30 Giugno 2025

A San Policarpo la Messa per don Sardelli con il vescovo Di Tora

Il ricordo di don Roberto Sardelli in quella che fu la sua parrocchia: martedì 26 gennaio, alle ore 16, si terrà infatti a San Policarpo (piazza Aruleno Celio Sabino, 50) la Messa in memoria del sacerdote fondatore della “Scuola 725”. La celebrazione eucaristica sarà presieduta dal vescovo ausiliare monsignor Guerino Di Tora.

Nato nel 1935 a Pontecorvo, si è spento nella sua cittadina natale lo scorso 19 febbraio; il funerale si è tenuto il giorno successivo, 20 febbraio, nella chiesa di San Nicola della località del frusinate. Lo scorso novembre, don Sardelli aveva ricevuto la laurea honoris causa in Scienze pedagogiche dall’Università di Roma Tre. Alla cerimonia il sacerdote, già 83enne, non aveva potuto partecipare. Al suo posto, avevano ritirato il riconoscimento due ex allievi, Emilio Bianchi e Angelo Celidonio, che negli anni ’60 vivevano nelle baracche all’Acquedotto Felice.

22 febbraio 2019

L’accoglienza diffusa genera integrazione: i risultati di un progetto della Caritas

L’accoglienza di oltre 300 persone e l’attivazione di percorsi di autonomia socio-lavorativa e abitativa in favore di 109 titolari di protezione internazionale in fase di uscita o dimessi da pochi mesi dai centri Sprar. Tra loro anche 18 nuclei familiari per un totale di 61 persone. Sono i risultati del progetto «Rafforzare #Integrazione, Costruire #Ospitalità. Piani individuali di inclusione sociale, lavorativa e abitativa per titolari di protezione internazionale nel territorio di Roma», promosso dalla Caritas di Roma in collaborazione con il Centro Astalli e il Comune di Roma. Il rapporto finale del progetto è stato illustrato ieri, giovedì 21 febbraio, nel corso della conferenza “L’accoglienza diffusa come strumento di integrazione: un modello replicabile?” che si è svolta presso l’Oratorio “San Francesco Saverio” di Roma.

Complessivamente sono state seguite persone provenienti da 27 nazionalità, di cui i maggiormente rappresentati sono stati la Repubblica Democratica del Congo, la Repubblica del Congo, il Pakistan e la Nigeria. Le attività sono state portate avanti grazie alla rete territoriale composta da parrocchie e istituti religiosi, che hanno messo a disposizione 31 strutture distribuite in quasi tutti i Municipi della Capitale.

È stato possibile stipulare 25 contratti di affitto regolare in favore di 45 destinatari. Altri destinatari hanno comunque trovato una sistemazione alloggiativa indipendente, benché senza contratto, per cui il numero complessivo di coloro che hanno raggiunto l’autonomia abitativa è di 73 persone su 109, ovvero il 67 % a fronte del 25% previsto in fase progettuale. Un percorso di “buone prassi” per l’inserimento alloggiativo che ha permesso di realizzare la guida “Le Chiavi di casa”, uno strumento per orientare e accompagnare all’autonomia abitativa dei protetti internazionali nella città di Roma.

«L’accoglienza diffusa – ha commentato don Benoni Ambarus, direttore della Caritas di Roma – si è dimostrata una pratica di integrazione “artigianale” e molto efficace. I protetti che sono stati accolti nelle comunità hanno avuto dei tutor di riferimento che li hanno seguiti costantemente. Si è trattato di un’esperienza generativa perché ogni immigrato è stato protagonista del suo progetto di inserimento abitativo e lavorativo».

22 febbraio 2019

La Cattedra di Pietro e la sapienza del Bernini

La festa della Cattedra di Pietro, già presente nella Chiesa fin dal III secolo, e fissata definitivamente al 22 febbraio da Papa Giovanni XXIII, ricorda l’autorità che Gesù ha affidato a Simone, il pescatore di Galilea, di accompagnare e custodire, quale suo vicario, il popolo di Dio verso la Salvezza.

Ancora una volta Roma, nella stupenda basilica di San Pietro, ha il privilegio di custodire una storia straordinaria che ha fatto sì che fosse proprio il Mons Vaticanus la sede definitiva del pontefice romano. È qui, infatti, nell’allora Circo di Nerone, che nell’anno 64 d. C. Pietro confessò la sua fede nel Maestro fino alla morte di Croce. Ancora oggi, da questo stesso luogo, il Papa, suo successore, continua la missione di pascere il gregge in forza dell’autorità conferitagli da Cristo: «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli» (Mt 16,18-19).

Questo speciale mandato petrino è sublimemente riassunto da Gian Lorenzo Bernini nella magnifica Cattedra di San Pietro realizzata nell’abside della basilica vaticana nel 1666 e commissionata da Papa Alessandro VII. L’opera bronzea era destinata a contenere la cattedra lignea di Pietro della quale però, solo parte, rimonta effettivamente ai tempi dell’apostolo. La cattedra berniniana in bronzo dorato, alta 7 metri, e sormontata da due putti con in mano le insegne papali, racchiude in sé tutta l’importanza del primato dell’apostolo, come successore di Cristo e guida della Chiesa pellegrina sulla terra. Pertanto, il grande bassorilievo dorato realizzato sullo schienale della cattedra da Giovanni Paolo Schor su disegni del Bernini, vede la scena del Pasce oves meas, Pasci le mie pecorelle, e ai lati del sedile quelle della Lavanda dei piedi e della Consegna delle chiavi.

Tutto ruota intorno alla speciale missione di Pietro il quale però, nella missione di confermare i fratelli nella fede, è sostenuto dai vescovi in comunione con lui. Infatti, anche se qui la cattedra si slancia verso l’alto, rimane tuttavia unita a quattro statue di bronzo che rappresentano i padri della Chiesa d’Oriente, Sant’Atanasio e San Giovanni Crisostomo e quelli della Chiesa d’Occidente, Sant’Ambrogio e Sant’Agostino. Essi difesero con amore appassionato le verità di fede dalle eresie e costantemente i loro scritti ed omelie sono di chiara guida e riferimento per custodire intatto il deposito della fede.

È questa una cattedra tuttavia, che la sapienza artistica del Bernini pone in ascesa verso una dorata gloria sovrastante dove, circondato da angeli, nuvole e raggi, si staglia la vetrata con lo Spirito Santo dalla quale entra la luce che accende tutta l’opera. Questo protendimento della cattedra verso lo Spirito Santo che la sormonta, è una parafrasi della Chiesa in cammino verso il Regno dei Cieli sotto la guida e l’ispirazione del Paraclito. È un movimento di ascesa della Chiesa che, di continuo chiede l’assistenza e la guida dello Spirito Santo, e di discesa di esso per guidarla e condurla. È in questo incontro tra la povertà umana, come fu quella di Pietro, e la potenza di Dio che si compie ogni giorno la missione della Chiesa di condurre il gregge nell’ovile santo del Cielo.

A cura delle Missionarie della Divina Rivelazione

22 febbraio 2019

E’ entrato nella luce della Resurrezione Mons. Carmine Recchia

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,

il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

annunciano che è entrato nella luce della Resurrezione

 il Rev.do

Mons. Carmine Recchia,

Rettore della Rettoria del Santissimo Nome di Maria al Foro Traiano dal 1986 al 2017
Membro del Consiglio Direttivo della Fondazione Salus Populi Romani dal 2007 al 2016
Professore presso il Pontificio Seminario Romano Minore dal 1953 al 1969
e, ricordandone il generoso e lungo ministero pastorale, lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio.

I funerali si svolgeranno lunedì 25 febbraio 2019, alle ore 11.00, nella Basilica del Santissimo Salvatore e Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano (i sacerdoti che desiderano concelebrare sono pregati di portare camice e stola)

 

“Come un gatto in tangenziale” al cineforum per sacerdoti

Secondo appuntamento per “Cinema Paradiso”, il cineforum per sacerdoti organizzato dal Servizio diocesano di formazione permanente del clero con l’Ufficio diocesano comunicazioni sociali. Lunedì 25 febbraio, nel Teatro del Seminario Romano Maggiore (entrata laterale), alle 20.30, verrà proiettato il film “Come un gatto in tangenziale”; come di consueto la visione della pellicola sarà preceduta da un aperitivo, alle 20, e seguita da un dibattito con uno dei protagonisti.

«L’idea era stimolare una piccola riflessione su un tema importante ma ridendo, riflettere con il sorriso su alcune contraddizioni che caratterizzano il nostro tempo», ha commentato il regista Riccardo Milani a proposito di questa sua ottava opera cinematografica. Il film è uscito nel 2018. Giovanni (Antonio Albanese), intellettuale impegnato al Parlamento europeo in uno studio sulle periferie, ha una figlia, Agnese, di 13 anni. La ragazzina presenta al padre Alessio, il suo fidanzatino, coetaneo che vive a Bastogi, difficile quartiere alla periferia di Roma. Giovanni conosce così Monica (Paola Cortellesi), mamma di Alessio, anche lei poco felice della relazione tra i due ragazzini. I due genitori decidono così di allearsi…

22 febbraio 2019

Incontra la comunità e celebra la Messa al monastero dei Santi Quattro Coronati.

Incontra la comunità e celebra la Messa al Monastero dei Santi Quattro Coronati.

Incontro del percorso di aiuto per l’elaborazione del lutto del Centro diocesano per la pastorale familiare

Incontro del percorso di aiuto per l’elaborazione del lutto del Centro diocesano per la pastorale familiare; il tema sarà “Io scelgo”. Presso la Sala Pinacoteca del Pontificio Seminario Romano Maggiore.

Incontro di formazione di settore per cappellani

Incontro di formazione di settore per cappellani, a cura del Centro per la pastorale sanitaria.

I primi 150 anni del Circolo San Pietro

Roma, 1869. Un gruppo di giovani, provenienti da famiglie nobili o dell’alta borghesia, vuole dimostrare la propria vicinanza al Santo Padre, in un momento tanto difficile della storia del papato. A guidarli è il cardinale Ludovico Iacobini. Pio IX apprezza, e decide di affidare a questi ragazzi il loro primo impegno di carità verso i poveri. Nasce così il Circolo San Pietro, che si prepara a festeggiare il centocinquantesimo anniversario di attività. Per l’occasione, venerdì 22 febbraio alle ore 18, nell’Aula della Conciliazione del Palazzo Apostolico Lateranense, si terrà l’assemblea solenne a cui parteciperà il cardinale vicario Angelo De Donatis.

Fedeltà incondizionata alla Chiesa e al Romano Pontefice sono il segno distintivo del sodalizio, che riassume il suo carisma nel motto: “Preghiera, Azione, Sacrificio”. Numerose le attività portate avanti dai soci del Circolo San Pietro: dalle “cucine economiche” – volute proprio da Pio IX nel 1877, oggi sono tre mense che offrono gratuitamente pasti caldi ai bisognosi – agli “asili notturni” per i senza dimora; dalla casa famiglia che ospita gratuitamente i genitori dei bambini ricoverati all’ospedale Bambino Gesù agli aiuti internazionali in Kenya, Etiopia, Laos; dalla distribuzione di indumenti e biancheria nuovi all’attenzione alle cure palliative.

Il Circolo, per antica tradizione, raccoglie presso le parrocchie, le scuole, gli istituti religiosi e i privati della diocesi, l’Obolo di San Pietro, che viene consegnato al Santo Padre durante la tradizionale udienza concessa al sodalizio.

20 febbraio 2019

Celebra la Messa nella basilica cattedrale Maria Santissima Assunta di Nardò in occasione di San Gregorio Armeno patrono della diocesi

Celebra la Messa nella basilica cattedrale Maria Santissima Assunta di Nardò in occasione di San Gregorio Armeno patrono della diocesi.

De Donatis: «Roma ha bisogno degli artisti»

Il Beato Angelico «volle essere un cristiano che donava i suoi tesori a Cristo». Le sue opere sono «un regalo suo e di Dio al mondo». Il 18 febbraio, giorno in cui ricorre la memoria liturgica di fra Giovanni da Fiesole – così si chiamava il celebre pittore toscano vissuto a cavallo tra i Trecento e il Quattrocento –, patrono degli artisti, il cardinale vicario ha presieduto la Messa nella basilica di Santa Maria sopra Minerva, dove è sepolto. Al termine della celebrazione eucaristica, animata dalla Cappella Augustea del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, nella stessa chiesa del centro si è tenuto l’incontro del ciclo “Roma by night” – promosso dal Servizio diocesano per la cultura e l’università e dall’Ufficio catechistico diocesano – dedicato a “La luce dell’arte sulla vita degli uomini”, con monsignor Andrea Lonardo, direttore del Servizio diocesano, e Riccardo Lufrani, priore del convento di Santa Maria sopra Minerva e docente di Teologia morale alla Lumsa di Roma.

Il cardinale De Donatis ha concluso la sua omelia con un appello ai tanti artisti presenti nella basilica. «Dobbiamo tornare tutti insieme a far risplendere Roma – ha esortato –, che è stata, era e sarà una luce nel mondo. Io so che ne avete il desiderio e le potenzialità. Roma ha bisogno degli artisti. Roma ha bisogno di testimoni che assicurino che il buono, il bello e il vero esistono e sono raggiungibili. Quando il Beato Angelico rappresentò il Paradiso dipinse uomini e donne che si abbracciano insieme, fra di loro e con gli angeli, perché la vita è condivisione, ed è salvezza raggiunta insieme. Che il Beato Angelico interceda per noi nel raggiungere questa meta».

Leggi l’omelia completa

19 febbraio 2019

Festa di Carnevale alla Casa di Cristian

La Casa di Cristian è una struttura della Caritas di Roma che accoglie mamme con bambini in difficoltà. Nata nel 2011, da qualche anno ha una nuova sede a Tor Fiscale. Ed è proprio qui che sabato 2 marzo torna l’iniziativa “Porte aperte a Tor Fiscale”, con un pomeriggio di festa per grandi e piccini. Appuntamento dalle ore 16.30 nel centro in via Anicio Paolino 64 con giochi, danze, dolci e tante iniziative dedicate ai più piccoli.

19 febbraio 2019

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