In preghiera per Papa Francesco

La Chiesa di Roma “sceglie” la via del Signore e si ferma in preghiera per Papa Francesco riunendosi attorno alla “sua” Cattedra. «Continuiamo a sostenerlo con affetto e con la preghiera mettendo la sua vita e la sua salute nelle mani del Signore». Lo ha detto il cardinale vicario Baldo Reina che questa sera, domenica 23 febbraio, nella basilica di San Giovanni in Laterano ha presieduto la Messa con una speciale intercessione per la salute di Bergoglio, ricoverato dal 14 febbraio al policlinico Agostino Gemelli inizialmente per una infezione polimicromica insorta su una bronchite. I successivi accertamenti clinici e la tac del 18 febbraio hanno riscontrato l’insorgenza di una polmonite bilaterale tanto da spingere i medici a parlare di “quadro complesso”, fino al bollettino di ieri sera che parlava di «prognosi riservata».

Il cardinale vicario ha chiesto che in tutte le chiese di Roma i parroci e i sacerdoti celebrino e preghino affinché il Signore «ristabilisca al più presto il pontefice perché possa tornare tra noi e continuare a regalarci il profumo di Vangelo che ci ha donato in tanti anni». Le letture di questa VII domenica del tempo ordinario sono tutte incentrate sul perdono e la misericordia, temi cari a Bergoglio che nel 2016 volle per la Chiesa universale un Giubileo straordinario della Misericordia. Ciò che è stato proclamato nelle letture «Papa Francesco lo annuncia da tempo – le parole di Reina -. In tanti anni di ministero ci ha insegnato con le parole, con i gesti, con il suo magistero che è possibile scrivere pagine di Vangelo. Da tanto tempo chiede instancabilmente ai popoli che sono in guerra di tendersi la mano, piuttosto che alzare l’uno il braccio nei confronti dell’altro. Chiede l’abbraccio fraterno tra tutti coloro che abitano la casa comune al di là delle diverse confessioni, religioni, culture. Nel suo essere profeta ci ha insegnato come è possibile realizzare nella nostra vita una pagina difficile come quella del perdono e della misericordia».

In questo momento in cui si rincorrono tante notizie, e non di rado si diffondono fake news, «preferiamo vivere la linea di Dio che sa tutto e tutto può – ha affermato il vicario -. Con forza e fede chiediamo al Signore della vita che doni vita salute e forza al nostro vescovo perché altre pagine di Vangelo continuino a vivere attraverso il suo insegnamento e la sua parola». Molti i fedeli presenti in basilica. Tra i partecipanti sacerdoti, religiosi, religiose, seminaristi. Tra i concelebranti il cardinale Enrico Feroci, il vicegerente Renato Tarantelli Baccari Baccari, il vescovo ausiliare emerito Guerino Di Tora e 27 presbiteri. Tutti insieme «proprio come si fa nelle famiglie quando un genitore sta male – ha dichiarato il cardinale vicario -. Ci si ritrova e si prega insieme. Come cristiani questo possiamo fare, questo siamo chiamati a fare. Vogliamo far giungere al Papa il nostro affetto, il nostro abbraccio e soprattutto la nostra preghiera. Vogliamo bene al nostro vescovo e vorremmo che questo affetto si traducesse in preghiera, affidando tutto al Signore».

23 febbraio 2025

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