6 Maggio 2025

Corso di formazione al volontariato diocesano (Uff. Past. Anziani e Malati)

Corso di formazione al volontariato diocesano (Uff. Past. Anziani e Malati)

Alla Trasfigurazione, verso il 90° di fondazione

La storia passata della comunità parrocchiale della Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo, nel quartiere Monteverde, si riflette ancora oggi in quelli che «rimangono i suoi tratti distintivi» ossia «l’accoglienza e l’ecumenismo». È il parroco don Marco Valenti a fare questa riflessione, anche se soltanto da pochi mesi è alla guida della parrocchia, che «si appresta a vivere il suo 90° anniversario dalla fondazione» e che oggi pomeriggio riceverà la visita pastorale del cardinale vicario Baldo Reina.

«Mi ha colpito molto scoprire che al tempo della guerra qui furono nascosti e salvati circa 100 ebrei, con tutti i rischi che questo comportava», dice il sacerdote, ricordando poi come la parrocchia ebbe un ruolo pure nell’accoglienza degli esuli dalla dittatura militare argentina. Anche oggi questa «è una comunità di persone sensibili e attente all’altro e dalla quale mi sono sentito e mi sento accolto», continua don Valenti, sottolineando «i tratti della fede e della carità oltre che la cura e l’attenzione alla formazione alla vita cristiana».

Permane vivo il ricordo di don Andrea Santoro, che fu viceparroco alla Trasfigurazione dal 1971 al 1980, ucciso a Trabzon, in Turchia, dove esercitava il suo ministero come fidei donum. «Oggi molti di noi parrocchiani fanno parte dell’associazione intitolata a don Andrea, con cui io mi sono preparato per ricevere la Prima Comunione», dice Enrico, catechista. Proprio in tema di dialogo e di ecumenismo, aggiunge, «è bello ricordare che da diversi anni la nostra parrocchia ospita una comunità ortodossa di copti, cui sono stati assegnati alcuni spazi dove si riuniscono per le loro celebrazioni».

Ancora, le attività dell’oratorio per i più piccoli, con la proposta anche estiva per 6 settimane dopo la fine della scuola, e l’attenzione rivolta ai più giovani che «una volta alla settimana vengono coinvolti, in sinergia con la Comunità di Sant’Egidio, nella distribuzione di pasti caldi ai senza fissa dimora», continua Enrico. Inoltre, rispetto all’ambito della carità, il parrocchiano ricorda le attività «del centro di ascolto della Caritas che stanno ripartendo dopo una battuta d’arresto dovuta alla pandemia». Da parte sua, Umberto osserva «l’ottima apertura della parrocchia al territorio» con la messa a disposizione di spazi per iniziative e incontri «su temi sociali quali la pace o l’ambiente» e, più in generale, con «la presenza di associazioni impegnate in varie attività». Umberto stesso ne presiede una di volontariato denominata “Koinonia”: «Sosteniamo dei progetti di sviluppo in alcune missioni comboniane dell’America Latina e dell’Africa, precisamente in Kenya e in Zambia», spiega

La parrocchia sta organizzando in questo periodo i pellegrinaggi alle basiliche papali in occasione del Giubileo: il primo, a San Pietro, è in programma per il 22 febbraio e sono già 150 i fedeli che hanno aderito. Infine, il parroco fa presente che «stiamo ospitando il corso Caritas per gli operatori della pastorale carceraria che opereranno nella struttura destinata ad ospitare detenute con figli che è nel nostro territorio, a pochi metri dalla parrocchia – spiega il sacerdote –. Gli edifici donati e messi a disposizione della Caritas sono in fase di ristrutturazione e adeguamento e saranno presto destinati a questa accoglienza delle detenute». (di Michela Altoviti da Roma Sette)

23 febbraio 2025

La Festa del Santo Bambino a San Giovanni Crisostomo

È una giornata di festa ricca di segni e di appuntamenti importanti quella di oggi per la parrocchia di San Giovanni Crisostomo, nel quartiere Talenti. La comunità riceve infatti la visita pastorale del cardinale vicario Baldo Reina «in concomitanza con la giornata del Santo Bambino e il 56° anniversario della dedicazione della nostra chiesa», spiega il parroco don Massimo Tellan. Il momento centrale della mattinata, dopo la solenne accoglienza del Santo Bambino dell’Ara Coeli nel piazzale della parrocchia, sarà la celebrazione eucaristica delle 11, presieduta dal porporato. Nel pomeriggio invece ci sarà «la celebrazione comunitaria dell’unzione degli infermi aperta a tutti gli ammalati e gli anziani della parrocchia e poi la preghiera conclusiva con la benedizione dei bambini, con particolare attenzione ai battezzati dello scorso anno e ai nuovi nati», sono ancora le parole del sacerdote che guida la parrocchia dal 2012.

Don Massimo è anche il cappellano della sede Rai degli studi intitolati a Fabrizio Frizzi, che afferiscono al territorio, e il dirigente scolastico della scuola parrocchiale “Paolo VI”, che «ha 2 sezioni dell’infanzia e 5 classi di primaria», dice Erika, docente da 15 anni. «Il nostro progetto educativo mira alla formazione di crescita del cittadino e del cristiano – spiega l’insegnante –. Viviamo una scuola dinamica, arricchita da proposte quali il teatro o le gare di atletica oltre che dal lavorare in gruppo e a classi aperte».

Punto di forza è il legame con la parrocchia, «contesto in cui i bambini vivono le attività extracurriculari, dal catechismo allo sport, crescendo in un’autonomia degli spazi e con adulti di riferimento che hanno la stessa visione di crescita e che offrono e garantiscono quindi ai piccoli coerenza e continuità», dice ancora Erika. Si rivolgono infatti «ai bambini e agli adolescenti tra i 6 e i 15 anni» le attività proposte dall’associazione sportiva autonoma che «opera negli ambienti della parrocchia dal 2013 e che vede impegnati una trentina di istruttori e circa 650 iscritti». A dirlo, presentando le attività «che vanno dal calcio a 5 alla danza, dal fitness al karate», è Antonio, presidente dell’associazione dal 2020, che evidenzia come «tra le diverse realtà – scuola, associazione e parrocchia – c’è una buona sinergia e si è creata una rete di relazioni ottimale e proficua».

Interessa nello specifico «i bambini delle classi quarta e quinta primaria, circa un’ottantina, il percorso biennale di preparazione alla Confessione e alla Prima Comunione» dice Alessandra, storica catechista della parrocchia, mettendo in luce «l’importanza del coinvolgimento delle famiglie in questo percorso che strutturiamo con attività e giochi». Alessandra è tra gli oltre 20 volontari della Caritas parrocchiale. «Guardando al carisma del nostro santo patrono – sottolinea – teniamo molto come comunità alla dimensione della carità. Siamo impegnati con il centro di ascolto, aperto il lunedì mattina, e con la distribuzione di pacchi viveri e di vestiario il giovedì». Inoltre ciclicamente vengono organizzate delle raccolte alimentari nei supermercati della zona e vi è una collaborazione con l’Emporio della solidarietà di San Ponziano. Attento alle esigenze dei più poveri lontani è invece il gruppo Operazione Mato Grosso. (di Michela Altoviti da Roma Sette)

16 febbraio 2025

Visita pastorale alla parrocchia San Pio X

Visita pastorale alla parrocchia San Pio X

Santa Messa con un gruppo di presbiteri presso la casa di esercizi spirituali Santi Giovanni e Paolo

Santa Messa con un gruppo di presbiteri presso la casa di esercizi spirituali Santi Giovanni e Paolo

L’Orp nella Turchia dei Concili e la preghiera per il Papa

Il gruppo di pellegrini in Turchia

La preghiera per Papa Francesco, il silenzio e il Salve Regina intonato da suor Rebecca Nazzaro. In Turchia, nella casa di Maria di Efeso, dove si tramanda che la Madonna abbia vissuto i suoi ultimi anni con san Giovanni Evangelista, sono le 15.30. La Sala Stampa della Santa Sede non ha ancora fatto sapere dell’«insorgenza della polmonite bilaterale» che ha costretto i medici ad adottare «un’ulteriore terapia farmacologica» per assistere il pontefice, ricoverato al Gemelli da venerdì scorso, 14 febbraio. Nella cappella adiacente al santuario mariano di Efeso, è appena finita la Messa, celebrata da don Giulio Villa, parroco di Santa Bernadette Soubirous. Tutti si stanno stringendo in preghiera per il Papa. È uno dei momenti più intensi della giornata di ieri, 18 febbraio, che ha vissuto la delegazione dell’Opera romana pellegrinaggi (Orp), partita lunedì mattina per un viaggio nella Turchia dei Concili, a 1.700 anni da Nicea.

Ad accompagnare il gruppo, don Giovanni Biallo e suor Rebecca Nazzaro, direttrice del Servizio per la pastorale dei pellegrinaggi dell’Opera romana. Alla fine della celebrazione, la religiosa ha rivolto il suo pensiero a Francesco. «Maria – ha detto ai canali social della diocesi di Roma -, accompagnaci e rimani sempre vicina alla Chiesa e al Santo Padre, soprattutto adesso che non sta bene e sta vivendo un momento difficile nella sofferenza. Il santuario – ha aggiunto – è un luogo di grande suggestione, di riconoscenza e gratitudine al Signore. Come l’Apostolo Giovanni, ci sentiamo ancora una volta abbracciati dalla nostra Madre. Chissà quante volte avrà vissuto con lei sentimenti di misericordia e amore. Per questo le diciamo grazie e le affidiamo Papa Francesco», ha concluso suor Rebecca.

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19 febbraio 2025

Papa Francesco ha una polmonite bilaterale

«Gli esami di laboratorio, la radiografia del torace e le condizioni cliniche del Santo Padre continuano a presentare un quadro complesso. L’infezione polimicrobica, insorta su un quadro di bronchiectasie e bronchite asmatiforme, e che ha richiesto l’utilizzo di terapia cortisonica antibiotica, rende il trattamento terapeutico più complesso. La tac torace di controllo alla quale il Santo Padre è stato sottoposto questo pomeriggio, prescritta dall’equipe sanitaria vaticana e da quella medica della Fondazione Policlinico ‘A. Gemelli’, ha dimostrato l’insorgenza di una polmonite bilaterale che ha richiesto un’ulteriore terapia farmacologica. Ciononostante Papa Francesco è di umore buono. Questa mattina ha ricevuto l’eucarestia e, nel corso della giornata, ha alternato il riposo alla preghiera e alla lettura di testi. Ringrazia per la vicinanza che sente in questo momento e chiede, con animo grato, che si continui a pregare per lui».

Lo riferisce la Sala Stampa della Santa Sede in una nota diffusa la sera del 18 febbraio che aggiorna sulle condizioni di salute del Pontefice, ricoverato dallo scorso 14 febbraio.

Udienze

Udienze

Incontro con la XXXIII Prefettura

Incontro con la XXXIII Prefettura

Intervento del cardinale vicario Reina sul Quarticciolo

La parrocchia dell'Ascensione di Nostro Signore Gesù Cristo, al Quarticciolo

In questi giorni le cronache locali e nazionali stanno dando molto risalto alla situazione in corso al Quarticciolo e si è acceso un ampio dibattito su ciò che sta avvenendo e su ciò che bisogna fare. Il cardinale vicario Baldassare Reina desidera intervenire per offrire lo sguardo della Chiesa. Egli desidera confermare che la Chiesa è presente e accompagna il cammino che si sta compiendo al Quarticciolo, che coinvolge tutti gli attori istituzionali e sociali, e per invitare tutti a dialogare, a collaborare e a camminare insieme per affrontare le sfide che il Quarticciolo e tutta la città presentano. Di seguito il testo del cardinale vicario.

Secondo il mandato di Gesù, la Chiesa, mentre annuncia il Regno di Dio, cammina nella storia, prendendo per mano le persone e le realtà sociali e accompagnandole nel cammino verso la costruzione della città dell’amore. Per questo motivo la diocesi di Roma ha organizzato il 25 ottobre un’assemblea diocesana intitolata “Ricucire lo strappo: oltre le disuguaglianze”, frutto di un cammino condiviso nell’anniversario dello storico convegno sui “mali di Roma”. All’assemblea ha partecipato anche il Santo Padre Francesco, che nel discorso conclusivo ha dato a questa diocesi un mandato chiaro: «Prego per voi, perché siate testimoni audaci del Vangelo capaci di portare la lieta notizia dei poveri e la lieta notizia ai poveri, ricucire gli strappi e seminare la speranza!».

È con questo spirito che guardiamo alle tante sfide di questa città che amiamo. La Chiesa di Roma si fa presente in ogni angolo della città, attraverso parrocchie, comunità religiose, discepoli di Gesù che operano per testimoniare e diffondere l’amore di Dio, e prende per mano tutte le persone di buona volontà, dialogando e collaborando con le istituzioni e con tutte le realtà sociali, nel rispetto delle competenze e degli ambiti proprio di ciascuno. Il Quarticciolo è una storica borgata della nostra città colpita con forza dalla sofferenza sociale, dalla criminalità, dalla paura, da tensioni, ma al tempo stesso segnata da una luminosa presenza della comunità cristiana e di associazioni e movimenti popolari che si impegnano a favore dei più poveri.

La situazione al Quarticciolo ha suscitato molti interventi e ha acceso anche aspre polemiche, talvolta frutto di incomprensioni. La Chiesa non è e non può essere indifferente davanti a tutto questo: essa ha il mandato, conferitole da Gesù, di operare perché tutte le persone si sentano amate, si prendano per mano e sperimentino la bellezza di essere parte di una grande fraternità. Per questo motivo la diocesi di Roma si è subito attivata per ricucire gli strappi, promuovere il dialogo e la collaborazione tra le varie realtà sociali e le istituzioni e per favorire l’assunzione di scelte e percorsi efficaci, che rispondano a tutti i bisogni manifestati dalle persone che abitano il Quarticciolo. Abbiamo svolto incontri, con il protagonismo di tutti gli attori coinvolti, rappresentanti di istituzioni, amministrazione di Roma Capitale e del Municipio, parrocchia, associazioni e movimenti popolari riuniti nel Polo Civico Quarticciolo. Il significato di questo cammino è prendersi per mano, tutte le persone di buona volontà, per camminare insieme e fare in modo che la civiltà dell’amore fiorisca sempre di più anche al Quarticciolo. Accanto all’azione importantissima delle forze dell’ordine per sradicare la criminalità organizzata, occorre sostenere e incentivare la riqualificazione sociale, perché solo le relazioni di solidarietà e di fraternità riescono a sconfiggere la sofferenza sociale, l’esclusione, le ingiustizie: è ciò che tutti insieme, con fatica e con passione, stiamo provando a fare.

Ringrazio quanti stanno operando nei vari ambiti, istituzionali, civili, spirituali, per la riqualificazione materiale e sociale e per costruire solidarietà e fraternità al Quarticciolo. A tutti assicuro che la Chiesa è presente, con la preghiera e con l’azione, perché nessuna persona resti sola o inascoltata, perché si possano trovare soluzioni efficaci e perché possiamo dare carne tutti insieme alla civiltà dell’amore.

18 febbraio 2025

Visita la parrocchia di San Stanislao

Visita la parrocchia di San Stanislao

Incontro con i Direttori

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