Sarà celebrata domenica 7 febbraio la 43ª Giornata nazionale per la vita. Per l’occasione, la Conferenza episcopale italiana ha voluto concentrare il suo messaggio sul tema “Libertà è vita”. A livello diocesano, per l’occasione si terrà una Messa presieduta dal vescovo Dario Gervasi, ausiliare del settore Sud e delegato per la Pastorale familiare della diocesi di Roma. Nel rispetto delle precauzioni dettate dall’emergenza sanitaria, la celebrazione eucaristica si terrà nella parrocchia della Santa Famiglia del Divino Amore, dove sarà possibile garantire il distanziamento necessario. La parrocchia si trova all’interno del Santuario del Divino Amore in via Ardeatina al Km 12. L’inizio della Messa è fissato per le ore 12.
L’invito a partecipare è rivolto a tutti, ma in particolare ai rappresentanti dei Centri di Aiuto alla Vita (Cav) e agli incaricati di movimenti, associazioni e gruppi che tutelano, difendono e promuovono la vita. Decine di laici impegnati nel territorio diocesano, come sottolinea il direttore del Centro diocesano per la pastorale familiare don Dario Criscuoli: «Sono circa 650 – sottolinea – le vite salvate nella nostra diocesi dall’intervento dei Cav, dei movimenti e delle associazioni che si occupano della tutela della vita, nel corso del 2020. Questa fondamentale azione pastorale che con così tanta generosità tanti volontari portano avanti, merita un grande plauso».
La proposta e la successiva istituzione di una Giornata annuale da dedicare alla difesa della vita nacque dal consiglio permanente della Cei nel 1978 con la finalità di promuovere l’accoglienza della vita, in particolare della vita nascente. La celebrazione avviene ogni anno, la prima domenica di febbraio. A proposito del tema scelto per il 2021, il vescovo Gervasi nota come «l’attuale emergenza sanitaria per il Covid-19 ci sta facendo sperimentare i limiti concreti e materiali posti alla nostra vita di ogni giorno, ma si tratta allo stesso tempo di un’occasione per riflettere sul senso che diamo alla nostra libertà – e quindi alla nostra esistenza – e su quello che davvero vogliamo fare e costruire». Perché «la libertà è funzionale alla vita, serve per la vita – spiega ancora il vescovo –, e nella visione cristiana dell’uomo, in particolare, è strumento per amare, per dare senso e significato alla vita, poiché ci porta alla scoperta della nostra vera identità». Ancora, prosegue, «la libertà implica l’uso responsabile della mia esistenza e di quella altrui, a partire dalla nascita e fino a tutte le altre sfaccettature e fasi. Bisogna dunque riconoscere in ogni vita, fino all’ultimo respiro, e anche nella malattia, la dignità della persona umana e la sua meraviglia».
Per una migliore organizzazione della celebrazione, si chiede cortesemente di comunicare al Centro per la pastorale familiare i nominativi degli eventuali partecipanti: 06.69886211; famiglia@diocesidiroma.it.
1 febbraio 2021