«La Chiesa non è estranea al mondo in cui vive, anzi vuole contribuire attivamente con una sensibilità che ci viene dal Vangelo. Vuole abbracciare la città in un cambio di mentalità che vede le persone disabilità come protagoniste, persone a tutto tondo, sacre poiché la vita è sacra, indipendentemente dal fatto se una persona sia in grado di camminare o meno, o di comprendere certi ragionamenti». Don Luigi D’Errico è il responsabile del Servizio diocesano per la pastorale delle persone con disabilità e presenta così l’incontro “Io sono parte”, che si terrà al Santuario della Madonna del Divino Amore domenica 3 dicembre, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità.
Ad aprire l’evento, alle ore 16, sarà un video messaggio del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana. Quindi introdurrà i lavori il cardinale vicario Angelo De Donatis, che terrà una relazione sul tema: “La sacralità della vita passa anche attraverso queste gravissime disuguaglianze invisibili”. Ancora, prenderà la parola Barbara Funari, assessore alle Politiche sociali e alla Salute di Roma Capitale, che parlerà de “Le attese della città”; sarà poi la volta del cardinale Enrico Feroci, rettore del Santuario, su “Dalla periferia al centro”; e di suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità.
Ancora, interverranno Mariella Tarquini, presidente della Consulta per i diritti delle persone con disabilità o con problemi della salute mentale dell’VIII Municipio; Antonio Pelagatti, esperto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; Elisabetta Gambardella, logopedista ed interprete Lis; Stefano Capparucci della Comunità di Sant’Egidio. Non mancheranno le testimonianze dal mondo ecclesiale: il vescovo Dario Gervasi, ausiliare del settore Sud della diocesi; don Stefano Zanoni, parroco di San Giovanni Battista de La Salle; infine don Luigi D’Errico. Il convegno sarà tradotto in Lis.
Gli interventi sono «rappresentativi di un mondo enorme, che è quello della disabilità a Roma», sottolinea don D’Errico. Significativo anche il luogo scelto, il Divino Amore, «perché è alla periferia della città ma nello stesso tempo è un luogo simbolo di Roma – spiega il responsabile del Servizio diocesano –, caro al popolo romano e legato anche a momenti di sofferenza. L’ottica del cammino sinodale che sta compiendo la Chiesa è quella di valorizzare le periferie, sia geografiche che esistenziali». Il titolo, “Io sono parte”, indica proprio questo: «Si vuole ribadire che ogni persona disabile, può legittimamente affermare che è “parte” attiva, fondamentale e protagonista della Chiesa e della società, da qui il titolo: “Io sono parte”, di questa realtà umana, di questa comunità ecclesiale, di questo quartiere e di questa città».
Quello di domenica 3 dicembre è «il primo incontro del Servizio diocesano per la pastorale delle persone disabili. Il primo – aggiunge don Luigi – di tanti incontri che vorrebbero moltiplicarsi ovunque nel territorio della diocesi di Roma considerando le molteplici opportunità di collaborazione che fanno riferimento a tante esperienze di inclusione in ogni ambito della vita della persona.
28 novembre 2023