Giornata di approfondimento del dialogo Ebraico-Cattolico
Presentazione del libro “Vivere il Giubileo: Una introduzione teologica”
Mercoledì 15 gennaio 2025 alle ore 18.30 presso la Libreria Paoline Multimedia Internazionale, in Via del Mascherino 94, a Roma, si terrà la presentazione del libro Vivere il Giubileo: Una introduzione teologica, scritto dal teologo monsignor Giuseppe Lorizio e da padre Marco Staffolani, vicedirettore dell’Ufficio per la Cultura della diocesi di Roma.
L’evento si inserisce nel percorso giubilare proposto dall’Azione Cattolica Italiana e dell’Editrice Ave, un itinerario spirituale e culturale pensato per accompagnare i fedeli verso il Giubileo del 2025. Questo momento speciale sarà arricchito dalla presenza degli autori e da ospiti quali Giuseppe Notarstefano, presidente Nazionale dell’Azione Cattolica Italiana; Nunzio Galantino, vescovo e teologo; Anna Mazzone, giornalista del TG2. A moderare l’incontro sarà Mimmo Muolo, giornalista di Avvenire.
Il volume si propone come una guida teologica e spirituale per affrontare con consapevolezza il tema del Giubileo, intrecciando il significato biblico di questo evento con le sfide del nostro tempo. Con una prefazione del cardinale vicario Baldo Reina e una postfazione di Giuseppe Notarstefano, il libro offre spunti di riflessione su fede, misericordia e il mistero della Trinità, in linea con il tema scelto da Papa Francesco per l’Anno Santo: “Pellegrini di speranza”.
15 gennaio 2025
Inizio 2° Corso di volontariato diocesano (Uff. past. anziani e malati)
Inizio 2° Corso di volontariato diocesano (Uff. past. anziani e malati)
Memorie della tradizione giubilare: Il Giubileo del 1300
a cura di Domenico Rocciolo
Come riferì il cardinale Jacopo Stefaneschi nel suo Liber de centesimo seu Iubileo anno, all’inizio del 1300 vennero a Roma molti pellegrini desiderosi di ottenere il perdono dei peccati e l’indulgenza plenaria. Affrontarono un viaggio spesso faticoso e rischioso, ma giunsero animati da una profonda pietà religiosa. Bonifacio VIII fu stupito dalla loro fede e venne incontro alle loro aspettative, così il 22 febbraio 1300 emanò la bolla Antiquorum habet fida relatio, con la quale indisse il Giubileo.
Il Papa stabilì che per avere la plenissima remissio delle pene da scontare per i peccati commessi e assolti dal sacerdote, si doveva effettuare la visita per 15 volte in giorni successivi delle basiliche di San Pietro e San Paolo se non residenti e 30 volte se abitanti in Roma. Concesse poi una riduzione delle visite in alcune occasioni.
Complessivamente giunsero nell’Urbe pochi principi, mentre la gente più semplice arrivò in massa. Una moltitudine di fedeli trovò alloggio negli alberghi, negli ospizi e nei centri di ospitalità organizzati dalle chiese e comunità nazionali. La tradizione del pellegrinaggio favorì la formazione di itinerari religiosi e i romei poterono visitare luoghi insigni della città e soprattutto poterono ammirare la Veronica a San Pietro (famosi sono i versi 103-108 del Canto XXXI del Paradiso di Dante).
La concessione da parte del Papa dell’indulgenza plenaria nell’anno centenario fu una novità assoluta, perché se restò sullo sfondo la lunga tradizione biblica e teologica che aveva originato le precedenti indulgenze plenarie, come quella per la crociata, quella della Porziuncola concessa da Onorio III a san Francesco nel 1216, quella del 1220 concessa dallo stesso Onorio III per il pellegrinaggio alla tomba di san Tommaso Becket e quella della Perdonanza celestiniana del 1294, fu consolidato notevolmente il legame della Chiesa «corpo mistico» alle facoltà della Sede Apostolica, dispensatrice dei mezzi della salvezza.
Papa Caetani apprezzò la sensibilità dei fedeli per l’aldilà concepito come una realtà ancorata all’esame di coscienza e all’efficacia della confessione auricolare introdotta dal quarto Concilio Lateranense nel 1215. Per concedere l’indulgenza chiese consiglio ai cardinali che gli diedero un parere affermativo, fece fare ricerche archivistiche, quindi fece preparare un testo che esaminò, rettificò e infine promulgò a San Pietro il giorno dedicato alla Cattedra, ossia il 22 febbraio.
Gli studiosi ritengono che l’assenza di riferimento al Giubileo dell’Antico Testamento (Lv, 25) dipenda dal fatto che il Giubileo ebraico rappresentava l’indulgenza e restituiva i beni temporali, mentre il Giubileo cristiano concedeva la cancellazione della pena dovuta per i peccati commessi e dunque donava i beni spirituali. Inoltre, non è attestato perché il Papa fissasse la ricorrenza giubilare ad ogni centesimo anno: si ritiene che volesse associarla al concetto di grandezza dell’evento e ad argomenti provenienti dal simbolismo religioso e numerico.
È certo, invece, che il tema del Giubileo debba essere visto nella complessità dei suoi nessi con la tradizione e la dottrina ecclesiologica. La proclamazione del Giubileo nel 1300, infatti, indetto come garanzia di salvezza per la cristianità, si fondò sul tesoro della redenzione, dei meriti dei santi e della Chiesa. Rispose alle attese della religiosità popolare e rafforzò la continuità di un’intensa e comune esperienza religiosa.
In sostanza, Bonifacio VIII lodò l’esperienza cristiana delle masse popolari e nel contempo diede modo a Roma, città ricca di storia e di reliquie, di poter mostrare con maggiore evidenza la sua sacralità. Non a caso, quando a San Pietro annunciò il Giubileo (evento del quale vi è testimonianza nel dipinto che si trova nella basilica di San Giovanni in Laterano e che la tradizione attribuisce a Giotto), compì il gesto significativo di deporre la bolla d’indizione sulla tomba di Pietro in segno di offerta. Si può affermare che da quel momento riprese consistenza l’idea di romanitas come valore universale di ispirazione cristiana.
14 gennaio 2025
Azione Cattolica di Roma: la veglia e la Carovana
Due gli appuntamenti da segnalare, in questo “mese della pace”, promossi dall’Azione cattolica di Roma. Il primo è una proposta del Settore Giovani di AC Roma in collaborazione con la Caritas diocesana: una veglia di preghiera nella basilica di Santa Maria in Ara Coeli (Scala dell’Arce Capitolina, 12, accanto a piazza del Campidoglio), per sabato 18 gennaio alle ore 20.30. La liturgia partirà dal ricordo di Pier Giorgio Frassati e vedrà le testimonianze di Samer Afisa, rifugiato siriano di Damasco, fuggito in Italia con la sua famiglia per scappare dalla guerra nel 2015 e ora operatore della Caritas diocesana in un centro di ascolto per migranti e rifugiati; e di Daniela Alba, 32 anni, nata a Bogotà, in Colombia, e immigrata negli Stati Uniti da bambina. A entrambi la guerra e la violenza, in modo diverso, hanno cercato di togliere casa, sogni, futuro e libertà ma, con la loro esperienza, aiuteranno i giovani a comprendere che è possibile trovare la speranza anche in mezzo alle macerie.
Domenica 26 gennaio, invece, i ragazzi dell’Azione Cattolica (ACR) di Roma, con i loro educatori e genitori e con i coetanei delle scuole e delle parrocchie della città, daranno vita alla Carovana della Pace: un corteo festoso e colorato che attraverserà le strade del centro della Capitale, accompagnato dallo slogan “La Pace in azione!”. Nell’Anno Santo del Giubileo della Speranza questo tradizionale appuntamento, che si ripete da oltre 45 anni, è stato anche inserito fra gli eventi Giubilari minori.
I bambini e i ragazzi dai 3 ai 14 anni dell’ACR invitano i loro amici delle parrocchie, delle scuole e di associazioni e gruppi a testimoniare il grande desiderio di pace per le strade di Roma. La Carovana della pace permetterà ai ragazzi di scoprirsi missionari impegnandosi, sin dalle loro attività parrocchiali, in due progetti di solidarietà. Il primo è quello proposto dall’Azione Cattolica Italiana che, tramite la vendita di calamite a simboleggiare il tenere insieme i pezzi e creare legami e connessioni, andrà a sostenere le attività di Libera nel progetto “Amunì”, rivolto a giovani sottoposti a procedimenti penali, impegnati in percorsi di riparazione e rinascita. La seconda iniziativa è invece sul territorio cittadino: le offerte raccolte verranno devolute alla campagna “Housing sociale Don Roberto Sardelli”, promossa dalla Caritas diocesana, volta a contrastare l’emergenza abitativa e a sostenere quanti vivono condizioni di disagio sociale-economico.
Quest’anno, accompagnati a riflettere sul Vangelo di Luca (5, 1-11), i ragazzi «scoprono come Gesù scelga di salire sulla nostra barca, desiderando incontrarci per invitarci a una vita bella e piena con Lui – spiega il responsabile diocesano di ACR Alessio Maurizi –. Da qui quindi l’ambientazione in cui si colloca tutto il cammino dell’anno associativo e di conseguenza anche la Carovana della Pace: il “Set Cinematografico”, come luogo al cui interno ciascuno lascia la propria impronta artistica, mettendo in campo i propri talenti che il Signore gli ha dato in dono e prendendosi cura di chi gli è accanto».
Domenica 26, le attività cominceranno presso la Chiesa Nuova, Santa Maria in Vallicella, dove alle 8.30, dopo il saluto del cardinale vicario Baldo Reina, verrà celebrata la Messa da don Alfredo Tedesco, assistente diocesano ACR e direttore della Pastorale giovanile di Roma. Al termine della celebrazione i partecipanti, passando fra giochi e scenografie, formeranno un allegro e colorato corteo fino a San Pietro. Nel settore riservato si attenderà il Santo Padre con giochi e animazione dal palco e si pregherà l’Angelus al termine del quale due ragazzi leggeranno un messaggio di pace a Papa Francesco e – idealmente – al mondo intero. Al termine dell’Angelus, ci si raccoglierà in preghiera e si compirà il Giubileo attraversando la Porta Santa.
14 gennaio 2025
La riunione della Cel a Villa Campitelli
Di seguito la nota diffusa dai vescovi del Lazio al termine della riunione della Conferenza episcopale laziale
Lunedì 13 gennaio, alle ore 9.30, presso Villa Campitelli a Frascati, si è riunita la Conferenza Episcopale Laziale. Dopo un saluto augurale da parte di sua eccellenza monsignor Mariano Crociata, vicepresidente, al cardinale Baldassare Reina, neopresidente, e al vescovo Renato Tarantelli Baccari, nuovo vicegerente di Roma, il cardinale presidente ha presentato lo strumento di lavoro per la fase profetica del cammino sinodale delle diocesi in Italia, illustrando i contenuti ed invitando i vescovi ad osservare le modalità e i tempi di lavoro stabiliti a livello regionale e diocesano. I vescovi hanno condiviso la proposta di lavorare insieme sulla scheda numero dieci circa il rinnovamento dei percorsi di iniziazione cristiana, anche alla luce di un lavoro comunitario in stile sinodale già intrapreso da oltre due anni dalla conferenza stessa.
È stato ascoltato poi don Lorenzo Ucciero, incaricato per la Pastorale Giovanile della regione ecclesiastica laziale circa il programma e la partecipazione del Giubileo dei Giovani e del Giubileo degli Adolescenti. Si è proceduto ad approvare poi il bilancio consuntivo 2024 e preventivo 2025 della Conferenza Episcopale Laziale. È stato poi espresso parere favorevole all’apertura delle cause di beatificazione e canonizzazione dei Servi di Dio cardinale Bernardin Gantin e Lorenzo Cuneo, fedele laico della diocesi di Roma.
I vescovi hanno inoltre nominato monsignor Francesco Orazio Piazza, vescovo di Viterbo, a presidente della Commissione Regionale Cultura e Comunicazioni Sociali e monsignor Michele Di Tolve presidente della Commissione Regionale per l’Educazione Cattolica, la Scuola e l’Università. Infine i vescovi hanno nominato don Federico Tartaglia, della diocesi di Porto e Santa Rufina, ad incaricato della Commissione Regionale per l’Evangelizzazione dei Popoli e la Cooperazione delle Chiese.
La Cel si riunirà nuovamente lunedì 3 marzo 2025.
14 gennaio 2025
Consulta delle aggregazioni laicali, l’incontro in Vicariato
«Essere un’unica grande famiglia, che non si chiuda nelle proprie realtà, ma che abbia sempre occhi e cuori spalancati al servizio del prossimo e del Signore». Questo l’invito che il cardinale vicario Baldassare Reina ha rivolto alla Consulta delle aggregazioni laicali della diocesi di Roma, riunita venerdì scorso nella Sala della Conciliazione, nel Palazzo Lateranense. All’incontro hanno partecipato oltre 70 delegati, rappresentanti di più di 50 realtà laicali, in un clima di dialogo e condivisione. Presenti all’evento anche il vescovo ausiliare e vicegerente della diocesi Renato Tarantelli Baccari e la segretaria della Cdal Lidia Borzì.
Quest’ultima, ringraziando il vicario per la tempestività di «questo prezioso momento di ascolto» e ripercorrendo il lavoro della Cdal in questi anni, «svolto sempre in spirito comunitario con il Comitato dei presidenti» ha sottolineato come «in un tempo segnato dall’individualismo e da crescenti forme di povertà, materiali, spirituali, educative e relazionali, l’impegno delle realtà laicali si rivela prezioso per contribuire a ricucire un tessuto sociale che sia più fraterno e solidale, nel segno delle connessioni stabili, come ci ha più volte chiesto il nostro amato vescovo Francesco». Da instaurare, ha proseguito, «tanto tra le organizzazioni laicali, quanto tra queste, le parrocchie e gli ambiti diocesani, per armonizzare e amplificare l’impegno di ciascuno».
Il cardinale Reina ha tracciato le coordiante del cammino futuro, ponendo l’accento su due parole chiave: unità e collaborazione: «Non basta coltivare solo il proprio ambito d’impegno, ma è necessario valorizzare la diversità dei carismi in un ottica d’insieme e guidati da un’anima non strategica ma spirituale». Ha esortato poi i presenti a «rischiarare lo sguardo e avere il coraggio di osare per lasciare segni concreti di speranza nella città, a favore delle famiglie, dei bambini, degli anziani, dei senzatetto e dei poveri tutti».
Un appello accolto con grande slancio dai delegati, che hanno partecipato numerossimi al dibattito, rappresentando grande apprezzamento nei confronti del parole del vicario ed esprimendo la disponibilità ad aprirsi e confrontarsi per lavorare in sinergia su obiettivi comuni, come richiesto anche da monsignor Tarantelli. Il vescovo vicegerente, nelle sue conclusioni, offrendo ampia disponibilità a supportare il lavoro della Cdal dal punto di vista logistico e organizzativo, ha ribadito: «Il carisma della diocesi di Roma si accresce attraverso le iniziative portate avanti dalle realtà laicali ed è fondamentale individuare tematiche d’impegno su cui unirsi per realizzare dei progetti condivisi». L’incontro si è conluso con un momento di preghiera guidato dal cardinale Reina.
14 gennaio 2025
Visita pastorale alla parrocchia Santa Maria Stella Matutina
Visita pastorale alla parrocchia Santa Maria Stella Matutina
Inaugurazione Anno Accademico ISSR “Ecclesia Mater”
Inaugurazione Anno Accademico ISSR “Ecclesia Mater”
Esercizi spirituali per sacerdoti, diaconi e consacrati a Fatima (ORP)
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