La speranza al centro della 47ª Giornata per la vita

Foto Diocesi di Roma / Gennari

«Siamo tutti chiamati a partecipare a questa “operazione speranza”». È l’appello di monsignor Andrea Manto, vicario episcopale per la Pastorale familiare della diocesi di Roma, che invita così a partecipare alla Giornata per la vita, in programma questa domenica 2 febbraio, che ha per tema “Trasmettere la vita, speranza per il mondo”. «In tante parrocchie romane – spiega monsignor Manto – ci sarà una diffusa opera di sensibilizzazione sulle attività dei Centri di aiuto alla vita (Cav), che in Italia in cinquant’anni di attività hanno fatto nascere oltre 280mila bambini che altrimenti sarebbero stati abortiti; molte migliaia anche nella nostra diocesi. Diventare consapevoli di questo lavoro, sostenere le attività dei Cav, creare insieme quell’alleanza sociale per la speranza, che il Santo Padre ci chiede nel documento giubilare, è un fatto importante perché tutti dobbiamo sentirci, come Chiesa e come società, partecipi del dono della vita e dell’accoglienza della vita».

«Il messaggio dei vescovi italiani in occasione della 47ª Giornata per la vita – spiega il vicario episcopale nel video messaggio diffuso attraverso i social diocesani – si inserisce pienamente nel cammino giubilare sul tema della speranza. La speranza è un fattore chiave per accogliere la vita, perché se non si ha speranza nel futuro non ch’è neanche il desiderio di generare figli e accogliere la vita. Ma, nello stesso tempo, generare figli e accogliere la vita è un grande fattore di speranza per una società e una visione di futuro».

Invitano a partecipare anche Antonio Ventura, presidente del Movimento per la vita romano, e Francesca Maria Siena, del Coordinamento dei Centro di aiuto alla vita di Roma, che per l’occasione hanno preparato una nota congiunta. «Gli attacchi alla vita umana – si legge nel testo – si concentrano ove la vita umana è più fragile, non solo, dunque, alla vita prenatale, ma anche alla vita terminale, attraverso le continue e ripetute spinte ideologiche ad introdurre in Italia la legalizzazione dell’eutanasia e il suicidio assistito. Le sfide culturali che ci presenta l’attuale contesto mondiale richiedono a tutti noi sempre maggior sinergia e impegno affinché il valore incommensurabile della vita e della dignità umana prevalga sulla cultura dello scarto».

Ma la mobilitazione non si fermerà alla giornata di domenica. I volontari dei 9 Cav di Roma si incontreranno anche il prossimo 23 febbraio al Seminario Romano Maggiore, alle ore 16.30. Al centro del pomeriggio, ci saranno le testimonianze delle volontarie e delle mamme e una riflessione sul futuro dei Cav del vescovo Dario Gervasi, segretario aggiunto del Dicastero per i Laici, la famiglia e la vita. In apertura, i saluti del vicegerente della diocesi, il vescovo Renato Tarantelli Baccari.

31 gennaio 2025