Nella basilica di San Marco al Campidoglio inaugura il Coro ligneo restaurato.
Roma, «città dei ponti mai dei muri»
di Andrea Acali
Roma polo d’attrazione e cerniera, meta e simbolo, luogo del dialogo tra potere temporale e spirituale. Una città che «esige e merita la fattiva, saggia, generosa collaborazione di tutti; merita che tanto i privati cittadini come le forze sociali e le pubbliche istituzioni, la Chiesa Cattolica e le altre Comunità religiose, tutti si pongano al servizio del bene della città e delle persone che la abitano, specialmente di quelle che per qualsiasi ragione si trovano ai margini, quasi scartate e dimenticate o che sperimentano la sofferenza della malattia, dell’abbandono o della solitudine».
È il messaggio che Francesco lancia dall’aula Giulio Cesare in occasione della sua visita in Campidoglio. Giunto in anticipo e accolto dal sindaco Virginia Raggi e dagli squilli di tromba dei Fedeli di Vitorchiano, il Santo Padre, dopo essersi affacciato dal balcone dello studio del primo cittadino per godere la splendida vista dei Fori, ha avuto un colloquio privato con la Raggi di circa 15 minuti. Insieme hanno quindi raggiunto la Sala dell’Arazzo dove il Papa ha donato a vicesindaco, presidenti dei gruppi consiliari e dirigenti capitolini una copia del libro “Ripensare il futuro dalle relazioni” con i discorsi sull’Europa. Dopo aver salutato gli assessori e i presidenti dei municipi nella Sala delle Bandiere e aver firmato il Libro d’Oro Capitolino, Francesco ha fatto il suo ingresso nell’aula Giulio Cesare per il momento clou della sua visita.
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26 marzo 2019
Alluvioni in Africa, l’appello della Caritas
Una vasta area tra Mozambico, Zimbabwe e Malawi è stata colpita dal ciclone Idai dopo settimane di piogge torrenziali e alluvioni. Nonostante le cifre ufficiali siano ancora in aggiornamento, la situazione sul posto è definita «terrificante»: oltre 200 vittime già registrate, ma le stime parlano di più di mille. Complessivamente sono più di un milione e mezzo le persone colpite, centinaia di migliaia gli sfollati, case e edifici pubblici distrutti, strade bloccate con diverse zone ancora inaccessibili. Ancora una volta i Paesi più poveri subiscono le conseguenze peggiori dell’aumento di intensità e frequenza delle catastrofi ambientali, provocate anche dai cambiamenti climatici. Papa Francesco ha espresso il suo «dolore e vicinanza alle care popolazioni del Mozambico, dello Zimbabwe e del Malawi, colpite da ciclone Idai. Affido le molte vittime e le loro famiglie alla misericordia di Dio».
In Mozambico, informa una nota dell’Area pace e mondialità della Caritas di Roma, la zona maggiormente colpita è l’area centrale, in particolare la città costiera di Beira con il 90% degli edifici distrutti o danneggiati, ed i villaggi circostanti in tutta la provincia di Sofola. Danneggiato gravemente anche parte dell’ospedale e le più importanti strade di accesso alla città. Il porto è funzionate solo in parte, ma questo consente l’arrivo degli aiuti via mare. Colpite da alluvioni anche altre provincie centrali di Manica, Zambezia e Tete, nonché parte di quella settentrionale di Niassa. Molti dei villaggi più interni sono rimasti isolati e ancora inaccessibili ai soccorsi.
In Zimbabwe ci sono almeno un centinaio di morti e oltre 200 dispersi. Anche qui i danni alle abitazioni e alle infrastrutture sono gravi. Le prime stime parlano di oltre 900 edifici distrutti. La regione di Chimanimani è tra le più colpite, molte zone sono inaccessibili anche agli elicotteri rendendo i soccorsi molto difficoltosi.
Anche nel Malawi centrale e meridionale, il ciclone e le alluvioni hanno provocato danni ingenti con decine di morti, più di 500 feriti e oltre 140.000 sfollati in 13 distretti. Maggiormente colpiti le aree di Chikwawa, Zomba, Balaka, Machinga, Dedza and Ntcheu.
Nonostante le difficoltà, le Caritas dei tre paesi si sono prontamente mobilitate attraverso gli organismi nazionali, diocesani e le parrocchie nell’assistenza agli sfollati e nella raccolta di informazione per la predisposizione di un primo piano organico di intervento d’urgenza. In particolare in Mozambico i volontari mobilitati dalla Caritas sono impegnati nella distribuzione di beni di prima necessità e nella prevenzione delle epidemie con campagne di informazione igienico sanitarie, lo scavo di canali per il deflusso delle acque e la creazione di punti di raccolta di rifiuti presso i centri di accoglienza che ospitano gli sfollati. In tutti i paesi i bisogni più urgenti per gli sfollati sono ripari d’urgenza, beni non alimentari di prima necessità (coperte, utensili per la cucina ecc.), cibo, acqua potabile, kit igienico sanitari.
La rete internazionale della Caritas è attiva per supportare le Chiese locali nella fase di emergenza.
Per contribuire:
Conto corrente postale
Numero: 001021945793
intestato a Fondazione “Caritas Roma” – ONLUS
Via Casilina Vecchia 19 – 00182 Roma
Causale: Alluvioni Africa 2019
Bonifico Bancario
Banco Posta IBAN: IT 50 F 07601 03200 001021945793
Causale: Alluvioni Africa 2019
26 marzo 2019
Al Divino Amore il convegno ecumenico delle diocesi del Lazio sulla “rivoluzione della tenerezza”
Sarà il cardinale vicario Angelo De Donatis ad aprire i lavori del convegno delle diocesi del Lazio “La rivoluzione della tenerezza”, in programma giovedì 28 marzo dalle ore 9.30 al Santuario della Madonna del Divino Amore. Promosso dalla Commissione per l’ecumenismo e il dialogo della Conferenza episcopale laziale, l’appuntamento è pensato per i docenti e gli operatori pastorali.
«Nasce da un’idea di fondo – spiega infatti monsignor Marco Gnavi, incaricato dell’Ufficio per l’ecumenismo, il dialogo interreligioso e i nuovi culti della diocesi e nonché incaricato della Commissione della Cel –: la “rivoluzione della tenerezza” che Papa Francesco ha chiesto alla Chiesa e a noi tutti ha un impatto concreto. In un tempo quale il nostro di accresciute tensioni, di linguaggi conflittivi, di progressiva identificazione di presunti nemici deboli, ci è sembrato opportuno riflettere sull’empatia, il rapporto tra generazioni diverse, il valore dell’incontro, l’impatto sociale positivo di relazioni non spaventate della fragilità nella prospettiva di offrire chiavi ermeneutiche ai docenti e agli operatori pastorali».
Come anticipato, il convegno sarà aperto dalle parole del cardinale vicario; seguirà la relazione “L’educazione ai sentimenti. Compito primario della scuola” di Umberto Galimberti, filosofo, sociologo e psicoanalista. «Galimberti – anticipa monsignor Gnavi – offrirà il suo contributo pensando soprattutto alle giovani generazioni». Quindi ci sarà una tavola rotonda moderata dal giornalista di Avvenire Mimmo Muolo, alla quale interverranno il pastore valdese Luca Baratto, il rav Benedetto Carucci Viterbi, direttore delle Scuole Ebraiche di Roma, e Rosario Salamone, direttore dell’Ufficio scuola del Vicariato di Roma. Dopo la visione di alcuni passaggi del film di Wim Wenders “Papa Francesco. Un uomo di parola” e una pausa per il pranzo, i partecipanti potranno ascoltare le testimonianze di monsignor Atanasio di Bogdania, vescovo vicario della Diocesi Ortodossa romena d’Italia, e di Nadia Accetti, presidente dell’associazione DonnaDonna onlus che si batte contro i disturbi dell’alimentazione e gli stereotipi. Le conclusioni saranno a cura di monsignor Gerardo Antonazzo, vescovo della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo.
26 marzo 2019
Partecipa alla Visita del Santo Padre al Campidoglio
Partecipa alla Visita del Santo Padre al Campidoglio
Papa Francesco in Campidoglio
Durerà circa due ore la visita che questa mattina Papa Francesco farà in Campidoglio. Al suo arrivo in auto, nell’area di Sisto IV, alle 10.30, il Santo Padre sarà accolto dal sindaco Virginia Raggi; poi, all’interno del Palazzo Senatorio, nella Sala dell’Orologio, incontrerà brevemente i familiari della prima cittadina con la quale, poi, avrà un colloquio privato, nel suo studio. Ne dà notizia la Sala Stampa vaticana. Al termine, nella Sala dell’Arazzo l’incontro con il presidente dell’assemblea capitolina, il vice sindaco, i presidenti dei gruppi consiliari e i dirigenti capitolini. A ciascuno il Papa consegnerà una copia del libro “Ripensare il futuro” con i suoi discorsi sull’Europa. Poi, nella Sala delle Bandiere, incontrerà gli assessori capitolini e i presidenti di Municipio. Qui il Pontefice firmerà il Libro d’Oro Capitolino.
Il discorso del Papa si terrà nell’Aula Giulio Cesare. Poi Virginia Raggi annuncerà l’istituzione di una borsa di studio e l’intitolazione della Sala della Piccola Protomoteca alla “Laudato si’”. Prima del rientro in Vaticano sono infine previsti lo scambio dei doni e il saluto del Papa ad una rappresentanza di dipendenti capitolini.
Francesco è il quarto Pontefice, dopo San Paolo VI, San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, a visitare il Campidoglio. L’ultimo fu Benedetto XVI, dieci anni fa, il 9 marzo del 2009.
Prima della visita, un fuori programma: Papa Francesco si è recato alla Pontificia Università Lateranense per la meditazione di Quaresima. «Nel progettare il futuro – ha detto agli studenti – conservate sempre la memoria di essere un popolo». La memoria, ha proseguito il Santo Padre, «è come le radici di un albero, come il succo che viene dalle radici e fa crescere e fiorire l’albero»
26 marzo 2019
Laboratorio per sacerdoti “Quale comunità per i giovani?”
Laboratorio per sacerdoti “Quale comunità per i giovani?”, a cura del Servizio per la pastorale giovanile e del Servizio per la formazione permanente del clero.
Celebra la Messa presso le Suore Figlie della Chiesa in occasione della solennità dell’Annunciazione del Signore
Celebra la Messa presso le Suore Figlie della Chiesa in occasione della solennità dell’Annunciazione del Signore
Don Ernest Simoni all’ospedale San Giovanni
I lunghi anni di lavori forzati, la fede incrollabile, l’incontro con Papa Francesco. Viene condensata in queste parole la biografia di don Ernest Simoni, sacerdote albanese di novantun anni, creato cardinale nel 2016, che venerdì 29 marzo alle 10.30 presiederà la Messa nella cappella dell’ospedale San Giovanni.
Alla celebrazione, promossa dalla cappellania dell’ospedale, dai religiosi camilliani, in collaborazione con le associazioni di volontariato dell’ospedale e le Suore Ospedaliere della Misericordia, sarà presente anche il vescovo ausiliare delegato per la pastorale sanitaria monsignor Paolo Ricciardi. Al termine della Messa, attorno alle ore 11.30, il cardinale Simoni porterà la sua testimonianza su “La libertà della fede, la bellezza del Vangelo”, in una intervista al giornalista di Tv2000 Fabio Bolzetta.
Per il semplice fatto di essere prete, nel 1963 don Ernest viene arrestato e messo in cella di isolamento. Sottoposto a torture e condannato a morte, si vede commutare la condanna capitale in diciotto anni di lavori forzati, di cui dodici trascorsi in miniera. Durante il periodo della prigionia don Ernest continua a celebrare la messa a memoria, in latino, e a distribuire la comunione di nascosto. Uscito dal carcere, viene nuovamente condannato ai lavori forzati: questa volta è assegnato alla manutenzione delle fogne della città di Scutari. Torna libero nel 1990, quando crolla il regime comunista. Con la libertà di culto, comincia per don Ernest un periodo di intensa attività pastorale volta soprattutto alla riconciliazione. Il sacerdote ha incontrato Papa Francesco a Tirana nel 2014 e gli ha raccontato la sua storia. La biografia del sacerdote è anche al centro di un libro del giornalista di Avvenire Mimmo Muolo, “Don Ernest Simoni”.
25 marzo 2019
Al Santuario della Madonna del Divino Amore incontra i Figli e le Figlie della Madonna del Divino Amore in occasione del rinnovo dell’Oblazione
Al Santuario della Madonna del Divino Amore incontra i Figli e le Figlie della
Madonna del Divino Amore in occasione del rinnovo dell’Oblazione
Il documentario “Segni” per “Cinema Paradiso”
Dal carisma devozionale del giovane Carlo Acutis, scomparso all’età di 15 anni nel 2006 e proclamato venerabile da Papa Francesco nell’estate del 2018, è nato il progetto “Segni”, film documentario dedicato ai miracoli eucaristici. L’opera del regista Matteo Ceccarelli è frutto della collaborazione tra Vatican Media (Dicastero della Comunicazione della Santa Sede) e Officina della Comunicazione, casa di produzione bergamasca fondata da Nicola Salvi ed Elisabetta Sola. Ed è il film che sarà proiettato stasera per “Cinema Paradiso”, il cineforum per sacerdoti in programma al Seminario Maggiore alle ore 20.
Il documentario, della durata di sessanta minuti, è un viaggio alla scoperta dei principali miracoli eucaristici avvenuti dall’inizio degli anni Novanta, spostandosi in diversi continenti. La troupe, infatti, ha raccolto testimonianze a Buenos Aires, in Argentina, dove nella prima metà degli anni ‘90, tra il 1992 e il 1996, sono avvenuti tre miracoli quando papa Bergoglio era vescovo ausiliare della città. Ancora, testimonianze di religiosi e medici in Messico, a Tixtla, per il miracolo eucaristico avvenuto nel 2006, passando poi in Polonia, ai due siti Legnica e Sokółka, per gli eventi miracolosi che si sono registrati nel 2008 e nel 2013. Infine, il film affronta anche una pagina del passato, il miracolo eucaristico di Lanciano – in Italia – avvenuto nel 750, con indagini scientifiche condotte tra il 1970 e il 1971.
25 marzo 2019