Corviale, Pantano, Anzio… Lo scenario è sempre più inquietante a Roma e dintorni. Troppa violenza, troppe vittime, spesso giovanissimi. Molto spesso nella nostra città le contese vengono risolte con armi in pugno. I fatti di cronaca di questi ultimi giorni esigono una decisa assunzione di responsabilità e una collaborazione effettiva tra le diverse agenzie educative.
Quello che è avvenuto è gravissimo e non ci possiamo arrendere di fronte a tanta ferocia; non possiamo restare silenti ignorando simili misfatti.
Le istituzioni, preposte alla sicurezza dei quartieri e alle politiche sociali, come anche la società civile nelle sue molteplici componenti e le nostre stesse comunità cristiane sono invitate ad un serio discernimento e a una puntuale attenzione per una presa in carico dei tanti disagi di cui soffre la nostra città.
La Chiesa di Roma in questi anni si è prodigata nel contrastare le diseguaglianze, con l’impegno profuso dalla Caritas, dalle parrocchie e da tante realtà associative sparse nel territorio. Ma certamente questo non basta!
La vita è un dono di Dio e sarebbe ora che i nostri buoni propositi, già espressi nel passato in simili circostanze, diventassero espressioni concrete della cultura della vita. In modo deciso diciamo “no” alla violenza!
19 gennaio 2024