4 Agosto 2025

Vicariato e Rota insieme per un corso su matrimonio e famiglia

Il Vicariato e il Tribunale della Rota Romana organizzano insieme il corso di formazione su “Matrimonio e famiglia”, pensato per parroci, diaconi permanenti, sposi e operatori della pastorale familiare, dal 24 al 26 settembre nella basilica di San Giovanni in Laterano (inizio alle ore 8). Ad aprire e a chiudere il corso saranno due interventi del cardinale vicario Angelo De Donatis. Giovedì 27, poi, Papa Francesco concluderà con una udienza sempre nella cattedrale di Roma.

Due i testi di riferimento del percorso formativo: l’esortazione apostolica “Amoris laetitia” e il volume “Matrimonio e famiglia nel cammino sinodale di Papa Francesco”, scritto da monsignor Pio Vito Pinto, decano della Rota Romana.

Tra i relatori della tre giorni, oltre a monsignor Pinto, diversi uditori. Il cardinale Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna, sarà ospite nella giornata di lunedì, con una relazione sul discernimento sui sacramenti dell’Eucaristia e della Penitenza.

Per informazioni e iscrizioni: segreteriagenerale@vicariatusurbis.org; 06.69886207; www.rotaromana.va; 06.69887502.

14 settembre 2018

Celebra la Messa per i dipendenti del Vicariato

Alle ore 8 celebra la Messa per i dipendenti degli uffici del Vicariato.

Dalla Congregazione per il clero un corso di prassi formativa per sacerdoti

La Congregazione per il clero propone un corso di prassi formativa alla luce della nuova Ratio fundamentalis, “Il dono della vocazione presbiterale”.

Sono invitati «tutti i Sacerdoti che compiono la loro formazione permanente a Roma e che vogliono crescere nella consapevolezza di essere formatori del popolo di Dio e nella capacità di favorire la pastorale vocazionale e presbiterale, nelle parrocchie, nei Seminari e nelle altre strutture pastorali diocesane. Rileggere la propria storia, attraverso un’attenta revisione di vita e alla luce del dono ricevuto, per accogliere l’impulso dello Spirito a sviluppare la propria vita discepolare verso la configurazione a Cristo Servo e Buon Pastore. Approfondire la propria scelta vocazionale, le motivazioni profonde e gli aspetti specifici della propria vita sacerdotale e ministeriale».

Le lezioni si terranno da ottobre 2018 fino a maggio 2019, nella sede delle Congregazione per il clero (piazza Pio XII, 3 – secondo piano). Tutti i giovedì, con due orari diversi a seconda del gruppo. Il corso, informano dalla Congregazione, comprende anche quattro sabati dalle 9 alle 13 (il primo sarà sabato 20 ottobre).

Per informazioni e iscrizioni: 06.69882092; www.clerus.va; prassiformativa@cclergy.va

13 settembre 2018

Il cardinale De Donatis incontra il clero diocesano

Il cardinale vicario Angelo De Donatis incontra il clero della diocesi di Roma per presentare il progetto pastorale diocesano e dare il via, così, al nuovo anno pastorale. L’appuntamento è per lunedì 17 settembre alle ore 10, nella basilica di San Giovanni in Laterano.

Nei giorni successivi il porporato incontrerà le diverse comunità parrocchiali, divise per settori: martedì 18, alle 19, per il settore Est sarà nella parrocchia di Ognissanti (via Appia Nuova, 244); mercoledì 19, per il settore Sud, sempre alle 19, si sposterà al Santuario del Divino Amore; giovedì 20, alle 18.30, per il settore Ovest sarà a San Giuseppe al Trionfale (via Bernardino Telesio, 4/b); lunedì 24, alle 18.30, per il settore Centro, assemblea nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme (piazza omonima); martedì 25, infine, appuntamento alle 19 a San Lorenzo fuori le Mura (piazzale del Verano, 3) per il settore Nord.

I colloqui concluderanno idealmente il percorso iniziato il 14 maggio scorso con l’assemblea diocesana a cui è intervenuto Papa Francesco. In quell’occasione il Santo Padre si soffermò sulle “malattie spirituali”, su cui nelle parrocchie della diocesi di Roma si era riflettuto a partire dalla Quaresima. Un percorso lungo e articolato, dunque, come il cardinale vicario ha sottolineato nella lettera di invito all’incontro di lunedì 17, mandata ai sacerdoti della diocesi lo scorso 25 giugno.

«Dopo l’incontro gioioso con il Santo Padre del 14 maggio scorso, sento il desiderio di proporti di fermarci un po’ per meditare insieme il discorso fatto da Papa Francesco – si legge nella missiva –. È un discorso molto bello, ricchissimo di spunti, che vuole orientare il cammino della Chiesa di Roma per i prossimi anni, ispirandosi all’Esodo biblico. Come passare dalla schiavitù legata alle malattie alla libertà dei figli? Come passare dalla condizione di non-popolo a quella di popolo di Dio? La verifica delle nostre malattie non puntava solo a farci fare “l’esame di coscienza”, ma a suscitare una comunione nuova tra di noi: uniti nella debolezza, uniti soprattutto nella comune esperienza della misericordia». E ancora: «La verifica delle nostre malattie non puntava solo a farci fare “l’esame di coscienza”, ma a suscitare una comunione nuova tra di noi: uniti nella debolezza, uniti soprattutto nella comune esperienza della misericordia. Meditare insieme questo testo del Papa ci aiuterà molto».

12 settembre 2018

Caritas, corso base di formazione al volontariato

La Caritas di Roma propone il Corso base di formazione al volontariato, dieci incontri strutturati in moduli base e in approfondimenti che inizierà il 15 ottobre per concludersi il 7 dicembre. La formazione è indirizzata non solo a quanti desiderano impegnarsi nei centri Caritas, ma anche a coloro interessati ad approfondire le tematiche e gli aspetti del volontariato.

Gli incontri, che comprendono sia aspetti teorici – teologia e pastorale della carità, dinamiche di lavoro di rete, conoscenza dei servizi sociali – che esperienze di tirocinio, saranno tenuti da operatori Caritas insieme ad esperti del mondo del volontariato e dei servizi sociali pubblici e privati, e si svolgeranno in orari diversi e sedi dislocate in tutta la città per favorire il più possibile la partecipazione.

Per iscrizioni – fino al 12 ottobre – rivolgersi all’Area Educazione al Volontariato della Caritas diocesana di Roma, telefono 06.88815150, dal lunedì al venerdì ore 9-16, e-mail: volontariato@caritasroma.it.

11 settembre 2018

Incontra il clero della diocesi di Chieti

Incontra il clero della diocesi di Chieti.

Sono sospese le udienze dei sacerdoti in Vicariato

Sono sospese le udienze dei sacerdoti in Vicariato.

San Giuseppe dei Falegnami, le opere d’arte in salvo

Stabilire le cause del crollo e progettare la ricostruzione della porzione venuta giù all’improvviso in quel pomeriggio del 30 agosto. Sono questi i due obiettivi degli uffici competenti del Vicariato di Roma, d’intesa con gli altri organismi interessati, a nove giorni dal crollo del tetto di San Giuseppe dei Falegnami, la chiesa del XVII secolo al Foro Romano sopra il Carcere Mamertino. Un fatto improvviso che non ha coinvolto nessuna persona visto che in quel momento l’edificio di culto era chiuso. Sono rimaste la prima capriata in corrispondenza della cantoria, dove è collocato il pregevole organo a canne del XVIII secolo, e la volta dell’area presbiteriale.

A confermare che non c’era stato nessun segnale premonitore era stato già subito dopo il crollo il vescovo Daniele Libanori, gesuita, rettore della chiesa, che risiedeva nell’adiacente casa canonica. Subito è partita la messa in sicurezza da parte dei Vigili del Fuoco di Roma che, di concerto con la Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio del Comune di Roma, il Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale e l’ente proprietario, l’arciconfraternita di San Giuseppe dei Falegnami legata al Vicariato di Roma, hanno provveduto al recupero di opere d’arte presenti nella chiesa iniziata da Giacomo della Porta. E a tutti gli organismi coinvolti, compresa la Polizia locale di Roma Capitale, va il «grazie» di don Pier Luigi Stolfi, direttore dell’Ufficio edilizia di culto del Vicariato di Roma. «Si è avvertita, oltre alla loro preziosa collaborazione, la professionalità e la sensibilità delle persone; tutti, con competenza e professionalità, hanno interagito per far fronte all’inatteso evento».

Tra le opere d’arte recuperate – ora custodite nel Palazzo Lateranense – i dipinti del XVII secolo “La Natività” di Carlo Maratta e “Lo sposalizio di Maria Vergine” di Orazio Bianchi e diverse suppellettili ecclesiastiche tra cui quattro preziosi busti reliquiari. «Le operazioni relative alla gestione dell’emergenza e di prima messa in sicurezza – afferma don Pier Luigi – si sono concluse il 4 settembre e sono state eseguite tempestivamente in considerazione delle previsioni meteorologiche all’indomani dell’evento (erano previste delle piogge, ndr) e al fine di evitare ulteriori crolli».

Intanto, la Procura di Roma, che ha aperto un fascicolo per il reato di disastro colposo, ha apposto i sigilli alle macerie e alla parte di tetto non crollata: atti necessari per le verifiche dell’inchiesta. I tecnici lavorano su un duplice fronte: stabilire le cause del crollo e progettare la ricostruzione. Già costituita una équipe di professionisti. «L’edificio – aggiunge don Pier Luigi – era stato oggetto di interventi di restauro e risanamento conservativo negli anni 2013–2015 che hanno riguardato le facciate, i prospetti interni e la revisione del manto di copertura». Avviata l’elaborazione del progetto di ricostruzione allo scopo di ripristinare al più presto la funzionalità dell’edificio di culto. Già si pensa al dopo, insomma. «Sono state predisposte tutte le attività necessarie al collocamento di una copertura provvisoria in strutture metalliche che avrà lo scopo di proteggere la chiesa e salvaguardare l’interno dell’area liturgica. Il passo successivo, la messa in sicurezza della cella campanaria e del timpano interno».

di Angelo Zema, da Roma Sette

10 settembre 2018

Il 21 settembre si apre la causa di beatificazione di Chiara Corbella

Avrebbe festeggiato i dieci anni di matrimonio con il suo Enrico il prossimo 21 settembre, Chiara Corbella. Invece, tra due venerdì, si aprirà ufficialmente la sua causa di beatificazione e canonizzazione. A presiedere la cerimonia, a mezzogiorno, sarà il cardinale vicario Angelo De Donatis; non si terrà, come di consueto, nell’Aula della Conciliazione, ma nella basilica di San Giovanni in Laterano, visto che si attengono centinaia di partecipanti.

«Laica e madre di famiglia», si legge nell’editto che dà il via al processo, firmato dal cardinale vicario lo scorso 2 luglio. «Il 13 giugno 2012 moriva a Pian della Carlotta (Manziana) la Serva di Dio Chiara Corbella – scrive De Donatis –, laica e madre di famiglia, sposa e madre di grande fede in Dio. Dopo essersi sposata il 21 settembre 2008 si trovò ben presto a vivere situazioni davvero difficili quali la morte di due figli piccoli, poco dopo le nascite. Durante la terza gravidanza, a Chiara fu diagnosticato un tumore. Le eventuali cure avrebbero avuto conseguenze mortali sul bambino che portava in grembo, ma l’attesa ne avrebbe compromesso l’efficacia». Non ebbe dubbi: «Decise di portare a compimento la gravidanza» prosegue il cardinale, ripercorrendo la biografia di questa giovane romana, morta a soli 28 anni. «La sua oblazione – scrive ancora – rimane come faro di luce della speranza, testimonianza della fede in Dio, Autore della vita, esempio dell’amore più grande della paura e della morte».

La storia di Chiara, le sue scelte, toccano i cuori di tanti. Al suo funerale, nella chiesa di Santa Francesca Romana all’Ardeatino, una folla infinita le vuole dare l’ultimo saluto. La sua tomba, al cimitero del Verano, diventa meta di pellegrinaggi. «La fama di santità è suscitata sempre dallo Spirito Santo – spiega padre Romano Gambalunga, carmelitano scalzo, postulatore della causa di beatificazione –. C’è un disegno di Dio che ci indica questa persona, le sue vicende e il suo modo di affrontare la vita come possibile modello di ispirazione per i credenti. Da un punto di vista umano poi possiamo cercare di capire perché susciti questo interesse, questa simpatia e perché impatti la vita di tante persone, anche lontane dai confini del nostro Paese. Questo succede perché Chiara era una ragazza normale, piena di interessi, amava viaggiare, suonava il violino e il pianoforte. Aveva avuto un fidanzamento come quelli di tutti, anche travagliato, fatto di mollarsi e riprendersi. Ma in tutto quello che lei vive, fin da bambina, grazie all’educazione profondamente cristiana, è sostenuta dalla preghiera». La storia personale di Chiara Corbella, prosegue il religioso, colpisce perché «risplende della luce del Vangelo, è Vangelo vissuto, vivente». Anche «le maternità difficili e poi la sua malattia sono stati esperienza della Croce – conclude padre Gambalunga – e la Croce è la porta per la Pasqua, per entrare nella vita nuova ed essere fruttuosa per tutti, per la Chiesa e per il mondo».

A cinque anni dalla morte della giovane madre viene fondata l’Associazione Chiara Corbella Petrillo «per avviare e supportare la sua causa di beatificazione – spiega il presidente Massimiliano Modesti –. Già da prima però, abbiamo cercato di far conoscere la sua storia rispondendo alle richieste di testimonianze che ci arrivavano sia dall’Italia che dall’estero, consapevoli e grati di aver ricevuto in Chiara un grande dono per noi e per la Chiesa intera». Massimiliano ha conosciuto la Corbella quando era ancora in vita; sua moglie Daniela, anche lei membro dell’associazione, era la ginecologa che la seguiva. «Abbiamo accompagnato Chiara e Enrico in tutte le prove della loro vita coniugale – racconta –. Starle accanto ci ha aiutato a vedere l’Amore di un Papà in Cielo che “se toglie è per darti molto di più”». L’avvio della causa di beatificazione, conclude, significa «che la Chiesa riconosce ufficialmente Chiara come una buona compagna di viaggio verso il Cielo. Ora l’annuncio della Buona notizia, può trovare in lei ancora più di prima una strada preferenziale per raggiungere il cuore e la vita delle persone».

di Giulia Rocchi

9 settembre 2018

Celebra la messa nella parrocchia di San Cipriano in occasione della visita pastorale

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