14 Maggio 2025

Da lunedì 18 maggio riprendono le Messe con la presenza di fedeli

Dalle basiliche papali alle parrocchie di periferia. Proseguono, nella Città Eterna, le operazioni di sanificazione delle chiese promosse da Roma Capitale e dall’Esercito italiano, in sinergia con il Vicariato di Roma, in vista della giornata di domani: lunedì 18 maggio, infatti, potranno ricominciare a essere celebrate Messe con la presenza del popolo di Dio.

Il protocollo firmato dal Governo e dalla Conferenza episcopale italiana prevede, lo ricordiamo, che l’accesso ai luoghi di culto sia effettuato in modo da evitare assembramenti; che la distanza tra le persone debba essere di almeno un metro sia lateralmente che frontalmente, che chi accede ai luoghi di culto debba indossare la mascherina per coprire naso e bocca. Si chiede inoltre di regolare gli accessi e il rispetto della normativa tramite volontari, e si ricorda ai fedeli che non è consentito entrare in chiesa qualora si abbiano sintomi influenzali o temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5° C, o ancora qualora si sia stati in contatto con malati di Covid-19.

Per quanto riguarda la celebrazione vera e propria, si chiede di ridurre al minimo la presenza di celebranti e ministranti; di evitare la presenza del coro e lo scambio della pace. La Comunione verrà consegnata al banco, senza che nessuno debba alzarsi dal proprio posto; il sacerdote e gli eventuali ministri straordinari dovranno indossare mascherina e guanti e aver igienizzato le mani; l’ostia dovrà essere offerta soltanto sulle mani dei fedeli e facendo attenzione a non toccarle.

Le parrocchie si sono organizzate per tempo, e tutto è pronto in vista di domani. A Santa Maria del Carmelo, ad esempio, il parroco don Fernando Altieri racconta che «sono stati posizionati sulle panche dei grandi bollini gialli, per indicare ai fedeli dove sedersi in modo che sia mantenuto il distanziamento». Lo stesso è avvenuto in tante comunità, come a San Giovanni Bosco, la prima parrocchia ad essere sanificata dalle squadre specializzate in campo Chimico, Biologico, Radiologico e Nucleare (Cbrn) dell’Esercito italiano, mercoledì 13 maggio. In alcune parrocchie che hanno spazi all’aperto, inoltre, si è pensato a celebrazioni all’aperto, come a San Policarpo, dove le Messe festive delle ore 9 si terranno nel campo dell’oratorio, mentre le Messe festive delle ore 10, oltre che in chiesa con la presenza di fedeli, continueranno a essere trasmesse sul canale YouTube parrocchiale e su Nsl, canale 74 del digitale terrestre, che ha gli studi nel territorio parrocchiale.

17 maggio 2020

E’ entrato nella luce della Resurrezione monsignor Fernando Belli

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,

il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

annunciano che è entrato nella luce della Resurrezione

il Rev.do

Mons. Fernando Belli,

Canonico Onorario della Basilica del Santissimo Salvatore

e Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano,

Rettore della Chiesa di Santa Maria di Loreto al Foro Traiano

dal 1983 al 2014,

Direttore dell’Ufficio per la Pastorale del Tempo Libero,

del Turismo e dello Sport del Vicariato di Roma dal 1997 al 2003,

Parroco della Parrocchia di San Romualdo Abate dal 1974 al 1979

e, ricordandone il generoso e fecondo ministero pastorale,

lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio

e alla preghiera di suffragio dei fedeli,

invocando la pace e la gioia del Signore.

I funerali si svolgeranno sabato 16 maggio 2020 alle ore 14.00,

presso la Parrocchia di Santa Maria del Carmelo

(Piazza Beata Vergine del Carmelo, 10)

15 maggio 2020

Riprese le riunioni del consiglio episcopale

È tornato a riunirsi dopo oltre un mese il consiglio episcopale, che si è tenuto eccezionalmente nell’Aula della Conciliazione, proprio per garantire maggiore distanziamento tra i partecipanti, che erano tutti muniti di mascherina. Il consiglio si è riunito con il cardinale vicario Angelo De Donatis, uscito dal periodo di malattia e convalescenza dovuto al Covi-19. Il porporato, lo ricordiamo, era stato ricoverato al Policlinico Universitario Agostino Gemelli lo scorso 30 marzo in quanto positivo al coronavirus.

L’incontro del consiglio episcopale è durato due ore e mezza. Tra gli argomenti all’ordine del giorno, anche la prossima ripresa delle Messe con la presenza del popolo, prevista da lunedì 18 maggio.

15 maggio 2020

La consegna del Padre Nostro ai catecumeni

Si tratta di «pazientare ancora un po’», ma poi i catecumeni potranno ricevere i sacramenti: nell’attesa, scrivono loro suor Pina Ester De Prisco, responsabile diocesana del catecumenato, e don Andrea Cavallini, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano, che li hanno accompagnati anche in questi mesi della “fase 1” con lettere e video.

«Come sapete – si legge nella lettera –, dal 18 maggio sarà di nuovo possibile celebrare pubblicamente la messa, sebbene con attenzioni igieniche particolari. Sarà bello tornare a vivere la celebrazione, anche perché domenica 24 e domenica 31 maggio sono le ultime due feste del Tempo di Pasqua: l’Ascensione e la Pentecoste. Vi invitiamo a tornare a messa insieme alla comunità e a riprendere contatto diretto con il vostro parroco, nel caso in cui in questo periodo abbiate sentito solo i catechisti».

Oltre all’invito a riprendere a frequentare la parrocchia, i due responsabili diocesani ricordano l’appuntamento con la consegna del Padre Nostro. Come fatto nelle ultime settimane, sul canale YouTube dell’Ufficio catechistico diocesano domenica 17, sarà caricato il video per la consegna del Padre nostro, che va guardato sia dal catecumeno eletto che dal catechista; i due dovranno poi sentirsi telefonicamente per un momento di condivisione. «La celebrazione vera e propria della consegna – ricordano suor Pina Ester De Prisco e don Andrea Cavallini – verrà fatta in parrocchia, prima di ricevere il Battesimo».

15 maggio 2020

Esigenze di culto e carità, la ripartizione dei fondi 8xmille per l’anno 2019

Esigenze di culto e pastorale e interventi caritativi: questi i due grandi settori in cui è stata suddivisa la quota dell’8xmille «assegnata alla diocesi di Roma-Ostia dalla Cei, compresi gli interessi maturati, che è stata erogata entro il mese di marzo 2020». A sottolinearlo è monsignor Mario Scala, direttore dell’Ufficio amministrativo del Vicariato di Roma.

In particolare, per la pastorale la somma erogata nel 2019 è di 4.502.963,14 euro, che sono stati utilizzati per formazione di operatori liturgici, per la costruzione di nuovi complessi e di restauro di parrocchie ed edifici di culto; ancora, per la realizzazione di iniziative comunitarie, per l’andamento della curia diocesana, per i mezzi di comunicazione sociale a finalità pastorale, per le strutture al servizio del clero anziano o malato, per il sostegno a Istituti di vita consacrata e per il funzionamento del Tribunale Ordinario della diocesi. Un’altra parte è destinata alla formazione del clero, così come per iniziative di cultura religiosa, attività di sostegno alle missioni, ad associazioni ed enti culturali.

Per interventi caritativi la somma erogata nel 2019 è pari a 4.340.265,93 euro. Nel dettaglio, sono serviti per il sostegno di nuclei familiari bisognosi, per la realizzazione di progetti solidali diocesani, per aiutare i detenuti e sostenere la Caritas diocesana. Ancora, per associazioni o enti ecclesiastici che operano nel campo della emarginazione; per i centri per il sostegno alla vita; per progetti di sviluppo dei missionari romani e al sostegno dei migranti.

Leggi il testo integrale della relazione

15 mggio 2020

«Dio ti ha amato e ti ha chiamato»: la lettera del cardinale ai sacerdoti che festeggiano il 25° di ordinazione

Roma 21-04-2013Basilica di San Pietro, Papa Francesco, celebra la messa con il rito della ordinazione presbiteralePh: Cristian Gennari/Siciliani

«Cosa resta, infatti, di venticinque anni – o quaranta – di sacerdozio, se non quel tanto Amore che Dio riversa ogni giorno con fedeltà nella nostra vita, attraverso le nostre mani, continuando a fidarsi di noi che, con il passare del tempo, siamo maggiormente consapevoli delle nostre debolezze? Cosa resta se non l’amore che noi abbiamo riversato nel cuore della gente affidata, nei momenti belli come nei periodi difficili, nel tempo dell’entusiasmo e nel tempo della fragilità?». Il cardinale vicario Angelo De Donatis scrive ai sacerdoti che avrebbero festeggiato il venticinquesimo anniversario di ordinazione presbiterale oggi, 14 maggio.

Il cardinale e il gruppo di presbiteri avrebbero dovuto «celebrare insieme al Monastero di Santa Scolastica di Civitella San Paolo», ricorda nella lettera. E lo faranno appena sarà possibile, assicura il vicario del Papa per la diocesi di Roma. Intanto «sei chiamato a vivere il 14 maggio in modo diverso – sottolinea il cardinale De Donatis –, in un tempo di isolamento inaspettato in cui il Signore ci sta prendendo per mano per educarci di nuovo. La festa con gli altri è rimandata, ma tu in quel giorno la vivrai ugualmente con Lui, nell’intimità e nell’amore della prima giovinezza, lodandolo e ringraziandolo perché ti ha amato, ti ha chiamato e ha dato sé stesso per te».

«Ti invito, come ti diceva il Papa – si legge ancora nella lettera – a rinnovare l’impegno di essere ministri, innanzitutto, dell’amore vicendevole tra gli stessi sacerdoti, in una singolare fratellanza tipica della vocazione e del ministero presbiterale. Sai bene come sia importante – e faticoso – essere fratelli tra sacerdoti; molti di voi lo sperimentate tra compagni di classe, nell’amicizia nata dai giorni del seminario, oppure lo vivete ora nel presbiterio parrocchiale. La fraternità sacerdotale è il dono più bello che ci possiamo fare e la testimonianza più credibile per la nostra gente».

Leggi il testo integrale della lettera

14 maggio 2020

E’ tornato alla casa del Padre Giovanni, fratello di monsignor Natale Loda

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,

il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

sono vicini al dolore di monsignor Natale Loda,

Rettore della Chiesa di San Giuseppe a Capo le Case,

per la morte del suo caro fratello

Giovanni

e, assicurando preghiere di suffragio, invocano Dio Padre,

ricco di misericordia, perché conceda a Giovanni il premio

della vita eterna e dia conforto ai suoi familiari.

14 maggio 2020

Partite da San Giovanni Bosco le operazioni di sanificazione straordinaria delle parrocchie romane

In tuta bianca e mascherina, i soldati dell’Esercito Italiano e gli addetti Ama hanno iniziato, ieri mattina (mercoledì 13 maggio 2020), le operazioni di sanificazione straordinaria delle parrocchie romane. Il via dalla chiesa di San Giovanni Bosco, quartiere Cinecittà, una delle più grandi della diocesi. Su richiesta del Vicariato di Roma, l’Esercito italiano – attraverso le proprie squadre specializzate in campo Chimico, Biologico, Radiologico e Nucleare (Cbrn) – e Roma Capitale sono scesi in campo con le loro forze, i primi procedendo alla sanificazione delle zone esterne, Ama invece occupandosi degli spazi interni, come le aule del catechismo e l’aula liturgica. A presiedere le prime operazioni sono intervenuti il brigadier generale Giovanni Di Blasi, comandante del comando supporti logistici dell’Esercito italiano, la sindaca di Roma Virginia Raggi e monsignor Gianpiero Palmieri, vescovo ausiliare per il settore Est della diocesi. Le operazioni sono proseguite nel pomeriggio al Divino Amore e continueranno per tutto il mese di maggio nelle parrocchie della diocesi.

Le Messe con la presenza dei fedeli potranno ricominciare, lo ricordiamo, da lunedì 18 maggio, e c’è grande attesa per questo momento. «C’è un forte bisogno di comunità – ha commentato in proposito il vescovo Palmieri – di vedere un volto amico e direi soprattutto un grande sogno di senso, di significato, di aiuto per vivere l’oggi, non solo dal punto di vista pratico ma dalle motivazioni spirituali profonde».

«Vedo negli occhi dei miei militari la soddisfazione nel rendersi utili nei confronti della popolazione – ha detto il brigadier generale Di Blasi –. Impegnati nel fare qualcosa che ci porterà nella normalità».

«Ringrazio tutti gli operatori impegnati in queste importanti operazioni – sono state invece le parole di Raggi –. Si tratta di un bell’esempio di collaborazione istituzionale con cui vogliamo far sentire la nostra vicinanza ai tantissimi fedeli che torneranno a frequentare chiese e parrocchie. Grazie alla collaborazione tra istituzioni e cittadini, lavorando insieme, Roma potrà ripartire in sicurezza e tornare gradualmente alla normalità».

14 maggio 2020

Il tempo della scelta: la lettera del cardinale vicario Angelo De Donatis ai sacerdoti e ai diaconi

Roma 10/04/2020Vaticano, Piazza San Pietro.Papa Francesco presiede la Via Crucis del Venerdì Santo in una Piazza San Pietro deserta, a causa del Covi-19 Corona Virus.Ph: Cristian Gennari

«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Signore, ci rivolgi un appello, un appello alla fede. Che non è tanto credere che Tu esista, ma venire a Te e fidarsi di Te […] Ci chiami a cogliere questo tempo di prova come un tempo di scelta. Non è il tempo del tuo giudizio, ma del nostro giudizio: il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è. È il tempo di reimpostare la rotta della vita verso di Te, Signore, e verso gli altri». Da queste parole di Papa Francesco, pronunciate durante il momento straordinario di preghiera sul sagrato della basilica di San Pietro lo scorso 27 marzo, parte il cardinale vicario Angelo De Donatis. Lo fa in una lettera, inviata ai sacerdoti e ai diaconi della diocesi di Roma, nella giornata di oggi (lunedì 11 maggio), alla quale allega una scheda «da utilizzare con il presbiterio». Non si tratta «di un programma operativo – sottolinea il cardinale De Donatis – ma di una riflessione ispirata alla Parola di Dio e che punta a cercare il senso di ciò che stiamo vivendo».

Per il vicario questo è «il tempo della scelta. Non è affatto scontato – scrive infatti – che si debba ritornare a fare tutto ciò che facevamo prima. Dobbiamo sederci, stare in silenzio, ascoltare la Parola e fare discernimento. Cominciamo noi presbiteri, facendo risuonare in noi tutto ciò che ascoltiamo: la Parola e la vita dei fratelli». Di qui una proposta concreta: tre giorni di «preghiera e se lo volete di digiuno» prima di Pentecoste. «Saltando uno dei pasti principali – sono le indicazioni fornite dal cardinale – faremo un’ora di lectio divina su un testo biblico che vi invierò, accompagnandolo con qualche domanda. In silenzio e in solitudine (ma in profonda comunione gli uni con gli altri) ognuno si metterà in ascolto del Signore che parla. Ascolteremo lo Spirito, chiedendogli di capire il tempo presente e di inspirarci scelte secondo la sua volontà. Dopo una settimana di riflessione, possiamo condividere con altri presbiteri, in piccoli gruppi del tutto spontanei e informali, quanto emerso nella preghiera».

«La preghiera – conclude il cardinale De Donatis – ci aiuterà a riconoscere ciò che è essenziale, superando le discussioni superficiali, reattive, di parte. Sono convinto che emergeranno straordinarie convergenze, poiché è lo Spirito Santo che guida la sua Chiesa».

Leggi la lettera e la scheda allegata

11 maggio 2020

La terza edizione del Cantiere Generiamo lavORO

Al via la terza edizione del Cantiere Generiamo lavORO, l’iniziativa pensata dalla Pastorale sociale della diocesi di Roma con le Acli di Roma e provincia per promuovere e rimettere al centro il lavoro dignitoso quale perno di cittadinanza e sviluppo integrale della persona e della comunità. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Confcooperative Roma, Ucid Roma, Centro Elis, CISL di Roma Capitale e Rieti, MCL Roma, AC Roma, MLAC Roma.

«Coniugando concretezza e valori in una cornice di ampio respiro – spiega l’incaricato diocesano per la Pastorale sociale, don Francesco Pesce –, il percorso è volto al rafforzamento dell’orientamento al lavoro: i partecipanti attraverso percorsi formativi strutturati ad hoc vengono accompagnati nella conoscenza delle opportunità del mercato del lavoro, nell’esplorazione del proprio potenziale e nell’acquisizione di soft skills utili all’inserimento professionale».

Ancora, spiega il sacerdote, il linea con il cammino pastorale della diocesi, «il Cantiere si avvicina alle periferie geografiche ed umane della Capitale», provando a intercettare «tutti i ragazzi che desiderano accrescere le proprie competenze per facilitare il proprio ingresso nel mondo del lavoro». A tutti loro sarà offerto un percorso che quest’anno avrà modalità differenti dai classici incontri frontali, per via dell’emergenza sanitaria. Spazio, dunque, alle lezioni on line videoregistrate, accessibili tramite una piattaforma e poi disponibili per essere riviste e approfondite. Ancora, a partire dal 3 giugno saranno attivati a cadenza settimanale i primi cinque laboratori on line e, in base alle successive misure normative, si potrà eventualmente prevedere la formazione in presenza da settembre.

«L’emergenza sanitaria del coronavirus – riflette la presidente delle Acli di Roma e provincia Lidia Borzì – ha inevitabilmente accelerato il processo di cambiamento d’epoca che stiamo attraversando ed è fondamentale pertanto riflettere sul potenziale impatto che l’epidemia avrà sul mondo del lavoro. Il Cantiere Generiamo lavORO, intende cogliere questa spinta all’innovazione e costruire nuove ed innovative opportunità per i giovani, affinché il coronavirus non lasci solo “macerie” ma riesca a colmare il vuoto che questo periodo ha fatto emergere».

I giovani intenzionati a partecipare potranno compilare la scheda di iscrizione ed inviarla alla mail generiamolavoro@gmail.com o richiedere informazioni al numero 3420720415. Maggiori informazioni sul sito www.acliroma.it.

11 maggio 2020

I cento anni della parrocchia di Cristo Re

Il 18 maggio 1920 nasceva san Giovanni Paolo II e veniva posta la prima pietra per l’edificazione della parrocchia del Sacro Cuore di Cristo Re, al quartiere Della Vittoria. Sessanta anni dopo, la comunità di viale Mazzini festeggiava l’importante anniversario e insieme il compleanno del Papa polacco, che proprio quel giorno era andato a visitarla. Sono passati altri quarant’anni, e la parrocchia si prepara a compiere cento anni, il primo secolo di vita.

«Per l’occasione sarebbe dovuto venire il cardinale Angelo De Donatis, era già tutto organizzato – racconta il parroco padre Albino Marinolli – ma naturalmente la pandemia ci ha costretto a cambiare i programmi; sposteremo tutto a quando si potrà, anche l’anno prossimo». Intanto il sacerdote dehoniano gioisce della possibilità di celebrare la Messa all’interno della chiesa progettata da Marcello Piacentini proprio il 18 maggio: «Per ora stiamo distanziando i banchi e facendo grandi pulizie – dice – ma aspettiamo anche l’intervento del Comune per la sanificazione più approfondita». Per il centenario sono stati preparati anche alcuni video disponibili sul sito internet parrocchiale: http://www.cristoreroma.it/.

11 maggio 2020

Incontri on line di formazione con la Caritas diocesana

Tre appuntamenti on line per le parrocchie promossi dalla Caritas diocesana di Roma, per approfondire tematiche quali “La carità al centro della vita ecclesiale per abitare con il cuore la città”, “La Caritas parrocchiale e la sua missione”, “La testimonianza della Caritas nelle parrocchie della Chiesa di Roma”. A parlarne saranno rispettivamente il vescovo ausiliare Gianpiero Palmieri, delegato diocesano per la carità; don Francesco Soddu, direttore di Caritas italiana, e monsignor Enrico Feroci, già direttore della Caritas di Roma, in tre video incontri disponibili sul sito della Caritas romana.

«È un percorso – spiegano dalla Caritas – che si colloca in un tempo particolare, doloroso eppure propizio, in cui con la sollecitudine che ci deriva dall’emergenza – ascoltiamo il grido della città e ci attiviamo per darle segni di speranza – siamo chiamati ad alzare lo sguardo e immaginare una Caritas che con occhi nuovi guardi al futuro della Chiesa di Roma, come ci ha chiesto papa Francesco».

11 maggio 2020

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