18 Agosto 2025

In preghiera per Benedetto XVI da San Giovanni in Laterano: «La gratitudine di tutta la diocesi che ha servito con disinteressato amore»

Foto di Cristian Gennari

«La festa della Santa Famiglia, quest’anno, si caratterizza dall’abbandono fiducioso dello Sposo di Maria e, con lui, di Benedetto XVI, il cui nome di battesimo è Giuseppe, in questo momento particolare della sua vita. Noi siamo qui per accompagnarlo con la nostra preghiera fiduciosa, per sostenerlo con tutto il nostro affetto, per esprimere a Dio la gratitudine di questa diocesi che lui ha amato tanto e servito con disinteressato amore». Il cardinale vicario Angelo De Donatis ha spiegato, con semplici e toccanti e parole, il senso della celebrazione che ha presieduto ieri pomeriggio, 30 dicembre, nella basilica di San Giovanni in Laterano, dedicata in particolar modo a sostenere il Papa emerito Benedetto XVI, le cui condizioni di salute non sono buone.

Era stato proprio Papa Francesco, nei giorni scorsi, a chiedere a tutti di pregare per il suo predecessore. «Vorrei chiedere a tutti voi – aveva detto al termine dell’udienza generale – una preghiera speciale per il Papa emerito Benedetto, che nel silenzio sta sostenendo la Chiesa. Ricordarlo, è molto ammalato, chiedendo al Signore che lo consoli, che lo sostenga in questa testimonianza di amore alla Chiesa, fino alla fine». Il Santo Padre si era anche recato al monastero Mater Ecclesiae, dove Joseph Ratzinger risiede, per visitarlo.

Un invito prontamente accolto dalla diocesi di Roma. «Benedetto XVI ha sempre mostrato una grande fiducia nella Provvidenza – ha detto anche il cardinale De Donatis nell’omelia della Messa di ieri –. Da sacerdote, da teologo, da vescovo, da papa, ha espresso, allo stesso tempo, la fortezza e la dolcezza della fede, l’essenzialità e la semplicità di chi sa che, quando si sogna con Dio, i sogni diventano realtà. Come san Giuseppe, il nostro vescovo emerito ha sempre sottolineato il primato della Parola di Dio sulle nostre parole umane, ricordando il grande valore del silenzio e dell’ascolto. Anche lui ci ha fatto gustare, nel suo pontificato, il vino nuovo e buono dell’amore».

La celebrazione, animata dal Coro della Diocesi di Roma, si è conclusa con l’atto di affidamento del Papa emerito a Maria.

31 dicembre 2022

In piazza San Pietro partecipa alla Veglia Ecumenica di preghiera per il Sinodo dei Vescovi presieduta dal Santo Padre

In piazza San Pietro partecipa alla Veglia Ecumenica di preghiera per il Sinodo dei Vescovi presieduta dal Santo Padre

In piazza San Pietro partecipa alla Veglia diocesana di Pentecoste presieduta da Papa Francesco e al termine riaccompagna processionalmente l’icona della Madonna del Divino Amore

In piazza San Pietro partecipa alla Veglia diocesana di Pentecoste presieduta da Papa Francesco e al termine riaccompagna processionalmente l’icona della Madonna del Divino Amore.

In piazza San Pietro partecipa alla Veglia di preghiera presieduta da Papa Francesco in occasione del pellegrinaggio degli adolescenti italiani a Roma

In piazza San Pietro partecipa alla Veglia di preghiera presieduta da Papa Francesco in occasione del pellegrinaggio degli adolescenti italiani a Roma

In piazza San Pietro concelebra la Santa Messa presieduta dal Santo Padre in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato

In piazza San Pietro concelebra la Santa Messa presieduta dal Santo Padre in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato.

In Piazza San Pietro concelebra la Messa presieduta dal Santo Padre in occasione della Beatificazione del Venerabile Sommo Pontefice Albino Giovanni Paolo I

In Piazza San Pietro concelebra la Messa presieduta dal Santo Padre in occasione della Beatificazione del Venerabile Sommo Pontefice Albino Giovanni Paolo I.

In piazza San Pietro concelebra la Messa presieduta dal Santo Padre in occasione del X Incontro mondiale delle famiglie

In piazza San Pietro concelebra la Messa presieduta dal Santo Padre in occasione del X Incontro mondiale delle famiglie.

In piazza San Pietro concelebra la Messa presieduta da Papa Francesco in occasione della canonizzazione di 10 beati

In piazza San Pietro concelebra la Messa presieduta da Papa Francesco in occasione della canonizzazione di 10 beati.

In piazza San Pietro anima insieme al cardinale Mauro Gambetti la Veglia Diocesana “Dove è la memoria della testimonianza ultima di Pietro”

In piazza San Pietro anima insieme al cardinale Mauro Gambetti la Veglia Diocesana “Dove è la memoria della testimonianza ultima di Pietro”.

In piazza del Campidoglio partecipa al concerto in occasione della Festa dell’Europa

In piazza del Campidoglio partecipa al concerto in occasione della Festa dell’Europa.

In pellegrinaggio sulle tracce romane di Madre Teresa

Il Celio, Tor Fiscale, largo Preneste. Posti lontani l’uno dall’altro, ma che, uno dopo l’altro, segnano un itinerario “Sui passi di Madre Teresa”. Sono infatti i luoghi romani dove è passata la santa originaria di Skopje, e sono stati al centro dell’inizia promossa dalla parrocchia di Santa Teresa di Calcutta con l’Opera Romana Pellegrinaggi, in occasione del venticinquesimo anniversario della sua “nascita al Cielo”, domenica 4 settembre 2022. Un itinerario alla scoperta degli spazi romani legati alla santa e alle congregazioni da lei fondate, che i fedeli hanno visitato guidati dal parroco don Maurizio Bartolucci e da don John D’Orazio dell’Orp, e accompagnati da alcuni testimoni che hanno conosciuto personalmente Madre Teresa. Il particolare pellegrinaggio si è concluso nella parrocchia di via Guido Fiorini, con la Messa del vescovo ausiliare del settore Est, monsignor Riccardo Lamba.

Oggi nel mondo le suore Missionarie della Carità sono poco meno di cinquemila, mentre le missioni attive ammontano ad oltre settecento in centotrentatre Paesi diversi. A Roma hanno la loro casa al Celio: guardando a sinistra della facciata della chiesa di San Gregorio al Celio, è visibile un cancello che conduce alla Casa. In questa comunità si fermava Madre Teresa quando era a Roma. E qui è possibile visitare la stanza nella quale dormiva: un piccolo letto, una scrivania, un armadio. Sul muro un grande crocifisso, un quadretto raffigurante san Francesco e un piccolo calendario, fermo al 1997, anno in cui morì la santa, che riporta un’immagine di santa Teresa di Lisieux.

Ancora, una tappa presso la Casa religiosa dei Padri Missionari della Carità a Tor Fiscale. La comunità religiosa dei Padri Missionari è un istituto clericale di diritto diocesano, fondato da Madre Teresa con padre Joseph Langford nel 1984, per unire la bellezza della vocazione dei Missionari della Carità alla grazia del ministero presbiterale.

Quindi la Casa Serena dei Missionari della Carità, contemplativi. Qui la comunità di Lunghezza ha incontrato padre Sebastian Vazhakala, che non è solo il superiore generale della congregazione, ma ne è il cofondatore, insieme a colei che chiama, semplicemente, “Madre”. Padre Sebastian ha raccontato: «Quando sono arrivato a Roma mi sono stabilito prima ad Acilia e poi in un seminterrato nei pressi della stazione Termini. Poi trovai questo posto abbandonato, tra i baraccati – ce n’erano allora più di ottomila – a largo Preneste. All’inizio Madre voleva che restassi alla stazione Termini, poi una volta che riuscii a portarla qui, vide e fu contenta della mia scelta. Il cardinale vicario Poletti era titubante, perché la sede di largo Preneste era un edificio pericolante… ma mi ci sono stabilito comunque, prendendomi tutte le responsabilità. Era l’8 marzo 1979, e da allora sono rimasto qui». La struttura più grande e curata del complesso dove vivono i religiosi, rigorosamente a un piano, è “Casa Serena”, alloggio notturno che offre a oltre settanta indigenti un rifugio sicuro dove dormire, lavarsi e cibarsi di un piatto caldo, 365 giorni all’anno.

5 settembre 2022

In partenza lavori di ristrutturazione per la Cappella del Seminario Maggiore

Partono i lavori di restauro e rinnovamento della Cappella del Pontificio Seminario Romano Maggiore. Un’iniziativa fortemente voluta dal cardinale vicario Angelo De Donatis, resa possibile grazie al sostegno economico di un benefattore deceduto di recente e affidato a padre Marko Ivan Rupnik, gesuita e fondatore del Centro Aletti. Il progetto è stato sottoposto a Papa Francesco, che lo ha approvato, e lascia sempre centrale l’immagine della Madonna della Fiducia. «Tutta l’area del presbiterio è stata ripensata – annuncia il cardinale vicario –: altare, ambone, sede, coro, abside. Il tabernacolo rimarrà quello attuale, sebbene ricollocato; le vetrate assumeranno il ruolo di dare maggiore luce e manifestare la bellezza del Risorto». Sia l’abside che la navata saranno decorate con un ciclo di affreschi a tema biblico.

«Come tutti ben sappiamo – scrive ancora il cardinale De Donatis – lo spazio liturgico non è un “luogo dove fare qualcosa per Dio” o un “perimetro” in cui tentare, vanamente, di racchiudere il suo mistero, bensì il grembo della Chiesa in cui i suoi figli radunati dalla Parola sono trasformati in concittadini dei santi e dei familiari di Dio, ricevendo l’anticipo del banchetto di nozze dell’Agnello. Chi si prepara al presbiterato dovrebbe poter respirare a pieni polmoni questa realtà; entrando in una Cappella un seminarista ha il diritto di intuire e gustare in un colpo d’occhio quale grazia sarà chiamato a ministrare. I luoghi, insieme al tempo, parlano e formano più delle parole».

20 gennaio 2021

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