Celebra la Messa presso la Cappella della Fondazione Protettorato di San Giuseppe in occasione della festa patronale.
Il 19 marzo riapre San Giuseppe dei Falegnami
Altra riapertura straordinaria per la chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, dopo il crollo parziale del tetto avvenuto il 30 agosto del 2018. Martedì 19 marzo sarà possibile nuovamente visitare e partecipare alla celebrazione nella chiesa ai piedi del Campidoglio, sopra al Carcere Mamertino dove fu imprigionato san Pietro. La riapertura coincide con la solennità di san Giuseppe, a cui il luogo di culto è dedicato: per l’occasione, alle ore 18, il cardinale Francesco Coccopalmerio, titolare della chiesa e presidente emerito del Pontificio consiglio per i testi legislativi, guiderà un momento di preghiera; sarà presente il rettore di San Giuseppe dei Falegnami, il vescovo ausiliare della diocesi di Roma monsignor Daniele Libanori. Durante la liturgia – che sarà animata dal Coro della diocesi di Roma – ci sarà una speciale benedizione ai papà, in coincidenza con la loro festa. «Una festività – sottolinea monsignor Libanori – tanto cara a tutti». Per la giornata di martedì 19, la chiesa sarà aperta ininterrottamente dalle 9 alle 20.
La preghiera sarà preceduta, alle ore 17, dal saggio di musica Orchestra Arcobaleno dell’Istituto comprensivo via delle Carine. Alle ore 19 saranno invece offerti i tradizionali bignè di san Giuseppe. «La riapertura – spiega don Pierluigi Stolfi, direttore dell’Ufficio per l’edilizia di culto della diocesi di Roma –, avviene all’indomani del decreto di dissequestro della porzione di copertura rimasta in opera da parte dell’Autorità giudiziaria. Con il dissequestro di tutte le aree dell’edificio di culto il Vicariato potrà avviare le attività preliminari al progetto di restauro e riposizionamento dello splendido cassettonato ligneo»
«Attualmente la chiesa è posta in sicurezza – assicura il vescovo Libanori – ma i lavori necessari per il restauro del tetto saranno ancora lunghi. San Giuseppe dei Falegnami è sempre nel cuore dei romani; in tanti ci telefonano e ci chiedono notizie, e chiedono di poter celebrare matrimoni all’interno. Ci auguriamo di poter presto avere una riapertura definitiva». La chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, lo ricordiamo, era stata già riaperta al pubblico durante il periodo delle festività natalizie.
Itinerario in Libano con l’Opera Romana Pellegrinaggi
Incontri con i vertici dello Stato libanese, visite a siti storici a un campo profughi, e la consacrazione di una nuova chiesa dedicata a San Giovanni XXIII nella zona della missione Unifil (United Nations Interim Force in Lebanon). Ricco e significativo il programma dell’itinerario in Libano organizzato dall’Opera romana pellegrinaggi con il Ministero del turismo libanese, al via da domenica 17 marzo fino a venerdì 22, a cui partecipano trentuno persone, tra giornalisti e responsabili dei pellegrinaggi di diverse diocesi italiane, accompagnate da monsignor Remo Chiavarini, amministratore dell’Opera romana pellegrinaggi; da don Walter Insero, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Roma; da don Gionatan De Marco, direttore dell’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport della Conferenza episcopale italiana; e da don Giovanni Biallo e don John D’Orazio, assistenti spirituali dell’Opera romana pellegrinaggi.
Prima tappa, la visita al contingente italiano che partecipa alla missione Unifil. «Incontreremo più di mille soldati italiani – sottolinea monsignor Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Opera romana pellegrinaggi – e parteciperemo alla Messa di consacrazione della nuova chiesa dedicata a San Giovanni XXIII, nei pressi dell’acquartieramento Unifil, che sarà presieduta dall’ordinario militare monsignor Santo Marcianò, giunto in Libano per l’occasione».
«Il viaggio è stato organizzato per far conoscere al mondo della comunicazione italiana e al mondo ecclesiale italiano la realtà libanese – spiega ancora il sacerdote –, realtà interessante, emergente, caratteristica dello scenario mediorientale. Il Libano esce da decenni di grande turbamento, ma adesso sta trovando una strada nuova, un equilibrio. Durante questo percorso visiteremo siti di grande interesse archeologico e biblico, penso a Baalbeck nella valle della Bekaa, uno dei siti archeologici più importanti del vicino oriente, a Sidone e Tiro, località citate nel Vangelo e al Monte Hermon all’orizzonte. Visiteremo anche un campo profughi e incontreremo tante realtà istituzionali: il presidente della Repubblica Michel Aoun, il ministro degli Esteri Gebran Bassil, il ministro del Turismo Avédis Guidanian, il patriarca della Chiesa maronita cardinale Béchara Boutros Rai e anche alcuni capi religiosi delle comunità sciite e sunnite».
L’Opera romana pellegrinaggi presenta, così, a tutti i fedeli e a i gruppi questo nuovo percorso in Libano, inserito nei cataloghi per il 2019. «Lo scopo e il senso dei pellegrinaggi – riflette monsignor Chiavarini – non è tanto fare del turismo, ma è gettare dei ponti, è comunicazione verso queste popolazioni che hanno assoluto bisogno di sentirsi in comunione, di sentirsi prese in considerazione. Ci sorprendono sempre l’attenzione e la gratitudine che troviamo».
Celebra la Messa nella parrocchia di San Corbiniano
Celebra la Messa nella parrocchia di San Corbiniano.
Giornata di spiritualità per docenti e dottorandi
Giornata di spiritualità per docenti e dottorandi, a cura del Servizio cultura e università.
Celebra la Messa nella parrocchia di San Vincenzo de’ Paoli
Celebra la Messa nella parrocchia di San Vincenzo de’ Paoli.
“Una Bibbia da amare”
“Una Bibbia da amare. Da non-popolo a popolo di Dio seguendo il paradigma dell’Esodo”. Incontro a cura dell’Ufficio catechistico.
Incontro di formazione
Incontro di formazione a cura dell’Ufficio Migrantes e del Centro missionario.
Nella rettoria di Sant’Antonio da Padova presiede la liturgia penitenziale delle Confraternite
Nella rettoria di Sant’Antonio da Padova presiede la liturgia penitenziale delle Confraternite.