8 Maggio 2025

Gli esercizi spirituali: la testimonianza di un sacerdote

La Domus Santa Severa

Anche chi serve e spezza quotidianamente la Parola di Dio agli altri, è chiamato a mettersi in disparte, perché quella stessa Parola venga a lui servita. “Alzati mangia, perché è troppo lungo per te Il cammino. Si alzò, mangiò e bevve. Con la forza di quel cibo camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Oreb” (1Re 19, 7-9). Le parole rivolte dall’angelo al profeta Elia sono il ritornello quotidiano delle meditazioni spirituali che in questi giorni, un gruppo di sacerdoti della diocesi di Roma, con il cardinale vicario e i vescovi ausiliari, stanno vivendo insieme, uniti nell’ascolto e nel silenzio. A contenere questa straordinaria avventura di fraternità sacerdotale, lo scenario suggestivo della costa di Santa Severa e la Domus Maria Consolatrice. Il corso di esercizi spirituali è guidato da Marina Stremfelj e da un gruppo di collaboratori del Centro Aletti. Ad accompagnare l’ascolto, lo sguardo immerso nell’opera iconografica di M. I. Rupnik, dalla quale, i tratti del mistero fanno irruzione nel quotidiano.

Ai presenti è chiesto di essere non semplici uditori o fruitori del bello, ma ascoltatori di quella Parola che genera e apre il cuore. Il percorso è offerto dal metodo della prima settimana degli esercizi ignaziani. Le meditazioni e le esercitazioni pratiche accompagnate da una guida esperta, mirano ad una conoscenza di Dio e di sé attraverso un percorso di purificazione che culmina con la riconciliazione, nella quale ci si scopre sì peccatori, ma amati e perdonati. La Parola pregata ha bisogno dei suoi tempi, non si può licenziarla in modo superficiale. Ha bisogno di luoghi che liberino la “memoria spirituale”. Ha bisogno del corpo, il dono che Dio ci ha fatto per entrare in relazione con lui, con noi stessi e con gli altri. Non si viene agli esercizi per apprendere nuove cose, essi sono un vero e proprio “allenamento nello Spirito d’amore”. Non partono da me, per non rischiare di “rimpicciolire Dio”. Tuttavia, ci aiutano a scoprire, di “essere amati da Lui in modo integrale”. Cosi, veniamo letteralmente “sintonizzati con lo Spirito, il quale sa di che cosa abbiamo bisogno”.

È la preghiera personale la grande protagonista delle giornate. Pregare entrando in una relazione sempre più profonda con Dio, ci permette di passare “da una fede imparata ad una fede sperimentata”. Sant’Ignazio afferma chiaramente che: “Non è il molto sapere che sazia e soddisfa l’anima, ma il sentire e gustare le cose interiormente.” La matrice vitale della preghiera è il silenzio, dono che accarezza le ore che passano, trasformandole in tempo opportuno, occasione favorevole per sentire la voce di Dio, la più silenziosa.

Padre Davide Carbonaro

11 novembre 2021

Gli esercizi spirituali tra gratitudine, silenzio e comunione

Novembre, come tradizione, è stato un mese dedicato agli esercizi spirituali, per i laici ma anche, e soprattutto, per i sacerdoti. Fin dalla prima settimana del mese, sono stati diversi gli appuntamenti proposti dalla Formazione permanente del clero della diocesi. I partecipanti sono tornati a casa arricchiti, pronti per affrontare il tempo dell’Avvento.

«In un clima di silenzio e di ascolto, abbiamo vissuto un ritmo sapiente che ha permesso al cuore di riposare e celebrare quelle parole che Gesù stesso rivolge ai suoi discepoli “Venite in disparte e riposatevi un po’” (Mc 6, 31)», racconta don Diego Conforzi, che è stato a Rocca di Papa per gli esercizi predicati da Dom Luca Fallica, abate di Montecassino, dal 6 al 10 novembre. «Assaporata la preziosità di una solitudine che apre alla comunione con il Padre – prosegue il parroco di Sant’Ugo –, apprezzati anche i due momenti di condivisione fraterna e dialogo, ritorniamo alla vita pastorale e alle nostre comunità con il gusto della grazia e bellezza che la vita spirituale dona alla nostra esistenza».

Gli fa eco don Stefano Gaddini, che invece è stato a Sacrofano a metà mese per gli esercizi guidati da monsignor Romano Rossi. «Attraverso una lettura meditata delle cosiddette “confessioni” di Geremia, don Romano ci ha fatto entrare nel mistero della nostra vocazione di “uomini della Parola” con le sue delusioni e le sue difficoltà – dice il parroco di San Fulgenzio –. Abbiamo rivissuto lo stupore per essere stati scelti e chiamati ad essere suoi amici e inviati per un servizio così grande, noi deboli e fragili come tutti gli uomini, conquistati dalla bellezza dell’annuncio da portare e consapevoli che nella nostra debolezza si rivela la sua forza». Si torna a Roma «con nuova gratitudine al Signore per la nostra vocazione – conclude –, e con il desiderio di saper confidare in Dio e non in noi stessi nella missione che lui ci affida, senza pretendere di ricevere successi e consensi, sapendo però che non siamo mai soli, e il suo amore ci basta».

Al Monastero di Montefiolo, dal 20 al 24 novembre, si sono invece tenuti gli esercizi per i viceparroci, predicati dal vescovo Paolo Ricciardi, che nella nostra diocesi è responsabile della Formazione permanente del clero. Tra i partecipanti c’era don Paolo Stacchiotti, che racconta dell’esperienza appena conclusa come di «giorni di grazia e anche di riposo. Il vescovo – prosegue il vicario parrocchiale a San Giovanni Battista de’ Rossi – ci ha aiutato a meditare la Parola di Dio con particolare attenzione alla figura del Re Davide. Il lui abbiamo ricordato come la nostra umanità capace al contempo di grandi opere eppure talvolta misera è costantemente abitata dall’Amore di Dio e dal Suo Perdono. Gli esercizi, ovviamente è cosa risaputa, non prevedono “interazione” tra i partecipanti. Proprio in tal senso sono rimasto profondamente colpito dalla premura con cui ognuno di noi è stato capace di farsi prossimo all’altro custodendo con molto rispetto la preghiera e la quiete necessaria. Un silenzio davvero ricco di prossimità. La condivisione dell’ultima sera si è rivelata una bellissima occasione per ascoltare quanto lo Spirito Santo ha suggerito al cuore di ognuno».

29 novembre 2023

Gli esercizi spirituali per sacerdoti e vescovi

Novembre sarà un mese dedicato agli esercizi spirituali. Numerose le proposte per sacerdoti e vescovi, organizzate dal Servizio diocesano per la formazione permanente del clero.

Vescovi ausiliari, prefetti, rettori di seminari, direttori e incaricati degli Uffici del Vicariato: tutti loro potranno partecipare agli esercizi a Santa Severa, presso “Casa di Maria Consolatrice”, guidati da Marina Stremfelj del Centro Aletti; si inizia dalla cena di domenica 6 e si termina nella mattinata di sabato 12 novembre.

Da lunedì 14 a venerdì 18 sono invece in programma quelli per i parroci, aperti a tutti i sacerdoti. Si terranno a Sacrofano presso la “Fraterna Domus”, e saranno guidati dal cardinale Enrico Feroci. I viceparroci si ritroveranno invece a Montefiolo presso “Monastero della Resurrezione”, dalla sera di domenica 20 alla mattina di sabato 26 novembre 2022. A guidare gli esercizi, in questo caso, sarà don Gabriele Faraghini, rettore del Seminario Romano Maggiore.

Tutti i sacerdoti che lo desiderano, inoltre, potranno partecipare ai corsi per esercizi spirituali presso Casa San Giuseppe. In particolare, dalla sera di domenica 6 al pomeriggio di venerdì 11 novembre 2022, con il gesuita padre Stefano Bittasi, su “Il Cammino della Parola”; dalla sera di domenica 8 al pomeriggio di venerdì 13 gennaio 2023, sempre con padre Bittasi su “Il Regno di Dio e la sua Giustizia”; infine dalla sera di domenica 15 al pomeriggio di venerdì 20 gennaio 2023, guidati dal gesuita padre Giovanni Cucci, su “Venite in disparte e riposatevi un po’”.

Per le prenotazioni scrivere a: formazioneclero@diocesidiroma.it. Come di consueto, gli iscritti riceveranno via mail informazioni più specifiche riguardanti costi e dettagli.

27 settembre 2022

Gli esercizi spirituali per i sacerdoti della diocesi

Tante le proposte per i sacerdoti della diocesi di Roma che arrivano dal Servizio per la formazione permanente del clero

I viceparroci sono invitati a partecipare agli esercizi guidati da don Gabriele Faraghini, rettore del Pontificio Seminario Romano Maggiore, dal 20 al 26 novembre a Montefiolo, presso il Monastero della Risurrezione. Per i parroci, invece, il corso di esercizi spirituali si terrà dal 14 al 18 novembre prossimo, presso la Fraterna Domus di Sacrofano, con il cardinale Enrico Feroci. Per i vescovi ausiliari, i parroci prefetti, i direttori e incaricati degli Uffici del Vicariato, e i rettori dei seminari sono in programma gli esercizi spirituali dal 6 al 12 novembre a Casa Santa Maria Consolatrice, a Santa Severa, guidati da Marina Stremfelj del Centro Aletti.

Tutti i sacerdoti della diocesi, inoltre, possono partecipare agli esercizi presso Casa San Giuseppe: dalla sera di domenica 6 al pomeriggio di venerdì 11 novembre 2022, con padre Stefano Bittasi, su “Il Cammino della Parola”; dalla sera di domenica 8 al pomeriggio di venerdì 13 gennaio 2023, sempre con padre Stefano Bittasi, su “Il Regno di Dio e la sua Giustizia”; dalla sera di domenica 15 al pomeriggio di venerdì 20 gennaio 2023, con padre Giovanni Cucci, su “Venite in disparte e riposatevi un po’”.

Per tutti i sacerdoti è anche già pronta una proposta per la primavera: dal 12 al 18 marzo 2023, a Montefiolo, presso la Casa della Resurrezione, si terranno gli esercizi guidati da don Paolo Galardi; titolo: “Settimana Ignaziana”.

Le adesioni alle diverse proposte dovranno pervenire all’indirizzo email formazioneclero@diocesidiroma.it.

Leggi la lettera di invito del cardinale vicario

Leggi la lettera di invito del cardinale vicario

Leggi la lettera di invito del cardinale vicario

12 ottobre 2022

Gli esercizi spirituali per i laici: una testimonianza

Due mattinate, solo poche ore di ritiro spirituale: mi domandavo se ne valesse la pena, se non fosse un tempo decisamente troppo breve per poter godere della cosiddetta “grazia degli esercizi spirituali”. D’altra parte per tante circostanze di vita non mi era stato possibile pianificare esercizi più lunghi e completi e allora perché rinunciare anche a questa piccola occasione che mi veniva offerta come dipendente del Vicariato di Roma? Già, si trattava di esercizi per i dipendenti del Vicariato, ma quali erano i colleghi e le colleghe che avevano aderito alla proposta insieme a me? Con chi avrei condiviso il mio breve cammino?

Certo, il relatore si sapeva già che era bravo! Il vicegerente uscente, nuovo vescovo di Ascoli Piceno, ha voluto comunque essere fedele agli impegni presi ed è stato con noi per due giorni e poi altri due giorni con il turno successivo. È stato proprio monsignor Gianpiero Palmieri a ricordare a me, anziana “Nicodema”, che si rinasce dall’acqua della Parola e dallo Spirito Santo e che la Parola scava in noi una sorgente di vita che ci strappa dal quel vortice di buio interiore che a tradimento inghiottisce l’immagine di figlio e figlia amata in noi e negli altri. Così la Parola è stata spezzata e lo Spirito invocato con il piccolo gruppo dei colleghi e delle colleghe che erano con me, dono di fraternità che incoraggia nel cammino, che con la loro stessa presenza silenziosa erano garanzia di comunione in Cristo.

A ritroso penso che forse proprio il fatto di non potersi umanamente aspettare chissà che cosa da solo due giorni di ritiro mi ha dato una certa libertà interiore, la libertà della persona a cui non è richiesto nulla, di chi fa quello che può, di chi non deve per forza segnare chissà quale risultato, perché – si sa – dopo una settimana di esercizi qualche frutto lo devi portare a casa per forza, invece stavolta era diverso!

Da Nicodemo all’indemoniato guarito fino all’ingresso di Gesù a Gerusalemme e alla purificazione del tempio, monsignor Palmieri ci ha condotto fino a lì, fino alle porte del tempio.

Il racconto evangelico si confondeva con gli immensi affreschi della cappella del Seminario e noi, noi piccolo gruppo di colleghi e colleghe, eravamo lì, in mezzo ai grandi personaggi della storia della salvezza, ultimi arrivati davanti a Gesù che apre le porte del tempio ai pagani, ai malati, ai bambini, perché tutti, proprio tutti siamo parte del suo popolo.

Fin qui in breve il resoconto della mia esperienza di ritiro spirituale. Ora mi domando se non sia questo in fondo il senso anche del cammino sinodale che stiamo intraprendendo, nella nostra diocesi come in tutto il mondo, quello cioè di sentirci parte di un popolo di vicini e di lontani, di fedeli e di pagani, di sani e di malati, di bambini e di anziani… La sfida sarà allora quella di imparare a camminare insieme, o ricordarci come si fa, ma senza “romperci troppo la testa” per trovare un bel metodo, perché in fondo siamo tutti bambini che balbettano a cui lo Spirito permette (nostro malgrado) di lodare Dio.

Francesca De Martino

10 novembre 2021

Gli esercizi spirituali per comprendere l’amore

di Stefano Cascio, parroco prefetto

Nel suo diario Henri Le Saux, monaco benedettino diventato poi eremita, scrive «è venuta l’ora dei contemplativi, ma devono essere vivi alla presenza del mondo, dal profondo del loro silenzio; non una fuga dalla realtà, ma un penetrare nel mondo delle cose». La settimana degli esercizi vissuta con il cardinale vicario, i vescovi ausiliari, i rettori dei seminari, i direttori del Vicariato, e noi prefetti non ci ha portato quindi ad un allontanarci dalla realtà, ma a rimettere al centro del pensiero e del vivere la contemplazione e l’ascolto della Parola di Dio, che diventa metro di misura e orienta il cammino nella realtà. Facilmente, con il mondo di oggi, viviamo alla superficie delle cose, provocando in noi un disorientamento in mancanza di una bussola, o di un metro di misura. Abbiamo quindi approfittato di questo tempo per ritornare al cuore, al proprio centro, a quella interiorità che diventa incontro con Dio e si trasforma nella consapevolezza di sé.

Dopo aver meditato l’anno scorso il “disordine” del peccato quest’anno gli esercizi ignaziani guidati da Marina Stremfelj, nella Casa di Spiritualità Maria Consolatrice a Santa Severa, ci mostrano l’“Ordine”. La seconda settimana è incentrata sulla conoscenza della Persona di Cristo. Nella disperazione ecco la speranza: Gesù Cristo. I verbi chiave di Ignazio sono conoscere, amare e seguire. «…conoscere intimamente in che modo il Figlio di Dio si è fatto uomo per me, affinché lo ami con più ardore e quindi lo segua con più fedelta» (Es 104).

Tante volte nelle sue meditazioni Marina è tornata su quest’amore donato che è Cristo, e che dovrebbe dare senso alla nostra vita: «diligor ergo sum», sono stato amato dunque sono. C’è un gesto di amore che mi ha preceduto e nelle nostre definizioni dell’uomo in occidente questo aspetto dell’amore manca. Penso dunque sono, ho dunque sono, faccio dunque sono, posso dunque sono… raramente «sono amato dunque sono». Scrive san Giovanni Paolo II nella sua prima Enciclica: «L’uomo non può vivere senza amore. Egli rimane per se stesso un essere incomprensibile, la sua vita è priva di senso se non gli viene rivelato l’Amore, se non si incontra con l’Amore, se non lo sperimenta e non lo fa proprio, se non vi partecipa vivamente» (Rh 10).

È quando si è amati che si è capaci di rispondere con l’amore e di dar senso a tutto ciò che si è e si fa. Non è forse questo ciò che di più alto desidera il nostro cuore?

18 novembre 2022

Gli esercizi spirituali con padre Rupnik

Sarà padre Marko Ivan Rupnik, gesuita e direttore del Centro Aletti, a predicare gli esercizi spirituali promossi dalla diocesi di Roma all’inizio di novembre, presso la Casa di Spiritualità Maria Consolatrice a Santa Severa. Gli esercizi sono riservati ai vescovi ausiliari, ai direttori e incaricati degli uffici del Vicariato, ai rettori dei seminari diocesani, ai parroci prefetti.

Il via con la cena di domenica 3 novembre e la conclusione con il pranzo di sabato 9 novembre 2019. Le adesioni dovranno essere comunicate alla Segreteria dell’Ufficio liturgico diocesano all’indirizzo mail segreteria.ufficioliturgico@diocesidiroma.it entro martedì 15 ottobre.

8 ottobre 2019

Gli auguri di Natale del Cardinale vicario

Dio è vicino a tutti. È talmente vicino che ha scelto di nascere in questo nostro mondo, in questa nostra città di #Roma, nelle nostre strade, nei nostri quartieri. Ognuno di noi sappia testimoniarlo.

Gli auguri di Natale del cardinale vicario

“Questi è il figlio mio, il prediletto: ascoltatelo!” (Mc 9,7)

Carissimi,
Dio parla al cuore di ogni sua creatura attraverso il Figlio, che è la sua Parola, e attraverso i nostri fratelli e sorelle, ma per poterlo ascoltare è necessario interrompere il nostro incessante parlare, anche interiore. La parola nasce dal silenzio e torna nel silenzio, ed è necessario il silenzio per poterla ascoltare. È necessario interrompere quel flusso continuo di stimoli esterni ed interni che ci rendono sordi a ciò che accade intorno a noi stessi. Per ascoltare Dio, come per ascoltare l’altro, bisogna svuotarci dai mille suoni che urlano incessantemente dentro di noi, e far spazio a qualcosa di nuovo che potremo accogliere e custodire.
San Giovanni della Croce scriveva: “II Padre pronunciò una parola, che fu suo Figlio e sempre la ripete in un eterno silenzio; perciò in silenzio essa deve essere ascoltata dall’anima”.
Vi auguro di mettervi in ascolto dell’Unigenito del Padre che viene al mondo, accogliendo il suggerimento di Maria a Cana: qualsiasi cosa vi dica, fatela! (Gv 2,5).
Che sia un vero Natale di pace e di gioia nello Spirito!

Angelo Card. De Donatis
Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma

Gli auguri di Mattarella a De Donatis

Dopo l’annuncio di Papa Francesco del Concistoro nel quale sarà creato cardinale, il presidente della Repubblica ha inviato al vicario del Papa un messaggio di auguri «a nome del popolo italiano e mio personale»

«Eccellenza reverendissima, ho appreso con grande gioia la notizia della decisione del Santo Padre di volerla elevare, nel corso del prossimo Concistoro, alla dignità cardinalizia quale riconoscimento del suo straordinario percorso al servizio della Chiesa e delle sue istituzioni». Inizia con queste parole il messaggio di auguri inviato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’arcivescovo vicario Angelo De Donatis, dopo le parole pronunciate dal Papa al Regina Coeli di domenica 20 maggio, quando ha annunciato il Concistoro nel quale sarà creato cardinale.

«In attesa di poterla incontrare personalmente in occasione del tradizionale incontro al Quirinale con i nuovi cardinali italiani – scrive Mattarella -, la prego, eccellenze reverendissima, di accogliere, a nome del popolo italiano e mio personale le più vive felicitazioni».

Intanto anche l’Azione cattolica di Roma esprime la sua gioia per la consegna della berretta cardinalizia a De Donatis e per la nomina a vescovo ausiliare del Settore Est a don Gianpiero Palmieri a vescovo ausiliare. Con entrambi infatti «ha legami da lungo tempo». L’associazione, si legge in un messaggio inviato a De Donatis, «ricorda l’affetto con il quale il vicario di Roma ha sempre seguito e incoraggiato l’associazione nella quale, come ama dire, è cresciuto nella fede fin da piccolo». Altresì «ricorda con gratitudine il prezioso e instancabile servizio che il nuovo vescovo ha prestato quale assistente diocesano dell’Acr dal 1992 al 1999».

da Romasette.it     24 maggio 2018

Gli auguri di buon compleanno a Papa Francesco dalla diocesi di Roma

Santità,

Nel giorno del suo 87mo compleanno abbiamo tanti motivi per festeggiare e ed esser grati per la sua vita e il suo magistero vero dono e fonte di speranza per la Chiesa e per l’umanità afflitta da divisioni, guerre e pandemie.

Come comunità diocesana porgiamo un caloroso augurio al nostro Pastore e la ricordiamo con l’affetto filiale in questa novena di Natale: invochiamo dal Signore ogni benedizione per Lei e per il ministero che svolge nella nostra Chiesa di Roma e nel mondo.

17 dicembre 2023

Gli auguri della diocesi per l’anniversario dell’elezione di Papa Francesco

Roma, 13 marzo 2013, elezione di Papa Francesco

Nel giorno in cui si ricordano i 12 anni dalla Sua elezione a Pontefice, la Diocesi di Roma si stringe attorno al Santo Padre. La condizione di sofferenza che lo ha segnato nelle ultime settimane ha spinto tutti a pregare intensamente per il nostro Vescovo e a sostenerlo con immenso affetto, grati per il Magistero e per la profezia profusi con tanta generosità in questi anni. Siamo certi che anche nella malattia Egli ci sostiene e ci invita ad andare avanti con speranza e forza. Auguri Papa Francesco. Ti aspettiamo! Benedici tutti noi.

13 marzo 2025

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