purificati, spirituali.

È dal seme della spiritualità e dell’interiorità che germogliano l’amore e la carità. Senza i piccoli semi della Parola di Dio, si fa fatica, non solo nel lavoro di ogni giorno, nel matrimonio e come genitori, ma anche nella vita consacrata. Si rischia di vivere una vocazione spesso senza più radici autentiche, più facilmente preda della ricerca del potere, dell’egoismo, della mondanità e del clericalismo, vivendo un celibato e un ministero sacerdotale non come dono della Grazia, ma come un vincolo senza felicità, senza amore e senza gioia. Non dobbiamo aver paura dei nostri occhi malati o del nostro ascolto a volte parziale, perché nel momento in cui facciamo esperienza di tutto questo, si manifesta la potenza di Dio che non ci lascia soli, e fa germogliare e crescere il seme.

Quando potremo gustare frutti maturi? La risposta più semplice e più vera è, ogni giorno. Ci vengono offerti in tanti modi diversi, dalle persone che incontriamo. Per gustarli però bisogna fare un lavoro di rinuncia, eliminare tanti preconcetti, buttare via tanta zavorra, per restare quasi a mani vuote, cioè libere per accogliere il dono, anzi il donatore. Gesù ce lo ha detto chiaramente: «non portate borsa né sacca né sandali» (Lc 10,4). Non lasciamoci mai condizionare dai mezzi che abbiamo in mano; andiamo prima di tutto con la forza della fede incontro al dolore di ogni uomo che attende una Parola di Speranza.

“L’angelo del Signore tornò una seconda volta, lo toccò, e disse: Alzati e mangia, perché il cammino è troppo lungo per te”.( 1 Re19,7) Abbiamo pregato in questi giorni , con questo bel testo prima di ogni meditazione. Che sia per ognuno di noi esperienza quotidiana tornando nel servizio attivo del nostro ministero. Ci basta il tocco di Gesù, come quello della mamma che sveglia il suo bambino, alzati, sorgi che è giunta l’ora. Ci basta la Sua Parola che si fa cibo.

Don Francesco Pesce

12 novembre 2021

“Una donna forte chi potrà trovarla? Ben superiore alle perle è il suo valore” (Pr 31,10): percorso per giovani ragazze sul carisma/vocazione della femminilità, in collaborazione con le monache agostiniane e la Dott.ssa Vittoria Lugli – Monastero dei SS. Quattro Coronati (Uff. vocazioni)

“Una donna forte chi potrà trovarla? Ben superiore alle perle è il suo valore” (Pr 31,10): percorso per giovani ragazze sul carisma/vocazione della femminilità, in collaborazione con le monache agostiniane e la Dott.ssa Vittoria Lugli – Monastero dei SS. Quattro Coronati (Uff. vocazioni)

“Una Bibbia da amare”

“Una Bibbia da amare. Da non-popolo a popolo di Dio seguendo il paradigma dell’Esodo”. Incontro a cura dell’Ufficio catechistico.

“Un pensiero per te”, la lettera del vescovo Gervasi agli anziani di Roma

Pubblichiamo di seguito la lettera del vescovo ausiliare Dario Gervasi indirizzata agli anziani della Diocesi di Roma.

Un pensiero per te

In un tempo storico difficile come quello che stiamo attraversando, sento forte il bisogno di scriverti e farti arrivare il mio saluto affettuoso e pieno di gratitudine per la tua profonda esperienza di vita, per le prove che hai passato e per la fatica che hai vissuto.

Pensandoti, come Maria, anch’io posso dire: «grandi cose ha fatto in “te” l’Onnipotente»!
Sento di doverti ringraziare, per la tua saggezza, la pazienza e soprattutto per quanto hai donato e continui a donare a chi hai accanto.

Grazie per aver lottato, sofferto e vissuto, consegnando a tutti, in particolare ai giovani, un mondo di cui ne dobbiamo essere anche noi dei custodi responsabili, dovendone conservare la bellezza e la giustizia per la quale ti sei dato tanto da fare.

Ti auguro e prego che tu non possa avere alcun rimpianto.

Gesù guarisca le ferite del tuo cuore e ti conceda la grazia di essere in pace con tutti. Ti auguro e prego perché tu possa arricchire e confortare con il Suo Amore, i tuoi figli e i tuoi nipoti e che anch’essi possano esserti di sostegno e di aiuto nei momenti più difficili.
Ti sono vicino e prego il Signore Gesù che ti doni il Suo perdono, ti faccia sentire tutto il Suo Amore e ti avvolga con la Sua infinita Misericordia.

Siano sempre presenti nella tua mente le Sue Parole: «Qualunque cosa il nostro cuore ci rimprovera, Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa» (1 Giovanni, 3,20).
Sei prezioso.

Ti saluto donandoti la Benedizione di Dio.
Ma Ti chiedo un dono anche io: benedicimi anche tu, e prega per tutti noi, cosi, come sai pregare, cosi come sei.

Abbi fiducia che la tua preghiera è ascoltata da Dio e arriva al Suo Cuore più di quanto tu non possa immaginare.
Ti ringrazio.

+ Mons. Dario Gervasi
Vescovo Ausiliare della diocesi di Roma

“Un di più di misericordia”. Corso di formazione in pastorale dei malati e dei sofferenti aperto a tutti

“Un di più di misericordia”. Corso di formazione in pastorale dei malati e dei sofferenti aperto a tutti al Pontificio Seminario Romano Maggiore, a cura del Centro per la pastorale sanitaria.

“Un di più di misericordia”, il corso per stare accanto ai malati

«La nostra città di Roma è piena di persone malate nelle case, negli ospedali, nei luoghi di cura. Come comunità cristiana non possiamo essere sordi al grido di chi soffre, di chi ha bisogno di cura e di attenzione. Per stare accanto ai malati occorre l’umanità e la tenerezza di Gesù. È necessaria anche una formazione, affinché la nostra cura sia supportata dalla forza della Parola di Dio, dalla sapienza del Magistero, dalla testimonianza dei santi e di quanti operano da tempo nella pastorale dei malati». Il vescovo Paolo Ricciardi, delegato nella diocesi di Roma per la pastorale sanitaria, spiega così il senso di un nuovo percorso formativo, in partenza dal 12 novembre, promosso dal Centro per la pastorale sanitaria e dall’Ufficio catechistico diocesani.

“Un di più di misericordia” è il titolo dell’iniziativa, aperta a tutti, che si articola in sette incontri dalle 19 alle 20.30, nella Sala conferenze del Pontificio Seminario Romano Maggiore (piazza San Giovanni in Laterano, 4). Il via martedì 12, con una riflessione su “Perché Signore? Il grido dei malati”; gli appuntamenti successivi si terranno poi il 26 novembre, il 10 dicembre, il 7 e il 21 gennaio, il 4 e il 18 febbraio.

In programma anche altri tre appuntamenti, che non sono parte integrante del corso ma comunque interessanti per i partecipanti: il 20 marzo 2020 alle ore 20.30 su “Le grandi domande dell’uomo tra le pagine della letteratura”; il 5 maggio 2020 alle 20.30 su “Eschaton: in cammino verso la risurrezione”; infine sabato 9 maggio 2020, una mattinata (9.30-12) di approfondimento sul tema “La grazia dei sacramenti di guarigione: riscoprire la penitenza e l’unzione”.

«Sarà un breve percorso di formazione – commenta monsignor Ricciardi – per chi offre un servizio accanto a chi soffre, nella nostra Chiesa di Roma. Vuole essere un sostegno perché chi opera accanto al malato cresca non solo a livello del sapere, ma anche del saper essere e del saper fare».

5 novembre 2019

“Un di più di misericordia”, al via la quarta edizione

Per il quarto anno consecutivo il Centro per la pastorale sanitaria della diocesi di Roma offre un percorso base di pastorale della salute aperto a tutti, incentrato sull’ascolto di malati e sofferenti e dei loro familiari. “Un di più di misericordia” è il nome dell’iniziativa, che «rientra nel secondo anno del cammino sinodale – spiega il vescovo Paolo Ricciardi, delegato diocesano per la Pastorale sanitaria –, in particolare per chi desidera accostarsi, secondo l’immagine dei Cantieri di Betania, ai “villaggi” dei malati, ed entrare nelle loro case o negli ospedali per ascoltarli. È necessario questo tempo di formazione – prosegue – perché possiamo, tutti insieme, essere maggiormente attenti alle necessità dei fratelli».

Il corso è indirizzato in modo particolare a coloro che sono a contatto con le persone malate, come medici, infermieri, operatori socio-sanitari, volontari, ministri della comunione; ma anche sacerdoti, religiosi, consacrati, catechisti, volontari. Gli incontri – sei in tutto fino a febbraio – prenderanno il via il 15 novembre, e si terranno nella Sala Tiberiade del Seminario Romano Maggiore, dalle 18.30 alle 20. “Perché Signore? Il grido dell’uomo nella malattia” è il tema del primo appuntamento; il secondo, il 29 novembre, sarà invece su “Vuoi guarire? In cammino insieme a Gesù nel villaggio dei malati”. Ancora, il 13 dicembre su “Chi crede, vede. Il valore salvifico della sofferenza”; il 10 gennaio si affronterà “Tu non puoi capire…. Come ascoltare una persona malata”; il 24 gennaio “In cammino sinodale con i più fragili. La parrocchia, comunità sanante”. Ultimo incontro il 7 febbraio, con una riflessione su “Tutti siamo malati. Esperienze, testimonianze, condivisioni”.

Per informazioni e iscrizioni contattare il Centro per la pastorale sanitaria, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 al numero 06.69886227, oppure scrivere a segreteria.sanitaria@diocesidiroma.it.

Un di più di misericordia

4 novembre 2022

“Tutto un altro Mondo. Come la guerra in Ucraina ha stravolto l’ordine globale”: incontro per i ministri ordinati con il Dott. Lucio Caracciolo – Palazzo Lateranense (Sala della Conciliazione) (Uff. form. perm. clero e Uff. missionario)

“Tutto un altro Mondo. Come la guerra in Ucraina ha stravolto l’ordine globale”: incontro per i ministri ordinati con il Dott. Lucio Caracciolo – Palazzo Lateranense (Sala della Conciliazione) (Uff. form. perm. clero e Uff. missionario)

“Tutto in tutti”: una giornata contro il disagio giovanile

Costruire una rete territoriale per proporre nuovi percorsi terapeutici e riabilitativi per i giovani con disagio o dipendenze, attraverso lo sport e l’inclusione lavorativa. Questo l’obiettivo di “Tutto in tutti”, manifestazione promossa da Medinext (l’impresa sociale che unisce la cooperativa Medihospes con Next salute e servizi) che ha trovato il pieno sostegno della diocesi di Roma. L’appuntamento è per venerdì 6 giugno, a partire dalle ore 15 davanti alla basilica di San Giovanni in Laterano. I partecipanti varcheranno la Porta Santa e si fermeranno in preghiera; poi si sposteranno nella vicina basilica di Santa Croce in Gerusalemme, dove si svolgerà una visita guidata in occasione dell’anniversario del trasporto delle reliquie qui custodite dalla Terra Santa (325-2025). Ancora, alle 17, la proiezione di alcuni video e l’anteprima, a inviti, del docufilm “The madman coach”, di Carlo Liberatore.

Alle ore 18.30 il cardinale vicario Baldo Reina celebrerà la Messa nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme, con un ricordo particolare alla memoria di santa Dinfna, che cade il 30 maggio, patrona delle persone affette da disagio mentale, dei luoghi di cura e delle professioni mediche che si occupano di questi malati.

A seguire, nel giardino della chiesa, è previsto un momento di confronto e dibattito a cui interverranno, oltre al cardinale vicario, il ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi; il vicario episcopale per la Pastorale della salute della diocesi di Roma monsignor Andrea Manto; e Santo Rullo, psichiatra fondatore di “Crazy for football”. Alcuni giovani porteranno la propria testimonianza, prima di un momento di festa conclusivo con la visione comune, sul maxischermo, della partita Norvegia – Italia e di un concerto gratuito di giovani musicisti e cantanti di diversi studi musicali romani.

Dichiara Gabriele Scotti, presidente di Medinext: «Oggi l’assistenza sanitaria sul territorio offre interventi il più delle volte non accettati dai ragazzi in difficoltà, specialmente nelle situazioni critiche determinate da scompensi psicopatologici, sociali e relazionali, e la rete dei servizi competenti non riesce ad agire in normale sinergia con le istituzioni di tutela del minore, né a coinvolgere adeguatamente le famiglie in difficoltà. Le residenze sociali, come case famiglia e comunità alloggio, rispondono già con grande difficoltà ai bisogni di minori fragili senza disturbi psichici, e quando sono costrette a dare supporto ai ragazzi con disturbi clinici si determinano scompensi nelle relazioni educative che sono la base dei servizi residenziali sociali. Con la nostra sperimentazione chiediamo di agire in questo contesto e iniziare a colmare il vuoto, aiutando l’adolescente in difficoltà a riorganizzare la propria vita, riappropriandosi di valori e di speranze, rispettando la propria vulnerabilità e la relazione con il proprio contesto sociale, passando attraverso l’inclusione lavorativa e lo sport».

Mentre Santo Rullo osserva: «È importante riunirsi tutti insieme, perché le aree dei disturbi psicologici si stanno sovrapponendo molto, in particolare in età evolutiva. L’integrazione dei servizi sociali con quelli sanitari sta diventando quindi sempre più impegnativa e necessaria, ma se le soluzioni si vogliono veramente trovare, insieme, allora le cose diventano possibili, per ciascun ragazzo e la sua famiglia».

30 maggio 2025

“Together – Raduno del popolo di Dio”: l’accoglienza nella diocesi di Roma

Foto DiocesiDiRoma/Gennari

Sono più di 80 le parrocchie e comunità religiose del territorio della diocesi di Roma che hanno aperto le loro porte alle circa 3.000 persone attese nella Città Eterna, dall’Italia e dall’estero, per partecipare a “Together – Raduno del popolo di Dio”. L’evento è promosso alla vigilia della XVI Assemblea generale del Sinodo dei vescovi (in programma dal 4 al 29 ottobre), dalla Comunità di Taizé in collaborazione con la segreteria del Sinodo dei vescovi, il Vicariato di Roma, il Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani e il Dicastero per i laici, la famiglia e la vita. I partecipanti arriveranno in particolare da Polonia (470) Francia (400), Spagna (280), Ungheria (220), ma anche da Egitto, Vietnam, Corea, Stati Uniti.

Tutti si ritroveranno nei diversi luoghi d’accoglienza il prossimo venerdì 29 settembre; durante la serata, sono previste veglie di preghiera nelle comunità locali e momenti di aggregazione e fraternità. Sabato 30, tutte le parrocchie di Roma sono state invitate a partecipare all’iniziativa ecumenica di preghiera che si terrà in piazza San Pietro; sarà presieduta da Papa Francesco, alla presenza del Patriarca Ecumenico Bartolomeo, dell’Arcivescovo di Canterbury Justin Welby e di molti altri responsabili di Chiese, oltre a migliaia di cristiani di diverse confessioni. La veglia di preghiera sarà l’occasione per affidare allo Spirito Santo i lavori della XVI Assemblea generale del Sinodo della Chiesa Cattolica. Ancora, domenica primo ottobre sarà celebrata la Messa con gli ospiti e seguirà un pranzo nelle comunità o nelle famiglie di accoglienza.

Nella giornata di sabato 30 settembre, in particolare, dalle 10.30 alle 15 verrà allestito un punto informativo all’esterno della basilica di San Giovanni in Laterano. Dalle 11.30 alle 12.30 verranno distribuiti il pranzo al sacco e la cena, dietro la basilica lateranense (ingresso dal cancello vicino all’obelisco e al battistero). Alle 13, inoltre, è previsto un momento di lode nella basilica di San Giovanni in Laterano al termine del quale, alle ore 14.30 circa, partirà una camminata dalla cattedrale di Roma fino alla tomba dell’apostolo Pietro. Per il resto del programma e ulteriori informazioni consultare il sito Togheter2023.net. «La parola “sinodo” – spiegano gli organizzatori – deriva dal greco syn hodos, che vuol dire “camminare con”. La camminata di 6 km sarà un simbolo del nostro impegno insieme, “together”. Quanti non se la sentono potranno naturalmente utilizzare i mezzi pubblici».

Tanti i parroci romani che hanno sensibilizzato le proprie comunità e sono in prima linea nell’accoglienza dei gruppi. Nella parrocchia di Santa Maria in Portico in Campitelli, nel centro di Roma, ci si prepara «innanzitutto con la preghiera», afferma il parroco padre Davie Carbonaro, ricordando che nella sua chiesa la preghiera di Taizé si tiene ogni seconda domenica del mese. «In questo periodo i fratelli della Comunità e i volontari impegnati nell’organizzazione stanno pregando in modo particolare affinché il raduno non sia un evento fine a se stesso ma dia vita a un cammino spirituale». “Together” è un evento «molto atteso», perché rappresenta «l’espressione dell’ecumenismo e della sinodalità, che trovano completezza in questa esperienza in cui un sinodo della Chiesa cattolica è preceduto da un momento di preghiera con fratelli delle altre confessioni cristiane». A San Bonaventura da Bagnoregio, a Torre Spaccata, arriveranno circa 70 pellegrini; per loro, nella giornata di domenica, è in programma un pranzo comunitario con piatti tipici romani. «L’accoglienza rientra nel concetto che la Chiesa di Roma presiede nella carità, quindi nell’apertura all’altro», sottolinea il parroco don Stefano Cascio. «All’inizio eravamo pronti a ospitare i giovani partecipanti nei locali parrocchiali – prosegue –, ma non ce n’è stato bisogno perché moltissime famiglie hanno aperto le porte delle proprie case per loro. Tutto ciò ci consente anche di vivere il sinodo in maniera più concreta».

25 settembre 2023

“The Letter” e la campagna sull’ecologia integrale

“Io, noi, tutti. La nostra casa è comune” è la campagna di animazione, testimonianza e impegno che la Caritas di Roma propone sui temi dell’ecologia integrale. La campagna verrà presentata ufficialmente lunedì 21 novembre, alle ore 20.30, presso il Cinema delle Province (viale delle Province, 40 – Metro “Bologna”). L’appuntamento inaugurale della rassegna è la proiezione di “The Letter”, un docufilm nato dal lavoro di riflessione e promozione dell’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco, prodotto dal Movimento Laudato Si’ in collaborazione con Off the Fence, casa produttrice britannica che ha vinto l’Oscar per il suo documentario “My Octopus Teacher”, e il Vaticano.

Quattro abitanti dei luoghi più sperduti della terra, Senegal, Amazzonia, India e Hawaii, ricevono una lettera dal Papa che li invita a portare la prospettiva e le soluzioni dei poveri, degli indigeni, dei giovani e della natura sulla crisi planetaria e sui problemi subiti dalla natura e dalle persone. Un film intenso che non può lasciare indifferenti.

16 novembre 2022

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