6 Agosto 2025

Messa a San Pietro in Vincoli

Alle 17.30 celebra la Messa a San Pietro in Vincoli con la comunità delle Piccole Sorelle dei Poveri.

L’invito nella Messa Internazionale a Lourdes: scendere, contemplare, rallegrarsi

Mercoledì 28 agosto è stata la terza giornata del pellegrinaggio diocesano a Lourdes – organizzato da Opera romana pellegrinaggi con Unitalsi – ed è iniziata con la Messa Internazionale, presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis, con più di cinquemila pellegrini riuniti nella basilica sotterranea San Pio X.

Nella sua omelia, il cardinale ha invitati i fedeli a vivere i tre verbi: scendere, contemplare, rallegrarsi. «È ciò che ha fatto Gesù con l’incarnazione. È ciò che ha fatto Maria a Lourdes. È ciò a cui siamo chiamati noi, pensando alla sete di misericordia che ha il mondo». Al termine della celebrazione, le reliquie di santa Bernadette sono state trasportate in processione sull’altare della grotta dove il cardinale ha recitato l’Angelus.

Alle ore 16, nella basilica del Rosario, gli oltre cinquecento fedeli romani si sono ritrovati per ascoltare la catechesi del cardinale, che si è conclusa con la recita del Rosario alle 18 alla Grotta. Alle ore 21 la tradizionale processione “aux flambeaux” è stata condotta dal cardinale che dopo la benedizione ha augurato a tutti una buona notte

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29 ottobre 2019

San Giuseppe dei Falegnami un anno dopo: benedizione e apertura del cantiere

Il 30 agosto 2019 ricorre un anno dal crollo della copertura di San Giuseppe dei Falegnami al Foro Romano. In questi dodici mesi, l’Ufficio edilizia di culto e beni culturali del Vicariato di Roma ha coordinato i lavori di restauro della chiesa per restituire questo prezioso luogo di culto alla città.

I risultati fin qui ottenuti saranno condivisi nella giornata del 30 agosto attraverso una straordinaria apertura del cantiere, dalle ore 10 alle ore 18. Il via con il rito di benedizione della nuova copertura, presieduto da monsignor Daniele Libanori, vescovo ausiliare per il settore Centro e rettore della chiesa, di cui è titolare il cardinale Francesco Coccopalmerio. I cittadini, i rappresentanti delle istituzioni e i giornalisti che desiderano partecipare all’evento, saranno accompagnati nel corso della visita da un team di professionisti che illustrerà le fasi di avanzamento dei lavori.

A pochi giorni dal crollo, i tecnici dell’Ufficio edilizia di culto e beni culturali hanno predisposto e seguito le attività di sgombero delle macerie, messa in sicurezza e il contestuale riconoscimento, recupero e catalogazione delle parti lignee del cassonettato e della struttura di copertura crollate; operazioni svolte sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Speciale Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Roma, e secondo le indicazioni della Procura di Roma, che ancora oggi sta svolgendo le sue attività.

«Dal 3 giugno ad oggi sono state realizzate e giustapposte le due nuove capriate in sostituzione di quelle collassate – sottolinea il progettista e direttore dei lavori Alessandro Bozzetti –, mentre è stato possibile conservare, mediante l’inserimento di alcuni elementi, le strutture ancora in situ che sostengono la parte del cassonettato rimasto in opera. È stata poi realizzata tutta l’orditura secondaria della copertura, compreso il posizionamento di un sistema di isolamento termico, che permette di controllare il microclima del sottotetto e tenere i valori di temperatura e umidità all’interno di un definito intervallo, ideale per la migliore conservazione del legno delle strutture delle falde e del cassettonato. Questo nuovo sistema si integra con la progettazione di un monitoraggio ambientale, in armonia con la Soprintendenza e il contributo scientifico del professor Giovanni Carbonara e secondo il protocollo GBC HB (Green Building Council Historic Building), al fine di conseguire un intervento sostenibile».

Contemporaneamente tutti i frammenti lignei del cassettonato recuperati sono stati puliti, consolidati, trattati con sostanze antiparassitarie e censiti per definirne l’esatta ricollocazione, anche grazie all’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro che, nel mese di luglio, ha eseguito un cantiere scuola con alcuni studenti del secondo anno provenienti dalla sede di Matera.

«Attraverso i dati ottenuti da laser scanner e i rilievi effettuati prima e dopo il crollo – prosegue Bozzetti –, e al fine di realizzare correttamente il ripristino del cassettonato, il team di professionisti ha realizzato un modello in BIM (Building Information Modeling) che sarà la base di partenza per la progettazione del sistema di sospensione del cassettonato e garantirà la comprensione e la corretta geometria del costruito». Tutti gli interventi sono stati possibili grazie innanzitutto al contributo dell’otto per mille della Chiesa Cattolica, ma anche ad altre donazioni tra cui l’importante sostegno del Centro Commerciale Euroma2, nella persona del presidente Davide Zanchi, che hanno aderito al progetto “Insieme Ri-Costruiamo”.

Si conclude dunque il restauro della copertura, ma si prosegue con i lavori nell’aula di culto, il riposizionamento del cassonettato, il restauro dei due organi storici e il consolidamento della volta della Cappella del Crocifisso. «Molto resta da fare – osserva monsignor Libanori – ma San Giuseppe dei Falegnami è sempre nel cuore dei romani!».

Gli interessati a conoscere l’evolversi dei lavori, possono farlo attraverso il sito internet www.sangiuseppedeifalegnami.org, sul quale è possibile seguire il cantiere attraverso un’accurata documentazione fotografica in costante aggiornamento. Sulla stessa piattaforma, chi volesse potrà sostenere i restauri con una donazione (totalmente deducibile dal reddito d’impresa), per sentirsi parte di una Chiesa viva e presente, anche attraverso il mantenimento delle opere artistiche e storiche della nostra città.

28 agosto 2019

La Via Crucis a Lourdes con le preghiere per Roma

«Quando si prende la croce non possiamo fermarci. Inizia un cammino. Affrontare la vita può esser fatica, dolore, ma oggi vogliamo pensare alla croce come ad un invito alla gioia. La meta non è solo il Calvario. La meta è un giardino. La meta è un abbaglio di Luce infinita che riempie la vita per sempre». Nella seconda giornata del pellegrinaggio diocesano a Lourdes (martedì 27 agosto), organizzato dall’Opera romana pellegrinaggi con l’Unitalsi – il cardinale vicario Angelo De Donatis ha guidato la Via Crucis.

Nonostante la distanza da Roma, il pensiero e le sue parole sono state per la nostra diocesi. «Ogni giorno Roma si riempie di gente diversa – ha detto nella Terza Stazione –. Automobili e autobus, persone da sole o in compagnia… Tante parole, tanti silenzi, sguardi perduti in un piccolo schermo… Lamentele per le buche, per i rifiuti, per chi ci governa, forse anche per le nostre parrocchie. Oggi vogliamo vedere la nostra città dallo Sguardo che tocca la terra».

Ancora, il cardinale ha pregato per i poveri di Roma, per tutte le famiglie che la abitano, per i giovani, per gli «anziani abbandonati, nelle case o nei luoghi di riposo», per tutti coloro che, come il Cireneo, «sono chiamati ad alleviare i dolori degli altri».

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28 agosto 2019

La Messa alla Grotta: «Bernadette ci invita ad aprirci al nuovo»

È iniziata con la Messa alla Grotta la giornata di oggi, martedì 27 agosto, per gli oltre cinquecento partecipanti al pellegrinaggio diocesano a Lourdes. A presiederla il cardinale vicario Angelo De Donatis, che ha esordito sottolineando come il santuario mariano sia per tutti «un luogo familiare», dove c’è «una Madre che, come ogni madre, non ci lascia sulla porta».

«Oggi il Signore vuole dare novità alla tua vita personale, familiare e comunitaria – ha detto ancora il porporato –. Siamo qui, come diocesi di Roma, a chiedere anche la novità per la nostra Chiesa. Quante volte anche le nostre parrocchie si sono arroccate su false sicurezze di benessere pastorale, sul “si è sempre fatto così”. Quante volte ci siamo chiusi per pochi eletti, credendo di avere tutto e evitando di percorrere le strade della vita quotidiana… Bernadette ci invita ad aprirci al nuovo, in questo tempo favorevole, in questo giorno della salvezza, in questa ora della Misericordia».

Nel giorno in cui la liturgia ricorda santa Monica, il cardinale De Donatis ha concluso la sua omelia soffermandosi sulla figura della madre di sant’Agostino: «Lei – ha detto – ha pregato e ha pianto perché il figlio potesse tornare a sentirsi povero, pronto ad accogliere Dio e ad abbandonare le vie del peccato e della menzogna». Quindi l’esortazione finale: «Signore, oggi la Chiesa di Roma qui rappresentata, vuole essere davanti a Maria come una madre che piange, come Monica. Aiuta i nostri figli a tornare poveri, a sentirsi bisognosi di Te. Fa’ che le nostre comunità possano sentire il grido di tanti che attendono amore e giustizia. Fa’ che possiamo abitare con il cuore, lì dove vive ogni uomo che ti attende».

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27 agosto 2019

Al via il pellegrinaggio diocesano a Lourdes

Sono partiti questa mattina, lunedì 26 agosto, dall’aeroporto di Fiumicino i partecipanti al pellegrinaggio diocesano a Lourdes; si fermeranno nella cittadina di Bernadette Soubirous fino a giovedì 29 agosto. A guidarli è il cardinale vicario Angelo De Donatis.

«Vogliamo iniziare l’anno pastorale sotto la protezione di Maria – ha detto il porporato prima di imbarcarsi sul volo Ap 5305 di Albastar –, portare da lei tutti quei desideri, quegli itinerari che abbiamo meditato in questo periodo come diocesi, e vogliamo pregare perché tutto questo avvenga non secondo la nostra volontà, ma secondo l’azione dello Spirito che vive in questa nostra Chiesa. Maria ci accompagna, maestra di vita spirituale».

Al pellegrinaggio, affidato all’organizzazione tecnica dell’Opera romana pellegrinaggi, partecipano decine di fedeli della diocesi, realtà parrocchiali e un gruppo del Pontificio Seminario Romano Maggiore. Con loro i vescovi monsignor Paolo Ricciardi, delegato per la pastorale sanitaria; monsignor Gianrico Ruzza, ausiliare per il settore Sud; monsignor Guerino Di Tora, ausiliare per il settore Nord; e monsignor Gianpiero Palmieri, ausiliare per il settore Est. Presenti anche l’assistente ecclesiastico nazionale dell’Unitalsi, monsignor Luigi Bressan; l’assistente regionale del Lazio don Gianni Toni; e l’amministratore delegato dell’Orp monsignor Remo Chiavarini.

«Grazie a Dio anche quest’anno la diocesi di Roma è fedele a questo appuntamento di fine agosto – rimarca monsignor Chiavarini – in cui tutte le realtà diocesane sono chiamate a recarsi a Lourdes per mettere nelle mani della Vergine Maria la vita della diocesi e l’anno che inizia, perché, come si sa, il “vero capodanno” è il primo di settembre. Ancora una volta siamo insieme all’Unitalsi, per sottolineare una volta di più la diocesanità di questa esperienza».

Intenso il programma di questi quattro giorni alle pendici dei Pirenei, tra celebrazioni eucaristiche, Via Crucis, processione “aux flambeaux” e catechesi. In particolare, mercoledì 28 alle ore 18, la recita del Rosario alla Grotta sarà guidata dal cardinale De Donatis e trasmessa in diretta da Tv2000. Quest’anno, per la prima volta, il pellegrinaggio diocesano sarà seguito dai social della diocesi di Roma.

26 agosto 2019

Pellegrinaggio a Lourdes

Dal 26 al 29 agosto presiede il pellegrinaggio diocesano a Lourdes organizzato dall’Opera Romana Pellegrinaggi.

Pellegrinaggio diocesano a Lourdes

Pellegrinaggio diocesano a Lourdes.

E’ tornata alla casa del Padre la Signora Tina, mamma di don Marco Ridolfo

Giovedì 22 agosto 2019 è tornata alla casa del Padre

 la Signora Tina,

mamma di don Marco Ridolfo,
parroco della Parrocchia di San Cirillo Alessandrino in Roma

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,
sono vicini al dolore di don Marco per la perdita della sua cara mamma e,
assicurando preghiere di suffragio, invocano il Signore Dio,
ricco di misericordia, perché conceda a Tina il premio
della vita eterna e dia conforto ai suoi familiari.

Le esequie si svolgeranno oggi 23 agosto 2019 alle 16:30
presso la parrocchia di Sant’Anna a Caltagirone (CT)

Assunzione della Beata Vergine Maria

Assunzione della Beata Vergine Maria.

San Giuseppe dei Falegnami, ad un anno dal crollo le speranze, i lavori, il restauro – Testimonianza di S.E. Mons. Daniele Libanori

RETTORIA DI S. GIUSEPPE DEI FALEGNAMI

Stanno procedendo rapidamente i lavori per il ripristino del tetto della Chiesa di S. Giuseppe dei Falegnami al Foro Romano. Poi sarà la volta del cassettonato, di cui si spera di poter inaugurare il restauro durante il periodo natalizio.

Alle 14.59 del 30 agosto scorso un boato e una nuvola di polvere hanno sconvolto la quiete estiva. I turisti in visita al carcere mamertino e i pochi presenti sulla piazzetta sono fuggiti urlando verso l’angolo più lontano. La chiesa era chiusa e io stavo riposando, essendo rientrato più tardi del solito dall’ufficio. Il tonfo improvviso, una leggera scossa, le grida e la nuvola di polvere mi portavano a pensare a un attentato al Campidoglio: erano giorni in cui l’allarme era più vivo di quanto non sia ora. Ma il suono insistito del campanello e il grido di un vigile urbano che invitava ad uscire perché era crollata la Chiesa mi ha subito restituito il quadro di ciò che era accaduto. Sono uscito immediatamente; l’aria era densa di polvere. Uno sguardo, poi sono rientrato andando alla Chiesa per vedere come recuperare il Santissimo. Il portone che dall’oratorio dà sulla Chiesa era sbarrato dalle travi crollate. Mi sono diretto alla Sagrestia e di là al presbiterio, che era stato risparmiato dal crollo. Ho preso la pisside e l’ho portata in casa, poi sono uscito di nuovo. Non ho guardato l’orologio, ma non era passato un quarto d’ora e nella piazzetta antistante il Carcere Mamertino c’era il mondo intero: il Soprintendente dott. Prosperetti, la Soprintendente per il Foro Romano, i Vigili Urbani, la Polizia Capitolina, i Pompieri, la Polizia e i Carabinieri. Un apparato imponente e immediatamente operativo con un’efficienza da manuale. Dopo qualche minuto è arrivato Mons. Ruzza con don Pier Luigi Stolfi. Confesso che sono stato stupito di un simile spiegamento di forze, tanto più che non c’erano state vittime. Ma questo potevo saperlo solo io. E probabilmente non avevo ancora realizzato la gravità di ciò che era accaduto. Attorno a me vedevo affaccendarsi persone che, ciascuna secondo la sua competenza, si muoveva con rapidità e precisione; i tecnici si confrontavano per le prime valutazioni.

Sono seguiti sopralluoghi e indagini scientifiche per comprendere le cause del disastro.

Poi l’inizio dei lavori di sgombero: un’impresa da manuale. Le macerie sono state rimosse a mano per recuperare tutti i pezzi del prezioso controsoffitto ora in fase di restauro. Grazie alla cura meticolosa di quella raccolta si può contare su oltre il 90 per cento della vecchia struttura, che potrà essere ricollocata. Poi la rimozione delle macerie mantenendo ciascuna delle travi nella posizione di caduta mediante l’allestimento di supporti. Alla fine restava un intrico di travi come sospeso quasi fosse un’istallazione. I tecnici in questo modo hanno potuto ricostruire la dinamica della caduta. Infine lo sgombero delle travi e delle suppellettili e l’inizio dei lavori di restauro.

Le pale d’altare, a cominciare da quella di Carlo Maratti – una splendida natività – non hanno subito alcun danno. Le pareti della Chiesa sono rimaste sostanzialmente integre perché il crollo si è verificato al centro della navata. Le cantorie hanno subito danni facilmente recuperabili. Il pavimento invece ha registrato, analogamente ai lacunari istoriati che decoravano il cassettonato, il danno maggiore e richiederà un intervento significativo.

In tutto questo, se dobbiamo riconoscere la gravità della ferita al patrimonio artistico, dobbiamo anche essere grati a Dio perché non vi sono state vittime. Solo due giorni dopo si sarebbe dovuto celebrare un matrimonio …

Da mesi stiamo assistendo a un intervento di restauro che si sviluppa con un tempismo veramente eccezionale, sotto la direzione dell’ing. Alessandro Bozzetti dello Studio Croci e della Soprintendenza e con l’assidua sorveglianza di don Pier Luigi Stolfi, Commissario Straordinario della Confraternita di S. Giuseppe dei Falegnami, proprietaria della Chiesa. Sono state ricollocate le nuove capriate e a giorni inizierà la posa delle coperture, che si spera di completare nell’anniversario del crollo.

Tutte le fasi di questo processo sono state attentamente documentate e ci auguriamo di poterle vedere pubblicate unitamente alle indagini tecniche e ai progetti di recupero perché ci sembra che questo intervento per molti aspetti potrà costituire un modello per interventi analoghi sul nostro splendido patrimonio artistico e religioso.

+ Daniele Libanori SI

 

Chiunque sia interessato a conoscere l’evolversi dei lavori, può farlo attraverso la piattaforma web, www.sangiuseppedeifalegnami.org, sulla quale è possibile seguire il cantiere.

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Trasfigurazione del Signore

Trasfigurazione del Signore.

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