23 Maggio 2025

Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani: il messaggio di Papa Francesco

Foto Vatican Media

«Una lunga vita – così insegna la Scrittura – è una benedizione, e i vecchi non sono reietti dai quali prendere le distanze, bensì segni viventi della benevolenza di Dio che elargisce vita in abbondanza». Papa Francesco rifiuta quella cultura che spinge a considerare la vecchiaia «una sorta di malattia con la quale è meglio evitare ogni tipo di contatto». Non è così, afferma invece con forza il Santo Padre nel messaggio preparato per la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani. “Nella vecchiaia daranno ancora frutti” (Sal 92, 15) è infatti il tema scelto per celebrarla, domenica 24 luglio, con la Messa nella basilica di San Pietro, alle ore 10, che sarà presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis.

«La vecchiaia è una stagione non facile da comprendere, anche per noi che già la viviamo», ammette il Papa. Ma è proprio il Salmo a fornire un senso alle rughe, ai capelli bianchi, al venire meno di tante energie. «Egli ci darà ancora vita – spiega il pontefice – e non lascerà che siamo sopraffatti dal male. Confidando in Lui, troveremo la forza per moltiplicare la lode e scopriremo che diventare vecchi non è solo il deterioramento naturale del corpo o lo scorrere ineluttabile del tempo, ma è il dono di una lunga vita. Invecchiare non è una condanna, ma una benedizione!»

La vecchiaia, insomma, «non è un tempo inutile in cui farci da parte tirando i remi in barca, ma una stagione in cui portare ancora frutti: c’è una missione nuova che ci attende e ci invita a rivolgere lo sguardo al futuro». In un periodo storico difficile come quello che stiamo vivendo, prosegue Papa Francesco, «abbiamo bisogno di un cambiamento profondo, di una conversione, che smilitarizzi i cuori, permettendo a ciascuno di riconoscere nell’altro un fratello. E noi, nonni e anziani, abbiamo una grande responsabilità: insegnare alle donne e gli uomini del nostro tempo a vedere gli altri con lo stesso sguardo comprensivo e tenero che rivolgiamo ai nostri nipoti». Diventare i protagonisti di una «rivoluzione della tenerezza», è l’esortazione del Santo Padre.

La Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani va dunque celebrata e festeggiata non solo nelle parrocchie e nelle comunità, ma mettendo al centro chi è più avanti con gli anni, andando magari a fare visite nelle case di riposo o nei luoghi di cura. «Ma l’attenzione ai nonni ed agli anziani, infatti, non può essere qualcosa di straordinario – afferma il cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita – poiché la loro presenza non è eccezionale, ma un dato consolidato delle nostre società. Il Santo Padre ci invita a prendere coscienza della loro rilevanza nella vita dei nostri Paesi e delle nostre comunità e a farlo in maniera non episodica, ma strutturale. Non si tratta, cioè, di rincorrere un’emergenza, ma di porre le basi per un lavoro pastorale di lungo periodo che ci coinvolgerà per i decenni a venire. Del resto in alcuni luoghi del mondo – specialmente in Europa e America del Nord – essi rappresentano il 20% o più della popolazione».

Come avere i biglietti per partecipare alla Messa del 24

20 luglio 2022

É entrato nella luce della Resurrezione Mons. Giuseppe Mario Blanda

Roma, 19 luglio 2022

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,

il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

annunciano che è entrato

nella luce della Resurrezione

 

il Rev.do

Mons. Giuseppe Mario Blanda

di anni 85

Rettore della Chiesa di Santa Maria Odigitria al Tritone

dal 2010 al 2020,

Primicerio dell’Arciconfraternita di Santa Maria Odigitria dei Siciliani

dal 2010 al 2020,

Vicario parrocchiale della Parrocchia Santa Maria degli Angeli e dei Martiri dal 2000 al 2011

e poi Collaboratore parrocchiale della stessa Parrocchia dal 2011 al 2014,

Vice Presidente dell’Opera Diocesana di Assistenza dal 1998 al 1999,

e, ricordandone il generoso e fecondo servizio pastorale,

lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio

e alla preghiera di suffragio dei fedeli,

invocando la pace e la gioia del Signore.

Le esequie di Mons. Giuseppe Mario Blanda saranno celebrate venerdì 22 luglio p.v., alle ore 9.30, presso la Chiesa di Sant’Antonio da Padova a Via Merulana (Via Merulana, 124) e sabato 23 luglio p.v., alle ore 9.00, presso il Duomo di Monreale.

Torna la “Festa de’ noantri”

Foto di Cristian Gennari

«Portare la Vergine Maria nei luoghi in cui si vive, si lavora, si patisce significa mostrarle i propri desideri e speranze». Lo ha detto il vescovo Daniele Libanori, ausiliare del settore Centro, presiedendo, nella chiesa di San Crisogno, sabato 16, la Messa che ha dato ufficialmente il via alle celebrazioni per la “Festa de’ noantri” o della “Madonna Fiumarola”, la tradizionale festa che si celebra alla fine di luglio a Trastevere.

Il culto nasce nel lontano 1535 quando, si racconta, alcuni pescatori ritrovarono alla foce del fiume una statua in legno di cedro raffigurante Maria e la donarono ai Carmelitani della chiesa di San Crisogono, a Trastevere. Nel corso dei secoli fu trasferita prima a San Giovanni dei Genovesi e poi, nel ‘900, nell’attuale chiesa di Sant’Agata, che lascia una sola volta l’anno, il sabato seguente alla festa della Beata Vergine del Monte Carmelo.

Sabato scorso la statua della Vergine è stata poi portata in processione lungo le vie di Trastevere, mentre la processione si terrà sul Tevere domenica 24 luglio; a presiederla sarà don Renato Tarantelli Baccari, primicerio dell’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento e Maria Santissima del Carmine in Trastevere. Alle 18.30 dall’imbarcadero del Circolo Canottieri Lazio, avverrà la tradizionale vestizione della statua; quest’anno l’abito è donato dalla Maison Borbone Luigi Maria. Quindi, alle 19.30, la partenza della processione della “Madonna Fiumarola” e alle 20.30 l’arrivo a Ponte Garibaldi. La banda della Polizia Locale di Roma Capitale accompagnerà la discesa della statua dalla motonave Agrippina Maggiore; la processione proseguirà a piedi, fino alla chiesa di San Crisogono. Il giorno dopo il rientro alla chiesa di Sant’Agata, con Messa di ringraziamento e una serata di adorazione ed evangelizzazione.

19 luglio 2022

Caritas, “La salute a casa”

La Caritas di Roma, attraverso il Centro Casa Wanda a Villa Glori, promuove il progetto «La salute a casa» in collaborazione con la Asl RM 1 e il Municipio 2 nei quartieri del Villaggio Olimpico e Flaminio. Si tratta di un programma sanitario innovativo, nell’ambito dei progetti di salute di prossimità proposti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), per valorizzare il protagonismo delle comunità attive, nella ricerca consapevole dei propri obiettivi di salute e facilitare la realizzazione di interventi di prevenzione e promozione della salute per il loro benessere.

«Il progetto – spiegano dalla Caritas – ha l’obiettivo di offrire un’assistenza domiciliare e comunitaria più ampia e inclusiva, sia aumentando l’assistenza domiciliare per pazienti con totale perdita di autonomia – in modo particolare per i malati di Alzheimer e di grandi demenze –, sia allargando il target intercettando bisogni latenti anche di anziani con fragilità lieve e moderata spesso in condizioni di solitudine, sia con minori e adulti con disabilità lieve, persone con dipendenze, persone con disturbi mentali a bassa soglia. In particolare, coinvolgendo le famiglie e le comunità, il progetto vuole prevenire o contrastare l’istituzionalizzazione di tali persone valorizzando la casa e la comunità di appartenenza come luogo di cura e riabilitazione e personalizzando l’intervento».

Il progetto è iniziato da fine febbraio è vede coinvolti diversi interlocutori della Asl Rm 1: oltre a Caritas anche il Municipio II, l’Irasp e altri membri della comunità. Da segnalare inoltre il coinvolgimento, coordinate dal centro Casa Wanda, delle comunità parrocchiali di San Valentino, Santa Croce e Sacro Cuore Immacolato di Maria. Nell’ambito delle parrocchie sono stati attivati i Punti Unici di Accesso (PUA) al fine di favorire la prossimità territoriale.

18 luglio 2022

La visita a Canale d’Agordo per i sacerdoti della diocesi

Il 4 settembre sarà beatificato Giovanni Paolo I. Guardando a quella data, diventa allora ancor più significativa la visita che i sacerdoti della diocesi di Roma hanno effettuato a Canale d’Agordo, in Veneto, cittadina natale di Albino Luciani, in occasione della settimana di ritiro in Val di Fassa guidata dal cardinale vicario Angelo De Donatis.

A raccontare la visita alla casa del prossimo beato è un video di don Francesco Indelicato, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport.

18 luglio 2022

La Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani: visitare chi è solo

Il 24 luglio si celebrerà in tutto il mondo la seconda edizione della Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani 2022. Tutte le diocesi, le parrocchie e le comunità ecclesiali sono chiamate a celebrare questa Giornata, il cui tema, indicato da Papa Francesco, è “Nella vecchiaia daranno ancora frutti” (Sal. 92, 15). In questo modo, come suggerisce nel messaggio preparato per l’occasione, il Santo Padre vuole offrire agli anziani un progetto esistenziale: essere “artefici della rivoluzione della tenerezza”.

Domenica 24, alle ore 10, nella basilica di San Pietro il cardinale Angelo De Donatis presiederà la celebrazione eucaristica per mandato del Santo Padre.

Ma tutte le diocesi del mondo sono invitate a celebrare la Giornata con una liturgia dedicata agli anziani. Due sono, infatti, i modi principali per partecipare alla Giornata, suggeriti dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita: celebrando una Messa oppure visitando gli anziani soli. Il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita ha fornito alle diverse diocesi una serie di materiali e suggerimenti pastorali e liturgici, disponibili sul sito web del Dicastero. Tra le raccomandazioni, vale la pena sottolineare quella di visitare o accompagnare gli anziani soli. La Chiesa concede infatti l’indulgenza plenaria per questo atto a coloro che lo compiono nei giorni vicini al 24 luglio. In questo senso, il Santo Padre afferma nel messaggio della Giornata che “visitare gli anziani soli è un’opera di misericordia del nostro tempo”.

In occasione della Giornata mondiale, il cardinale De Donatis ha scritto ai parroci della diocesi e a tutte le persone avanti con gli anni che risiedono nella Città Eterna. «Nel tempo estivo si interrompono tante attività, ma molti anziani non vanno in vacanza. Rimangono in città, nei nostri quartieri e a volte si sentono ancora più abbandonati. Sarebbe bello quindi, in occasione di questa giornata – è l’auspicio del cardinale vicario –, pensare ad un momento semplice e significativo per gli anziani. Diverse parrocchie, l’anno scorso hanno proposto una messa serale all’aperto (il sabato o la domenica), con la benedizione degli anziani e, a seguire, un intrattenimento musicale e la condivisione della cena. Per questa occasione vi esorto a visitare gli anziani in casa o nelle case di riposo. Semplici gesti di attenzione compiuti con amore e carità pastorale daranno coraggio e luce a tante persone sole».

Parlando della Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani 2022, il cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, ha osservato che «Con la Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, il Santo Padre ci invita a prendere coscienza della rilevanza degli anziani nella vita delle società e delle nostre comunità e a farlo in maniera non episodica, ma strutturale e la Giornata aiuta a porre le basi di una pastorale ordinaria di questa stagione della vita».

Papa Francesco ha stabilito, nel 2021, che questa Giornata si celebrerà ogni anno la quarta domenica di luglio, intorno alla festa dei santi Gioacchino e Anna, nonni di Gesù. Quest’anno, si celebra il 24 luglio. Lo stesso giorno, il Papa inizia un viaggio apostolico in Canada, durante il quale è prevista una visita al Santuario di Sant’Anna e un incontro con giovani e anziani in una scuola elementare di Iqaluit. La cura degli anziani e il loro dialogo con le nuove generazioni è una preoccupazione costante del Santo Padre, che ha dedicato buona parte delle udienze del mercoledì di quest’anno a una catechesi sulla vecchiaia. Inoltre, l’intenzione di preghiera che Francesco affida a tutta la Chiesa attraverso la Rete mondiale di preghiera del Papa per questo mese di luglio è proprio per gli anziani.

Come avere i biglietti per partecipare

18 luglio 2022

In Val di Fassa partecipa alla settimana di fraternità per i parroci di prima nomina

In Val di Fassa partecipa alla settimana di fraternità per i parroci di prima nomina

Riapre la chiesa alle Tre Cannelle

Riapre la chiesa di Maria Santissima del Carmine alle Tre Cannelle (via del Carmine, 4) e succede proprio nella festa liturgica di Nostra Signora del Monte Carmelo, che si celebra il 16 luglio. Per l’occasione, alle 18, verrà celebrata una Messa in occasione della Beata Vergine Maria Santissima, che sarà presieduta da don Francesco Tedeschi, cappellano dell’Arciconfraternita. Seguirà la recita della supplica alla Vergine e l’esposizione del Santissimo Sacramento; infine la benedizione eucaristica. Il Coro “Labyrintuhus Vocum” accompagnerà la liturgia.

La chiesa di Maria Santissima del Carmine alle Tre Cannelle è sede ufficiale dell’Arciconfraternita di Maria Santissima del Carmine. Nel 1621 Papa Gregorio XV riconobbe la Confraternita “Madre e capo di tutte le Confraternite dallo stesso titolo” di tutto il mondo e poi, con un Breve del 3 febbraio 1623, le accordò la proprietà dell’area della chiesa.

15 luglio 2022

E’ entrata nella luce della Resurrezione Vittoria, mamma di don Carlo De Dominicis

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

sono vicini al dolore di Don Carlo De Dominicis,
Vicario cooperatore presso la Parrocchia San Giuseppe Cottolengo,
per la morte della sua cara mamma

Vittoria
di anni 81

e, assicurando preghiere di suffragio, invocano Dio Padre,
ricco di misericordia, perché conceda a Vittoria
il premio della vita eterna e dia conforto ai suoi familiari.

I funerali si svolgeranno martedì 19 luglio 2022, alle ore 10.30,
presso la Parrocchia Madonna Pellegrina a Padova

15 luglio 2022

Ministeri istituiti, la nota della Cei

Foto di Cristian Gennari

Lettore, accolito e catechista possono essere sia uomini che donne sopra i 25 anni di età e saranno istituiti in modo permanente dal vescovo dopo un periodo di formazione. Recependo gli interventi di Papa Francesco – il Motu Proprio “Spiritus Domini” e il Motu Proprio “Antiquum Ministerium” -, la Conferenza episcopale italiana ha elaborato una Nota per orientare la prassi concreta delle Chiese di rito latino che sono in Italia su questi tre ministeri istituiti del lettore, dell’accolito, del catechista.

Approvata ad experimentum per il prossimo triennio dalla 76ª Assemblea Generale ed integrata dal Consiglio Permanente con le indicazioni emerse in sede assembleare, la Nota definisce identità e compiti dei “ministeri istituiti”, illustrando i criteri per l’ammissione e il percorso formativo necessario per essere istituito e ricevere il “mandato” da parte del vescovo. Il tutto nel quadro dei recenti documenti promulgati da Papa Francesco. Con la Nota, inoltre, la Cei inserisce il tema dei “ministeri istituiti” all’interno del cammino sinodale che costituirà così un luogo ideale di verifica sull’effettiva ricaduta nel tempo e nei territori. Il lettore, l’accolito e il catechista vengono dunque istituiti in modo permanente e stabile: laici e laiche assumono così un ufficio qualificato all’interno della Chiesa.

Vengono in particolare delineati i compiti dei tre ministri. Il lettore proclama la Parola di Dio nell’assemblea liturgica, in primis nella celebrazione eucaristica; potrà avere un ruolo anche nelle diverse forme liturgiche di celebrazione della Parola, della liturgia delle Ore e nelle iniziative di (primo) annuncio. Prepara l’assemblea ad ascoltare e i lettori a proclamare i brani biblici, anima momenti di preghiera e di meditazione (lectio divina) sui testi biblici, accompagna i fedeli e quanti sono in ricerca all’incontro vivo con la Parola.

L’accolito è colui che serve all’altare, coordina il servizio della distribuzione della Comunione nella e fuori della celebrazione dell’Eucaristia, in particolare alle persone impedite a partecipare fisicamente alla celebrazione. Anima inoltre l’adorazione e le diverse forme del culto eucaristico.

Il catechista cura l’iniziazione cristiana di bambini e adulti, e accompagna quanti hanno già ricevuto i sacramenti nella crescita di fede. Può coordinare, animare e formare altre figure ministeriali laicali all’interno della parrocchia, in particolare quelle impegnate nella catechesi e nelle altre forme di evangelizzazione e cura pastorale. «Secondo la decisione prudente del vescovo e le scelte pastorali della diocesi – informa la Nota –, il/la catechista può anche essere, sotto la moderazione del parroco, un referente di piccole comunità (senza la presenza stabile del presbitero) e può guidare, in mancanza di diaconi e in collaborazione con lettori e accoliti istituiti, le celebrazioni domenicali in assenza del presbitero e in attesa dell’Eucaristia».

I candidati ai “ministeri istituiti” possono essere sia uomini che donne, devono avere almeno 25 anni ed essere «persone di profonda fede – si legge ancora nel testo della Cei –, formati alla Parola di Dio, umanamente maturi, partecipi alla vita della comunità cristiana, capaci di instaurare relazioni fraterne e di comunicare la fede sia con l’esempio che con la parola».

Saranno istituiti dal vescovo dopo un tempo di formazione (almeno un anno) da parte di una équipe di esperti. Al termine della fase di discernimento vocazionale e di formazione, i candidati saranno istituiti con il rito liturgico previsto dal Pontificale Romano. Il mandato verrà conferito per un primo periodo di cinque anni, rinnovabile previa verifica del vescovo che, insieme ad un’équipe preposta a questo, valuterà il cambiamento delle condizioni di vita del ministro istituito e le esigenze ecclesiali in continuo mutamento.

Leggi la Nota della Cei

13 luglio 2022

Incentrata sull’ascolto la settimana in Val di Fassa

Ascoltare se stessi, ascoltare gli altri, ma soprattutto «ascoltare la voce del Signore senza indurire il nostro cuore». E ascoltare i suoni della natura, passeggiando lungo i sentieri della Val di Fassa. Come sta facendo il gruppo di sacerdoti che partecipa alla settimana di ritiro a Soraga, promossa dal Servizio per la formazione permanente del clero e guidata dal cardinale vicario Angelo De Donatis. Al centro delle giornate il tema dell’ascolto, declinato attraverso escursioni, celebrazioni eucaristiche, momenti di riflessione e preghiera personale. A scandire la settimana anche occasioni di scambio e di fraternità per i partecipanti, che festeggiano il decimo, ventesimo o trentesimo anniversario di ordinazione.

«Quando pensiamo alla conversione, la intendiamo sempre in senso morale – ha detto il cardinale De Donatis in una delle sue omelie – si tratta di cambiare il proprio modo di vivere, di liberare le nostre azioni dalle tante ombre, dai peccati, dalle negligenze. La chiave è quasi sempre quella morale. Tutto questo appartiene al cammino di conversione ma non è il cuore. Prima che per la dimensione etica la conversione si caratterizza per una dimensione teologica». Deve trasformarsi «il nostro modo di relazionarci con il Signore». È soltanto «la luce dell’amore di Gesù a dare significato a tutta la vita – sono ancora le parole del vicario –. Qui c’è la vita felice a cui aneliamo, che non è conquistata dai nostri sforzi, ma è dono, una eredità che ha impresso in sé il sigillo di quell’amore a cui nulla va anteposto».

Del gruppo fa parte il vescovo Daniele Salera e poi tanti sacerdoti che vivono esperienze diverse, dai parroci ai missionari. Don Francesco Donega è rettore del Collegio diocesano missionario Redemptoris Mater: «Trovo molto stimolante sentire i vari interventi e i commenti degli altri – riflette –. Ieri abbiamo fatto una salita su un altopiano e c’erano un po’ di nuvole, e questo ci ha portato ad articolarci in vari gruppi, chi si sentiva di camminare di più, chi meno. È sempre importante ascoltare gli altri».

Concorda don Damiano Marino, parroco a San Patrizio, al ventesimo di ordinazione. «Sta andando tutto benissimo, siamo in relax, in buona compagnia – racconta –. Le Dolomiti sono meravigliose, e mancavo da questa zona da tanti anni. Ogni mattina andiamo in giro, facendo percorsi diversi. Ma soprattutto è bello lo stare insieme, il poterci ritrovare, vivere questa settimana come un’occasione di fraternità. Io conoscevo i sacerdoti del mio stesso anno, ma molti altri no, anche perché ce ne sono diversi che prestano servizio fuori diocesi».

Per don Massimo Cautero, direttore dell’Ufficio Clero del Vicariato, il ritiro in Val di Fassa dà la possibilità di «fare il punto sul cammino sacerdotale, per conoscersi meglio, incontrare preti che provengono da altre realtà, che hanno frequentato altri seminari. Condividere le esperienze è un dono prezioso. Dobbiamo cercare di riallacciare questi rapporti e riflettere insieme sulle esigenze della pastorale. Ogni anno è bello ritrovarsi in questo clima di serenità e pace».

13 luglio 2022

Per la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani la Messa con il cardinale De Donatis

Foto di Cristian Gennari

«La Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani è un’occasione per dire ancora una volta, con gioia, che la Chiesa vuole far festa insieme a coloro che il Signore ha “saziato di giorni”. Celebriamola insieme! Vi invito ad annunciare questa Giornata nelle vostre parrocchie e comunità; ad andare a trovare gli anziani più soli, a casa o nelle residenze dove sono ospiti. Facciamo in modo che nessuno viva questo giorno nella solitudine. Avere qualcuno da attendere può cambiare l’orientamento delle giornate di chi non si aspetta più nulla di buono dall’avvenire; e da un primo incontro può nascere una nuova amicizia. La visita agli anziani soli è un’opera di misericordia del nostro tempo!».

L’invito di Papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, che sarà celebrata il prossimo 24 luglio, risuona nelle parole del cardinale vicario Angelo De Donatis, che presiederà per mandato del Santo Padre la celebrazione nella basilica di San Pietro delle ore 10. La partecipazione è libera e gratuita; si accede tramite biglietto, come da indicazioni disponibili nella sezione Diocesi dell’Archivio Documenti del nostro sito internet. “Nella vecchiaia daranno ancora frutti” (Sal 92, 15) è il tema scelto per celebrare la Giornata, che cade nella domenica più prossima alla memoria liturgica dei santi Gioacchino e Anna, genitori di Maria e nonni di Gesù.

A una ventina di giorni dalla ricorrenza, dunque, il porporato scrive ai parroci della diocesi e a tutte le persone avanti con gli anni che risiedono nella Città Eterna. «Nel tempo estivo si interrompono tante attività, ma molti anziani non vanno in vacanza. Rimangono in città, nei nostri quartieri e a volte si sentono ancora più abbandonati. Sarebbe bello quindi, in occasione di questa giornata – è l’auspicio del cardinale vicario -, pensare ad un momento semplice e significativo per gli anziani. Diverse parrocchie, l’anno scorso hanno proposto una messa serale all’aperto (il sabato o la domenica), con la benedizione degli anziani e, a seguire, un intrattenimento musicale e la condivisione della cena. Per questa occasione vi esorto a visitare gli anziani in casa o nelle case di riposo. Semplici gesti di attenzione compiuti con amore e carità pastorale daranno coraggio e luce a tante persone sole»..

Leggi la lettera per i nonni e gli anziani

Leggi la lettera per i parroci

Leggi le indicazioni per partecipare alla celebrazione del 24 luglio

8 luglio 2022

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