30 Giugno 2025

Lettera ai fedeli delle diocesi laziali

In occasione della solennità di Pentecoste, i vescovi del Lazio hanno indirizzato una lettera a tutti i fedeli delle diocesi laziali, che verrà letta durante le varie Messe del giorno. Di seguito il testo integrale

Carissimi fedeli delle diocesi del Lazio,
desideriamo offrirvi alcune riflessioni in occasione della solennità di Pentecoste che ci mostra l’icona dell’annunzio a Gerusalemme ascoltato in molte lingue: pensiamolo come il segno del pacifico e gioioso incontro fra i popoli che attualizza l’invito del Risorto ad annunciare la vita e l’amore.

Purtroppo nei mesi trascorsi le tensioni sociali all’interno dei nostri territori, legate alla crescita preoccupante della povertà e delle diseguaglianze, hanno raggiunto livelli preoccupanti. Desideriamo essere accanto a tutti coloro che vivono in condizioni di povertà: giovani, anziani, famiglie, diversamente abili, disagiati psichici, disoccupati e lavoratori precari, vittime delle tante dipendenze dei nostri tempi.

Sappiamo bene che in tutte queste dimensioni di sofferenza non c’è alcuna differenza: italiani o stranieri, tutti soffrono allo stesso modo. È proprio a costoro che va l’attenzione del cuore dei credenti e – vogliate crederlo – dell’opzione di fondo delle nostre preoccupazioni pastorali.

Vorremmo invitarvi ad una rinnovata presa di coscienza: ogni povero – da qualunque paese, cultura, etnia provenga – è un figlio di Dio. I bambini, i giovani, le famiglie, gli anziani da soccorrere non possono essere distinti in virtù di un “prima” o di un “dopo” sulla base dell’appartenenza nazionale.

Da certe affermazioni che appaiono essere “di moda” potrebbero nascere germi di intolleranza e di razzismo che, in quanto discepoli del Risorto, dobbiamo poter respingere con forza. Chi è straniero è come noi, è un altro “noi”: l’altro è un dono. È questa la bellezza del Vangelo consegnatoci da Gesù: non permettiamo che nessuno possa scalfire questa granitica certezza.

Desideriamo invitarvi, pertanto, a proseguire il nostro cammino di comunità credenti, sia con la preghiera che con atteggiamenti di servizio nella testimonianza di una virtù che ha sempre caratterizzato il nostro Paese: l’accoglienza verso l’altro, soprattutto quando si trovi nel bisogno. Proviamo a vivere così la sfida dell’integrazione che l’ineluttabile fenomeno migratorio pone dinanzi al nostro cuore: non lasciamo che ci sovrasti una “paura che fa impazzire” come ha detto Papa Francesco, una paura che non coglie la realtà; riconosciamo che il male che attenta alla nostra sicurezza proviene di fatto da ogni parte e va combattuto attraverso la collaborazione di tutte le forze buone della società, sia italiane che straniere.

Le nostre diocesi, attraverso i centri di ascolto della Caritas e tante altre realtà di solidarietà e di prossimità, danno quotidianamente il proprio contributo per alleviare le situazioni dei poveri che bussano alla nostra porta, accogliendo il loro disagio. Tanto è stato fatto e tanto ancora desideriamo fare, affinché l’accoglienza sia davvero la risposta ad una situazione complessa e non una soluzione di comodo (o peggio interessata). Desideriamo che tutte le nostre comunità – con spirito di discernimento – possano promuovere una cultura dell’accoglienza e dell’integrazione, respingendo accenti e toni che negano i diritti fondamentali dell’uomo, riconosciuti dagli accordi internazionali e – soprattutto – originati dalla Parola evangelica.

Non intendiamo certo nascondere la presenza di molte problematiche legate al tema dell’accoglienza dei migranti, così come sappiamo di alcune istituzioni che pensavamo si occupassero di accoglienza, e che invece non hanno dato la testimonianza che ci si poteva aspettare. Desideriamo, tuttavia, ricordare che quando le norme diventano più rigide e restrittive e il riconoscimento dei diritti della persona è reso più complesso, aumentano esponenzialmente le situazioni difficili, la presenza dei clandestini, le persone allo sbando e si configura il rischio dell’aumento di situazioni illegali e di insicurezza sociale.

Pertanto, carissime sorelle e carissimi fratelli, sentiamo il dovere di rivolgere a tutti voi un appello accorato affinché nelle nostre comunità non abbia alcun diritto la cultura dello scarto e del rifiuto, ma si affermi una cultura “nuova” fatta di incontro, di ricerca solidale del bene comune, di custodia dei beni della terra, di lotta condivisa alla povertà. Invochiamo per tutti noi il dono incessante dello Spirito, che converta i nostri cuori per renderli solleciti nel testimoniare un’accoglienza profondamente evangelica e la gioia della fraternità, frutto concreto della Pentecoste.

I Vescovi delle diocesi del Lazio

7 giugno 2019

Al Pontificio Seminario Romano Maggiore presiede il Consiglio Affari Economici

Al Pontificio Seminario Romano Maggiore presiede il Consiglio Affari Economici.

E’ entrato nella luce della Resurrezione Sua Eminenza il Cardinal Elio Sgreccia

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,
annunciano che è entrato nella luce della Resurrezione  

Sua Eminenza il Cardinal Elio Sgreccia
Diacono di Sant’Angelo in Pescheria,
Presidente della Fondazione diocesana “Ut Vitam Habeant”

e, ricordando la sua figura di generoso pastore e il suo appassionato servizio alla Chiesa,
specialmente nel fecondo ministero accademico e intellettuale sui temi della vita e della bioetica, lo affidano all’abbraccio benedicente del Padre misericordioso.

I funerali si svolgeranno venerdì 7 giugno 2019, alle ore 14.15, presso l’Altare della Cattedra della Basilica di San Pietro

Il cardinale De Donatis scrive ai fidei donum per la Pentecoste

Il cardinale De Donatis e Papa Francesco all'assemblea diocesana del 9 maggio 2019 (foto Cristian Gennari)

«Carissimo, la grande Solennità della Pentecoste mi fa pensare a tanti sacerdoti come te con maggiore intensità e affetto: voi siete i nostri preti che incarnano la missione “fino agli estremi confini della terra” (Mt 28,19), portate nel vostro cuore il fuoco dello Spirito che fece uscire gli Apostoli dal Cenacolo. Siete la nostra Chiesa che impara a “parlare lingue nuove” (cfr. Mc 16,17), rendendo comprensibile in culture diverse dalle nostre – per la medesima effusione dello Spirito – il Vangelo di Gesù e la comunione offerta in Lui». Così il cardinale vicario Angelo De Donatis scrive ai sacerdoti fidei donum, in occasione della Pentecoste.

«Non abbiamo molte occasioni per sentirci e raccontarci come vadano le cose – si legge ancora – ma devi sapere che se anche la comunicazione scritta tra noi ha ampi margini di miglioramento, non cessa mai la mia intercessione per il tuo ministero». Una lettera affettuosa e partecipa, nella quale il porporato coglie anche l’occasione per «aggiornarti di come le cose vanno qui in diocesi», ricordando il cammino pastorale compiuto finora sulle malattie spirituali, il fare memoria, la riconciliazione e il perdono.

«Lo scorso 9 maggio – scrive il cardinale De Donatis – il Papa è tornato a San Giovanni per incontrare la sua diocesi e indicare le linee del prossimo anno, in continuità con il processo di rinnovamento avviato. Ci ha indicata come nuova tappa quella dell’“ascolto con il cuore” (così si è espresso) della città: come Mosè fu inviato al popolo di Dio tribolato in Egitto, così la Chiesa di Roma vorrebbe reimparare ad ascoltare e a capire – grazie a questo ascolto – a che cosa il Signore la chiama e la invia. Si tratterà di mettere al centro delle nostre attività non tanto quello che siamo abituati a organizzare da tempo, ma la creazione di rapporti di amicizia, presenza, fraternità, grazie i quali discernere la presenza di Dio tra noi, qui e ora».

Leggi il testo integrale della lettera

6 giugno 2019

La Veglia diocesana di Pentecoste

Si terrà sabato 8 giugno, alle ore 18, la Veglia di Pentecoste della diocesi di Roma: a presiederla sarà Papa Francesco, in piazza San Pietro. L’invito a partecipare è arrivato nei giorni scorsi dal cardinale vicario Angelo De Donatis, con una lettera spedita a parroci, diaconi, religiosi, religiose, responsabili di movimenti e aggregazioni laicali.

«Celebreremo l’Eucaristia della Veglia di Pentecoste col Papa in piazza San Pietro sabato 8 giugno – scrive il cardinale De Donatis –. Possiamo lodare il Signore per questa opportunità. La celebrazione avverrà in piazza e si prolungherà, al termine della Messa, riaccompagnando processionalmente l’icona della Madonna del Divino Amore a piazza di Porta Capena. Coloro che lo desiderano potranno, poi, vivere anche l’esperienza del pellegrinaggio notturno al Santuario del Divino Amore». Ancora, il vicario definisce la Veglia «un importante momento di comunione e di spiritualità», un’altra «tappa» nel cammino pastorale della diocesi, di fatto avviato dal Santo Padre lo scorso 9 maggio con l’assemblea diocesana nella basilica di San Giovanni in Laterano: «Dobbiamo tradurre l’orientamento datoci dal nostro vescovo – si legge nella lettera – in gesti concreti e in scelte pastorali che ci aiutino a percorrere un’altra tappa del nostro cammino, che inizia fin da ora e proseguirà lungo tutto il prossimo anno pastorale».

Per partecipare alla Veglia è necessario un biglietto, gratuito; per ottenerlo basta compilare l’apposita scheda di iscrizione, che verrà fornita su richiesta all’indirizzo segreteriaeventi@diocesidiroma.it. I biglietti potranno poi essere ritirati presso la Segreteria Generale del Vicariato, secondo piano stanza 40, fino al 6 giugno nei seguenti orari: lunedì, giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 12.30; martedì e mercoledì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 16.30.

«Nella vigilia di Pentecoste una rinnovata effusione dello Spirito sarà l’esperienza culminante della diocesi di Roma – riflette padre Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano –, radunata in piazza San Pietro con Papa Francesco, avvolta dall’abbraccio simbolico del colonnato che esprime la vicinanza del Paraclito, illuminata dalle torce che simboleggiano i sette doni, convocata come comunità in festa, che canta e loda il Risorto, interrogata e rigenerata dalla Parola per mettersi sempre alla sequela del Cristo».

La Veglia sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook della diocesi di Roma.

INFORMAZIONE PER I PARROCI:
Si comunica che per consentire il parcheggio ai pullman dei fedeli provenienti dalle parrocchie della Diocesi in occasione della Veglia di Pentecoste dell’8 giugno p.v., sono state riservate dal Comune delle aree di parcheggio con posti a numero limitato nelle adiacenze di San Pietro (nota del Comune di Roma Capitale del 3 giugno prot. RA/35959). È importante, però, che le parrocchie comunichino il numero dei pullman alla Segreteria Generale del Vicariato (06.69886207 – venerdì 7 giugno, dalle ore 8.30 alle ore 13.30), per sapere l’ubicazione e la disponibilità dei posti nelle aree di parcheggio.

5 giugno 2019

La Caritas aderisce alla “Tavolata senza muri”

La Caritas di Roma aderisce alla “Tavolata italiana senza muri”. Una manifestazione, spiegano gli organizzatori, «per dimostrare il proprio impegno a favore del dialogo e della solidarietà con chi ha di meno e con chi cerca lontano dalla sua patria una possibilità di vita migliore». Questo l’obiettivo dell’iniziativa, che si svolgerà il prossimo 15 giugno in tutta Italia e, a Roma, in via della Conciliazione.

L’iniziativa è promossa da Focsiv, d’intesa con Masci (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) e Municipio I Centro Storico, la Caritas di Roma e oltre 30 associazioni nazionali.

5 giugno 2019

Con la Caritas opportunità di volontariato per i ragazzi

La Caritas promuove “Ricomincio da te …”, un campo di formazione e servizio per giovani dai 16 ai 18 anni. Il campo «è un’esperienza che aiuta i ragazzi ad entrare in contatto con realtà a loro sconosciute o lontane, permettendo di scoprirne e apprezzarne il valore», sottolineano dall’organismo diocesano. L’iniziativa si svolgerà a Roma dal 10 al 15 giugno, presso alcune sedi della Caritas (mense e centri di accoglienza) e di altre realtà impegnate nel sociale.

L’attività per i ragazzi è dalle ore 9 alle 17 (non è residenziale). Oltre a svolgere l’esperienza di volontariato, i partecipanti avranno la possibilità di approfondire tematiche specifiche attraverso la presenza di operatori e volontari coinvolti direttamente nelle diverse problematiche: la questione dei rom nella Capitale, l’accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati, le patologie legate al gioco d’azzardo. Sabato 15 giugno la conclusione con il direttore don Benoni Ambarus.

4 giugno 2019

Riceve i sacerdoti

Riceve i sacerdoti.

Celebra la Messa nella chiesa annessa Gesù Nazareno all’Argentina

Celebra la Messa nella chiesa annessa Gesù Nazareno all’Argentina.

Itinerario giovani e lavoro

Itinerario giovani e lavoro, a cura dell’Ufficio per la pastorale sociale.

I festeggiamenti per sant’Antonio con la comunità di Santa Dorotea

Solenni celebrazioni, processione e momenti di fraternità nella parrocchia di Santa Dorotea, in occasione della festa liturgica di sant’Antonio da Padova, che si celebra il 13 giugno. In quella giornata la Messa delle ore 18 sarà presieduta dal cardinale Javier Lozano Barragàn, titolare della chiesa.

Sabato 15, la celebrazione eucaristica sarà guidata dal parroco padre Umberto Fanfarillo, nel cinquantesimo di ordinazione sacerdotale; al termine si terrà la processione per le vie di Trastevere con la reliquia e la statua del santo. Previsti inoltre concerti, momenti di condivisione, festa e fraternità.

Durante le Messe per i festeggiamenti del santo, sarà distribuito il pane benedetto di sant’Antonio.

3 giugno 2019

Celebra Messa ai Santi Marcellino e Pietro

Alle 11 celebra la Messa nella Parrocchia Santi Marcellino e Pietro al Laterano in occasione della festa patronale.

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