7 Maggio 2025

Un corso sulla bellezza della liturgia

“La Chiesa evangelizza con la bellezza della liturgia”. Questa affermazione di Evangelii gaudium spiega il senso e dà il nome al percorso di formazione alla celebrazione eucaristica proposto dall’Ufficio liturgico diocesano. Tra incontri in tutto, tenuti da tre diversi relatori, che si terranno nella parrocchia di Sant’Enrico (viale Ratto delle Sabine, 7).

Il primo appuntamento è in programma per mercoledì 23 febbraio alle 19: padre Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio diocesano, terrà una relazione su “Partecipare alla celebrazione eucaristica”. Secondo incontro il 9 marzo, allo stesso orario, con suor Emmanuela Viviano che rifletterà su “La liturgia della Parola”. La conclusione con monsignor Riccardo Aperti, il 23 marzo sempre alle 19, su “La liturgia eucaristica”.

Per ulteriori informazioni, contattare l’Ufficio liturgico diocesano.

1 febbraio 2022

Un corso per fotografi con l’Ufficio liturgico

Si svolgerà il 12 gennaio 2019, dalle ore 9.30 alle ore 13 e dalle ore 14.45 alle 16.45, presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo (piazza dei Cavalieri di Malta, 5) il corso per fotografi organizzato dall’Ufficio liturgico.

L’Ufficio diocesano, «dato il gran numero di richieste e la necessità di approfondire il contesto celebrativo da parte di molti operatori del settore, organizza un corso per fotografi e cineoperatori. Il corso è rivolto a operatori specializzati nel settore, che sono in possesso di regolare partita iva o sono iscritti all’albo dei giornalisti. Il corso non prevede il rilascio di attestati. La frequenza integrale comporta la possibilità di essere inseriti in un elenco nominativo, consultabile sul sito dell’Ufficio liturgico della diocesi di Roma. Il nominativo rimarrà in elenco fintanto che l’Ufficio Liturgico non abbia riscontri di comportamenti inadeguati».

Per ulteriori informazioni e iscrizioni: www.ufficioliturgicoroma.it

17 dicembre 2018

Un convegno sulla riforma liturgica al Sant’Anselmo

“La riforma liturgica nella diocesi di Roma” è il tema del convegno promosso dall’Ufficio liturgico diocesano, dal Pontificio Istituto Liturgico e dal Centro liturgico vincenziano per giovedì 31 maggio. L’appuntamento è alle 18.30 presso la sede del Pontificio Istituto, in piazza dei Cavalieri di Malta, 5.

Il primo intervento in programma è quello di monsignor Piero Marini, presidente del Pontificio Consiglio per i congressi eucaristici internazionali, su “La prima fase della riforma”; quindi monsignor Luca Brandolini, vicario capitolare della basilica lateranense, terrà una relazione su “L’attuazione della riforma”. Infine il contributo dell’arcivescovo vicario Angelo De Donatis, su “Promuovere e custodire la liturgia oggi”. Modera il preside dell’Istituto Sant’Anselmo, Jordi–a Piqué i Collado.

Durante l’incontro sarà presentato il volume “La riforma liturgica nella diocesi di Roma. Studio in prospettiva storica e pastorale (1956–1975)” (Clv Edizioni Liturgiche), di padre Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano.

23 maggio 2018

Un convegno per i 25 anni del Vic

«25 anni in carcere sotto il segno dell’accoglienza» è il convegno che si terrà sabato 16 novembre, alle ore 10.30, presso l’Auditorium dell’Ospedale Bambino Gesù (viale F. Baldelli, 38).

L’iniziativa è promossa dall’Associazione VIC – Volontari In Carcere, associazione che rappresenta la Caritas di Roma presso gli istituti penitenziari di Rebibbia, per celebrare il 25° anniversario di fondazione insieme alle istituzioni, gli enti, le associazioni e le persone che hanno accompagnato, dal 1994 a oggi, la sua crescita e il suo affermarsi tra le realtà più attive dentro e fuori gli istituti penitenziari della città.

Alle ore 12 ci sarà una meditazione sull’accoglienza del cardinale Angelo De Donatis.

5 novembre 2019

Un centro d’ascolto per malati oncologici e loro famiglie

Durante le vacanze aumenta la solitudine di tanti nuclei familiari con malati oncologici. Anche per questo, la Fondazione Ghirotti onlus e il Centro diocesano per la pastorale familiare hanno attivato un centro d’ascolto tramite un servizio telefonico gratuito, che offre supporto psicologico alle persone malate di tumore, ai loro familiari e agli anziani in condizione di fragilità socio sanitaria.

Il servizio è attivo tutti i giorni, dalle 9 alle 16. Chiamando, sarà possibile ottenere un intervento di sostegno in particolari momenti critici, oppure intraprendere percorsi più duraturi nel tempo con un rapporto continuato tra paziente e psicologo. Il numero del servizio è 06.8416464. Alle chiamate rispondono direttamente gli psicologi, senza bisogno di passare da centralini o intermediari.

25 luglio 2018

Un cammino d’incontri per Casa Betania

Casa Betania arriverà alla festa dei suoi 25 anni di fondazione, il 10 giugno, attraverso un cammino d’incontri e riflessione su alcuni temi che hanno caratterizzato la storia della cooperativa di accoglienza. Il primo appuntamento del programma di “Famiglie in Rete” si terrà martedì 16 gennaio con il professor Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva. Alle 20.30 sarà ospite della parrocchia di San Lino. Si parlerà dell’educazione dei figli e dei pericoli e delle opportunità del mondo digitale: «Dalla musica al cinema, dal web alla Tv: difendere i ragazzi dai messaggi di un contesto iper-eccitato».

L’incontro con lo scrittore Erri De Luca, dal titolo “Con il passo del viandante” è invece previsto per il 5 febbraio alle 20.30 a San Fulgenzio. Si parlerà dei cammini degli uomini: quello degli emigranti, dei pellegrini, dei vagabondi… perché cammino «è viaggio e il viaggio è l’insieme di quello che si attraversa». Seguirà, il 13 marzo, “Essere giovani: tra speranze e disillusioni”. A fare da relatore, a San Luigi di Monfort, don Luigi Verdi, responsabile della Fraternità di Romena in Casentino. Il 13 aprile sarà la volta del cardinale Peter Turkson a San Leone Magno. Si parlerà della sfida di un’ecologia integrale, mentre il fondatore della comunità monastica di Bose, Enzo Bianchi, a San Lino (3 maggio) parlerà di “Vivere bene, vivere insieme. Ma chi ha paura dell’altro?”.

Un anno di “Alleanza per Roma”: oltre 2.500 persone sostenute

Oltre 2.500 le persone sostenute; 920 le domande presentate; tre le tipologie di misure proposte tra sussidi, sostegni al reddito e inserimento lavorativo; 400 i volontari impregnati in 75 Presidi Territoriali di Ascolto distribuiti su tutta Roma. Sono i dati del progetto “Alleanza per Roma”, che ha concluso il 31 luglio scorso la prima fase di attività. Il report finale dell’iniziativa è stato presentato oggi, 3 agosto, in una conferenza stampa che si è tenuta nella Sala degli Imperatori del Palazzo Apostolico Lateranense, alla presenza dell’arcivescovo Gianpiero Palmieri, vicegerente della diocesi di Roma; del vescovo Benoni Ambarus, delegato per la Carità e già direttore della Caritas diocesana; del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e della sindaca di Roma Capitale Virginia Raggi.

L’iniziativa è nata su invito di Papa Francesco che il 10 giugno 2020 ha istituito il Fondo “Gesù Divino Lavoratore” per sostenere quanti sono stati maggiormente colpiti dalla crisi economica dovuta alla pandemia da coronavirus; ad esso – su richiesta del Santo Padre – hanno aderito la Regione Lazio e Roma Capitale costituendo l’Alleanza per Roma. Allo stanziamento della diocesi di Roma di un milione di euro si è aggiunto il contributo di Regione Lazio e Roma Capitale entrambi con 500 mila euro. Nel corso del suo funzionamento, inoltre, hanno contribuito con donazioni sia aziende che privati cittadini con 201 mila euro.

L’idea ispiratrice è stata quella di attivare, in una relazione di aiuto e di prossimità, percorsi di accompagnamento e promozione sociale, in cui le persone potessero essere protagoniste della propria rinascita e di quella della comunità. La metodologia di lavoro si basa su quattro cardini – compartecipazione, generatività, accompagnamento, alleanze – per fornire risposte e strumenti concreti di soluzione alle problematiche, creando allo stesso tempo cultura sociale, pastorale e innovazione a partire dai fatti.

«L’Alleanza per Roma – spiega il vescovo Ambarus – intende essere un segno, portatore di una profezia e di una testimonianza. In questo anno abbiamo agito con la consapevolezza dei “cinque pani e due pesci”, cioè sapendo delle risorse molto limitate rispetto alle richieste. Ma siamo contenti e orgogliosi di poter raccontare come siamo riusciti a vivere il miracolo della moltiplicazione. Le comunità si sono rese conto meglio di quello che stava succedendo e, incontrando le persone, le famiglie, hanno offerto non solo risorse finanziarie o percorsi lavorativi, ma anche compagnia, relazione, accompagnamento. Si è ingrandita la famiglia attorno alle famiglie che chiedevano aiuto; tutti siamo diventati più consapevoli che insieme possiamo fare tanto, che con il poco possiamo fare molto».

«Alleanza – sottolinea l’arcivescovo Palmieri – è un termine e atteggiamento che ha come scopo un’unione di forze per affrontare insieme una difficoltà, raggiungere uno scopo ben preciso. Per noi cristiani, alleanza è una parola biblica fondamentale: Dio è talmente vicino a noi che mischia la sua storia con la nostra, che rischia e condivide la sua vita con quella del suo popolo e di ogni essere umano. Ed è per questo che noi non possiamo non vivere la stessa dimensione nei confronti degli uomini e delle donne che incontriamo, specie i più fragili. Con la nostra presenza, con il nostro stare affianco, dichiariamo nei fatti questa prossimità di Dio ad ogni uomo e ad ogni donna».

«Roma è città della solidarietà e della generosità – dichiara la sindaca Raggi – e Alleanza per Roma è un virtuoso esempio di come – tutti insieme, facendo rete, unendo forze, risorse ed energie – sia possibile occuparsi dei più deboli e garantire loro dignità e supporto».

«Come Regione Lazio – commenta il presidente Zingaretti – siamo orgogliosi di aver partecipato all’iniziativa lanciata oltre un anno fa dal Santo Padre con il Fondo Gesù Divino Lavoratore: un intervento vitale per tantissime persone che hanno trovato un’ancora di salvezza e un aiuto concreto nella Caritas, nella straordinaria rete del volontariato, nei presidi parrocchiali, nelle tante donne e uomini generosi che – anche con la minaccia del virus che girava – si sono messi a disposizione per gli altri».

Il report completo su caritasroma.it

3 agosto 2021

Un abbraccio di misericordia mariana alle Tre Fontane

tre fontane

a cura delle Missionarie della Divina Rivelazione

Si arriva alle Tre Fontane attraverso la trafficata e caotica Via Laurentina, nulla farebbe pensare che qui si nasconde la preziosa testimonianza della misericordia divina. Al tempo della Roma imperiale, questo luogo era denominato “Aquæ Salviæ”, si trovava a tre chilometri fuori dalle mura aureliane ed era un territorio malarico e solitario, scenario ideale per le esecuzioni capitali. L’Apostolo Paolo fu qui decapitato nel 67 d.C., la sua testa, rotolando, fece tre balzi, da cui prodigiosamente scaturirono tre sorgenti d’acqua. Le tre fonti sono ancora oggi custodite nella Chiesa del Martirio di San Paolo e per questo motivo la zona prese il nome di “Tre Fontane”. Circa due secoli dopo il martirio di San Paolo, il 9 luglio del 298 d.C., il tribuno Zenone e altri 10.203 soldati cristiani furono trucidati nella piccola valle a ridosso della Via Laurentina; prima di morire furono utilizzati per terminare le Terme dell’Imperatore Diocleziano, il quale aveva promesso loro di avere salva la vita, se avessero abiurato la loro fede in Cristo. All’ennesimo rifiuto, i legionari cristiani furono condannati a morte. Un altare all’interno della Chiesa di Santa Maria in Scala Cœli ricorda il martirio di san Zenone e dei suoi legionari, nella stessa chiesa, e precisamente nella cripta, è custodita la cella dove San Paolo trascorse l’ultima notte prima del martirio.

Attraversando la via Laurentina, al numero civico 400, si arriva alla Grotta delle Tre Fontane, salendo per un ripido colle di alberi di eucalipto. Qui, il 12 aprile 1947, sabato in Albis, l’anticlericale tranviere romano Bruno Cornacchiola e i suoi tre figli ritrovarono la strada della fede cattolica.

L’allegra comitiva si era recata all’Abbazia delle Tre Fontane per comprare il cioccolato dei Trappisti. Scalato il colle, Bruno si sedette sotto un eucalipto e, con la Bibbia in mano, cominciò a studiare per preparare la conferenza che, alla presenza dei suoi fratelli Avventisti, avrebbe dovuto tenere il giorno dopo per confutare gli insegnamenti della Chiesa Cattolica riguardo a Maria Vergine, Immacolata e Madre di Dio. L’uomo, che nutriva un odio profondo verso i sacerdoti, aveva deciso di uccidere il Papa Pio XII.

I bambini giocavano a palla nella radura, ove, si scorgeva una grotta, scavata nel tufo, buia e maleodorante. La palla si perse e Bruno interruppe il lavoro per cercarla. Ogni tanto chiamava il figlio più piccolo, Gianfranco, di quattro anni, per accertarsi che tutto andasse bene. A un certo punto, però, non sentendo più la voce del bambino, risalì la collina e trovò Gianfranco davanti alla buia grotta, in ginocchio, a mani giunte, mentre ripeteva come una preghiera: “Bella Signora, Bella Signora…”. Bruno lo scosse, ma il bambino era pietrificato; preoccupato chiamò gli altri due figli, Isola e Carlo, che, uno dopo l’altro, caddero in ginocchio dinanzi alla grotta, invocando anche loro la Bella Signora. Bruno, angosciato, alzando le mani al Cielo, chiese l’aiuto di Dio e, subito, scorse anche lui la “Bella Signora”. La giovane Donna aveva la carnagione e i capelli scuri, lo sguardo materno e severo, era poggiata sopra un blocco di tufo a piedi nudi; un lungo manto, color verde prato, dal capo le scendeva fino ai piedi, la lunga veste candida era cinta ai fianchi da una fascia rosa.

Come Lei stessa spiegò a Bruno, i tre colori rimandavano alla Sua relazione con la Santissima Trinità: Ella è figlia di Dio Padre creatore (il manto verde), è la Madre del Figlio (la tunica bianca), è la Sposa dello Spirito Santo (la cinta rosa). La Vergine Maria stringeva al cuore la Parola di Dio e aveva la gamba destra protesa in avanti, limpida icona della Chiesa missionaria in cammino per annunciare il Vangelo di Cristo.

La Bella Signora si presentò: “Sono la Vergine della Rivelazione. Tu mi perseguiti; ora basta! Ritorna nell’Ovile Santo, Corte Celeste in terra…”. La Vergine si rivolse a Bruno, come Gesù si rivolse a Saulo sulla via che lo portava a Damasco per arrestare i cristiani: “Saulo, Saulo perché mi perseguiti?” (Atti 9,4).

La Madre di Dio invitò Bruno ad onorare i tre bianchi Amori: l’Eucaristia, l’Immacolata e il Papa e lo esortò alla preghiera: “si preghi assai e si reciti il Rosario quotidiano per la conversione dei peccatori, degli increduli e per l’unità dei cristiani”. Al Cornacchiola, che negava i Suoi privilegi, Maria rivelò la Sua Assunzione al cielo in corpo e anima: “il mio corpo non marcì, né poteva marcire. Mio Figlio e gli angeli mi vennero a prendere al momento del mio trapasso”, anticipando di tre anni la proclamazione del Dogma dell’Assunzione, avvenuta il 1° novembre 1950 ad opera del Papa Pio XII.

Il celeste colloquio durò più di un’ora. Alla fine, la visione si dileguò, Maria sorrise e, andandosene, si diresse verso San Pietro. Dopo questo incontro Bruno con la sua famiglia rientrò nell’Ovile Santo, la Chiesa Cattolica.

Nel 1954, il Papa Pio XII affidò la custodia della Grotta delle Tre Fontane ai Francescani Minori Conventuali, i quali testimoniano, ancora oggi, che veramente questo è un luogo di incontro con la misericordia di Dio; sono tante, infatti, le persone che vengono in questo luogo sacro e si riconciliano con Dio, anche dopo trenta/quarant’anni senza essersi accostati al Sacramento della Riconciliazione.

Ricordiamo, infine, l’affetto del Papa San Giovanni Paolo II per questo luogo, infatti, in occasione dei suoi viaggi internazionali il Santo Padre mandava il cardinale Deskur a pregare alla Grotta e il 2 aprile 1997, rinominò il Santuario chiamandolo “Santa Maria del Terzo Millennio alle Tre Fontane”.

Ci auguriamo che la Grotta delle Tre Fontane, dove la Vergine Maria ci invita ad amare e a vivere la Chiesa, diventi sempre più il luogo di incontro con la misericordia di Dio e che, qui, gli smarriti di cuore possano trovare il senso della vita.

 

14 maggio 2021

Un “Laboratorio per la Cittadinanza” con la Pastorale sociale

È iniziata il 15 marzo e proseguirà fino al 31 maggio, tutti i martedì dalle 17 alle 19, la seconda parte del “Laboratorio per la Cittadinanza”. Il laboratorio, promosso dall’Ufficio della Pastorale Sociale e del Lavoro – Giustizia, Pace e Cura del Creato, in collaborazione con la Pontificia Università Lateranense, «vuole offrire momenti di riflessione e di analisi per capire, alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa, come vivere le nostre responsabilità di cittadini e la nostra testimonianza in una realtà sociale complessa e articolata», come spiegano dall’Ufficio diocesano.

«I momenti di studio – prosegue il responsabile monsignor Francesco Pesce, responsabile dell’Ufficio diocesano – toccheranno diverse tematiche estremamente connesse e incarnate nella nostra quotidianità. Il filo che le terrà legate sarà sempre la centralità della persona, la necessità di una “buona Politica” e la possibilità di “organizzare la speranza”. Il tutto attraverso una visione chiara dell’uomo responsabile della cura del Creato e di chi lo abita. Essere presenti nella storia che viviamo qui e ora è il nostro impegno per la costruzione di un mondo dove nessuno si salva da solo, e dove la pace non sia utopia, ma vocazione».

Il “laboratorio per la cittadinanza” vuole dunque essere «una opportunità offerta a tutti – è la conclusione – per conoscere, capire e vivere con responsabilità il proprio ruolo nella società. La cittadinanza non necessita di essere vissuta con manifestazioni eclatanti, ma richiede passione, costanza e consapevolezza».

Informazioni: http://www.pastoralesociale.diocesidiroma.it/

16 marzo 2022

Ultimo appuntamento di “Dialoghi” con l’Ac

Lunedì 21 marzo si svolgerà l’ultimo incontro dell’iniziativa formativa Dialoghi proposta da Ac Roma e Istituto Toniolo. Tema dell’incontro sarà “Tessere donne e uomini nuovi: il ruolo della formazione”.

Ospiti della serata che andrà in onda dalle ore 18.30 alle 20.00 saranno: Pierpaolo Triani, Università Cattolica del Sacro Cuore; don Eugenio Bruno, Assistente unitario Ac Roma, Moira Sannipoli, Università di Perugia. Modererà l’incontro Marco Iasevoli, giornalista di Avvenire e Direttore della rivista dell’Ac “Segno nel mondo”.

Il link della diretta sarà visibile sul canale YouTube dell’Azione Cattolica Diocesi di Roma.

18 marzo 2022

Ulteriori indicazioni liturgiche per la Sede vacante e l’elezione del Papa

Riportiamo in quest’articolo le indicazioni liturgiche per la Sede vacante e l’elezione del Papa offerte dall’Ufficio Liturgico Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana.

 

SEDE VACANTE

Nei giorni dei Novendiali è opportuno che si continuino a proporre nella preghiera dei fedeli e nelle preci della Liturgia delle Ore le intenzioni di preghiera per il defunto Papa Francesco.

Dio Padre di misericordia, accogli nella Gerusalemme del cielo il tuo servo e nostro Papa Francesco: concedigli di contemplare in eterno il mistero che ha fedelmente servito sulla terra. Preghiamo.

Pastore eterno, concedi a Papa Francesco la gioia di contemplare in eterno il tuo volto e donagli il premio promesso ai tuoi servi fedeli. Preghiamo.

Ti ringraziamo o Signore, per il ministero di Papa Francesco e per il dono che egli è stato per la Chiesa e per l’umanità: possa ora partecipare in pienezza alla gioia della Gerusalemme celeste. Preghiamo.

Per Papa Francesco: il Signore Risorto lo accolga nella dimora della luce e della pace. Preghiamo.

Per il defunto Papa Francesco: perché il supremo Pastore, che sempre vive per intercedere per noi, lo accolga nella sua pace. Preghiamo.

 

PREGHIERA PER L’ELEZIONE DEL NUOVO PAPA

1. «Mentre si celebra l’elezione del successore di Pietro, la Chiesa è particolarmente unita con i sacri Pastori e soprattutto con i Cardinali elettori, ed implora da Dio il nuovo Sommo Pontefice, come dono della sua bontà e provvidenza. È necessario, infatti, che tutta la Chiesa, come la prima comunità dei cristiani, di cui si parla negli Atti degli Apostoli (cf. 1, 14), in unione spirituale con Maria, Madre di Gesù, perseveri concordemente nella preghiera per ottenere dal Signore un degno Pastore» (Ordo Rituum Conclavis, 2). Pertanto, nei prossimi giorni è bene che «tutti i pastori e i fedeli, in tutto il mondo, elevino a Dio ferventi orazioni perché illumini le menti degli Elettori e li renda concordi nello svolgimento del loro ufficio, sì che l’elezione del Romano Pontefice sia sollecita, unanime e giovi alla salvezza delle anime e al bene di tutto il popolo di Dio» (Ibidem, 19).

2. Nei giorni che precedono e in quelli durante i quali si celebra il Conclave, si potrà celebrare la Messa per varie necessità «Per l’elezione del Papa» (Messale Romano, p. 859).

3. Nella Preghiera Universale della Messa e nelle preci della Liturgia delle Ore si potrà aggiungere una delle seguenti intercessioni:

O Dio, pastore e guida di tutti i credenti, dona alla Chiesa un nuovo Papa: fa’ che sia per il tuo popolo principio e fondamento visibile dell’unità nella fede e della comunione nella carità. Preghiamo.

Ascolta Dio eterno la nostra supplica: dona alla tua Chiesa sparsa nel mondo un pastore che edifichi la comunità cristiana con la parola e l’esempio. Preghiamo.

Pastore eterno dei credenti, fa’ che il nuovo Papa, con docilità e sollecitudine, guidi il tuo gregge ai pascoli della vita eterna. Preghiamo.

Ti preghiamo, o Signore, per i Cardinali, chiamati a eleggere il nuovo successore dell’Apostolo Pietro: accompagnali con la luce e la forza del tuo Spirito. Preghiamo.

Rendi attenti alla voce dello Spirito i Cardinali elettori: sostienili con la tua grazia perché la Chiesa abbia un Papa che illumini il tuo popolo con la verità del Vangelo. Preghiamo.

 

DOPO L’ELEZIONE DEL NUOVO PAPA

1. «Dopo l’accettazione, l’eletto che abbia già ricevuto l’ordinazione episcopale, è immediatamente Vescovo della Chiesa Romana, vero Papa e Capo del Collegio Episcopale; lo stesso acquista di fatto la piena e suprema potestà sulla Chiesa universale, e può esercitarla» (Universi Dominici gregis, n. 88). Pertanto, dal momento della proclamazione del Romano Pontefice eletto, la Chiesa nelle celebrazioni liturgiche ricorderà il Papa nel modo consueto.

2. Le nostre comunità cristiane sono invitate a ringraziare il Signore per l’elezione del nuovo Romano Pontefice e a pregare per il nuovo Papa nella celebrazione dell’Eucaristia e nella Liturgia delle Ore. Quando le norme liturgiche lo permettono, si potrà celebrare la Messa per varie necessità «Per il papa» (Messale Romano, p. 856).

3. Nella preghiera universale della Messa e nelle preci della Liturgia delle Ore si potrà aggiungere una delle seguenti intercessioni:

O Dio che provvedi sempre alla tua Chiesa, ti ringraziamo per l’elezione di Papa N.: donagli di edificare con la parola e l’esempio il popolo a lui affidato. Preghiamo.

Dio eterno, che assisti la Chiesa con amore provvidente, sostieni con la tua benedizione il tuo servo e nostro Papa N., perché il suo ministero sia ricco di frutti abbondanti. Preghiamo.

Pastore buono, illumina con il tuo Spirito il nostro Papa N., perché possa aiutare ogni fedele cristiano a essere sale della terra e luce del mondo. Preghiamo.

Dio dell’amore, santifica e proteggi la Chiesa, perché sotto la guida del nostro Papa N. possa nutrirsi con assiduità del Vangelo e dell’Eucaristia per crescere nella comunione del tuo Spirito. Preghiamo.

Per Papa N., chiamato ad essere successore dell’Apostolo Pietro: confermi la Chiesa nella fede e nell’unità. Preghiamo.

O Dio, che hai scelto il tuo servo N. come Vescovo di Roma, sostienilo con il tuo amore perché sia fondamento visibile dell’unità nella fede e della comunione nella carità. Preghiamo.

 

29 aprile 2025

Ulivi dal Colosseo alle parrocchie di Roma

Rami di ulivo dal Colosseo alle parrocchie di Roma. In previsione della Domenica delle Palme e della Via Crucis di Papa Francesco è stata effettuata questa mattina (giovedì 21 marzo 2024) una potatura straordinaria dei cinque ulivi che si trovano in piazza del Colosseo, verso la Via Sacra. Grazie all’iniziativa del Parco Archeologico del Colosseo e alla collaborazione di Coldiretti Lazio, Unaprol, Ama, Vicariato di Roma e Municipio Roma I Centro, i rami sono stati distribuiti a diverse parrocchie del I Municipio, che le distribuiranno come dono ai fedeli nelle celebrazioni della Domenica delle Palme.

La potatura dei cinque alberi di ulivo presso la Piazza è a cura della Coldiretti Lazio, Unaprol e della cooperativa Op Latium, mentre la raccolta, lo smaltimento e la consegna dei rami alle parrocchie del Municipio I – coordinate dal Vicariato di Roma – è affidata all’Ama.

Sant’Anastasia, Sant’Agata e Santa Maria in Trastevere tra le parrocchie che hanno ricevuto i rami. «Gli ulivi – commenta monsignor Marco Gnavi, parroco di Santa Maria in Trastevere – aprono con la Domenica delle Palme, l’intera settimana Santa. I rami ricevuto in dono al parco archeologico del Colosseo, dall’Ama e dalla Coldiretti sono per Santa Maria in Trastevere e per le altre parrocchie del centro storico un segno del legame tra queste e la città. La città stessa troverà sempre in queste comunità di fede accoglienza e porte aperte».

21 marzo 2024

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