24 Maggio 2025

8xmille, il rendiconto 2023

Un'immagine della nuova campagna Cei

La relazione tra la vita quotidiana e le opere della Chiesa, attraverso la metafora dei “gesti d’amore”, è al centro della campagna di comunicazione della Cei 2024 dedicata all’8xmille. Ed è ricco di gesti d’amore, al di là del freddo elenco di cifre, il rendiconto con i dati della ripartizione dei fondi 8xmille assegnati nel 2023 per la diocesi di Roma, fornito dall’economo del Vicariato di Roma, don Francesco Galluzzo. Dal sostegno a missioni, migranti, centri di aiuto alla vita, fino alla manutenzione di chiese delle periferie e a tante altre necessità che vanno a beneficio di tutta la comunità ecclesiale e dei romani.

Per interventi caritativi sono stati erogati 4.178.782,50 euro. «Il contributo – spiega Galluzzo – è stato così destinato: a nuclei familiari bisognosi, che hanno ricevuto un segno concreto di solidarietà tramite le comunità parrocchiali individuate dai vescovi ausiliari; alla realizzazione di progetti caritativi diocesani, all’assistenza ai detenuti e al sostegno delle attività caritative e di sostegno promosse dalla Caritas diocesana; ad associazioni o enti ecclesiastici che operano nel campo della emarginazione nei suoi diversi aspetti; ad enti ecclesiastici e centri per il sostegno alla vita; a progetti di sviluppo dei missionari romani e al sostegno dei migranti; per assistenza al clero anziano e malato».

La somma erogata “per esigenze di culto e pastorale” ammonta invece a 4.391.135,52 euro. La quota dell’8xmille è stata distribuita tenendo conto di diverse esigenze importanti: «esercizio del culto; cura delle anime; formazione del clero e formazione teologico pastorale del popolo di Dio; scopi missionari; catechesi ed educazione cristiana». Le somme per l’esercizio del culto, afferma l’economo del Vicariato di Roma, «sono state destinate alla formazione di operatori liturgici, alla costruzione di nuovi complessi, e ad opere conservative e di restauro di parrocchie, chiese ed edifici di culto appartenenti alla diocesi».

La seconda voce, “cura delle anime”, fa riferimento al contributo per la realizzazione di iniziative comunitarie, «per l’andamento della Curia diocesana, per i mezzi di comunicazione sociale a finalità pastorale, per la formazione del clero, che si è concretizzata nell’assegnare borse di studio e contributi significativi ai Seminari diocesani, per la formazione dei diaconi permanenti e per il servizio diocesano “Sovvenire”». Quanto alle voci “catechesi”, “educazione cristiana” e “scopi missionari” sono ricomprese le somme erogate per iniziative di cultura religiosa, le attività di sostegno alle missioni e ad associazioni ed enti culturali.

Accanto ai dati della ripartizione dei fondi dell’8xmille per la diocesi di Roma, sono stati diffusi come di consueto anche quelli per la diocesi di Ostia, il cui vicario generale è il vescovo ausiliare per il settore Sud Dario Gervasi. Nel 2023, viene spiegato in una nota, la somma erogata “per esigenze di culto e pastorale” è stata di 142.593,34 euro, al fine di realizzare attività pastorali diocesane. Per interventi caritativi sono stati erogati 135.612,35 euro, «contributo interamente destinato spiega don Galluzzo – alla realizzazione di progetti caritativi diocesani».

21 giugno 2024

8xmille alla Chiesa cattolica: Casa Wanda è una delle opere al centro della nuova campagna Cei

Una foto della campagna Cei

“Non è mai solo una firma. È di più, molto di più”. Questo lo slogan della nuova campagna di comunicazione 8xmille della Cei, che mette in evidenza il significato profondo della firma: un semplice gesto che vale migliaia di opere. La campagna racconta come la Chiesa cattolica, grazie alle firme dei contribuenti riesca ad offrire aiuto, conforto e sostegno ai più fragili con il supporto di centinaia di volontari, sacerdoti, religiosi e religiose. Così un dormitorio, un condominio solidale, un orto sociale diventano molto di più… proprio come succede a Casa Wanda, la struttura della Caritas diocesana che si occupa dei malati di Alzheimer e dei loro familiari.

In Italia sono un milione e 400 mila le persone che soffrono di demenza, di cui 38.000 nel Lazio. Tra questi il 45% è affetto dalla forma più nota e grave, appunto l’Alzheimer. L’incidenza è in costante aumento e, purtroppo, non coinvolge soltanto gli anziani. Casa Wanda sorge nel cuore di Villa Glori a Roma, presso il complesso dell’ex Colonia Marchiafava. Ristrutturata grazie alla donazione della Fondazione Wanda, da sempre impegnata ad aiutare e assistere anziani fragili e soli, e promossa dalla Caritas di Roma, la struttura accoglie gratuitamente fino a 20 persone al giorno. Qui gli ospiti si ritrovano in un luogo accogliente e stimolante, insieme con i propri familiari. Ambienti interni sicuri e spazi esterni progettati con cura favoriscono una corretta stimolazione mentale e fisica, grazie anche a laboratori ed attività creative coordinati da personale specializzato.

«Casa Wanda – spiega il coordinatore Salvatore Grammatico – si è affermata come centro dedicato ai malati di Alzheimer gravi. Con la nostra equipe di professionisti offriamo ascolto e supporto psicologico a chi presenta un declino cognitivo, ai loro familiari e ai caregivers».

È di fondamentale importanza sostenere non solo il malato ma anche i familiari disorientati, soprattutto nella fase iniziale dell’infausta diagnosi. Per loro è attivo uno sportello di supporto psicologico per orientarli nella migliore gestione del malato. «La caratteristica del Centro è dare una risposta concreta alle difficoltà – spiega il responsabile Nadio La Gamba – che le famiglie in modo particolare devono affrontare avendo in casa una persona affetta da Alzheimer. Hanno bisogno sicuramente di sostegno, di aiuto, di una guida e di ascolto. Grazie all’8xmille siamo riusciti in questi anni a portare avanti le attività e accogliere tanti malati che hanno potuto così beneficiare del lavoro che svolgiamo in questa struttura».

In cinque anni, grazie al prezioso contributo dell’8xmille alla Chiesa cattolica, il centro ha fatto la differenza per tanti. Sono state accolte più di 60 persone, con percorsi di recupero personalizzati, e sono stati garantiti 300 giorni di apertura all’anno, 750 consulenze medico-geriatriche, osteopatiche e psicologiche, 528 ore annue di laboratori di musico-danza terapia, arte terapia, stimolazione cognitiva, eventi speciali. Numeri di grande rilievo per una struttura che è diventata, rapidamente, un importante punto di riferimento per i malati della Capitale e per i parenti che ricevono un aiuto prezioso nell’assistenza quotidiana.

Disponibile sia sul sito 8xmille.it che nel relativo canale YouTube il video relativo a Casa Wanda racconta, attraverso la testimonianza del responsabile, degli operatori e dei familiari degli ospiti, un’opera che offre un aiuto concreto per affrontare una patologia così invalidante, donando sollievo e conforto alle famiglie dei pazienti nella gestione di una difficile quotidianità.

9 maggio 2022

7a edizione della Festa degli Oratori Estivi della Diocesi di Roma

Kids playing basketball together with a ball up in sky, view from bottom

 

Festa degli Oratori Estivi

Le scuole stanno per finire e i cortili delle nostre parrocchie si riempiranno presto di tantissimi bambini che giocheranno con noi.

anche quest’anno, si terrà al parco acquatico di Zoomarine a Torvaianica, il giorno Giovedì 21 Giugno 2018 dalle ore 9.00.

La quota di partecipazione per tutti (bambini e adulti) è rimasta di € 11 e comprende l’ingresso al parco al prezzo esclusivo di € 10 ed un contributo di € 1 per le spese organizzative dell’evento. Ogni biglietto acquistato avrà in omaggio un voucher che indicherà presso quale punto snack rivolgersi per ritirare la propria bottiglietta d’acqua in omaggio.

Sul sito www.oresroma.org troverete tutte le informazioni illustrate ed in più la guida di quest’anno e il modulo per le iscrizioni. I biglietti verranno ritirati presso la segreteria del COR al momento dell’acquisto.

Insieme al biglietto sarà possibile acquistare, qualora vogliate, un menù per il pranzo al costo aggiuntivo di 5€ (nuggets di pollo + patatine + bibita).

 

Il programma della giornata sarà:

9.00 Accoglienza dei partecipanti

9.30 Animazione presso la Baia dei Pinnipedi

10.00 Apertura del parco e inizio degli spettacoli

15.00 Animazione e premiazioni presso la Baia dei Pinnipedi

15.45 Preghiera e conclusione della giornata

da Centro Oratori Romani

70 anni dalla morte di Alcide De Gasperi, «maestro e testimone»

La tomba di Alcide De Gasperi nell'atrio della basilica di San Lorenzo fuori le Mura (foto Diocesi di Roma / Gennari)

«Il suo profilo storico e la sua azione politica sono ormai patrimonio consolidato e diffuso non soltanto nella storiografia ma nella coscienza degli Italiani e certamente di ampia parte dell’Europa; per questo motivo innalziamo il nostro rendimento di grazie al Signore mentre gli chiediamo di accompagnare il cammino complesso del nostro Paese». Il vicegerente della diocesi di Roma, il vescovo Baldo Reina, ha esordito così nell’omelia della Messa per i 70 anni dalla morte del Servo di Dio Alcide De Gasperi, celebrata lo scorso 19 agosto nella basilica di San Lorenzo fuori le Mura. Prima della cerimonia, le autorità nazionali e il sindaco di Roma hanno deposto corone di alloro davanti al monumento funebre dello statista posto nell’atrio della basilica. Alla celebrazione hanno partecipato, tra gli altri, Angelino Alfano, presidente della Fondazione De Gasperi, Armando Tarullo, vicepresidente, Paolo Alli, segretario generale, e Martina Bacigalupi, direttrice della Fondazione.

«Siamo consapevoli – ha proseguito il vescovo – che la celebrazione di quest’anno assume un significato particolare poiché si sta per chiudere la fase diocesana del processo di beatificazione; la raccolta e lo studio delle testimonianze e degli scritti del presidente De Gasperi danno forma a una esemplarità di vita a tutto tondo in cui spiritualità, impegno politico, visione del futuro e servizio alla chiesa si intrecciano in una sintesi davvero evangelica che non è soltanto pratica di fede ma dimensione autentica di essa». La causa, lo ricordiamo, è stata aperta a Trento nel 1993.

«I modelli che la Chiesa ci mette davanti – ha proseguito monsignor Reina – servono a stimolare i nostri passi, perché il Vangelo vissuto da questi nostri fratelli sia per tutti noi, oggi, la vera bussola che orienta scelte e programmi di vita. In particolare, in questa celebrazione, volgiamo lo sguardo all’esemplarità di Alcide De Gasperi, alla sua spiritualità, vero motore di ciò che è riuscito a realizzare nella sua vita e nelle delicate responsabilità a lui affidate. Questo nostro fratello ha compreso nella preghiera e nel confronto costante con la Parola che l’amore di Dio accolto e incarnato realizza il vero bene in noi e attorno a noi».

Partendo dal brano evangelico di Matteo, il vicegerente ha messo in risalto alcuni tratti della spiritualità di De Gasperi; in particolare l’umiltà, il primato di Dio e la pazienza. Rileggendo la Dichiarazione all’Assemblea Generale della Conferenza di Parigi dl 10 agosto 1946 colpisce, infatti, il tratto umile con cui si pone: «Prendendo la parola in questo consesso mondiale – furono le parole dello statista –, sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me, e soprattutto la mia qualifica di ex nemico, che mi fa considerare imputato…Signori è vero; ho il dovere innanzi alla Coscienza del mio Paese e per difendere la vitalità del mio popolo di parlare come italiano…». De Gasperi, ha spiegato monsignor Reina, ci ha lasciato la lezione di «essere umili per coltivare progetti di bene e di grandezza nella dignità. Una lezione questa che non deve rimanere nella memoria delle cose passate – ha aggiunto –, ma che deve significare qualcosa per il presente e per il futuro che si vuole costruire».

Ancora, si è soffermato sul primato di Dio. De Gasperi «fu un cercatore di Dio, ne coltivò l’amicizia nella preghiera personale, nella stesura di tante preghiere, nel confronto quotidiano con la Parola e nel nutrimento dell’Eucarestia. Affermando il primato di Dio riconosce che il tratto della fede – personale e personalmente vissuta – esercita ovunque una pressione costante sulla vita sociale che si muova in regime di libertà».
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Infine, la pazienza. «È con pazienza – ha osservato il vescovo Reina – che De Gasperi affronta il lungo impegno politico; in particolare – anche per gli scenari che stiamo vivendo – mi piace ricordare il suo impegno paziente per il progetto dell’Unione Europea anche con la proposta della Comunità Europea della Difesa, oltreché con l’avvio della Comunità dell’energia del carbone e dell’acciaio. Sappiamo che gli stessi problemi affrontati da De Gasperi sono resi attuali da una terribile emergenza bellica proprio ai due lati o confini dell’europea. In tante occasioni Papa Francesco ha ribadito la necessità del negoziato per porre fine ai conflitti. Ecco, la pazienza di tessere relazioni, di ricucire gli strappi, di lavorare a progetti di pace e di sviluppo, di disarticolare la guerra con la cultura della pace e della riconciliazione».

De Gasperi, ha concluso il vicegerente, è stato «un valido esempio per noi e per il nostro tempo», un «maestro e testimone», un cristiano che «ha incarnato il Vangelo sapendolo vivere in pienezza». «De Gasperi ha dato tutto quello che aveva, intelligenza, passione, progetti, visione politica, per tutti e, in particolare per i tanti poveri del suo tempo; è stato un grande politico che si è formato e nutrito nella dimensione spirituale della sua fede religiosa. Invochiamo il suo aiuto e la sua intercessione; ci lasciamo interrogare dalla sua lezione politica e istituzionale per riavviare processi di autentico sviluppo sociale e morale del nostro Paese consapevoli che il Vangelo è in grado di costruire società giuste, che il comandamento dell’Amore verso Dio e verso il prossimo cambia ciò che umanamente appare sconfitto, che la fede rende forti e annienta le paure e l’istinto alla guerra che abita il cuore dei popoli… Alcide De Gasperi ci doni la forza di diventare pagine di Vangelo per essere cristiani segnati dalla gioia e dal desiderio di regalarla al mondo».

21 agosto 2024

7 PASSI IN FAMIGLIA – Parrocchia San Martino I Papa

Una serie di 7 incontri per confrontarsi insieme sulla famiglia ispirandosi all’Amoris Laetitia di Papa Francesco.

Un’occasione preziosa, per tutti i genitori dei bambini e dei ragazzi della catechesi per l’iniziazione cristiana, e per quanti volessero liberamente aggiungersi.

Un’occasione per fare conoscenza, creare nuove amicizie in seno alla Parrocchia, famiglia di famiglie, e riflettere insieme sulla famiglia, la genitorialità, l’educazione umana e cristiana delle nuove generazioni.

 

San Martino I Papa

 

69° Giornata del Ringraziamento

69° Giornata del Ringraziamento

67° Giornata mondiale dei malati di lebbra

67° Giornata mondiale dei malati di lebbra.

53° anniversario di ordinazione sacerdotale di Papa Francesco: gli auguri della diocesi di Roma

Tutta la comunità diocesana di Roma si stringe attorno al suo vescovo Papa Francesco nel 53° anniversario di ordinazione sacerdotale, ed esprime gli auguri più sinceri e sentiti in questa data speciale.

È il 13 dicembre 1969 quando José Mario Bergoglio viene ordinato sacerdote dall’arcivescovo Ramón José Castellano, a Buenos Aires. Prosegue quindi la preparazione tra il 1970 e il 1971 in Spagna, e il 22 aprile 1973 emette la professione perpetua nei gesuiti. Di nuovo in Argentina, è maestro di novizi a Villa Barilari a San Miguel, professore presso la facoltà di teologia, consultore della provincia della Compagnia di Gesù e rettore del Collegio.

Il 31 luglio 1973 viene nominato provinciale dei gesuiti dell’Argentina. Sei anni dopo riprende il lavoro nel campo universitario e, tra il 1980 e il 1986, è di nuovo rettore del collegio di San Giuseppe, oltre che parroco ancora a San Miguel. Nel marzo 1986 va in Germania per ultimare la tesi dottorale; quindi i superiori lo inviano nel collegio del Salvatore a Buenos Aires e poi nella chiesa della Compagnia nella città di Cordoba, come direttore spirituale e confessore.

È il cardinale Quarracino a volerlo come suo stretto collaboratore a Buenos Aires. Così il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo nomina vescovo titolare di Auca e ausiliare di Buenos Aires. Il 27 giugno riceve nella cattedrale l’ordinazione episcopale proprio dal cardinale. Come motto sceglie Miserando atque eligendo e nello stemma inserisce il cristogramma ihs, simbolo della Compagnia di Gesù. È subito nominato vicario episcopale della zona Flores e il 21 dicembre 1993 diviene vicario generale. Nessuna sorpresa dunque quando, il 3 giugno 1997, è promosso arcivescovo coadiutore di Buenos Aires. Passati neppure nove mesi, alla morte del cardinale Quarracino gli succede, il 28 febbraio 1998, come arcivescovo, primate di Argentina, ordinario per i fedeli di rito orientale residenti nel Paese, gran cancelliere dell’Università Cattolica.

Nel Concistoro del 21 febbraio 2001, Giovanni Paolo II lo crea cardinale, del titolo di san Roberto Bellarmino. Nell’ottobre 2001 è nominato relatore generale aggiunto alla decima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, dedicata al ministero episcopale. Intanto in America latina la sua figura diventa sempre più popolare. Nel 2002 declina la nomina a presidente della Conferenza episcopale argentina, ma tre anni dopo viene eletto e poi riconfermato per un altro triennio nel 2008. Intanto, nell’aprile 2005, partecipa al conclave in cui è eletto Benedetto XVI. Viene eletto Papa il 13 marzo 2013.

13 dicembre 2022

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