Festa della Riconoscenza del Cor
Laboratorio sull’affettività
Laboratorio sull’affettività per i giovani dai 17 anni a Santa Maria dell’Acero (Velletri), a cura del Servizio per la pastorale giovanile.
Nella basilica di San Giovanni in Laterano presiede la Messa Capitolare Natale del Signore
Nella basilica di San Giovanni in Laterano presiede la Messa Capitolare Natale del Signore.
Auguri per il Santo Natale alla Diocesi di Roma del cardinale vicario Angelo De Donatis
“Il nostro Salvatore, carissimi, oggi è nato: rallegriamoci! Non c’è spazio per la tristezza nel giorno in cui nasce la vita, una vita che distrugge la paura della morte e dona la gioia della promessa eterna”.
Vorrei condividere con voi lettori alcune riflessioni a partire da queste parole tratte dal Discorso per il Natale pronunciate da San Leone Magno (Vescovo di Roma dal 440 al 461) che ben illuminano il mistero della fede che celebriamo in questa festività. Oggi il Figlio di Dio si è fatto carne, l’Eterno è entrato nel tempo e ha assunto la natura umana, si è fatto uomo come ognuno di noi. “Oggi”, l’avverbio preferito da Dio che la liturgia ripete più volte in questa solennità, sta a indicare che il Signore vive e agisce nel presente, non come noi che viviamo difficilmente appieno il momento presente, spesso ancorati al passato o troppo protesi verso il futuro.
“Oggi” non ci sia posto nei nostri cuori per la tristezza, per la nostalgia e per la malinconia, sentimenti contrastanti che affiorano in questi giorni e che rischiano di contristare la gioia del Natale. Di cosa poter gioire in questi tempi? Non mancano certo le sofferenze, il male, le ingiustizie e i disagi; non si tratta di chiudere gli occhi sulla realtà ma di assumere un nuovo sguardo su di essa, quello della fede che apre la porta alla speranza e alimenta gesti concreti di carità.
Tanti uomini e donne nella nostra città di Roma, come ha sottolineato il Santo Padre nella preghiera rivolta all’Immacolata durante l’atto di venerazione a piazza di Spagna lo scorso 8 dicembre, nonostante le difficoltà vivono testimoniando una speranza viva e un grande coraggio nella vita di tutti i giorni: “Penso anche a una grazia ordinaria che fai alla gente che vive a Roma: quella di affrontare con pazienza i disagi della vita quotidiana. Ma per questo ti chiediamo la forza di non rassegnarci, anzi, di fare ogni giorno ciascuno la propria parte per migliorare le cose, perché la cura di ognuno renda Roma più bella e vivibile per tutti; perché il dovere ben fatto da ognuno assicuri i diritti di tutti”.
Girando per i quartieri di Roma nelle visite alle comunità parrocchiali e incontrando tante persone e realtà presenti sul territorio, spesso il mio pensiero va con ammirazione e gratitudine a tutti quegli uomini e donne di buona volontà che ogni giorno nella nostra città, senza essere sotto i riflettori dei mezzi di comunicazione, non cedono alle tentazioni della rassegnazione, dell’indignazione e dell’indifferenza, ma costruiscono il bene e giorno dopo giorno, nella semplicità della loro vita quotidiana familiare, lavorativa e sociale, contribuiscono fattivamente al bene comune.
Allora cosa significa per noi “oggi” celebrare il Natale? Non vogliamo soltanto festeggiare il compleanno di Gesù, ma vivere la nostra rinascita in Cristo e accogliere la grazia di una vita nuova nella riconciliazione e nell’amore. In questi giorni abbiamo ricevuto e offerto tanti regali, non dimentichiamo l’origine della tradizione dello scambio dei doni natalizi, purtroppo non esente da una certa tentazione consumistica, che risale al Dono di Cristo che Dio stesso ha fatto all’umanità. Avendo accolto il segno dell’amore e della misericordia divina nel bimbo di Betlemme, con la stessa logica di gratuità, vogliamo donare e comunicare amore alle persone che ci circondano.
Riflettiamo sul regalo che Dio ha voluto offrici, non abbiamo timore di accertarlo e se lo permettiamo, Egli entrerà nella nostra esistenza, lo farà in punta di piedi, senza imporsi, infatti arriva a noi come un neonato povero, non accolto e indifeso che chiede solo di essere amato. Nel vivere l’amore disinteressato e l’accoglienza verso il prossimo, cifra del mistero cristiano del Natale, saremo inondati da una profonda gioia interiore, quella che sgorga dal cuore e che non possiamo procuraci da soli, perché la letizia è il frutto della presenza dell’amore gratuito di Dio in noi e che a sua volta possiamo comunicare agli altri.
Auguro a tutti voi lettori e ai romani miei prediletti nel Signore, di credere in questo amore senza misura e di accogliere la gioia che la nascita del Figlio di Dio porta nelle nostre vite, custodendo la Speranza anche nelle avversità e nei dolori della vita, perché Dio è un Padre buono che provvede sempre nella storia dei suoi figli.
Angelo card. De Donatis
Vicario generale della Diocesi di Roma
Il Messaggero” 25 dicembre 2018 https://www.ilmessaggero.it/vaticano/chiesa_romani_rassegnazione-4191424.html
Nella basilica di San Giovanni in Laterano presiede la Messa della Notte del Natale del Signore
Nella basilica di San Giovanni in Laterano presiede la Messa della Notte del Natale del Signore.
Celebra la Messa nella parrocchia di Sant’Andrea Avellino
Celebra la Messa nella parrocchia di Sant’Andrea Avellino.
I riti natalizi con il cardinale De Donatis
Cominciano il 24 dicembre a San Giovanni in Laterano e si concludono il 6 gennaio alla cittadella della Carità Santa Giacinta. Sono le celebrazioni per il periodo di Natale presiedute dal cardinale vicario Angelo De Donatis, che vedranno il porporato presente in diverse realtà della diocesi.
La sera della Vigilia, a mezzanotte, nella basilica lateranense, officerà la Messa della Notte del Natale del Signore; il giorno successivo, 25 dicembre alle ore 10.30, sarà sempre nella cattedrale di Roma per la Messa Capitolare. Il 31 alle 17, invece, De Donatis sarà a San Pietro per partecipare ai primi Vespri della solennità di Maria Santissima Madre di Dio e al canto del “Te Deum”, con il Santo Padre. Ancora, il primo gennaio alle 10.30 il porporato celebrerà l’Eucaristia a San Giovanni in Laterano, nella solennità della Madre di Dio.
Nei giorni 3, 4 e 5 gennaio, incontrerà diverse realtà diocesane e non: sarà con gli Oblati e le Figlie della Madonna del Divino Amore (giovedì 3 alle 9.30), nella rettoria del Santissimo Nome di Gesù (il 3 alle 18), con l’Unione Santa Caterina da Siena delle Missionarie della Scuola in occasione del capitolo generale (il 5 alle 17.30). Il 4 tappa a Foligno, in occasione della festa di sant’Angela.
Infine, il 6 gennaio, alle ore 10.30, il cardinale De Donatis celebrerà la Messa alla Cittadella della Carità Santa Giacinta.
21 dicembre 2018
In Vaticano partecipa agli auguri di Natale del Santo Padre alla Curia Romana
In Vaticano partecipa agli auguri di Natale del Santo Padre alla Curia Romana.
San Giuseppe dei Falegnami riapre al pubblico fino al 6 gennaio
Riapre dal 21 dicembre al 6 gennaio (ad eccezione del 28 dicembre) la chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, interessata dal crollo del tetto lo scorso 30 agosto. Oggi (21 dicembre) alle ore 12.30, il cardinale vicario Angelo De Donatis sarà nella chiesa a ridosso dei Fori Imperiali; porgerà gli auguri di Natale a coloro che, a vario titolo, hanno collaborato per rendere possibile la riapertura della chiesa e porterà loro il ringraziamento di tutta la diocesi di Roma.
Tra quelli che «in maniera straordinaria, si sono resi presenti sia nella triste circostanza del crollo, sia nei giorni seguenti – sottolinea il vescovo Daniele Libanori, ausiliare per la diocesi di Roma e rettore della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami – penso agli Uffici pubblici, ai Vigili del Fuoco, ai Vigili Urbani, le Soprintendenze interessate, le Forze dell’Ordine, i tecnici e il personale del Vicariato e delle imprese coinvolte».
Durante il periodo di apertura della chiesa, i fedeli avranno la possibilità di pregare di fronte al presepe ligneo, realizzato nei primi anni del XVII secolo da Giovan Battista Montano, e collocato originariamente nel lacunare centrale del soffitto crollato: «È stato ripulito e ricomposto – spiega il vescovo Libanori –. Ci conforta il fatto che sia stata recuperata la quasi totalità delle sculture lignee che ornavano il bellissimo soffitto e la metà delle cornici che separavano i lacunari». Il presepe è stato collocato all’interno della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami e potrà essere ammirato durante tutto il periodo di riapertura della chiesa stessa. «San Giuseppe dei Falegnami non verrà ancora riaperta al culto – aggiunge il presule –, ma quello che ci preme è di riproporre alla città un monumento che sembrava perduto e che invece, grazie a una bella sinergia di lavoro, è agli inizi di una nuova vita. Ci auguriamo che questa esperienza, con tutti gli studi che ha generato, possa essere d’aiuto per molte situazioni analoghe relative ad altri monumenti, religiosi e non, sia a Roma che in Italia».
In più, sempre da oggi, riaprirà al pubblico anche il Carcer Tullianum (Carcere Mamertino) che si trova al di sotto della cinquecentesca chiesa di San Giuseppe dei Falegnami e la cui gestione è affidata all’Opera romana oellegrinaggi (info: https://www.operaromanapellegrinaggi.org/it/roma-cristiana/carcer-tullianum-museo).
21 dicembre 2018