30 Giugno 2025

Incontro su Caravaggio a Santa Maria del Popolo

Incontro su Caravaggio a Santa Maria del Popolo nell’ambito della Notte Sacra, a cura del Servizio cultura e università.

Celebra Messa a Santa Bernadette Soubirous

Alle 19 celebra la messa nella Parrocchia S. Bernadette in occasione del mese mariano.

Anna e Cosimo, «esempio» per il mondo di oggi

«L’accoglienza e la cura che Anna e Cosimo avevano nei confronti delle persone più deboli in particolare non possono non essere di esempio in un mondo che sembra lasciare indietro proprio gli elementi più fragili della società. I due Servi di Dio hanno preso sul serio il Vangelo, vissuto quotidianamente, per conformarsi pienamente con esso, tramite la pratica costante, gioiosa e piena, delle virtù. Hanno saputo fare dell’umiltà la via privilegiata della loro esperienza cristiana. Abbiamo di fronte una donna e un uomo pieni di Dio ma allo stesso tempo attenti e premurosi nei confronti dell’umanità, specialmente quella più fragile». Il vescovo ausiliare per il settore Centro Daniele Libanori ha presieduto questa mattina (venerdì 31 maggio) la sessione di chiusura della causa di beatificazione e canonizzazione del servo di Dio padre Cosimo Berlinsani, sacerdote professo dell’Ordine della Madre di Dio e fondatore delle Suore Oblate del Santissimo Bambino Gesù, e della serva di Dio madre Anna Moroni, fondatrice delle Suore Oblate del Santissimo Bambino Gesù.

«La loro avventura è certamente affascinante, il loro cammino faticoso ma sincero – ha sottolineato ancora monsignor Libanori –. Il loro confronto spirituale li mette continuamente per strada, sui selciati della Roma del XVII secolo, carichi di memorie apostoliche, segnati dal sangue dei martiri, ma anche pieni di povertà umana. Il loro sguardo non si staccò mai dalla luce del Vangelo anche se questa, a volte si nascose, generando la speranza di nuovi inizi. Nella loro storia ci sono tutti gli “ingredienti” di un cammino di fede e di fedeltà a Cristo e alla Chiesa. Cosimo ed Anna, posero le loro vite al servizio del desiderio dell’uomo e della rivelazione di Dio. Desiderarono Dio senza dimenticarsi dell’uomo. Così Cosimo afferma in una sua lettera: “Desideri del cielo e della beatitudine eterna che il Santo Bambino desidera dalle sue Nutrici”».

31 maggio 2019

La Giornata delle comunicazioni sociali: incontro con Ruffini, Foa e Cazzullo. Il premio Paoline a monsignor Frisina

Nel contesto della 53ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali – che sarà celebrata domenica 2 giugno – si terrà martedì 4 giugno, alle 18.30, nella basilica di Santa Maria in Montesanto (Chiesa degli Artisti, in piazza del Popolo), l’incontro di riflessione sul tema scelto per la Giornata, “Siamo membra gli uni degli altri. Dalle social network communities alla comunità umana”. L’appuntamento è organizzato dall’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Roma con Paoline Comunicazione e Cultura Onlus, con il patrocinio del Dicastero per la comunicazione, dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana e della Settimana della Comunicazione.

L’evento sarà aperto dal saluto di don Ivan Maffeis, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei; quindi interverranno Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, Marcello Luigi Foa, presidente della Rai, e Aldo Cazzullo, giornalista del Corriere della Sera. Le conclusioni saranno affidate a don Walter Insero, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Roma e rettore della chiesa degli artisti. A moderare l’incontro sarò la giornalista Benedetta Rinaldi.

«Prenderemo spunto dal messaggio del Santo Padre – anticipa don Insero – e rifletteremo sull’importanza del vivere e creare relazioni nell’odierno contesto comunicativo. Ci interrogheremo su come passare dall’essere in rete al fare rete, dalle communities alle comunità».

Durante l’incontro verrà conferito il Premio Paoline Comunicazione e Cultura 2019 a monsignor Marco Frisina, rettore della basilica di Santa Cecilia a Trastevere e compositore. Il riconoscimento va «a un artista – sottolinea suor Teresa Braccio, responsabile del Segretariato Internazionale di Comunicazione Figlie di San Paolo – che ha saputo donare il suo straordinario talento per una musica che unisce vita e spiritualità, favorisce l’incontro con il Signore e promuove la comunità umana come ambiente di relazione e prossimità». Durante l’incontro il Coro della Diocesi di Roma, fondato da monsignor Frisina nel 1984, eseguirà alcuni brani dell’autore. «Il Premio Paoline Comunicazione e Cultura – spiega suor Teresa – è inserito nelle iniziative della Settimana della Comunicazione. Viene conferito, con cadenza annuale a quelle persone o associazioni che si segnalano per aver dato la migliore espressione con la vita, con un’opera o una attività, al messaggio del Papa per la Giornata delle comunicazioni sociali».

31 maggio 2019

Celebra Messa per il 125mo anniversario della Apostole del Sacro Cuore di Gesù

Alle 19 celebra la Messa nella chiesa annessa di Santa Margherita Maria Alacoque in occasione del 125° anniversario della Fondazione delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù.

Incontro di formazione con i missionari degli ambienti di lavoro

Incontro di formazione con i missionari degli ambienti di lavoro, a cura dell’Ufficio per la pastorale sociale.

A Monte Mario festa per la Madonnina con il cardinale De Donatis

La Messa del cardinale Angelo De Donatis, la banda, una corona di rose portata ai piedi della Madonnina, gastronomia e musica, sono gli ingredienti della festa della Madonnina, la statua di Maria “Salus populi romani”, che dal punto più alto di Monte Mario guarda e benedice la Città.

La “Madonnina”, la statua alta 9 metri che poggia su un piedistallo alto 18 metri, è uno dei simboli della storia recente di Roma. Fu collocata sul colle di Monte Mario come compimento di un voto popolare, durante la seconda guerra mondiale, promosso dagli orionini e incoraggiato da Pio XII, per il quale si raccolsero oltre un milione di firme. La liberazione di Roma avvenne il 4 giugno 1944 quando, tra lo stupore di tutti, l’esercito tedesco lasciò la capitale incrociandosi con l’esercito alleato che vi entrava, senza alcuna forma di violenza. I documenti storici documentano quanto è avvenuto, ma la modalità con cui avvenne la liberazione, rapida e pacifica, fece pensare al “miracolo”, a una speciale protezione di Maria.

La Festa della Madonnina di sabato primo giugno inizieranno dal Centro Don Orione di via della Camilluccia 112 con una breve processione fino al Piazzale della Madonnina, accompagnati dalla Banda Musicale Città di Fiano Romano. La Messa, celebrata nel suggestivo scenario di verde del piazzale della Madonnina, sarà presieduta dal cardinale Angelo De Donatis. Al termine, è previsto l’atto di affidamento e l’omaggio floreale alla Madonna: una grande corona di fiori sarà recata sulla torretta, alta 18 metri, ai piedi della Madonnina dorata di Monte Mario. La festa si prolungherà con la possibilità di gustare gastronomia casereccia, musica e lo scenario di Roma dall’alto.

La bella statua dorata della Madonna “Salus Populi Romani” fu posta sul colle di Monte Mario nel 1953; è opera dello scultore ebreo Arrigo Minerbi, protetto e salvato dalla comunità orionina del Quartiere Appio. «Alla Madonna fu promessa un’opera di culto e un’opera di carità – precisa il parroco don Flavio Peloso –. Per questo la Congregazione accettò già durante la guerra di occuparsi di Orfani e Mutilatini nei due grandi edifici di via della Camilluccia, che ospitavano attività per la Gioventù Italiana del Littorio. Appena possibile innalzò la grandiosa statua della Madonna».

30 maggio 2019

Tre proposte estive con la pastorale giovanile

Il campo per i ragazzi delle scuole superiori, quello per coloro che frequentano le medie e il percorso per gli animatori sulle orme di don Tonino Bello. Sono tre le proposte estive del Servizio diocesano per la pastorale giovanile, in programma tra luglio e agosto. Ma è già possibile effettuare le iscrizioni.

«L’estate mi sembra lo spazio fecondo in cui aiutiamo i ragazzi a dare sostanza ai loro sogni – dichiara don Antonio Magnotta, direttore del Servizio diocesano –, non ci possiamo permettere di trascurarla: è tempo favorevole per una coraggiosa azione pastorale di cura e di vicinanza ai nostri figli». I campi estivi, prosegue, sono pensati «per parrocchie che da sole non riuscirebbero a realizzare un campo oppure sono rivolti ai gruppi per i quali si ritiene opportuna un’esperienza inter-parrocchiale. Inoltre si tratta anche di un esercizio di formazione e di lavoro in équipe che viene offerta ai propri animatori».

Il campo per i ragazzi delle scuole superiori si terrà dal 4 all’8 luglio, mentre quello per chi frequenta la II e la III media dall’8 al 12 luglio. Stessa sede per entrambe le proposte: a Valfabbrica (Perugia) nel Casale Palombaro, in modalità di autogestione. La struttura è collocata all’interno di un’oasi naturalistica, con ampi prati, spazio per il gioco, due laghetti.

Per gli animatori degli adolescenti e per i giovani dai 17 ai 30 anni c’è invece la proposta di un pellegrinaggio in Salento, dal 27 luglio al primo agosto, alla scoperta dei luoghi in cui visse e operò don Tonino Bello, nato ad Alessano nel 1935 e morto a Molfetta nel 1993. «Don Tonino Bello sa parlare e comunicare ai giovani e agli educatori – riflette don Magnotta –. Il suo ministero dona ancora alla Chiesa, a oltre venticinque anni dalla sua morte, la freschezza genuina di un messaggio denso di autenticità, radicalità, sollecitudine per i poveri, comunione e fraternità. Si è pensato così ad un breve cammino in quelle terre dove è maturata la sua vocazione e dove è sepolto. I giorni che trascorreremo insieme avranno questi ingredienti: il cammino, il deserto e la preghiera, la condivisione, l’ascolto dei testimoni, il servizio, il mare».

30 maggio 2019

La chiusura dell’inchiesta diocesana storica delle cause di beatificazione e canonizzazione di padre Cosimo Berlinsani e di madre Anna Moroni

Il 31 maggio si conclude l’inchiesta diocesana storica delle cause di beatificazione e canonizzazione del servo di Dio padre Cosimo Berlinsani, sacerdote professo dell’Ordine della Madre di Dio e fondatore delle Suore Oblate del Santissimo Bambino Gesù, e della serva di Dio madre Anna Moroni, fondatrice delle Suore Oblate del Santissimo Bambino Gesù. La celebrazione eucaristica di ringraziamento si terrà alle ore 10.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano e sarà officiata dal vescovo ausiliare per il settore Sud monsignor Gianrico Ruzza. Il rito di chiusura del processo, invece, è in programma alle ore 12 nell’Aula della Conciliazione del Palazzo Lateranense e sarà presieduto dal vescovo delegato monsignor Daniele Libanori; saranno presenti i membri del Tribunale diocesano monsignor Slawomir Oder, delegato episcopale; monsignor Giuseppe D’Alonzo, promotore di giustizia; Marcello Terramani, notaio attuario; Giancarlo Bracchi, notaio aggiunto.

Cosimo BErlinsani nacque a Lucca nel 1619; nel 1643 entrò nella Congregazione dei Chierici Regolari della Madre di Dio a Santa Maria in Campitelli, di cui fu anche parroco per molti anni. Nel 1649 assunse la direzione spirituale di Anna Moroni, nata nel 1613 e rimasta orfana in giovane età, che all’epoca prestava servizio come inserviente presso alcune famiglie nobili. Padre COSIMO fu colpito dalla fede e dal fervore di Anna. «Tra i due si stabilì una sorta di intesa pastorale per un servizio di carità intelligente nei quartieri disagiati di Roma – spiega il postulatore della causa di padre Berlinsani, padre Davide Carbonaro –. Durante la peste del 1656 organizzarono un soccorso capillare nei confronti dei malati, soprattutto i più abietti che venivano indirizzati presso l’Ospedale dei lucchesi dove era medico il fratello di padre Cosimo. Anna d’altro canto, pur a servizio delle nobildonne del quartiere di Campitelli, conduceva una vita contemplativa e nello stesso tempo operosa. A lei padre COSIMO inviava le ragazze perché fossero istruite nella dottrina cristiana e nella preparazione ai sacramenti. Poi seppero trasformare quelle esperienze occasionali in una vera e propria istituzione».

Padre Carbonaro è parroco a Santa Maria in Portico in Campitelli, come quattro secoli fa lo fu il servo di Dio padre Berlinsani. «I due incarnano ancora oggi la sollecitudine del Vangelo di Gesù per i piccoli e gli ultimi – riflette ancora –. Le loro virtù umane e cristiane ci ricordano la gratitudine che Gesù ebbe per suo Padre che rivela cose semplici ai piccoli e cose grandi a coloro che si fanno servi come lui. Nel 1656 padre COSIMO diede alle stampe il testo “La nutrice spirituale”, un tracciato mistico e pratico che conduceva le sue penitenti a far nascere e crescere Gesù nel proprio intimo. Il 2 luglio del 1672 ebbe inizio la Congregazione delle Suore Oblate del Santissimo Bambino Gesù, laiche dedicate all’accoglienza orante e all’assistenza generosa per le ragazze bisognose di istruzione umana e spirituale. L’iniziativa piacque ai parroci romani che l’accolsero con encomi e replicarono esperienze simili nelle loro parrocchie. Dopo la morte della serva di Dio Anna Moroni, avvenuta a Roma l’8 febbraio 1675, padre COSIMO seguitò a dirigere l’istituto delle Oblate e fondare nuove case in Italia. Morì a Roma il 26 ottobre 1694».

30 maggio 2019

Sabato 1 la raccolta per gli Empori Caritas

Una raccolta alimentare a favore degli Empori della solidarietà si svolgerà sabato 1 giugno. In 51 supermercati sarà possibile devolvere parte della spesa alle famiglie in difficoltà assistite dalla Caritas diocesana di Roma. Oltre 600 volontari, presenti nei punti di raccolta, illustreranno l’iniziativa ai clienti distribuendo materiale informativo e sacchetti dove inserire le donazioni.

I beni richiesti sono i generi alimentari di facile conservazione e stoccaggio (pasta, riso, olio, caffè, orzo e scatolame), prodotti per l’infanzia (pannolini, pappe e omogeneizzati) e prodotti per l’igiene. I beni raccolti serviranno per rifornire i cinque Empori della Solidarietà promossi con le parrocchie di Roma: “Cittadella della Carità – Santa Giacinta”, Spinaceto, Trionfale, Montesacro, Marconi.

29 maggio 2019

Le reliquie di santa Bernadette a Nostra Signora di Lourdes

Per celebrare il 175esimo anniversario della nascita e il 140esimo della morte di Bernadette Soubirous, il Santuario di Lourdes ha organizzato la peregrinatio delle reliquie della santa. L’itinerario si concluderà il 22 agosto ad Albano, dopo aver visitato 34 diocesi. Tra cui anche Roma: le reliquie saranno infatti presenti nella parrocchia Nostra Signora di Lourdes a Tor Marancia dalle ore 18 di sabato primo giugno alle ore 12 di martedì 4 giugno.

Durante questo periodo, informano dalla parrocchia, sarà possibile visitare in chiesa le reliquie, ininterrottamente dalle ore 7 alle ore 22 per un momento di preghiera personale e venerazione. Il primo giugno alle 19 monsignor Paolo Lojudice, vescovo eletto di Siena e già ausiliare del settore Sud, presiederà la Messa votiva di Nostra signora di Lourdes, a cui seguirà la processione mariana aux flambeaux .

Per maggiori informazioni, consultare il sito internet della parrocchia: www.nostrasignoradilourdesroma.it

28 maggio 2019

Al Caravita il ricordo del gesuita Van Der Lungt

All’Oratorio del Caravita (via del Caravita, 7), mercoledì 29 maggio alle ore 20.15, il Centro per la cooperazione missionaria tra le Chiese della diocesi di Roma organizza l’incontro «”Non vedo musulmani o cristiani, ma esseri umani”. Padre Frans Van Der Lugt, ricordo del gesuita ucciso in Siria». Alla serata interverranno monsignor Paolo Lojudice, arcivescovo eletto di Siena; padre Chihade Abboud, rettore della basilica di Santa Maria in Cosmedin; e don Stefano Cascio, parroco di San Bonaventura a Torrespaccata.

Padre Frans per quasi cinquant’anni ha prestato il suo servizio nella comunità di Homs all’insegna della comprensione reciproca tra cristiani e musulmani. Trascorse i suoi ultimi anni a Homs, dove lavorò nel monastero locale curando i malati e gli affamati. Il 7 aprile del 2014 padre Frans venne assassinato tramite colpi d’arma da fuoco; secondo il governatore della città Talal al-Barazi, l’omicidio fu eseguito dagli estremisti del fronte al-Nusra.

28 maggio 2019

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