30 Aprile 2025

A Villa Campitelli a Frascati presiede i lavori della Conferenza Episcopale Laziale

A Villa Campitelli a Frascati presiede i lavori della Conferenza Episcopale Laziale

A Villa Campitelli a Frascati presiede i lavori della Conferenza Episcopale Laziale

A Villa Campitelli a Frascati presiede i lavori della Conferenza Episcopale Laziale

A Villa Campitelli a Frascati presiede i lavori della Conferenza Episcopale Laziale

A Villa Campitelli a Frascati presiede i lavori della Conferenza Episcopale Laziale

A Villa Campitelli a Frascati presiede i lavori della Cel

A Villa Campitelli a Frascati presiede i lavori della Conferenza episcopale laziale.

A Velletri la Festa diocesana per gli adolescenti

Una grande festa per gli adolescenti della diocesi. L’Equipe della pastorale giovanile, quest’anno, invita tutti i ragazzi dalla II Media fino al V anno delle Superiori nel parco della Casa Santa Maria dell’Acero a Velletri, domenica 7 aprile. Una giornata, collocata in Quaresima, prima delle Palme, organizzata proprio in preparazione della Giornata diocesana della Gioventù che si celebrerà il prossimo 14 aprile. La giornata è divisa in due momenti: la mattina, dalle 10 la divisione in squadre per fasce di età, subito dopo l’inizio delle attività attraverso un viaggio in alcuni stand animati dall’equipe e dagli animatori delle parrocchie.

Dopo pranzo, il concerto del rapper cristiano Tommaso Valsecchi, in arte Shoek. Alle 16.15 la Messa e la premiazione della squadra vincitrice delle attività del mattino e della parrocchia più numerosa. Per quanto riguarda la quota di partecipazione è di cinque euro a persona compresi gli accompagnatori. È previsto un servizio pullman per prendere e riaccompagnare i gruppi in parrocchia. La scheda d’iscrizione deve essere inviata alla mail: pastoralegiovanile@diocesidiroma.it. Info 06.69886447.

A un anno dal conflitto in Ucraina, la veglia a San Giovanni in Laterano

Sulle sedie ci saranno rami di ulivo preparati dai senza dimora ospiti della Cittadella della Carità della Caritas Santa Giacinta. Un canto sarà intonato dal coro del Pontificio Collegio Ucraino di San Giosafat. E i nomi dei tanti Paesi in guerra verranno ricordati durante la liturgia. Saranno tanti i segni nella veglia di preghiera “E la pace non avrà fine” di venerdì 24 febbraio, alle ore 18, nella basilica di San Giovanni in Laterano, presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis; potrà essere seguita anche in diretta televisiva su Telepace (canale 75 a Roma e Rieti) e in streaming sulla pagina Facebook della diocesi. Promossa a un anno esatto dall’inizio del conflitto in Ucraina, al momento di preghiera parteciperà il vescovo Dioniso Lachovicz, esarca dei cattolici ucraini di rito bizantino in Italia.

La veglia nasce dal desiderio di pregare insieme di tutte le realtà della diocesi impegnate nella carità, nell’accoglienza e nel sostegno ai profughi ucraini giunti in Italia: gli Uffici Caritas e Migrantes diocesani, innanzitutto, e poi la Comunità di Sant’Egidio, il Centro Astalli, l’Opera Don Calabria, gli scalabriniani, i comboniani, i vincenziani. Ma sono tanti i gruppi che vogliono esserci e dare il proprio contributo, come la comunità congolese, che offrirà un canto, o, come detto, i poveri ospitati nella struttura della Caritas di Ponte Casilino. Durante la veglia, inoltre, quattro persone porteranno la propria testimonianza; tra gli altri il vescovo Pero Sudar, emerito di Sarajevo, che racconterà il conflitto che, negli anni Novanta, insanguinò il suo Paese.

«Il 24 febbraio – riflette il cardinale De Donatis – si compirà un anno dall’inizio del conflitto in Ucraina. Dodici mesi intensi di sofferenze di cui seguiamo gli sviluppi in una spirale sempre più minacciosa. Purtroppo, oltre a non vedere spiragli di luce per la cessazione delle ostilità, siamo preoccupati per il dibattito pubblico che propone le armi come unico strumento per ristabilire la pace. Noi, come credenti, non possiamo accettare questo: non vogliamo rassegnarci alla mancanza di soluzioni per una pace vera. Non ci illudiamo nemmeno che la via della pace e della riconciliazione siano facili da percorrere. Eppure, questa pace la chiediamo al Signore, vogliamo costruirla nel nostro quotidiano, con le nostre azioni piccole e grandi».

Tutti in preghiera per chiedere il dono della pace e per «rinnovare la nostra volontà di essere operatori di pace», sottolinea il vescovo Benoni Ambarus, responsabile diocesano dell’ambito della diaconia della carità. Per questo durante la veglia verranno «chiamati per nomi tutti i Paesi che oggi sono in guerra – anticipa il presule – a mo’ di litania, per aiutarci ad allargare i nostri orizzonti».

 

17 febbraio 2023

A Trastevere torna la “Festa de’ Noantri”

Foto di Cristian Gennari

L’evento più atteso dai trasteverini, nel cuore di Roma, la cui storia affonda le radici nei secoli. È la festa della Madonna del Carmine a Trastevere, meglio conosciuta come festa “de’ Noantri” o della “Madonna Fiumarola”. Come ogni anno, la statua della Madonna del Carmine, la cui memoria liturgica ricorre il 16 luglio, uscirà dalla chiesa di Sant’Agata, dove si trova durante tutto l’anno, e verrà portata in processione per le caratteristiche vie trasteverine e sul fiume Tevere.

Il culto della “Madonna Fiumarola”, infatti, nasce nel lontano 1535 quando una statua della Vergine scolpita in legno di cedro fu rinvenuta da alcuni pescatori alla foce del fiume e fu poi donata ai Carmelitani che si trovavano nella chiesa di San Crisogono, appunto a Trastevere. Nel corso dei secoli fu trasferita prima a San Giovanni dei Genovesi e poi, nel ‘900, nell’attuale chiesa di Sant’Agata, che lascia appunto una sola volta l’anno, il primo sabato dopo la festa della Beata Vergine del Monte Carmelo.

Le celebrazioni, come sempre, dureranno per quasi due settimane. Dal 13 luglio, con il triduo di preparazione, fino al 26. Venerdì 16 ci sarà una prima Messa al mattino, presieduta da monsignor Daniele Libanori, vescovo ausiliare per il settore Centro, mentre nel pomeriggio una seconda celebrazione ospiterà l’investitura dei nuovi confratelli e consorelle dell’arciconfraternita del Carmine in Trastevere. Momenti cruciali saranno poi la processione del pomeriggio di sabato 17 luglio e la successiva celebrazione eucaristica, nella piazza di Santa Maria in Trastevere. Domenica 25, sempre nel pomeriggio, la rievocazione della “Processione Fiumarola” presso l’imbarcadero del Circolo Canottieri Lazio, presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis, che arriverà al pontile di Ponte Garibaldi, nei pressi dell’Isola Tiberina, e continuerà poi sulla terraferma, per concludersi nella chiesa di Sant’Agata.

Quest’anno, per le normative anti-Covid, «alcuni dettagli saranno diversi rispetto agli altri anni», spiega il governatore dell’arciconfraternita Pietro Solfizi. Non ci sarà la storica macchina processionale, «molto imponente e dal peso di circa 16 quintali – racconta Solfizi –, una macchina che impegna oltre 18 persone per il trasporto della statua. Abbiamo invece optato per semplici stanghe che sosterranno la Madonna per non creare assembramenti e non affollare ancora di più i vicoli». La processione, dunque, tornerà per le vie del quartiere dopo l’assenza dello scorso anno a causa della pandemia, «la prima e finora unica volta nella storia», puntualizza Solfizi, «perché si è sempre svolta, anche in tempo di guerra». Previsto comunque un grande afflusso di persone. «Sono tantissimi i fedeli legati a questa festa, che arrivano soprattutto da fuori città, da tutta Italia e anche dall’estero perché – prosegue – molti trasteverini ormai non abitano più a Roma ma hanno nel cuore questo evento e anche chi non ha nessun legame con il territorio ha sviluppato negli anni un forte attaccamento verso la festa e la Vergine».

Le celebrazioni saranno trasmesse anche in diretta streaming sulla pagina Facebook della confraternita, mentre la Messa solenne del 17 luglio e il Rosario del 21 luglio dalla chiesa di San Crisogono andranno anche in diretta nazionale su Tv2000. «Un modo – chiosa Solfizi – per far sentire a tutti la vicinanza della Madonna e far vivere l’emozione di questa festa, in particolare in un periodo storico così difficile e drammatico».

di Salvatore Trope da Roma Sette

12 luglio 2021

A Trastevere la Festa de’ Noantri con il cardinale De Donatis

Seppur con delle limitazioni, la tradizionale Festa de’ Noantri a Trastevere si terrà anche al tempo del Covid–19. Niente processioni per le vie del quartiere il sabato successivo al 16 luglio, giorno in cui la Chiesa celebra la solennità liturgica della Beata Vergine del Monte Carmelo. Niente abito nuovo per Maria perché il lockdown non ha permesso agli stilisti di confezionarlo. Ma il cuore della solennità, la preghiera all’Immacolata, sarà incessante da oggi, lunedì 13 luglio, con l’inizio del triduo, a lunedì 27 luglio con la Messa di ringraziamento. Nel mezzo i due appuntamenti più attesi dai romani, soprattutto dai trasteverini che hanno voluto aggiungere alla festa l’appellativo “de’ noantri” cioè “di noi altri”, in opposizione a “voi altri che abitate in altri quartieri”. Domenica 19 il cardinale vicario Angelo De Donatis presiederà la celebrazione liturgica alle ore 19 in piazza Santa Maria in Trastevere. La statua della Vergine in legno di cedro custodita nella chiesa di Sant’Agata sarà trasportata per l’occasione in piazza issata su un apposito automezzo.

«Rispettando le distanze fisiche di sicurezza, per la Messa ci saranno oltre cinquecento posti a sedere e saranno installati maxischermi per permettere a tutti di partecipare alla liturgia – spiega Pietro Solfizi, governatore dell’arciconfraternita del Santissimo Sacramento e Maria Santissima del Carmine a Trastevere –. Siamo contenti che riusciamo a fare qualcosa. È la prima volta che non si tiene la processione per le vie del quartiere. Si è svolta anche in tempo di guerra». Si potrà accedere in piazza solo muniti di biglietti che potranno essere gratuitamente ritirati nella chiesa di Sant’Agata.

Domenica 26 monsignor Gianrico Ruzza, già ausiliare di Roma e nominato da Papa Francesco vescovo di Civitavecchia–Tarquinia, presiederà la suggestiva processione sul Tevere della “Madonna Fiumarola”, così ribattezzata perché, secondo la tradizione, la statua fu ritrovata alla foce del Tevere nel 1535 dopo una violenta tempesta. Partenza prevista per le 19.30 dall’imbarcadero del Circolo canottieri Roma. Alle 20.30 è previsto l’arrivo a Ponte Garibaldi e anche in questo caso non si terrà la consueta processione fino a Santa Maria in Trastevere. L’effige sarà immediatamente trasferita nella chiesa di Sant’Agata con un apposito furgone.

«Nonostante le restrizioni, la gente desidera questo momento – dice il rettore della chiesa di Sant’Agata don Paolo Asolan –. Non è un interesse legato solo al folklore ma c’è nel cuore dei trasteverini un profondo legame con la Madonna. C’è da sperare che l’assenza dell’aspetto popolare faccia emergere il nocciolo che rende importante questa celebrazione e il motivo per il quale resite dopo secoli».

Per don Renato Tarantelli è la prima Festa de’ Noantri in qualità di primicerio dell’arciconfraternita. Nominato lo scorso novembre, non nasconde la sua emozione e confessa che si sta preparando con la preghiera. Rimarcando le parole del rettore Asolan, afferma che «senza gli aspetti popolari emergerà il senso spirituale della solennità. È molto bello il modo in cui l’arciconfraternita si sta preparando a questo momento. Il Signore sta compiendo cose più semplici ma certamente più belle».

di Roberta Pumpo da Roma Sette

13 luglio 2020

A Torre Angela la parrocchia “si fa in quattro”

Radicata nel tessuto sociale della borgata tanto da farsi in “quattro”. È la parrocchia dei Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela, periferia est. Abbraccia un territorio così vasto che al nucleo centrale della parrocchia in via di Torrenova si aggiungono tre cappelle. «È come avere quattro complessi parrocchiali», commenta il parroco don Marco Simeone. Una realtà che nei giorni scorsi ha ricevuto la visita pastorale del cardinale vicario Baldo Reina, al quale è stata illustrata la storia di una borgata nata tra gli anni ’50 e ’60 sull’onda della grande migrazione di calabresi, marchigiani e abruzzesi. Trasferitisi in zona, misero a frutto i propri talenti, unirono le forze e costruirono le prime abitazioni. «Questo – racconta il sacerdote – ha creato un’identità forte. Gli abitanti si adoperarono anche per la costruzione della parrocchia, eretta grazie alle loro offerte e al lavoro degli stessi residenti».

L’ampliamento della zona, unito alla donazione di terreni e piccole strutture, ha consentito la realizzazione di tre cappelle che oggi ospitano celebrazioni, catechesi e gli oratori di Santa Maddalena agli Arcacci, della Madonna dei Lumi e quello di San Gabriele e Pier Giorgio Frassati – che sarà canonizzato il 3 agosto -, realizzato grazie all’offerta della nipote del futuro santo. Ogni domenica qui viene allestita una mensa di solidarietà «per i senza dimora e gli anziani soli – evidenzia don Marco –. Ogni oratorio ha una sua autonomia. La pastorale è connessa al contesto territoriale in cui è situato». Essi rappresentano «una grande ricchezza – afferma Rita, catechista –. La relazione con ogni porzione del territorio consente di monitorare la situazione e di comprendere le realtà in modo accurato».

Dagli anni ’60 le cose sono notevolmente cambiate, «ora si vive la fase dell’immigrazione dall’estero e questa è diventata una borgata multiculturale con decine di etnie diverse – prosegue il parroco –. C’è però un incontro pacifico e rispettoso di culture e religioni. A pochi chilometri di distanza ci sono la parrocchia ortodossa, il tempio buddista cinese, la moschea, il tempio sikh. Questi mutamenti, forse, faticano ad essere compresi dagli anziani che sono cresciuti nella borgata vedendola trasformarsi nel giro di 20 anni».

La parrocchia resta un punto di riferimento importante per il territorio, così come la scuola e il municipio. La Caritas supporta cento famiglie con i pacchi alimentari «confezionati in base alle dimensioni del nucleo familiare» osserva don Marco. Ogni mercoledì i volontari della parrocchia, con quelli della Comunità di Sant’Egidio, distribuiscono pasti caldi ai senza dimora della zona. «Nel Centro di ascolto ci aiutano anche alcuni frati francescani che 15 anni fa si sono trasferiti in zona – aggiunge don Marco –. Lavorano a un progetto per stare ancora più a stretto contatto con le persone in difficoltà».

Gianluca, seminarista del Pontificio Seminario Romano Maggiore, da ottobre svolge servizio in parrocchia. Oltre ad «affinare l’ascolto silenzioso per entrare in contatto con i bisogni altrui» sta imparando la «concretezza della prossimità alla comunità, la capacità di porsi davanti come guida, dietro insieme agli ultimi e in mezzo condividendo gioie e dolori». (di Roberta Pumpo da Roma Sette)

13 aprile 2025

A Tor Fiscale il centro estivo della Caritas

Il progetto “Porte Aperte a Tor Fiscale” promosso dal Centro di accoglienza Casa di Cristian della Caritas di Roma non chiude per ferie ma si apre ai giovani del quartiere.

Per i ragazzi dai 5 asi 12 anni è previsto un centro estivo dove divertirsi, socializzare e imparare la solidarietà. Dal 29 luglio al 9 agosto, ogni giorno dalle 8.30 alle 16, la gioventù del quartiere potrà partecipare alle attività della Casa insieme ai volontari e agli operatori.

Per informazioni e iscrizioni: tel. 066282696; email: casadicristian@caritasroma.it.

16 luglio 2019

A Todi la XXI Giornata degli universitari

“Amor, lo tuo effetto dà lume a lo ‘ntelletto”. Questo verso di Jacopone da Todi farà da filo conduttore alla XXI Giornata degli universitari, che si svolgerà appunto della cittadina umbra il prossimo sabato 16 novembre. Oltre 1.500 studenti di università pontificie, private e statali raggiungeranno Todi a bordo di circa 25 pullman.

«Partiranno da collegi e parrocchie, ma ci saranno anche gruppi da Albano, Viterbo, Cassino, che utilizzeranno mezzi propri», spiega Annalisa Ceravolo, dell’Ufficio diocesano per la pastorale universitaria, che sta organizzando l’evento. «Per la prima volta la Giornata degli universitari farà tappa a Todi, che abbiamo scelto proprio per la presenza delle spoglie di Jacopone – illustra Ceravolo –. Sia la città che la diocesi di Todi si sono dimostrate molto accoglienti, offrendoci spazi e mettendoli a disposizione gratuitamente».

Se la prima parte della Giornata vedrà infatti la catechesi di don Fabio Rosini, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale universitaria, nel tempio di San Fortunato, alle ore 11, la seconda sarà invece dedicata alle visite alle bellezze della cittadina, che saranno a ingresso gratuito per i giovani studenti. Nei luoghi più significativi, inoltre, alcuni studenti del Conservatorio di musica Santa Cecilia, dell’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico e dell’Accademia nazionale di danza, offriranno delle performance artistiche ai loro colleghi che frequentano i corsi universitari più classici. In particolare, nella cattedrale della santissima annunziata di esibiranno gli allievi del Conservatorio; nella Sala del Consiglio all’interno del Palazzo del Capitano ci saranno invece gli allievi della Silvio d’Amico; mentre l’Accademia di Danza si esibirà nella Sala delle Pietre del Palazzo del Capitano. I brevi spettacoli saranno ripetuti più volte nel corso del pomeriggio, in modo da dare l’opportunità di assistervi al maggior numero di studenti.

6 novembre 2024

A Teano (Ce) predica il Ritiro di Avvento ai sacerdoti della diocesi

A Teano (Ce) predica il Ritiro di Avvento ai sacerdoti della diocesi.

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