12 Maggio 2025

Al via il percorso “Educazione alla pace 2020”

L’ambiente, la gestione del conflitto, l’intercultura. Sono diversi gli argomenti che verranno trattati nel percorso formativo in sei incontri promosso dall’Area educazione alla pace e alla mondialità della Caritas di Roma, che prenderà il via il 20 febbraio e si concluderà il 27 marzo. Il corso serve per «introdurci alle tematiche che fondano il nostro essere operatori di pace – sottolineano dall’organismo diocesano –, attraverso il confronto ed il lavoro di gruppo e l’accompagnamento di esperti. Cercheremo di andare al cuore dei problemi, ci sforzeremo di leggerli alla luce delle nostre visioni e ci chiederemo quali esperienze di futuro possibile potremo generare».

“Educazione alla pace 2020” prevede lezioni frontali utili ad inquadrare le varie problematiche e attività di gruppo per poterle condividere e approfondire. Verrà fornito materiale per continuare il proprio lavoro di ricerca. Tutti gli incontri si svolgeranno alla Cittadella della carità Santa Giacinta di via Casilina Vecchia, 19, dalle 18.30 alle 21.30.

Il via, come detto, giovedì prossimo, con un approfondimento su “La gestione del conflitto. Violenza e non violenza” a cura del formatore Pasquale D’Andretta; Maura Peca, dell’Associazione A Sud, sarà invece la relatrice del 27 febbraio, su “Ambiente. La gestione della casa comune”. Il 5 marzo Riccardo Petrelli di Oxfam Italia parlerà di “La pace nel portafoglio. L’economia al servizio dell’uomo”; mentre il 12 marzo Franco Pittau, che cura il Dossier Statistico Immigrazione, interverrà su “Intercultura. Incontro, relazione, trasformazione”. Ancora, il 27 marzo ci sarà Roberto Mancini dell’Università di Macerata su “Diritti senza confini. Lo sviluppo è il nuovo nome della pace”; mentre l’ultimo appuntamento sarà curato dall’équipe formativa dell’Area educazione alla pace e alla mondialità Caritas su “Costruire la pace. Dall’idea al progetto”.

Al termine del percorso verrà rilasciato a tutti un attestato di frequenza, e chi lo desidera potrà richiedere di partecipare alla Summer School.

18 febbraio 2020

Al via il pellegrinaggio diocesano a Lourdes

Al via oggi, lunedì 27 agosto, il pellegrinaggio diocesano a Lourdes, che si concluderà giovedì 30. L’organizzazione tecnica è dell’Opera romana pellegrinaggi, che accompagnerà i fedeli in aereo o in nave. A guidare il cammino sarà il cardinale vicario Angelo De Donatis, che in una lettera indirizzata ai parroci scrive: «Questo appuntamento viene proprio alla ripresa della vita pastorale, dopo la pausa estiva. Saranno giorni di condivisione con la nostra gente e tra di noi, in uno spirito di comunione e di accoglienza delle indicazioni pastorali che ci verranno consegnate per l’anno che ci aspetta». Parteciperanno i vescovi ausiliari della diocesi Guerino Di Tora e Paolo Ricciardi.

Quest’anno si celebra il 160° anniversario delle apparizioni della Beata Vergine Maria a santa Bernadette Soubirous. Sottolinea in proposito l’amministratore delegato dell’Orp, monsignor Remo Chiavarini: «Il Santuario di Lourdes è la grande possibilità offerta all’uomo per riconciliarsi con Dio e con la propria storia personale. È la strada che attraverso Maria porta a Gesù, alla riscoperta del Vangelo». Per la prima volta, poi, Opera romana pellegrinaggi e Unitalsi porteranno insieme i pellegrini nella cittadina sui Pirenei, in una «comunione spirituale – dichiara ancora monsignor Chiavarini – con cui iniziare con slancio il nuovo anno pastorale».

Il pellegrinaggio diocesano farà suo il tema proposto per quest’anno dal Santuario: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv 2, 5). «Questo 2018 può essere l’occasione di un ritorno alle sorgenti, Maria e Bernadette – spiegano dal Santuario di Lourdes con una nota –: due piccole donne il cui silenzioso incontro riecheggia la parola eterna d’amore che il frastuono della nostra vita frenetica, delle nostre angosce e delle nostre paure, non permette più di percepire».

Le giornate dei pellegrini saranno scandite da celebrazioni, incontri e visite ai luoghi legati alla vita di Bernadette e alle apparizioni mariane: dalla Grotta alle diverse basiliche. Mercoledì 29 si terrà la catechesi del cardinale De Donatis nella Basilica del Rosario; quindi, alle 18, il vicario del Papa per la diocesi di Roma presiederà la recita del Rosario dalla Grotta delle Apparizioni, che verrà trasmessa in diretta da Tv2000. La giornata del 29 si concluderà con la fiaccolata. Giovedì 30, prima del rientro, spazio alla preghiera personale e bagno nelle piscine.

27 agosto 2018

Al via il pellegrinaggio diocesano a Lourdes

Sono partiti questa mattina, lunedì 26 agosto, dall’aeroporto di Fiumicino i partecipanti al pellegrinaggio diocesano a Lourdes; si fermeranno nella cittadina di Bernadette Soubirous fino a giovedì 29 agosto. A guidarli è il cardinale vicario Angelo De Donatis.

«Vogliamo iniziare l’anno pastorale sotto la protezione di Maria – ha detto il porporato prima di imbarcarsi sul volo Ap 5305 di Albastar –, portare da lei tutti quei desideri, quegli itinerari che abbiamo meditato in questo periodo come diocesi, e vogliamo pregare perché tutto questo avvenga non secondo la nostra volontà, ma secondo l’azione dello Spirito che vive in questa nostra Chiesa. Maria ci accompagna, maestra di vita spirituale».

Al pellegrinaggio, affidato all’organizzazione tecnica dell’Opera romana pellegrinaggi, partecipano decine di fedeli della diocesi, realtà parrocchiali e un gruppo del Pontificio Seminario Romano Maggiore. Con loro i vescovi monsignor Paolo Ricciardi, delegato per la pastorale sanitaria; monsignor Gianrico Ruzza, ausiliare per il settore Sud; monsignor Guerino Di Tora, ausiliare per il settore Nord; e monsignor Gianpiero Palmieri, ausiliare per il settore Est. Presenti anche l’assistente ecclesiastico nazionale dell’Unitalsi, monsignor Luigi Bressan; l’assistente regionale del Lazio don Gianni Toni; e l’amministratore delegato dell’Orp monsignor Remo Chiavarini.

«Grazie a Dio anche quest’anno la diocesi di Roma è fedele a questo appuntamento di fine agosto – rimarca monsignor Chiavarini – in cui tutte le realtà diocesane sono chiamate a recarsi a Lourdes per mettere nelle mani della Vergine Maria la vita della diocesi e l’anno che inizia, perché, come si sa, il “vero capodanno” è il primo di settembre. Ancora una volta siamo insieme all’Unitalsi, per sottolineare una volta di più la diocesanità di questa esperienza».

Intenso il programma di questi quattro giorni alle pendici dei Pirenei, tra celebrazioni eucaristiche, Via Crucis, processione “aux flambeaux” e catechesi. In particolare, mercoledì 28 alle ore 18, la recita del Rosario alla Grotta sarà guidata dal cardinale De Donatis e trasmessa in diretta da Tv2000. Quest’anno, per la prima volta, il pellegrinaggio diocesano sarà seguito dai social della diocesi di Roma.

26 agosto 2019

Al via il pellegrinaggio diocesano a Lourdes

«La diocesi di Roma torna a Lourdes per portare a Maria, all’Immacolata, la situazione che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo e trovare il lei ancora conforto e coraggio per poter continuare il nostro cammino da pellegrini in questo momento». Il cardinale vicario Angelo De Donatis parla dall’aeroporto di Roma Fiumicino, mentre si prepara a salire sul volo Albastar diretto a Lourdes. Il porporato è alla guida del tradizionale pellegrinaggio diocesano, organizzato dall’Opera romana pellegrinaggi: 184 i partecipanti, tra cui 40 sacerdoti romani; i vescovi ausiliari monsignor Paolo Ricciardi e monsignor Guerino Di Tora; il vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli e l’arcivescovo Piero Marini.

La partenza è avvenuta questa mattina alle ore 10.30 dall’aeroporto di Roma Fiumicino. Arrivati a Lourdes, i partecipanti alloggeranno in albergo e ogni giorno potranno prendere parte a catechesi e celebrazioni, tutto nel rispetto delle disposizioni sanitarie. Il pellegrinaggio sarà aperto dalla presentazione del documentario “Lourdes”, dei registi francesi Thierry Demaizière e Alban Teurlai, acclamato dalla critica in Francia e presentato alla Filmoteca Vaticana il 13 febbraio scorso. «Per quanto concerne le misure di sicurezza sanitaria per il Covid – spiega don Savino Lombardi, coordinatore del pellegrinaggio diocesano – ci atteniamo scrupolosamente a quanto previsto sia in Italia che in Francia, cioè mantenere le distanze e usare sempre la mascherina nei luoghi chiusi, anche durante le celebrazioni e durante il viaggio in aereo. All’interno del Santuario terremo le mascherine anche negli spazi all’aperto. A differenza del passato non ci sarà la processione aux flambeaux, sostituito dalla recita del Rosario dalla Grotta; non ci sarà neanche al processione eucaristica, ma solo l’adorazione alla basilica di Santa Bernadette lato Grotta, martedì alle 17».

«Finalmente è arrivato il giorno della partenza per questo pellegrinaggio tradizionale, da almeno cinquanta anni – dichiara l’amministratore delegato dell’Orp monsignor Remo Chiavarini –. L’ultima settimana di agosto la diocesi di Roma parte per Lourdes, e lo fa anche quest’anno, il che non era scontato. Un motivo ancora maggiore di gratitudine, di gioia, di emozione. Ma anche un motivo di grande speranza per la diocesi e per tutti, perché la vita è più forte delle difficoltà».

Ricordiamo che diversi momenti del pellegrinaggio diocesano saranno trasmessi in televisione e sui social media, per far vivere questa esperienza comunitaria anche a quanti non potranno partecipare fisicamente. In particolare, Tv2000 (canale 28 del digitale terrestre, 18 di tivusat e 157 di Sky) trasmette, a partire da lunedì 24, alle ore 18, come di consueto, il Santo Rosario, con la Messa alle ore 19 dalla Grotta di Massabielle; lo stesso avverrà nelle giornate di martedì e mercoledì. Telepace (canale 73 e 214 in hd, 815 di tivusat e 515 di Sky) propone invece, oltre al Rosario delle 18 e alla Messa delle 19, alcune testimonianze in diretta alle ore 18.30 nella giornata di lunedì; nei giorni di martedì e mercoledì ci saranno invece due appuntamenti in diretta, alle 11.30 e alle 18.30, mentre giovedì soltanto alle 11.30. Il 27 inoltre, alle ore 8.45, Telepace proporrà in diretta la Messa conclusiva del pellegrinaggio. Su Nsl (canale 74 del digitale terrestre) andrà in onda il “Diario del pellegrinaggio” il 25, il 26 e il 27 alle ore 20; domenica, poi, alle 9.30, uno speciale sull’iniziativa diocesana. Ancora, la Messa delle 19 verrà trasmessa sulle pagine Facebook di Ewtn Vatican, Ewtn Vaticano, Aci Stampa. Previsti anche servizi sui canali Rai. Il pellegrinaggio potrà essere seguito anche sui social media della diocesi di Roma e dell’Opera romana pellegrinaggi.

24 agosto 2020

Al via il pellegrinaggio diocesano a Fatima e Santiago

Tutto è pronto per il tradizionale pellegrinaggio della diocesi di Roma di fine estate, guidato dal cardinale vicario Angelo De Donatis e organizzato dall’Opera Romana Pellegrinaggi: si terrà dal 28 al 31 agosto a Fatima, e vedrà la partecipazione di circa 200 fedeli. Un gruppo anticiperà la partenza a domani, giovedì 26 agosto, per visitare Santiago de Compostela, con la guida del vescovo ausiliare monsignor Dario Gervasi, proprio nell’anno del Giubileo compostelano, che viene celebrato solo poche volte in un secolo.

I partecipanti si imbarcheranno a Fiumicino su volo di linea diretti a Lisbona. Atterrati nella capitale portoghese, effettueranno una visita della città, con il Monastero Dos Jeronimos con la tomba del navigatore Vasco de Gama; la Torre di Belem, simbolo della città; la cattedrale, costruita intorno al 1150 sul terreno di una vecchia moschea; la chiesa di Sant’Antonio da Padova, edificata sulla sua casa natale. Nella serata di sabato 28 è previsto lo spostamento a Fatima, dove i fedeli parteciperanno alla Messa. Il giorno successivo, il cardinale De Donatis presiederà la Messa internazionale e terrà una catechesi; mentre la giornata di lunedì sarà caratterizzata dalla Via Crucis a Os Valinhos, luogo della prima e della terza apparizione, e dalla visita di Aljustrel, villaggio natale dei tre pastorelli a cui apparve la Vergine Maria. Il 31 la Messa e poi il rientro a Roma.

In diretta su Telepace (canale 73 e 214 in hd), in streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma e su quella dell’Orp verranno trasmesse le celebrazioni da Fatima, grazie alla collaborazione di Tv Conção Nova Portugal e del Gabinete de Comunicação di Fatima: la Messa delle ore 18 del 28 agosto; quella delle ore 12 del 29 agosto; le liturgie del 30 e del 31 agosto delle 9; e ancora, nei giorni di sabato, domenica e lunedì, il Rosario alle 22.30. La catechesi del cardinale vicario verrà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook della diocesi il 29 alle ore 16.30. Gli orari indicati sono quelli italiani.

«Durante questi mesi estivi, e anche per i prossimi, stiamo ricevendo molte richieste per i santuari mariani – riflette monsignor Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggi –. Sia a Lourdes che a Fatima siamo riusciti a mandare diversi gruppi, alcuni anche consistenti. Questo è indice di una necessità, quella di ritrovare in Maria un punto di partenza, come la storia della spiritualità ci dice: nei momenti più difficili il popolo cristiano vede nella Vergine forza, sopporto, sostegno».

Ad accompagnare i fedeli romani anche san Giacomo: «Santiago è uno dei punti fondamentali per la costruzione dell’Europa, che si è formata sui grandi cammini e sui grandi santuari – prosegue monsignor Chiavarini –. Una meta da cui immaginare una nuova Europa, che si basi su valori diversi: non solo quelli economici, ma la spiritualità e la riscoperta di una nuova antropologia. Così come la Polonia, per la quale c’è molto interesse. Infatti – annuncia il responsabile dell’Orp – il tradizionale pellegrinaggio dei sacerdoti romani, nel periodo subito dopo Pasqua, nel 2022 si dovrebbe tenere a Cracovia».

25 agosto 2021

Al via il pellegrinaggio diocesano a Fatima

«Il messaggio di Fatima ci porta al cuore del Vangelo che rende visibile l’Amore misericordioso di Dio. Nostra Signora di Fatima è attenta alle richieste dell’uomo che aspira ad incontrare e vivere questo Amore e chiede ai pastorelli di pregare per la conversione dei peccatori e del mondo intero. Alla scuola di Maria riscopriamo la centralità di Dio». Monsignor Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Opera romana pellegrinaggi, annuncia così il pellegrinaggio diocesano a Fatima, che porterà i fedeli romani nella cittadina portoghese dall’11 al 14 ottobre, guidati dal vescovo ausiliare per il settore Centro monsignor Daniele Libanori.

«Quest’anno la proposta assume un significato particolare – spiega monsignor Chiavarini – perché, a motivo della pandemia, ci poniamo come mendicanti nei confronti della Madonna, alla quale chiediamo protezione, riscoprendoci bisognosi dell’aiuto della Madre e di Dio». Garantendo il rispetto «di tutte le necessarie precauzioni per tutelare la salute dei partecipanti – prosegue –, vogliamo vincere le reticenze, mettendoci in viaggio, dimostrando serenità, non leggerezza, certi che anche il nostro andare sia un gesto capace di trasmettere un sentimento di fiducia, per non lasciarci paralizzare dalla paura per l’attuale situazione sanitaria e recuperare gradualmente un senso di ritorno alla normalità».

Si parte l’11 ottobre alla volta di Lisbona, dove si comincia con un giro della città: il Monastero Dos Jeronimos, realizzato in stile “manuelino”, fatto costruire da Re Manuele I per celebrare il ritorno del navigatore Portoghese Vasco de Gama (qui sepolto), la Torre di Belem, simbolo della città, la Cattedrale, costruita intorno al 1150 per il primo vescovo di Lisbona, sul terreno di una vecchia moschea; la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, costruita sulla sua casa natale. In serata si prosegue per Fatima, con un saluto alla Madonna presso la Cappellina delle Apparizioni e la recita del Rosario. La giornata del 12 ottobre sarà ancora dedicata a visite e celebrazioni: al mattino la Messa nella Cappellina delle Apparizioni; nel pomeriggio Via Crucis a Os Valinhos, luogo della prima e terza Apparizione dell’Angelo e della Vergine nel 19 agosto 1917; poi la visita di Aljustrel, il villaggio natale dei tre pastorelli.

Il 13 ottobre è il giorno in cui ricorre l’anniversario del miracolo del sole, nonché dell’ultima apparizione della Vergine: nel 1917 una moltitudine di persone, radunate alla Cova da Iria, presso Fatima, videro il disco solare cambiare colore, dimensione e posizione per circa dieci minuti. Verrà quindi celebrata la Messa dell’Anniversario dell’Ultima Apparizione, durante la mattinata, mentre nel pomeriggio sono previste la visita guidata del Santuario del Rosario e della basilica della Santissima Trinità, e un momento di catechesi davanti al mosaico che descrive il Cap. 22 dell’Apocalisse di San Giovanni realizzato da padre Mark Rupnik. Il 14, dopo la Messa, i partecipanti torneranno a Lisbona e di qui a Roma.

7 ottobre 2020

Al via il corso sulla Pastorale dei rom (il link per iscrizioni)

Foto di Cristian Gennari

«Poche realtà sociali hanno tanto bisogno di essere conosciute e ri-conosciute come la realtà rom; oggi lo possiamo (e lo dobbiamo) fare anche alla luce di una storia di più di quarant’anni di politiche fallimentari a livello di accoglienza e di integrazione, soprattutto nella nostra città, legate non in ultimo alla scelta infelice dei campi». A sostenerlo è il vicegerente e arcivescovo Gianpiero Palmieri, che presenta così il nuovo percorso formativo dedicato alla pastorale dei rom e dei sinti, promosso dal coordinamento pastorale dei rom e sinti della diocesi di Roma.

Nove incontri su Zoom, il giovedì alle 19 a partire dal 25 febbraio, dal titolo “Smascherati… per dare vita ad una nuova fraternità!”. Il corso «non è riservato solo a tutti gli operatori che già da tempo sono attivi in questo settore pastorale – sottolinea ancora l’arcivescovo, delegato diocesano per la Pastorale dei migranti e dei rom –, ma è aperto e raccomandato a tutti coloro che vogliono approfondire la conoscenza di un popolo e della sua cultura, e sono disponibili a mettere in discussione stereotipi e pregiudizi, per cogliere onestamente la realtà per quella che è davvero, senza interpretazioni di parte».

L’itinerario formativo si snoda in tre aree di intervento: “Un nuovo modello di fraternità”, “Una fotografia della realtà”, “Evangelizzati ed evangelizzatori”. La prima è «necessaria per riflettere e acquisire categorie comuni che ci permettano di affrontare la questione pastorale dell’integrazione con uno sguardo comunitario e condiviso», spiega ancora momnsignor Palmieri. Quanto alla seconda area, anticipa, «ci permette di interpretare al meglio ciò che si è fatto e si sta facendo, in modo da poter leggere i segni dei tempi e offrire visioni profetiche». “Evangelizzati ed evangelizzatori” è invece incentrato su «cosa possiamo fare oggi nelle nostre comunità cristiane – aggiunge l’arcivescovo – e ci offre strumenti di intervento e buone prassi che possono essere rinnovate».

Tra i relatori dei diversi appuntamenti ci saranno il salesiano don Salvatore Policino; il direttore della Fondazione Migrantes don Gianni De Robertis; il direttore dell’Ufficio Migrantes diocesano monsignor Pierpaolo Felicolo; Alessandro Luciani e Susanna Placidi della Comunità di Sant’Egidio; Carlo Stasolla dell’Associazione 21 Luglio e lo stesso vicegerente. Il corso dà voce ai rom stessi, a chi è più in contatto con loro, alle associazioni.

«Il percorso formativo – riflette ancora monsignor Palmieri – vuole aiutare ad aprire gli occhi e a fare memoria di questa storia della presenza rom a Roma, imparando a trovare le parole giuste per dare il nome vero alle cose, magari dando parola ai rom, e promuovendo azioni che vadano nella direzione del bene comune, del bene di tutti. Diversamente la storia non cambierà; o forse cambierà in peggio, accentuando l’isolamento e la ghettizzazione, la diffidenza e il rifiuto, brodo di cultura delle diverse forme di disagio sociale e di piccola o grande deriva criminale». Al cuore dell’iniziativa diocesana c’è, naturalmente, il servizio al Vangelo. «Proprio il Vangelo – conclude il vicegerente – si rivela per noi la chiave interpretativa fondamentale capace di dare forma ad un nuovo modello di integrazione, ad una proposta pastorale che metta “rom” e “gaggé” nella condizione di convertirsi, di accogliersi, di stimarsi».

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11 febbraio 2021

Al via il corso di formazione sulla tutela dei minori

Ha preso il via ieri, 28 febbraio, con la lezione introduttiva della professoressa Alessandra Campo (docente incaricato associato dell’Istituto di Antropologia della Pontificia Università Gregoriana), il primo corso di formazione “Cultura della tutela e della cura dei minori e delle persone vulnerabili”, indirizzato ai futuri insegnanti di religione ma aperto anche a tutti coloro che svolgono una missione educativa nella Chiesa di Roma.

Il Corso, frutto della collaborazione fra Istituto di Antropologia della Pontificia Università Gregoriana e Istituto Superiore di Scienze Religiose “Ecclesia Mater” della Diocesi di Roma, con il patrocino dell’Ufficio della Pastorale Scolastica del Vicariato di Roma, si svolgerà il martedì dalle 16.40 alle 18.15 nel secondo semestre di questo anno accademico 2023-2024 alla Pontificia Università Lateranense in piazza San Giovanni in Laterano, 4.

Per informazioni: www.ecclesiamater.org e ecclesiamater@diocesidiroma.it
Segreteria ISSR “Ecclesia Mater” 066988.6298 oppure 06.69895664

Al via il corso biblico dell’Usmi

Saranno dedicati al profeta Geremia i sei incontri del corso biblico vocazionale 2019 promosso dall’Usmi (Unione superiore maggiori d’Italia), sul tema “La chiamata profetica e i suoi inediti orizzonti”. Gli appuntamenti sono in programma per sei sabati consecutivi dal 16 febbraio al 23 marzo, dalle ore 16 alle 18 (solo il primo incontro dalle 15.30 per l’accoglienza), presso la sede dell’Usmi nazionale di via Zanardelli, 32.

Il via il 16, dunque, con “Cosa vedi Geremia?”, a cura della biblista Rosanna Virgili; il 23 febbraio Cecilia Caiazza, dell’Ordo Virginum nazionale, parlerà di “Circoncidete il vostro cuore”. Sarà invece don Luca Predoli, docente al Pontificio Istituto Biblico, a intervenire su “Mi hai fatto violenza e hai prevalso”. Ancora, l’incontro successivo sarà tenuto da don Enrico Scaccia, dell’Ufficio liturgico della diocesi di Latina, su “Perché la via degli empi prospera”. Il 16 marzo il teologo monsignor Carmelo Pellegrino rifletterà su “Può forse un maschio partorire?”; mentre l’ultimo appuntamento si terrà il 23 marzo su “Costruite case e abitatele”, con suor Daniela del Gaudio, teologa.

Per ulteriori informazioni, consultare il sito internet dell’Usmi diocesana

5 febbraio 2019

Al via il corso “Un di più di vicinanza”

Prende il via il 24 febbraio 2021, in occasione della Quaresima, il corso “Un di più di vicinanza”, promosso dall’Ufficio diocesano per la pastorale sanitaria. Cinque incontri sulla piattaforma Cisco Webex, il mercoledì dalle 18.30 alle 20, per il percorso formativo che è già alla seconda edizione ed in continuità con il corso “Un di più di misericordia”, e si inserisce in un cammino più ampio aperto a tutti coloro che sono sensibili ed attenti al mondo della salute e a quanti sono già inseriti in esso (come medici, infermieri, operatori socio sanitari volontari, ministri straordinari della Comunione etc..).

«In questa occasione si vuole, anziché parlare dei malati, “ascoltare” – spiega il responsabile della segreteria dell’Ufficio don Carlo Abbate –, dando voce e volto (riprendendo una espressione di Papa Francesco nel Messaggio rivolto in occasione della Giornata Mondiale del Malato) a testimoni che, pur vivendo l’esperienza diretta della malattia, sappiano dare un segnale forte di speranza e di coraggio a chi vive momenti di disagio e solitudine anche all’interno della propria famigli e comunità».

In particolare, quest’anno, l’Ufficio diocesano ha voluto aprire «due nuove finestre – sottolinea don Abbate – su altrettanti due mondi di malattie, finora mai affrontati: i disturbi alimentari (3.500.000 persone dichiarate che ne soffrono in Italia) e la fibromialgia (5.000.000 di persone affette da un “male invisibile”). Segno che la Chiesa e in modo particolare la diocesi di Roma, vuole farsi prossima a queste persone e alle loro famiglie, sostenendole nel loro cammino faticoso di malattia e spesso di solitudine».

Per ulteriori informazioni, contattare l’Ufficio diocesano dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 allo 06.69886227/864154, oppure scrivere a segreteria.sanitaria@diocesidiroma.it.

17 febbraio 2021

Al via il catecumenato per i fidanzati

Parte venerdì sera il nuovo progetto diocesano “A sposarsi s’impara”, il catecumenato per i fidanzati promosso e curato dall’Ufficio catechistico diocesano in sinergia con il Centro per la pastorale familiare. Suddiviso in tre tappe, si svolgerà in parallelo, nelle stesse date (da ottobre a maggio), nelle parrocchie romane di San Saturnino (zona corso Trieste), e di San Giovanni Battista de La Salle (al Torrino), ma è aperto a tutti.

«I primi due mesi del cammino – spiega don Andrea Cavallini, direttore dell’Ufficio catechistico – sono articolati in tre moduli cui corrispondono altrettante tematiche», che verranno affrontate «dal punto di vista antropologico e psicologico ma alla luce della dimensione spirituale e di fede», perché «l’obiettivo è guardare all’uomo che è abitato dallo Spirito». Si comincia «con il tema dell’identità, maschile e femminile, al fine di riconoscere come la differenza, che comporta delle difficoltà, è anche motivo di arricchimento reciproco», spiega il sacerdote. Di seguito, la riflessione «sulla distinzione tra bisogni, aspettative e desideri rispetto al sacramento del matrimonio – continua Cavallini –: è importante verbalizzare questi tre livelli diversi di prospettiva non solo per riconoscere il pensiero dell’altro ma soprattutto per fare ordine dentro di sé come singolo e poi come coppia».

Infine, spazio all’analisi «delle relazioni di origine dei fidanzati perché influiscono e influenzano inevitabilmente la nuova relazione che si desidera costruire – dice ancora Cavallini –, considerando che è nelle relazioni che si gioca la realizzazione di vita sia affettiva che spirituale della persona». Agli incontri nelle parrocchie si aggiungono, a conclusione di ciascuno dei tre grandi momenti in cui il corso è organizzato, «esperienze di ritiro o comunque “in uscita” – spiega il direttore dell’Ufficio catechistico –: per il 15 dicembre è in programma una celebrazione durante la quale le coppie di fidanzati chiederanno ufficialmente di ricevere il sacramento del matrimonio».

Quanto alle modalità degli incontri, Cavallini sottolinea che accanto «alla dimensione della preghiera e della relazione frontale, ossia delle catechesi da parte degli esperti», ci saranno momenti pratici «di condivisione in cui verranno proposte diverse dinamiche di coppia», utili per «favorire il dialogo tra i fidanzati cui verranno insegnate delle vere e proprie tecniche». Le due équipe che animeranno le attività sono formate ciascuna da un sacerdote e da una coppia di sposi: nella parrocchia di San Saturnino, padre Alfredo Feretti, direttore del consultorio “Centro La famiglia”, con Agostino e Biancamaria Fiorani; a San Giovanni Battista de La Salle, don Pierangelo Pedretti, segretario generale del Vicariato, con Marco e Miriam Scicchitano.

Da Romasette, di Michela Altoviti

8 ottobre 2019

Al via il cantiere “Generiamo lavORO”, iniziativa di Acli e Vicariato

Il lavoro, soprattutto quello giovanile, è una vera e propria emergenza sociale, nella Capitale il 40,2% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni è disoccupato, quasi 1 su 2. Inoltre, secondo quanto emerso da una ricerca già condotta da Acli di Roma e provincia e Cisl di Roma Capitale e Rieti in collaborazione con l’Iref, l’80% dei giovani romani ha un livello alto o medio-alto di remissività lavorativa vale a dire che sarebbe pronto a rinunciare ai giorni di malattia (28,2%), alle ferie il 26,6%, il 15,2% a una parte dello stipendio, l’11,1% alla maternità. Dai dati emerge una crisi dell’aspetto valoriale del lavoro, che gli intervistati non percepiscono più quale strumento di crescita integrale della persona, ma lo percepiscono ridotto a mero cambio prestazione/compenso.

Proprio per cercare di contrastare questa deriva, si è tenuto ieri, lunedì 25 giugno 2018 alle ore 16, presso la Sala del Tempio di Adriano della Camera di Commercio di Roma, in Piazza di Pietra, l’evento “Generiamo lavORO”, promosso dall’Ufficio per la pastorale sociale della Diocesi di Roma e dalle ACLI di Roma e provincia, in collaborazione con la Cisl di Roma e Rieti, Confcooperative Roma, Ucid Roma, Azione Cattolica di Roma, Mlac Lazio, Mcl Roma e Centro Elis, ultima tappa del progetto Generare Futuro Roma, cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, dalle Acli di Roma e dal Forum delle Associazioni Familiari.

In un contesto occupazionale difficile e spesso ostile è essenziale stimolare reti e forme di cooperazione per promuovere l’occupazione giovanile quale presupposto fondamentale per una cittadinanza piena ed attiva. È nato per questo il progetto “Generare Futuro”, un percorso caratterizzato da un ciclo di 10 laboratori che ha aiutato circa 40 giovani ad avere una visione alta del lavoro, incentrata sulla Dottrina Sociale della Chiesa, valore non solo confessionale, ma anche universale, e che li ha dotati anche di un kit di strumenti per facilitarne l’ingresso e la permanenza nel mondo lavorativo.

Il percorso iniziato ad aprile e giunto all’ultimo appuntamento si è trasformato da un progetto ad un impegno per il futuro. La rete di organizzazioni promotrici, infatti, ha condiviso la necessità di superare la logica degli interventi spot, frammentati, attraverso l’attuazione di un cantiere permanente: il “Cantiere Generiamo lavORO”. Un vero e proprio patto per facilitare i giovani a inserirsi nel mondo lavorativo che è stato firmato dalle organizzazioni proprio in occasione dell’evento di oggi.

Durante l’incontro ragazzi che hanno partecipato al corso, inoltre, hanno avuto la possibilità di interrogare le istituzioni e la società civile sulle problematiche riguardanti il mondo del lavoro e di ricevere i CV, gli attestati e il portfolio delle competenze, strumenti concreti ed efficaci per la ricerca di un impiego che sono stati elaborati nel corso dei laboratori come frutto del percorso effettuato.

Il vicario De Donatis ha auspicato che il progetto possa davvero «diventare un cantiere aperto in cui i giovani possano sentire di non essere lasciati soli ad affrontare questa fatica e capire cosa desiderano veramente».

«Ci auguriamo – ha commentato don Francesco Pesce, responsabile della Pastorale sociale in diocesi – di aver realizzato un servizio per renderli più forti e in grado di usufruire pienamente dei propri diritti e delle proprie possibilità. La Chiesa, con la sua Dottrina Sociale, può contribuire molto alla dignità del lavoro delle persone».

26 giugno 2018

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