7 Maggio 2025

Gli auguri della diocesi al cardinale Raniero Cantalamessa

(foto: Vatican Media)

Il Consiglio episcopale a nome di tutto il popolo di Dio nella diocesi di Roma si unisce all’inno di lode che in questa giornata si innalza al Signore da diverse parti del mondo per il dono dei 90 anni del cardinale Raniero Cantalamessa.

Siamo grati a Lui per il servizio al Santo Padre, per l’instancabile studio della Parola e per lo sforzo di renderla accessibile attraverso scritti e predicazioni profondi e ricchi di significato che rendono il messaggio della Scrittura sempre attuale. Si addice a Lui quanto afferma Gesù nel Vangelo di Matteo: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche» (Mt 13,52).

Preghiamo il Signore perché gli doni la forza e l’entusiasmo per continuare ad annunciare con la vita e la parola la Buona notizia che è fonte di gioia per tutti i credenti.

22 luglio 2024

Gli auguri della diocesi a Papa Francesco nell’anniversario della sua elezione

Santità,
in occasione del settimo anniversario della Sua elezione come Vescovo di Roma, tutta la sua comunità diocesana loda e benedice il Signore per il dono del Suo ministero come successore di Pietro.

Nell’esprimerLe la nostra gratitudine per gli insegnamenti, per la testimonianza di vita evangelica e per la paternità spirituale con cui guida il Santo popolo fedele di Dio a Lei affidato, Le assicuriamo la nostra filiale preghiera, per la Sua persona e per le Sue intenzioni.

In questo tempo di prova, dalle case della nostra città, più che mai Chiese domestiche, sale a Dio la nostra supplica per intercessione della Vergine Maria, Madonna del Divino Amore.

La Sua comunità diocesana

13 marzo 2020

Gli auguri della diocesi a Benedetto XVI che compie 93 anni

Auguri e un caro ricordo nella preghiera al nostro vescovo emerito Benedetto XVI, che oggi, giovedì 16 aprile, compie 93 anni.

Nato a Marktl, in Baviera, nel 1927, Joseph Ratzinger stato Pontefice dal 19 aprile 2005 al 28 febbraio 2013. Attualmente dimora nel Monastero Mater Ecclesiae all’interno della Città del Vaticano.

16 aprile 2020

Gli auguri del vicario ai sacerdoti della diocesi di Roma

«In questo Natale voglio rendere grazie al Signore per te, che – nella notte del mondo – vegli sul gregge che ti è stato affidato». Sono parole cariche di affetto e di stima quelle che il cardinale vicario Angelo De Donatis rivolge ai sacerdoti della diocesi di Roma, nella lettera di auguri di buon Natale che ha indirizzato loro.

«Ti invito a tornare al momento in cui hai percepito per la prima volta la chiamata al sacerdozio – si legge ancora nella missiva inviata oggi, lunedì 23 dicembre –; a ripensare ai primi anni del tuo ministero. Pensa a quegli inizi con lo stupore dei pastori che vedono la semplicità di una giovane famiglia: Maria, Giuseppe e il Bambino. Come loro, anche tu riparti da lì, rinnovato dalla presenza di un Dio che abita la tua umanità, compresi i tuoi limiti, le tue fragilità, le tue ferite».

Poi un sentito ringraziamento per quello che i presbiteri romani fanno, ogni giorno, nelle parrocchie di periferia come nelle antiche chiese del centro storico. «Grazie perché, oltre ad essere pastore che veglia, sei la vedetta che osserva, che amplia lo sguardo, che ascolta con il cuore. Grazie perché, guardando alle periferie esistenziali della nostra città, tu porti, con il tuo grido, quello dell’umanità che chiede quanto resta della notte (cfr. Is 21,11), in attesa del nuovo mattino. Ti benedico di cuore, con l’affetto di un padre».

«Nella notte di Natale – la conclusione – mi unirò spiritualmente alla tua comunità, pregando per tutti coloro che ti sono cari. In particolare pregherò per i sacerdoti in varie difficoltà, i sacerdoti anziani e malati».

Leggi il testo integrale della lettera

Gli auguri del cardinale vicario Angelo De Donatis alla comunità diocesana di Roma: che sia un Natale di luce e di pace

Il cardinale vicario Angelo De Donatis ha voluto fare i suoi auguri alla comunità diocesana di Roma tramite un videomessaggio, disponibile anche sulla pagina Facebook della diocesi e sul nostro canale YouTube.

«In questo Natale – dice il vicario – ci attende un Bambino che si fa segno perché ciascuno di noi non perda la strada. Allora il mio augurio è questo: che il Natale possa essere per tutti noi un momento di grande luce, per rinnovare il nostro incontro con il Salvatore. A tutta la comunità di Roma, auguri per un Natale di luce e di pace».

24 dicembre 2021

Gli auguri del cardinale ai sacerdoti nella festa di san Giovanni Maria Vianney

Nella memoria liturgica di san Giovanni Maria Vianney, Curato d’Ars, il cardinale vicario Angelo De Donatis invia una lettera di auguri a tutti i sacerdoti romani.

La missiva si pare con una antifona alla comunione: “Beato quel servo che il Signore, arrivando, troverà vigilante: lo metterà a capo di tutti i suoi beni” (Cf. Mt 24, 46-47).

Quindi prosegue:

Carissimo fratello nel presbiterato,
ti auguro sull’esempio di S. Giovanni Maria Vianney, di essere “un pastore mirabile per lo zelo apostolico” e che la tua carità possa “guadagnare a Cristo i fratelli”. Ti assicuro la mia preghiera in questo tempo estivo e ti auguro con tutto il cuore di ri-posare, cioè di riposizionare tutta la tua vita in Cristo.
Un abbraccio!
Don Angelo

4 agosto 2021

Gli auguri a tutta la comunità diocesana dal cardinale vicario per una Pasqua di Risurrezione

Foto by Unsplash

Il dono della Pasqua

Ciascuno di noi ha ricevuto la possibilità di accogliere la vita nuova e di vivere grazie ad essa. Si tratta di un dono che cambia radicalmente la qualità della nostra esistenza, compresi i fallimenti, le ferite e addirittura la morte.
Cristo ha cambiato la natura della morte trasformando la tragedia delle tragedie nel compimento, nell’incontro con il Padre.
Cristo ci ha resi partecipi della sua Risurrezione così che nella nostra esistenza scorra la vita dell’Eterno, capace di vivificare, rinnovare, rigenerare tutto.
Non possiamo vivere come se Cristo non fosse risorto o come se la sua Risurrezione non avesse alcuna relazione con il nostro quotidiano. Non possiamo diventare tristi, spenti, annoiati.
La Pasqua è la fine della vita vecchia e l’inizio della vita nuova.
Di Pasqua in Pasqua, di passaggio in passaggio, la nostra vita si trasforma, assorbita dalla vita filiale di Cristo. Non sciupare e non tradire ciò che ti è stato comunicato attraverso il Battesimo.
I più sentiti auguri per una Santa Pasqua di Risurrezione e di Vita.

Angelo Card. De Donatis
Vicario Generale di Sua Santità
per la Diocesi di Roma

Gli auguri a Papa Francesco del cardinale vicario e della comunità diocesana di Roma

“Venga il tuo Regno di giustizia e di pace”

Ispirati dalle parole del Salmo della Liturgia della Parola della Messa di oggi, eleviamo la nostra preghiera al Signore per il nostro Vescovo Francesco, per la sua persona e per il suo ministero in occasione del suo 85° compleanno. Questa invocazione tratta dal Salmo 72 che presenta il ritratto del re messianico predetto da Isaia e Zaccaria, prefigura un tempo di speranza: “Le montagne portino pace al popolo e le colline giustizia. Ai poveri del popolo renda giustizia, salvi i figli del misero e abbatta l’oppressore”.

Nel clima di gioiosa attesa del secondo giorno della Novena del Natale, con affetto e filiale gratitudine, tutta la comunità diocesana di Roma intercede affidando Papa Francesco alla misericordia Dio Padre e alla tenerezza della Vergine Maria, Salus Populi Romani.

Auguri di cuore!
La comunità diocesana di Roma

17 dicembre 2021

Gli appuntamenti di Quaresima a San Tommaso Moro

Inizia la Quaresima e ciascuna comunità si prepara a vivere al meglio questi quaranta giorni che precedono la Pasqua. Nella parrocchia di San Tommaso Moro, nel quartiere San Lorenzo (via dei Marrucini), domenica 10 marzo presiederà la Messa il vescovo ausiliare monsignor Guerino Di Tora, che conferirà anche il mandato missionario. Venerdì 15 marzo, poi, alle ore 21, sarà ospite della comunità suor Anna Nobili, Suora Operaia della Santa Casa di Nazareth e fondatrice delle scuole di danza sacra “Holy Dance”, annuncerà il Mistero pasquale attraverso una esibizione dal titolo “Danzare davanti al Signore”. Sabato 16 marzo alle ore 20, il vescovo ausiliare monsignor Gianrico Ruzza, segretario generale del Vicariato, terrà una lectio divina sul Vangelo della domenica, cui seguirà un momento di preghiera intervallato da brani musicali: “Preghiera e musica cristiana”.

I “venerdì dell’annuncio” i “sabato di lectio” proseguiranno nelle settimane successive. Il 22, alle ore 19, interverrà il maestro Roberto Colavalle mentre il giorno successivo la lectio sarà tenuta dal vescovo di Civita Castellana monsignor Romano Rossi. Ancora, il 5 aprile alle 19 parlerà il gesuita padre Stefano Bittasi, mentre il 6 aprile a San Tommaso Moro arriverà il direttore dell’Osservatore Romano Andrea Monda.

Infine, venerdì 12 aprile alle ore 19 è in programma la Via Crucis di prefettura. Lunedì 15 alle ore 19 il parroco monsignor Andrea Celli terrà una catechesi su “L’esodo pasquale del popolo di Dio”.

7 marzo 2019

Gli appuntamenti a San Policarpo

Settimana ricca di appuntamenti per la parrocchia di San Policarpo. Venerdì 28, alle ore 19.15, porterà la sua testimonianza alla comunità dell’Appio Claudio suor Gabriella Bottani, missionaria comboniana, in prima linea nella lotta contro la tratta, nominata Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella. L’iniziativa è promossa in occasione della XXXIII Giornata dei missionari martiri.

Ancora, il 26 marzo, nella mattinata, gli studenti del vicino liceo artistico Argan potranno partecipare a un incontro sui femminicidi, “Giustizia e prevenzione”, al quale interverrà Concetta Raccuia, mamma di Sara Di Pietrantonio, la ragazza di 22 anni uccisa nel 2016 dal suo ex fidanzato. Ci saranno anche Stefania Iasonna, avvocato penalista; Barbara Pelletti, psichiatra e presidente dell’Associazione “Cassandra D”; Maurizia Quattrone, vicequestore. Questo incontro è riservato agli studenti dell’Argan.

Aperto a tutti, invece, l’appuntamento serale in parrocchia, il 26 alle ore 19.15 nella sala teatro. In occasione del Dantedì – che si celebra il 25 marzo – e per il ciclo “I Dialoghi di San Policarpo”, è in programma “Dantedì della Speranza”, che si aprirà con il saluto del professor Paolo D’Achille, presidente dell’Accademia della Crusa; prevista la partecipazione di Alessandro Calamunci Manitta, autore, regista e attore, e di Alessandro D’Oronzo, musicista e dottorando in filosofia presso l’Università di Bari. Insieme guideranno il pubblico attraverso la lettura e il commento di due momenti centrali del poema dantesco: il canto XXVII del Purgatorio e il canto I del Paradiso. La serata sarà arricchita dalla partecipazione di suor Deema Fayyad, dottoranda siriana in Teologia e membro della comunità di Al-Khalil presso il Monastero di San Mosè (Siria), e di padre Stefano Del Bove, cappellano dell’Università Gregoriana e docente. L’incontro è promosso da ProLingua International di Freddy e Leila Nicolas, insieme al Gruppo di Lettura Biblioteca Viva che nella parrocchia di San Policarpo ha uno dei suoi luoghi di ritrovo.

24 marzo 2025

Gli anziani nelle parrocchie: la scoperta di un tesoro

Anziani che aiutano i loro coetanei in difficoltà, sono di supporto alle famiglie e rappresentano un punto di riferimento fondamentale nelle comunità parrocchiali della diocesi di Roma. È quanto emerge dalla ricerca “La scoperta di un tesoro” che la Caritas diocesana presenta in occasione della prima Giornata mondiale dei Nonni e degli Anziani promossa da Papa Francesco. Si tratta di un’indagine svolta nelle tredici comunità parrocchiali che hanno aderito al programma Quartieri Solidali con iniziative che prevedono il coinvolgimento attivo del territorio nella pastorale per la Terza età.

«Amore, riconoscenza e gratitudine sono i sentimenti che ci legano agli anziani – scrive il cardinale Angelo De Donatis, vicario per la diocesi di Roma, nel presentare l’iniziativa – e per questo il nostro Vescovo Papa Francesco ha voluto istituire la Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani nella quarta domenica di luglio, vicino alla festa liturgica dei santi Gioacchino e Anna. In un’epoca in cui l’invecchiamento della popolazione viene presentato come una serie minaccia alla nostra società e alla vita delle comunità cristiane, grazie all’iniziativa del Papa e all’emersione delle tante testimonianze delle parrocchie, possiamo trovare negli anziani quel contesto necessario per la riscoperta della fede e dei valori che ci fanno cristiani. Tra questi vi sono la solidarietà tra generazioni e tra le famiglie».

Nell’introduzione della ricerca, il cardinale evidenzia come «ben 280 volontari che hanno superato i 65 anni di età si dedicano ad altre persone, più di 300, che hanno bisogno di compagnia, di aiuto per le incombenze domestiche, di accompagnamento per il disbrigo di pratiche amministrative e visite mediche. Ma non è solo questo. Sono di supporto alle loro famiglie, soprattutto dove ci sono nipoti da accudire e, grazie al loro coinvolgimento nelle comunità parrocchiali, diventano il perno per le attività liturgiche e per la catechesi dei ragazzi. I gruppi di Quartieri Solidali sono inoltre il punto di incontro della parrocchia con il quartiere: con i centri sociali anziani, con le scuole, con le associazioni di volontariato».

La Caritas di Roma ha svolto un sondaggio tra quanti sono coinvolti in Quartieri Solidali per conoscere l’impatto della pandemia sulle loro vite. Sono stati intervistati 87 anziani, in tredici parrocchie, in rappresentanza dei circa 600 che aderiscono alle iniziative promosse nelle comunità. Si tratta soprattutto di donne (81%) di età superiore ai 75 anni (66%), prevalentemente vedove (51%), che vivono sole (49%) e con un’istruzione medio alta (62% diploma o laurea). Durante il periodo della pandemia, quasi il 70% delle persone anziane già assistite dal progetto si è messa a sua volta a disposizione offrendo un qualche servizio di aiuto. In modo specifico il 30% ha offerto un servizio per un familiare, il 24,1% per le persone della parrocchia e il rimanente 27,5% per persone con cui hanno relazioni o contatti (12,6% amici, 11,5% vicini di casa, 3,4% conoscenti). Solo il 31% delle persone dichiara di non avere potuto essere di aiuto a nessuno. Il dato è molto significativo e dimostra che l’età anziana è contrassegnata certamente da diverse fragilità ma anche da variegate possibilità di mettersi a servizio degli altri, con un atteggiamento di apertura, di disponibilità e di prossimità pur nella separazione fisica.

La metà degli intervistati (il 60,9%) è riuscito a mantenere stabili le sue amicizie, mentre nel 25,3% dei casi esse sono diminuite e nel 10,3% hanno visto un certo aumento. Gli strumenti di comunicazione maggiormente utilizzati dalle persone anziane assistite risultano essere nel 56,3% dei casi le telefonate e nel 25,3% gli Sms o le chat WhatsApp. Pur avendo potuto compensare il distanziamento con i mezzi di comunicazione, l’insostituibilità della relazione di contatto appare come la richiesta più urgente. L’avvento della pandemia e del distanziamento forzato ha di fatto impedito la prosecuzione degli incontri in luoghi diversi dall’abitazione che molte persone vivevano anche in maniera informale, nella quotidianità delle loro abitudini. Infatti, se il 73,6% riferisce che nel periodo antecedente la pandemia aveva la parrocchia come luogo di riferimento per gli incontri nel proprio quartiere, un altro 32,2% utilizzava anche parchi o giardini, un 12,6% i bar di zona e il 10,3% centri ricreativi o di intrattenimento e il 3,4% indica la piazza come luogo aggregativo. Per questo, il 39,1% afferma che il bisogno maggiormente percepito durante il periodo della pandemia è stato proprio quello della compagnia, a cui succedono quelli di carattere più materiale: aiuto per fare la spesa (10,3%), supporto per le tecnologie informatiche (10,3%), aiuto per bisogni sanitari (9,2%), aiuto nella mobilità (2,3%), supporto amministrativo (2,3%). Il 25,3% ha però dichiarato di non aver avuto alcun bisogno specifico.

Invitati a riflettere sui cambiamenti intervenuti nel periodo pandemico relativamente all’aspetto della solitudine, il 48,3% dichiara di non avere notato cambiamenti di grande rilievo, la metà circa lamenta un aggravamento della sua condizione (46%) o afferma che già in precedenza soffriva una condizione di isolamento (4,6%) non dissimile da quella provocata dalla pandemia.

Quartieri Solidali è un progetto promosso dalla Caritas di Roma e finanziato con i fondi 8xmille della Conferenza episcopale italiana. Rivolto alle comunità parrocchiali, il progetto presenta nuove opportunità di animazione e di cura pastorale rivolte alle persone anziane e alle loro famiglie attraverso lo stare accanto alle storie di solitudine. L’iniziativa prende vita formalmente a partire da dicembre 2013. L’idea ispiratrice è sostanzialmente quella di ricostruire i rapporti “naturali” e sostenere le persone nel proprio quartiere mediante nuove forme di vicinanza, in modo complementare alla famiglia. Una ricostruzione della rete di aiuto possibile grazie alla creazione di un modello organizzato che faccia diventare soggetto la comunità e non il singolo. L’iniziativa propone di cambiare punto di osservazione, ossia considerare l’anziano non solo come destinatario di servizi e interventi, ma soggetto portatore di esperienza, competenze, capacità pratiche e teoriche; come risorsa per sé stesso e per la comunità. Significa quindi restituire dignità e riconoscere quel valore che fa di ogni persona l’identità e l’immagine del creatore. In particolare, sono coinvolte le parrocchie Santa Bernadette Soubirous, San Giuseppe al Trionfale, San Luca Evangelista, Nostra Signora di Lourdes, San Saturnino, Sant’Ugo Vescovo, Santa Maria Ausiliatrice, Santa Maria Maddalena De’ Pazzi, San Pio V, Santissima Annunziata, Santissimo Sacramento, San Tommaso D’Aquino, San Giuseppe al Nomentano.

Il Dossier realizzato dalla Caritas è scaricabile a questo link: https://tinyurl.com/za5a74b2

23 luglio 2021

Gli 80 anni della Madonnina di Monte Mario

Da ottant’anni la grande statua dorata della Madonnina veglia su Roma dall’alto di Monte Mario. Fu qui collocata in seguito al voto dei romani (un milione di firme) per chiedere la liberazione della città nel 1944. Si rinnova anche quest’anno, nella serata del 3 giugno, la tradizionale Festa della Madonnina. Alle 18.30, dal Centro Don Orione di via della Camilluccia, si snoderà una breve processione fino al piazzale della Madonnina dove la Messa sarà presieduta da don Fabio Rosini, direttore dell’Ufficio diocesano per le vocazioni. Il ricordo della guerra e della liberazione pacifica di Roma si concluderà con l’omaggio della corona di rose portata ai piedi della Madonnina. Gastronomia e musica prolungheranno il ritrovo popolare ai piedi della statua, che guarda e benedice la città.

Alta 9 metri, adagiata su un piedistallo di 18 metri, la Madonnina è uno dei simboli della storia recente di Roma. Fu collocata sul colle di Monte Mario come compimento di un voto popolare, con oltre un milione di firme, fatto durante la Seconda Guerra mondiale, promosso dagli Orionini e incoraggiato da Pio XII. La liberazione di Roma avvenne il 4 giugno 1944 quando, tra lo stupore di tutti, l’esercito tedesco lasciò la capitale mentre l’esercito alleato vi entrava, senza alcuna forma di violenza. I documenti storici documentano quanto è avvenuto, ma la modalità con cui avvenne la liberazione, rapida e pacifica, fece pensare al “miracolo”, a una speciale protezione di Maria.

«Alla Madonna fu promessa un’opera di culto e un’opera di carità – ricorda il parroco don Flavio Peloso –. Per questo la Congregazione accettò già durante la guerra di occuparsi di orfani e mutilatini nei due grandi edifici di via della Camilluccia, rimasti abbandonati dopo la caduta del fascismo. Solo successivamente fu possibile erigere la grande statua di Maria “Salus populi romani” che apparve, al mattino di Pasqua del 5 aprile 1953, sul punto più alto di Monte Mario». La statua dorata è opera dello scultore ebreo Arrigo Minerbi, protetto e salvato dalla comunità orionina del quartiere Appio.

25 maggio 2023

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