Corso “La Vite e i Tralci” (2-17 novembre) – Parrocchia San Saturnino (Uff. Tempo libero, turismo e sport)
Ordinazione dei diaconi permanenti presieduta dal Cardinale Vicario – Basilica di San Giovanni in Laterano
Ordinazione dei diaconi permanenti presieduta dal Cardinale Vicario – Basilica di San Giovanni in Laterano
Nella basilica di San Giovanni in Laterano presiede le Ordinazioni dei Diaconi Permanenti
Nella basilica di San Giovanni in Laterano presiede le Ordinazioni dei Diaconi Permanenti.
TUTTI I SANTI Giornata della santificazione universale
TUTTI I SANTI Giornata della santificazione universale
Presiede la Messa Conventuale presso l’Abbazia Cistercense delle Tre Fontane
Presiede la Messa Conventuale presso l’Abbazia Cistercense delle Tre Fontane.
Corso “Un di più di Misericordia” – Pontificio Seminario Romano Maggiore (Sala Tiberiade) (Centro Past. Sanitaria)
Corso “Un di più di Misericordia” – Pontificio Seminario Romano Maggiore (Sala Tiberiade) (Centro Past. Sanitaria)
Le ordinazioni dei diaconi permanenti
Alessandro Faustini, Marco Muser, Marco Peverini e Franco Sciarretta. Sono i quattro candidati che verranno ordinati diaconi permanenti per la diocesi di Roma martedì 1 novembre dal cardinale vicario Angelo De Donatis, nella Messa che presiederà alle ore 17.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano. Tra i concelebranti ci saranno i parroci delle comunità in cui prestano servizio i quattro futuri diaconi, mentre l’animazione liturgica sarà affidata al Coro della Diocesi di Roma diretto da monsignor Marco Frisina. Salirà così a quota 135 il numero dei diaconi permanenti nella diocesi; attualmente sono infatti 131, mentre altri 50 stanno ultimando la formazione.
Cinquantadue anni, carabiniere, padre di sei figli, Alessandro Faustini è sposato da quasi trent’anni con Rita, sovrintendente di Polizia. Frequentano la comunità di Santa Galla e partecipano al Cammino neocatecumenale. «La chiamata si è manifestata nel tempo ed è passata proprio tramite Rita – racconta –, che parecchi anni fa, nel corso di un incontro avvenuto casualmente con un nostro amico professore e già diacono, mi ha esortato a servire il prossimo e a portare frutto per la Chiesa, senza trascurare mai la dimensione familiare». Così Faustini ha iniziato a impegnarsi nel servizio liturgico, nell’assistenza ai malati, portando la Comunione agli anziani e nel volontariato con la Caritas, in vari centri d’ascolto disseminati tra Garbatella e San Paolo.
Impegnato con l’oratorio, l’animazione e la catechesi dei ragazzi, invece, Marco Peverini, 61 anni, sposato con Paola, padre e anche nonno «da otto mesi», come sottolinea con orgoglio. «Come tanti papà ho iniziato a rimettere piede nella parrocchia in coincidenza dell’inizio del catechismo di nostro figlio – ricorda –; doveva essere solo per la durata del catechismo, ma invece eccomi qua! Dicendo tanti piccoli “sì” sono rimasto impigliato nella rete che forse il Signore mi aveva preparato. Fin dall’inizio con mia moglie ci siamo messi a servizio della nostra comunità parrocchiale, a partire dalle piccole cose, poi nella catechesi dei ragazzi e cresima adulti, nella preparazione al matrimonio e delle famiglie al sacramento del battesimo, nell’animazione liturgica». La parrocchia di Santa Maria del Carmelo è diventata una seconda casa per il futuro diacono e la moglie. «La mia vocazione diaconale l’ho scoperta, o forse meglio dire che me l’ha fatta scoprire, la mia comunità parrocchiale – dice –, come se lo avesse sempre saputo, nella quale sono stato chiamato a servire i malati e nella liturgia, prima come ministro straordinario e poi come accolito». Tra tutti, Peverini ci tiene a ricordare in particolare una persona che lo ha aiutato e coinvolto: il diacono Giuseppe Colona, scomparso l’anno scorso.
Marco Muser ha 65 anni, è sposato con Laura dal 1983, padre di due figli, frequenta la parrocchia San Saba all’Aventino. «Per moltissimi anni mi sono occupato dell’animazione liturgica e anche di attività culturali, in una sorta di diaconia di fatto – racconta –. Ho iniziato il percorso di formazione diaconale nel 2016; mia moglie ha accolto con entusiasmo l’inizio di questo periodo di preparazione al diaconato, rimanendo sempre al mio fianco, stimolando, supportando e aiutandomi nel nuovo impegno. Il cammino di formazione diaconale ha maggiormente orientato la nostra attenzione al bene degli altri e ci ha reso sempre più inseriti nelle attività parrocchiali. Siamo consapevoli che l’ordinazione diaconale, grazie al dono dello Spirito Santo, inciderà profondamente nella nostra vita quotidiana con nuovi stimoli e nuove attività relative alla liturgia, all’annuncio e alla carità».
Il decano del gruppo è Franco Sciarretta, 66 anni, impiegato nell’Ufficio ispettivo dei Vigili del Fuoco, della parrocchia di Santa Giovanna Antida Thouret a Fonte Meravigliosa. «La mia è una vocazione adulta – dice –, maturata sperimentando la gioia del servizio prima nella mia famiglia assistendo i miei genitori, poi nell’ambito della pastorale sanitaria visitando i malati presso l’ospedale oncologico Ifo – Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma e gli anziani del mio quartiere, infine nella mia parrocchia di Santa Giovanna Antida Thouret, come educatore-catechista di tanti ragazzi per una loro crescita spirituale e umana. Una vocazione che non è solo mia ma anche di mia moglie Tilde e dei miei figli, Ester e Luca».
26 ottobre 2022
Cambia sede il centro diurno Ohana della Caritas
Dal 3 ottobre il centro per l’infanzia “Ohana” ha cambiato sede. La Parrocchia di Santa Maria Causa Nostrae Letitiae ha offerto un nuovo spazio completamente ristrutturato al Centro Diurno promosso dalla Caritas diocesana di Roma. La novità, oltre alla nuova struttura, è che quest’anno Ohana ha deciso di attivare un Baby Parking per l’aumento delle richieste da parte delle famiglie.
Da ottobre, oltre ai 14 bambini presenti quotidianamente, si accolgono, occasionalmente, un numero di bambini extra in giorni della settimana stabiliti. Così da poter sostenere, saltuariamente, altri genitori che ne hanno bisogno.
15 ottobre 2022
Le Messe nei cimiteri con i vescovi ausiliari
In occasione della solennità di Tutti i Santi, martedì primo novembre, e della commemorazione dei fedeli defunti, mercoledì 2 novembre, i vescovi ausiliari della diocesi di Roma celebreranno le Messe nei cimiteri capitolini.
Il vescovo Dario Gervasi, ausiliare per il settore Sud, celebrerà il primo novembre alle ore 15 al cimitero di Ostia Antica (via Piana Bella) e il giorno seguente, alle ore 15.30, al cimitero Laurentino (via Laurentina km 13.500).
Il vescovo Daniele Salera, ausiliare per il settore Nord, presiederà l’Eucarestia il 2 novembre alle ore 16 al cimitero monumentale del Verano (piazzale del Verano). Non saranno effettuate celebrazioni, invece, nel cimitero di Prima Porta, poiché la cappella è inagibile a causa di lavori.
26 ottobre 2022
Nell’abside della basilica di san Giovanni in Laterano presiede la sessione di apertura della fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Gregorio Pietro Agagianian
Nell’abside della basilica di san Giovanni in Laterano presiede la sessione di apertura della fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Gregorio Pietro Agagianian.
Nelle parrocchie i referenti del Sovvenire
Riparte, nella diocesi di Roma, la rete dei referenti parrocchiali del Sovvenire, il servizio per la promozione del “Sostegno alla Chiesa cattolica”. Ad annunciarlo è l’incaricata diocesana Lisa Manfrè. «Nella nostra diocesi negli anni passati c’erano già i referenti parrocchiali in molte parrocchie – ricorda –: prima erano chiamati incaricati. Ma la pandemia ha creato un vuoto e il risultato è stato che siamo dovuti ripartire praticamente da zero. Questo – aggiunge – non ci ha scoraggiati anzi ci ha permesso di “bussare” alle porte delle parrocchie con una nuova missione: stare vicini ai parroci in questo momento storico complesso e dare il via insieme a loro a una nuova rete territoriale più motivata e più presente. Il risultato è stato che, a pochi mesi dall’inizio del nostro mandato, sono ora ben 34 i referenti già nominati dai parroci e a questi, ne siamo certi, se ne aggiungeranno presto altri».
Dal Sovvenire diocesano infatti sono stati inviati i moduli per la nomina a tutte le parrocchie romane.
28 ottobre 2022
L’apertura della fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Gregorio Pietro XV Agagianian

La sessione di apertura dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù eroiche e la fama di santità e di segni del Servo di Dio Gregorio Pietro XV Agagianian, cardinale di Santa Romana Chiesa, Catholicos Patriarca di Cilicia degli Armeni Cattolici, si svolgerà venerdì 28 ottobre 2022 nella basilica di San Giovanni in Laterano. Presiederà il rito il cardinale vicario Angelo De Donatis. Sarà presente il postulatore fra Carlo Calloni.
I membri del Tribunale diocesano di Roma presenti saranno: il delegato episcopale monsignor Giuseppe D’Alonzo; il promotore di giustizia don Giorgio Ciucci; il notaio attuario Marcello Terramani; il notaio aggiunto Francesco Allegrini.
Gregorio Pietro XV Agagianian (al secolo Ghazaros Agagianian) nacque il 18 settembre 1895 ad Akhaltsikhe, nell’Impero Russo, attuale Georgia. Venne inviato a Roma per completare i suoi studi alla Pontificia Università Urbaniana. Fu ordinato sacerdote a Roma il 23 dicembre 1917. Rimase nella Città Eterna per completare gli studi fino al conseguimento del dottorato; poi tornò per un breve periodo come parroco a Tbilisi, in Georgia, e di nuovo a Roma, dove fu nominato vicerettore e poi rettore del Pontificio Collegio Armeno. Fu anche docente e poi rettore della Pontificia Università Urbaniana, dove insegnava Cosmologia e Teologia sacramentaria. Oltre all’armeno, parlava correttamente italiano, francese, inglese, georgiano, russo, latino e greco.
L’11 luglio 1935 venne nominato vescovo titolare di Comana, in Armenia. Il 30 novembre 1937 fu eletto Catholicos Patriarca di Cilicia dal Sinodo dei vescovi della Chiesa cattolica armena, e confermato dal Papa il 13 dicembre 1937, prendendo il nome di Gregorio Pietro XV. «Sotto la sua sapiente guida – ricorda il postulatore fra Calloni – la Chiesa cattolica armena riacquistò prestigio e importanza nella diaspora armena dopo le vicende travagliate e sanguinose del Genocidio armeno del 1915». Nel 1946 fu creato cardinale dal Papa Pio XII.
Nel 1955 fu nominato presidente della Commissione Pontificia per la redazione del Codice Orientale di Diritto Canonico; si dimise quindi dal governo pastorale del Patriarcato armeno per potersi dedicare al nuovo incarico. Nel 1960 divenne prefetto della Sacra Congregazione per la Propagazione della Fede, poi Propaganda Fide. «In tale funzione seguì da vicino la formazione dei missionari cattolici in tutto il mondo e fu ampiamente responsabile della liberalizzazione delle politiche della Chiesa nelle nazioni in via di sviluppo», sottolinea ancora il postulatore.
San Paolo VI lo nominò moderatore del Concilio Vaticano II (1962-1965) con Leo Joseph Suenens, Julius Dopfner e Giacomo Lercaro. Ebbe un ruolo speciale nella preparazione del Decreto missionario Ad gentes e della Costituzione sulla Chiesa nel mondo moderno Gaudium et spes.
Il 19 ottobre 1970 si dimise da prefetto di Propaganda Fide e fu nominato cardinale vescovo della diocesi suburbicaria di Albano. Prese dimora presso il Pontificio Collegio Armeno di Roma. Morì, dopo una breve malattia, il 16 maggio 1971. È sepolto nella chiesa armena di San Nicola da Tolentino a Roma.
24 ottobre 2022