18 Agosto 2025

In partenza il corso di liturgia per la pastorale

Parte il prossimo 7 novembre il corso di liturgia per la pastorale per l’anno accademico 2019–2020, che si terrà presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, in piazza dei Cavalieri di Malta. Il Pontificio Istituto Liturgico, d’intesa con l’Ufficio liturgico del Vicariato, apre infatti nuovamente le sue porte a quanti desiderano una solida formazione liturgica di base, offrendo un corso tenuto dai docenti della facoltà.

Il corso è triennale e ciclico (quattro incontri introduttivi alla teologia, alla Sacra Scrittura, all’ecclesiologia e alla liturgia, riproposti ogni anno per i nuovi iscritti permettono di iscriversi partendo da qualsiasi anno) ed è specificamente rivolto a formare alla liturgia della Chiesa, mettendone in luce soprattutto la dimensione teologica e pastorale, ma offrendo anche i fondamenti storici e biblici. Non si richiedono titoli e competenze pregresse per accedervi.

Le lezioni si tengono dalle 19 alle 20.30. Le prime cinque lezioni sono facoltative per chi si iscrive al secondo o al terzo anno del corso. Una tradizionale iniziativa di formazione che si può seguire anche in modalità e–learning sul sito dell’Ufficio liturgico dove si può scaricare il modulo di iscrizione. Con tale modalità è possibile visualizzare i video delle lezioni e le dispense.

La proposta è offerta in modo particolare ai candidati al diaconato e ai ministeri istituiti, alle religiose, ai membri dei gruppi liturgici parrocchiali, ai ministri straordinari della Comunione, a quanti esercitano un ministero di fatto e ai fedeli che vogliono approfondire la liturgia. Il superamento degli esami e della verifica finale dà diritto a un attestato (che non costituisce però grado accademico).

da Roma Sette

28 ottobre 2019

In partenza il campo estivo della Pastorale giovanile: la Messa del cardinale Reina

Foto Gennari

Zaini in spalla, foto di gruppo di rito prima di salutare i genitori, salire sui pullman e partire per il campo estivo promosso dall’Ufficio per la pastorale giovanile della diocesi di Roma. Da oggi, 30 giugno, a domenica 6 luglio, circa 200 ragazzi, tra i 12 e i 18 anni, trascorreranno giornate di gioco, preghiera e riflessione a Prati di Tivo (Teramo), nel cuore del Gran Sasso, accompagnati da sacerdoti, animatori dell’équipe diocesana di pastorale giovanile e da educatori delle parrocchie di appartenenza.

“Custodi di speranza. Testimoni di una promessa che si compie, guidati dalla luce del Vangelo” è il tema che farà da filo conduttore alla settimana, durante la quale i giovani avranno l’opportunità di conoscere meglio se stessi e riscoprire l’importanza di Gesù nella propria vita. I due obiettivi sono stati delineati dal cardinale vicario, Baldo Reina, che nell’abside della basilica di San Giovanni in Laterano ha celebrato la Messa di apertura del campo estivo.

Facendo riferimento alla prima lettura proposta nella memoria dei santi primi martiri della Chiesa romana, in cui Abramo intercede per la salvezza degli abitanti di Sodoma e Gomorra, il porporato ha osservato che l’episodio biblico «aiuta a riflettere» e a resistere alla tentazione di credere che nella propria vita ci siano aspetti che non funzionano o alla tentazione di rimanere attaccati alle cose superficiali. «La prima finalità di un campo scuola – ha affermato – è provare a scendere in profondità in se stessi, a contemplare se stessi, a conoscersi un po’ meglio. Ci saranno momenti di meditazione, di svago in cui starete insieme, però valorizzate questi giorni per ritagliarvi del tempo e contemplare voi stessi», ha esortato il vicario, «perché certamente in ognuno c’è tanto di buono da riscoprire».

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30 giugno 2025

In partenza i pellegrinaggi diocesani

Lourdes, Fatima, la Terra Santa. Sono le tre mete dei prossimi pellegrinaggi diocesani, organizzati dall’Opera Romana Pellegrinaggi, che si terranno rispettivamente dal 28 agosto al primo settembre, dall’11 al 14 ottobre e dal 16 al 23 novembre. A Lourdes, guidati dal cardinale vicario Angelo De Donatis, i fedeli romani potranno scoprire i luoghi in cui, nel 1858, la Vergine Maria apparve alla piccola Bernadette Soubirous. Saranno giornate scandite dalla preghiera comunitaria e personale, da celebrazioni, da catechesi e da processioni, come la suggestiva processione mariana “aux flambeaux”.

«Il pellegrinaggio diocesano a Lourdes si inserisce sempre nella programmazione propria del Santuario – ricorda monsignor Remo Chiavarini, amministratore dell’Opera Romana –. Quest’anno il tema è: “Che si costruisca qui una cappella”, dalle parole che la Madonna disse nel corso di una delle sue diciotto apparizioni. Al centro c’è dunque il senso della “costruzione”, con tutto quello che comporta, e su questo cala la specificità della Chiesa di Roma». Andare a Lourdes, osserva ancora il sacerdote, «non significa ricordare un evento passato ormai entrato nella storia, ma significa accettare l’invito della Madonna per una nuova conversione del cuore. La Vergine Maria scelse una ragazzina povera ed analfabeta per affidarle un messaggio che ancora oggi può rivoluzionare la nostra vita».

A Fatima, invece, il viaggio diocesano organizzato dall’Orp coincide abitualmente con l’anniversario dell’ultima apparizione mariana, il 13 ottobre. Numerosi i pellegrini romani che si sono già prenotati e che saranno accompagnati dal vescovo Baldo Reina, vicegerente della diocesi. «Questo appuntamento riscuote sempre un certo interesse – dice monsignor Chiavarini – perché ci vede riuniti in comunione con la Chiesa portoghese, che in quei giorni si ritrova in maniera consistente a Fatima. Quest’anno, poi, il Portogallo sarà protagonista con la Gmg e Papa Francesco stesso, in quell’occasione, andrà a Fatima». Nell’itinerario proposto dall’Orp, oltre alle celebrazioni e alle visite nella località dove avvennero le apparizioni mariane nel 1917, anche due giorni alla scoperta di Lisbona e delle sue bellezze artistiche.

Alle origini della fede è invece il percorso in Terra Santa, dove i pellegrini della diocesi saranno guidati dal vescovo Riccardo Lamba, ausiliare per il settore Est e responsabile dell’Ambito della Chiesa ospitale e in uscita. «Il pellegrinaggio in Terra Santa è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita – sottolineano dall’Orp – per lasciarsi meravigliare dal fascino dei luoghi accennati nella Sacra Scrittura. Questa terra invita tutti: entrarvi significa inoltrarsi nella storia e nella cultura più antica per le testimonianze delle civiltà che vi sono passate e per la convivenza di Ebrei, Cristiani e Musulmani, che custodiscono qui i luoghi più santi delle tre religioni monoteiste. Incontreremo i suoi abitanti e la loro vita, popoli e culture così diverse. Sperimenteremo le differenze, i luoghi della separazione e quelli della fraternità».

In partenza gli oratori estivi

Si stampano magliette con i loghi, si spostano tavoli e sedie, si preparano giochi e cartelloni. Nelle parrocchie di Roma, in questi giorni, ci si sta preparando a dare il via agli oratori estivi, per accogliere bambini e ragazzi dopo la conclusione della scuola. Per ritrovarsi tutti insieme, torna anche la grande Festa degli Oratori Estivi, in programma il prossimo 19 giugno a Magicland, a Valmontone, per una giornata all’insegna del divertimento affidata all’organizzazione del Centro Oratori Romani. La Festa è parte della programmazione prevista dal sussidio diocesano – realizzato dall’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile con Cor, Associazione Cattolica dei Ragazzi, Agesci Lazio e Anspi Roma – che per il 2025 è dedicato a “Robin Hood e la chiamata del Re”.

Per quanto riguarda la Festa 2025, sul sito internet degli oratori estivi sono già disponibili le informazioni su programma e prenotazioni. Previsto un momento di animazione alle 9.30, per consentire poi ai diversi gruppi di godere liberamente delle attrazioni e degli spettacoli nel parco di Magicland. Fra queste anche uno speciale percorso denominato “Porta del Giubileo”, realizzato da Anspi che è eccezionalmente compreso nel biglietto d’ingresso per i partecipanti all’evento che, per l’occasione, sarà di 7 euro.

Due le proposte per gli animatori degli oratori. Per i più giovani c’è “Villaggio Oratorio 2025”, un’esperienza residenziale in cui adolescenti e giovani (dai 13 ai 23 anni) sono accompagnati nella loro personale relazione con Gesù; si terrà dal 27 al 31 agosto a Genzano e le iscrizioni sono aperte fino al 30 giugno sul sito dell’associazione. Per i catechisti, gli animatori adulti e i responsabili di oratorio torna la proposta di “Villaggio Oratorio Senior Weekend”, dal 19 al 21 settembre a Morlupo.

4 giugno 2025

In mattinata visita pastorale alla parrocchia Santa Silvia

In mattinata visita pastorale alla parrocchia Santa Silvia

In Laterano incontro di formazione per clero e laici “ Per una Chiesa sinodale. Dal sinodo alla sinodalità”

In Laterano incontro di formazione per clero e laici “ Per una Chiesa sinodale. Dal sinodo alla sinodalità”

In Governatorato partecipa alla riunione sulla “Casa del Vescovo”

In Governatorato partecipa alla riunione sulla “Casa del Vescovo”

In festa per Padre Pio

Singoli devoti, i 600 gruppi di preghiera del Lazio e tante associazioni di Protezione Civile si raduneranno presso la chiesa di San Salvatore in Lauro, in via dei Coronari, in occasione della festa di san Pio da Pietrelcina, dal 20 al 23 settembre. All’interno della chiesa, già Santuario Lauretano, saranno esposte per l’occasione numerose reliquie, tra le quali il mantello, i guanti, le bende, la stola e il sangue delle stimmate che per cinquanta anni hanno segnato il corpo del santo. Vicino a queste, il grande gruppo scultoreo riproducente il Cristo Redentore aiutato da Padre Pio Cireneo, da venti anni grande richiamo di pellegrini e devoti.

Nelle stesse giornate si svolgerà anche la Festa della Protezione Civile, che vede in san Pio il proprio patrono, ispiratore di quei valori fondanti di servizio al sollievo della sofferenza, che sono il presupposto della sua cooperazione al bene dello Stato. I festeggiamenti seguiranno un intenso programma che vedrà intrecciarsi eventi religiosi, d’intrattenimento e di cultura, culminanti in alcuni momenti di particolare intensità: il 20 settembre (anniversario della stimmatizzazione) con l’esposizione solenne e la venerazione della reliquia del sangue di san Pio; il 22 settembre, la veglia del transito in cui si ricorda la sua morte, presieduta dal cardinale Luis Francisco Ladaria. Centrale il pomeriggio del 23 settembre, con la processione a piazza Navona alla presenza del capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, del prefetto di Roma, di numerose autorità civili e militari. Nella piazza avverrà la benedizione dei mezzi della Protezione Civile. La Santa Messa solenne in piazza di San Salvatore in Lauro sarà presieduta, alle ore 18, da monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del dicastero per l’Evangelizzazione.

15 settembre 2023

In festa la comunità di San Gioacchino

Una celebrazione eucaristica solenne domenica 1 ottobre alle 10.30 e una cena all’aperto sabato 30 settembre, oltre a giochi in strada, tornei di ping-pong, calcio balilla, scacchi e burraco, laboratori per bambini, esibizioni e lezioni di ballo swing, una lotteria e fuochi d’artificio sono gli appuntamenti in programma per la festa patronale che la parrocchia di San Gioacchino in Prati tornerà a celebrare dopo la pausa imposta nel 2020 dalla pandemia. La comunità redentorista a cui la parrocchia è affidata fin dalla sua fondazione, nel 1905, festeggerà così anche i suoi 125 anni di presenza a San Gioacchino, a partire dall’apertura al culto della chiesa nel 1898, ai tempi di Leone XIII.

«Già i miei predecessori – ricorda padre Piotr Sulkowski, polacco, parroco dal 2016 – avevano offerto alla comunità questa occasione di conoscenza reciproca e di aggregazione, scegliendo il primo weekend di ottobre anche per dare così avvio al nuovo anno di attività pastorali, dopo la pausa estiva». La festa di san Gioacchino, sposo di Anna e nonno materno di Gesù, cade in realtà il 26 luglio, in un periodo di vacanza in cui sarebbe impossibile però organizzare un evento del genere. Ma il triduo di preparazione alla festa, fa sapere padre Sulkowski, «rifletterà ogni giorno su uno dei tre messaggi finora pubblicati da Francesco per la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani da lui istituita», che cade la quarta domenica di luglio. La Messa solenne del 1 ottobre alle 10.30 sarà presieduta da monsignor Vittorio Viola, segretario del Dicastero vaticano per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti.

Quanto alla cena comunitaria del sabato, «è sempre stato uno dei momenti più belli della festa, con un po’ di animazione musicale e fuochi di artificio a notte inoltrata. Vogliamo farla in strada, aperta a tutto il quartiere, proprio per non chiuderci nelle aule del catechismo, ma per permettere a tutti di partecipare. Avremo a disposizione il tratto di via Pompeo Magno compreso tra piazza dei Quiriti e l’incrocio con via Ezio, che per due giorni sarà chiuso al traffico», commenta padre Pietro, come lo chiamano i parrocchiani. La novità del programma sono i laboratori per bambini. «Il programma è semplice, ma l’importante è avere una possibilità di stare insieme, conoscerci, scambiar quattro chiacchiere e crescere come comunità».

Di momenti come questi il quartiere Prati ha grande bisogno, aggiunge il parroco, perché «molti appartamenti della zona sono adibiti a uffici o bed&breakfast. Oppure sono carissimi, e questo ha allontanato molte famiglie. Nel 1950 San Gioacchino aveva 10mila abitanti, che oggi son diventati meno di 3mila». Ecco dunque perché «servono iniziative che trasmettano un senso di appartenenza a una comunità. Anche perché molti frequentatori della messa e molti bambini del catechismo non abitano in realtà in questa zona. E abbiamo bisogno di essere più comunità anche perché son pochi i giovani che vediamo in parrocchia».

Intanto, comunque, «grazie a Dio posso dire che forse per la prima volta il peso dell’organizzazione è tutto o quasi sulle spalle del gruppo famiglie e di alcuni altri parrocchiani», racconta ancora padre Pietro “ed è bello essere ripartiti così».

La festa sarà occasione anche di visite guidate alla chiesa, famosa per aver nascosto per mesi, durante l’ultima guerra e l’occupazione nazista di Roma, un gruppo di ebrei e altri perseguitati, in un angusto spazio sotto la cupola. «Essendo questa la richiesta più frequente, penso che quello spazio sarà visitabile, sì», anticipa padre Sulkowski; «ma tutta la chiesa», aggiunge, «è ricca di storia; ad esempio, ogni cappella laterale racconta la storia religiosa del paese che ne offrì la costruzione; e sono quasi 200 i santi raffigurati».

Altro motivo per cui la parrocchia è conosciuta a Roma, è la Messa feriale in un orario insolito, le 13, la pausa pranzo degli avvocati dei tanti studi legali della zona, data la presenza di vari tribunali; «la celebriamo da nove anni fa proprio su richiesta di alcuni di loro», racconta padre Pietro, «iniziammo un mese per prova e siamo ancora qui!». E dato che il fondatore dei redentoristi, il napoletano sant’Alfonso Maria de’ Liguori (1696-1787), è anche patrono degli avvocati, avendo esercitato in gioventù l’avvocatura prima di farsi sacerdote, «sarebbe bello», è un desiderio del parroco che magari un giorno diventerà realtà, «avviare in futuro qualcosa, come forse un percorso di catechesi, proprio dedicato a loro».

25 settembre 2023

In festa il Polo “Don Pino Puglisi”

Giovedì 3 ottobre, a partire dalle ore 17.30, il Polo della carità “Don Pino Puglisi” si apre al quartiere Tiburtino Terzo per un incontro con le realtà del territorio «per conoscerci e fare festa insieme con musica e giochi». Nel centro situato in via Venafro 28 saranno presenti le parrocchie della Prefettura 12 della diocesi, le scuole, le associazioni e i comitati di quartiere.

Inaugurato lo scorso 11 giugno, in un territorio carente di spazi socio-culturali, il Polo “Don Puglisi” rappresenta un importante luogo di aggregazione e di accoglienza giovanile, nonché un punto di riferimento per le famiglie, offrendo diversi servizi: un centro di accoglienza in semi-autonomia per neo-maggiorenni; il servizio “Officina delle Opportunità” dedicato all’inserimento o al re-inserimento lavorativo delle persone in difficoltà che si rivolgono alle comunità parrocchiali e ai centri di ascolto della diocesi; il progetto “Ferite Invisibili” per la presa in carico e la cura di persone straniere vittime di violenza intenzionale e di tortura; un servizio di supporto psicologico per persone vulnerabili; un ufficio dedicato al lavoro pastorale e di comunità nel settore Nord della diocesi di Roma e uno spazio dedicato alle attività di formazione.

1 ottobre 2024

In dialogo per “immaginare la pace”

A fronte dell’evoluzione di queste ultime settimane della crisi israelo-palestinese, il ciclo di incontri di dialogo ebraico-cristiano intitolato “Comprendere il tempo alla luce della Bibbia ebraica” e promosso dall’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso e i nuovi culti assume un valore e un significato particolari. «Quando a giugno insieme al Rabbinato di Roma abbiamo scelto il tema “Immaginare la pace” per il primo appuntamento, in calendario per il prossimo 6 novembre – spiega monsignor Marco Gnavi, responsabile dell’Ufficio diocesano -, mai avremmo potuto pensare a un attacco terroristico come quello che Hamas ha compiuto contro dei civili innocenti, che causa tanto dolore e sofferenza anche per molti palestinesi. E oggi ci sembra ancora più necessario, portando nel cuore queste immagini di dolore, radicare le nostre speranze e la nostra comprensione del tempo a partire dalla storia della salvezza».

Al primo dei 6 appuntamenti del ciclo di studio e riflessione – che avrà luogo nella sala conferenze di Santa Maria in Trastevere dalle 17.30 alle 19 – interverranno Riccardo Di Segni, rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, e il vescovo di Frosinone-Veroli Ferentino e di Anagni-Alatri Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione per l’ecumenismo e il dialogo della Conferenza episcopale del Lazio. Il tema della pace, sempre e oggi più che mai attuale, per il cui dono «anche il Papa si è appellato al mondo intero affinché si risparmi la vita dei civili nella striscia di Gaza – sono ancora le parole di Gnavi -, ci deve trovare resilienti nella preghiera». Anche il confronto «che come diocesi cerchiamo di offrire e di approfondire con questi dibattiti che escono dai circoli ristretti di quanti dialogano con il mondo ebraico» può e deve servire «a svegliare le coscienze e soprattutto a costruire una coscienza nuova, specialmente nelle nuove generazioni che poco o niente sanno di che cos’è l’Olocausto, ad esempio», riflette ancora il sacerdote.

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2 novembre 2023

In Caritas la missione popolare dei seminaristi del Maggiore

Gli studenti del Pontificio Seminario Romano Maggiore hanno iniziato il 25 settembre la missione popolare nei centri della Caritas di Roma. Fino a domenica 4 ottobre saranno impegnati nelle mense, nelle comunità di accoglienza e nei centri di ascolto parrocchiali.

I 46 giovani (primo, secondo, quarto e quinto anno) saranno coinvolti anche in alcuni laboratori di formazione sui temi delle migrazioni, della solitudine, del disagio sociale e delle dipendenza dal gioco d’azzardo.

30 settembre 2020

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