SANTA FAMIGLIA
Santa Bibiana dopo il restauro, convegno e benedizione
Ripulita, splendente, con tutte le dita e orientata secondo la volontà di Gian Lorenzo Bernini: si presenterà così la statua di Santa Bibiana, domani, mercoledì 30 maggio, quando verrà benedetta dal vescovo del settore Centro e segretario generale del Vicariato monsignor Gianrico Ruzza. Il presule benedirà l’opera e presiederà la celebrazione eucaristica alle 18.30, nella chiesa intitolata appunto a Santa Bibiana, in via Giovanni Giolitti, 154.
La cerimonia sarà preceduta dal convegno “Santa Bibiana dopo il restauro. La nuova visione dell’opera ricollocata secondo il progetto di Gian Lorenzo Bernini”, in programma alle 17 presso la sede della Fondazione Enpam, in piazza Vittorio Emanuele II, 78, non lontano dalla parrocchia. All’incontro interverranno Alberto Oliveti, presidente della Fondazione Enpam; Francesco Prosperetti, soprintendente della Soprintendenza speciale archeologia, belle arti e paesaggio di Roma; Geraldine Leardi, curatore storico dell’arte della Galleria Borghese; Maria Grazia Chilosi, restauratrice della Cbc, Conservazione beni culturali; Giampiero Malagnino, presidente Piazza Vittorio Aps e vicepresidente vicario Fondazione Enpam; Pietro Petraroia, storico dell’arte dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; Gennaro Berger, presidente Esquilino Vivo.
29 maggio 2018
Sant’Andrea delle Fratte e il Santuario Madonna del miracolo
a cura delle Missionarie della Divina Rivelazione
A pochi passi da Piazza di Spagna, sorge la Chiesa di sant’Andrea delle Fratte. Sulla destra è fiancheggiata da una via, stretta e ripida, via Capo le Case, da dove è possibile vedere lo spettacolo del campanile “ballerino”. Si tratta dello splendido campanile del Borromini che oscilla tutto, ogni qual volta, suonano le campane.
Sul finire del XII secolo, la zona si presentava selvaggia e solitaria, vi era un modesto oratorio denominato Sant’Andrea infra hortos, che fu sede nazionale degli scozzesi fino al 1585, quando venne concessa da Sisto V ai Frati Minimi di San Francesco di Paola, che da allora fino ad oggi, con tanta dedizione si prendono cura del santuario. La chiesa era in rovina e i religiosi nel 1604, si rivolsero all’architetto Gaspare Guerra per la realizzazione di una nuova chiesa. Nel 1653, i lavori vennero affidati al Borromini, a cui si deve il disegno dell’abside, del tamburo della cupola e del campanile “ballerino”, ornato di cariatidi in veste di angeli, di torce fiammeggianti e gigantesche decorazioni a forma di spirale. La chiesa è a croce latina con un’unica navata e presenta tre cappelle per lato.
Nell’abside sono presenti tre grandissimi quadri con le storie del martirio di Sant’Andrea, che muore crocifisso sulla croce c.d. “decussata”. Ai lati dell’abside, si trovano i due Angeli che Gian Lorenzo Bernini realizzò per Ponte Sant’Angelo nel 1667; l’Angelo con la “corona di spine” e l’Angelo con il “cartiglio”. Papa Clemente IX decise di collocarli in chiesa per non lasciare che tali opere meravigliose fossero esposte alle intemperie.
Il cuore della chiesa è costituito dalla terza cappella a sinistra dove, il 20 gennaio 1842, la Vergine Maria apparve al giovane e inquieto ebreo Alphonse Ratisbonne, convertendolo alla fede cattolica.
Sull’altare della cappella, figura la bella immagine mariana dipinta da Natale Carta nel maggio del 1842; essa rappresenta la Vergine così come apparve al Ratisbonne. La Vergine è rappresentata a piedi scalzi tra le nubi, il suo sguardo, dolce e malinconico, si volge verso il basso. Indossa una tunica bianca, cinta ai fianchi. I capelli sono sciolti e il capo è circondato da una corona di dodici stelle. Sulle spalle le scende un ampio manto azzurro, ha le braccia tese con raggi di luce, che escono dalle sue mani. L’iconografia dell’immagine è legata alla Medaglia Miracolosa, che Santa Caterina Labouré, delle Figlie della Carità di S. Vincenzo de’ Paoli, vide in una visione il 27 novembre 1830 a Parigi, mentre udiva una voce che le diceva: «Questi raggi sono i simboli delle grazie che Maria ottiene in favore degli uomini». Sull’arco esterno della cappella, l’iscrizione in italiano: «Qui apparve la Madonna del Miracolo – 20 gennaio 1842».
Ecco cosa avvenne quel 20 gennaio 1842: Alphonse Ratisbonne, giovane ebreo miscredente, appartenente ad una ricca famiglia di banchieri di Strasburgo, era diretto per un viaggio di piacere a Gerusalemme. Per un errore si ritrovò a Roma, dove incontrò il barone De Bussières, amico del suo odiato fratello maggiore Théodore, che non solo si era convertito al cattolicesimo, ma era perfino diventato prete. Il barone sfidò Alphonse a portare su di sé la “Medaglia miracolosa” e a recitare la preghiera del “Memorare”, il ragazzo accettò la sfida, pronto a dimostrare che quella pratica fosse una ridicola “superstizione cattolica”.
Il 20 gennaio 1842, verso mezzogiorno, Ratisbonne incontrò il De Bussières, che si stava recando presso la chiesa di Sant’Andrea delle Fratte e gli chiese di accompagnarlo. Alphonse decise di entrare in chiesa incuriosito dalle bellezze artistiche. All’improvviso fu avvolto dall’oscurità, vide una luce nella cappella di san Michele Arcangelo e sull’altare vi era la Vergine, simile nella posizione all’immagine della Medaglia che gli era stata donata, gli intimava con il dito indice di inginocchiarsi. Il giovane si convertì all’istante, comprendendo alla presenza della Madonna, tutta la bellezza e l’autenticità della fede cattolica. Tante volte testimonierà riguardo alla Vergine: “Elle ne m’a rien dit, mais j’ai tout compris” (“Lei non mi ha detto nulla, ma io ho capito tutto”). Appena dieci giorni dopo, il 31 gennaio fu battezzato dal cardinale Vicario Costantino Patrizi, che pochi mesi dopo, il 3 giugno 1842, decretò la verità del miracolo. Alphonse nel 1848 divenne sacerdote e decise di lavorare con il fratello Thèdore in Terra Santa per la conversione degli ebrei al Vangelo.
A sinistra della Cappella della Madonna del miracolo, su di una colonna vi è il busto di San Massimiliano Kolbe, fondatore della Milizia dell’Immacolata e martire nel campo di concentramento di Auschwitz. La sua immagine fu collocata in questa cappella a ricordo della sua prima Santa Messa, ivi celebrata, il 29 aprile 1918, durante la quale affidò tutta la fecondità del suo ministero sacerdotale all’Immacolata.
Anche noi ci affidiamo alla Vergine Maria Immacolata, certi che dove Ella entra, ottiene il dono della conversione e della santificazione, perché ogni grazia scorre, attraverso la Sua potente intercessione, dal Cuore dolcissimo di Gesù fino a noi poveri peccatori.
28 maggio 2021
Sant’Ireneo Dottore della Chiesa, una serie di incontri
«Il 21 gennaio scorso Papa Francesco ci ha donato la grande gioia di dichiarare sant’Ireneo Dottore della Chiesa, particolarmente per la sua testimonianza e il suo magistero sull’unità. Come comunità parrocchiale che vive il grande dono di essere affidata alla sua particolare intercessione come patrono, proponiamo un ciclo di incontri al fine di conoscere in maniera più approfondita i suoi testi e il suo insegnamento». Don Concetto Occhipinti, parroco di Sant’Ireneo a Centocelle, presenta così una serie di appuntamenti in programma nella chiesa di via dei Castani 291 da febbraio a giugno. E dal 22 al 29 giugno si terrà anche un pellegrinaggio in Francia, alla scoperta dei luoghi legati al santo di Lione.
Sei gli incontri, il mercoledì dalle 19 alle 20, tenuti da Domenica Scordamaglia, Tommaso Mazzucchi e Davide Lees per ripercorrere vita e pensiero di sant’Ireneo. Sarà possibile seguire le varie serate anche in diretta streaming, tramite il sito http://www.santireneo.org/.
8 febbraio 2022
Sant’Ippolito, un rapporto propositivo con il territorio
Una realtà che «ha confini territoriali, ma non esistenziali, volendo raggiungere tutti per nutrirli della Parola e della carità». Sono le parole che usa don Manlio Asta, parroco di Sant’Ippolito, a pochi passi da piazza Bologna, per raccontare la comunità che lunedì 14 e martedì 15 aprile ha ricevuto la visita pastorale del cardinale vicario Baldo Reina.
Con il territorio c’è un rapporto intenso, propositivo, fatto di accoglienza dei giovani ma anche di prossimità per i tanti bisognosi, che si rivolgono al Centro di ascolto della Caritas, come racconta Danilo Ranucci, che si occupa dei casi difficili, sempre a stretto contatto con scuole e servizi sociali. «Ci rendiamo conto – spiega – di essere un punto di riferimento, in alcuni casi anche di svolta. Noi non diamo mai soldi, ma pagare una bolletta a chi ne ha bisogno, aiutare a cercare lavoro, acquistare delle medicine, consegnare i giusti documenti per il permesso di soggiorno o anche semplicemente comprare un cellulare per non rimanere isolati significa davvero aiutare a cambiare vita – sottolinea Ranucci – e non nascondo la mia soddisfazione quando riusciamo ad essere una Chiesa fuori dalla chiesa».
La «vicinanza al quartiere», come sottolinea don Asta, si tocca con mano anche grazie alle attività del gruppo “Crisalide”, che accoglie persone diversamente abili, e della “Casa Azzurra”, che offre doposcuola soprattutto ai ragazzi stranieri e lezioni di italiano per i loro genitori. C’è poi l’iniziazione cristiana che la parrocchia ha voluto «condurre in modo continuativo dalla quarta elementare alla seconda media per ridurre al minimo la solita dispersione che c’è tra Comunione e Cresima». Ancora, il gruppo della Lectio divina si occupa, spiega sempre il sacerdote, «di elaborare le preghiere dei fedeli affinché siano adeguate alla Parola che si ascolta». Proprio come è stato fatto in occasione della visita del cardinale vicario, preparata con grande cura da tutte le realtà di Sant’Ippolito.
Molte, poi, le iniziative dedicate alla realtà giovanile: i “Giovani in cammino” per ragazzi dai 25 ai 38 anni, con momenti di preghiera ma anche esperienze di solidarietà concreta e alcune uscite in luoghi spirituali; i laboratori per “Giovani fidanzati e single”; il percorso “Giovani e vita nuova” di cinque tappe durante la Quaresima per gli under 40; il gruppo “Giovani apostoli di Maria”; il corso prematrimoniale e il gruppo “Giovani e adorazione” che, un venerdì al mese da novembre a giugno, li coinvolge nell’adorazione eucaristica. E proprio quest’ultima, perpetua, è stata inaugurata il 22 ottobre 2023, nella memoria liturgica di san Giovanni Paolo II, ed è resa possibile dall’alternanza di oltre 215 volontari. C’è poi il gruppo scout Agesci Roma 62, che lo scorso gennaio ha festeggiato gli ottant’anni: fu infatti uno dei primi gruppi in Italia a nascere dopo la guerra.
Il coinvolgimento degli universitari è «facilitato» dalla folta presenza di fuori sede che prendono una casa in affitto in zona e questo «fa della parrocchia un bellissimo caso positivo – aggiunge il parroco – perché le celebrazioni sono partecipate da tanti ragazzi». Spazio alla cultura con il Cinema delle Province, di proprietà parrocchiale anche se gestito da un direttore autonomo. (di Salvatore Tropea da Roma Sette)
20 aprile 2025
Sant’Eligio, apre il nuovo Consultorio familiare
Sarà un pomeriggio di festa quello di domenica 15 dicembre, presso la parrocchia di Sant’Eligio (via Fosso dell’Osa 435), per l’inaugurazione dei nuovi locali del Consultorio Familiare Agape Odv. Spazi rinnovati e organizzati per accogliere le sempre crescenti richieste, grazie anche al supporto di IKEA Roma che ha donato l’arredamento al consultorio.
«Avremo una grande sala d’attesa – illustra la direttrice del Consultorio Danila Pompilio –, che sarà utilizzata anche per riunioni, corsi di formazione, seminari e supervisione dei professionisti; e una segreteria, cioè lo spazio in cui si terranno in primi colloqui e dove viene firmato il consenso alla privacy e si analizza la richiesta degli utenti. Ogni stanza richiamerà un elemento della natura, perché abbiamo pensato che in fondo serve radicarsi come un albero nella dignità di s stessi per essere in coppia come fiori che sbocciano nel dono e nel rispetto profondo di sè e dell’altro, per poi dare vita a legami familiari che siano come un frutto maturo capace di resistere alle intemperie».
Ancora, nel nuovo consultorio ci saranno anche una stanza dedicata ai colloqui dei singoli, una ai colloqui di coppia e una alle famiglie, allestita con fasciatoio e giochi per i bambini. Alla prima, prosegue Pompili, «è stata associato l’albero del faggio, simbolo consapevolezza; alla seconda il girasole, espressione della vita, della dinamicità della coppia che ha bisogno di rivolgersi sempre verso l’altro, la luce, mentre la terza avrà come simbolo il limone, il profumo dell’amore duraturo».
«Questo progetto nasce nell’aprile del 2022 per rispondere alle sollecitazioni di Papa Francesco al termine dell’anno “Famiglia Amoris laetitia” – ricorda il parroco padre Dario Frattini –. Il consultorio cerca di rispondere ai bisogni dei singoli, della coppia e della famiglia attraverso vari servizi messi a disposizione da un’équipe di professionisti volontari (consulenti familiari, psicologi, psicoterapeuti, pedagogisti, infermiere del Servizio Dipendenze, assistente sociale, pediatra, ostetrica etc) per far in modo che il benessere psicologico e la formazione non siano solo appannaggio dei pochi che se lo possono permettere. Tutte le prestazioni sono infatti totalmente gratuite».
In occasione dell’inaugurazione, domenica prossima si terrà una tavola rotonda a cui interverranno padre Dario Frattini, parroco e presidente del Consultorio; la direttrice Danila Pompilio; il presidente del VI Municipio Nicola Franco; Ida Mascoli Nestola, presidente della Federazione Lazio CFC; Ciro Sanseverino; direttore di Consultorio Familiaris Consortio di Villanova di Guidonia. Seguirà un momento di festa a conculsione del quale ci sarà la benedizione dei nuovi locali e la Messa (ore 19) presieduta dal vescovo Paolo Ricciardi, ausiliare del settore Est.
11 dicembre 2024
Sant’Andrea della Valle – Festa di San Giuseppe Maria Tomasi
Sant’Andrea della Valle – Festa di San Giuseppe Maria Tomasi
Sanificazione, in Vicariato il kit gratuito per le parrocchie
A partire da oggi, mercoledì 19 maggio, sarà possibile ritirare il kit gratuito che la Diocesi di Roma ha predisposto per ogni parrocchia e rettoria. Il segretario generale del Vicariato, monsignor Pierangelo Pedretti, ha informato i parroci e i rettori delle chiese di Roma che il kit, composto da due manifesti informativi da esporre all’ingresso della chiesa, 5 litri di prodotto per la sanificazione e 10 dispenser di igienizzante per le mani, si può ritirare dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle 13.
Per il ritiro della merce sarà consentito l’accesso dei veicoli al palazzo del Vicariato (il personale addetto alla portineria fornirà tutte le indicazioni una volta arrivati sul posto). Da parte di parroci e rettori sarà possibile ritirare il kit personalmente o delegare una persona di fiducia. In base alle esigenze e alle possibilità, inoltre, ci si potrà accordare per ritirare il materiale di più parrocchie, magari della stessa prefettura. «In questi giorni – la conclusione della lettera di monsignor Pedretti a parroci e rettori – stiamo cercando di ordinare una grande quantità di guanti, ma stiamo riscontrando un po’ di difficoltà a reperirli. Non appena arriveranno vi invierò un’altra comunicazione».
San Vitale – Santa Messa per la Corte Costituzionale
San Vitale – Santa Messa per la Corte Costituzionale
San Santurnino si punta sulla formazione liturgica
Si articola in due giornate la visita pastorale del cardinale vicario Baldo Reina nella parrocchia di San Saturnino, nel quartiere Trieste. Questa mattina il porporato celebra la Messa delle 12 mentre nel pomeriggio incontrerà prima i San Saturnino membri del Consiglio pastorale e di L’auspicio del parroco don Reyes. L’impegno del Coro Psallite Sapienter La “Casa della Carità” permette di ospitare una mamma originaria del Mali e i suoi bambini quello per gli affari economici e poi il gruppo del post-Cresima. Domani, invece, il programma prevede l’incontro con i catechisti e con gli altri operatori pastorali alle 17 e a seguire la celebrazione della Messa. Ad accogliere il vicario del Papa per la diocesi di Roma una comunità di 26mila fedeli «vivace e molto ben avviata e strutturata nelle attività», dice il parroco don Ricardo Reyes Castillo che è alla guida della parrocchia dallo scorso settembre. «Spero che questa comunità parrocchiale possa diventare un centro di formazione liturgica – continua il sacerdote, liturgista –: auspico di dare continuità alla catechesi e alla formazione liturgica per adulti e già abbiamo avviato un corso per i lettori così come ne ho tenuto uno dedicato durante l’Avvento».
Ad animare la liturgia – in particolare la Messa domenicale delle 12 e le altre celebrazioni solenni – è il coro Psallite Sapienter, «fondato nel 1975 e che nella sua lunga storia ha partecipato a numerosi convegni, raduni, Messe e concerti sia in Vaticano sia a livello diocesano», riferisce Laura, componente del Consiglio pastorale. Presentando la comunità di San Saturnino, la parrocchiana fa sapere che «ci sono molte persone adulte e anziane ma si sta risvegliando prepotentemente in questo ultimo periodo la realtà dei giovani, a partire dal gruppo del post-Cresima e anche degli universitari, grazie alle iniziative promosse dal viceparroco don Roberto Buattini». Afferisce alla parrocchia inoltre un gruppo Scout «gemellato con quello della vicina parrocchia di Sant’Agnese», sono ancora le parole di Laura, mentre in sinergia con un’altra parrocchia vicina, quella di Sant’Emerenziana, «in Quaresima viene organizzata una Via Crucis tra le due comunità», aggiunge. Ancora, la terza domenica di ogni mese «si riunisce nella nostra chiesa per la celebrazione della Messa delle 12 la comunità guatemalteca di Roma, con cui si condivide poi un pranzo comunitario nel teatro parrocchiale».
Il cuore delle iniziative di San Saturnino, però, è legato al gruppo Caritas che «da 13 anni si dedica a due tipi diversi di povertà – spiega Carlo, il coordinatore della attività –: quella materiale, che riguarda i senza fissa dimora, gli immigrati, chi ha perso il lavoro e si trova in una situazione di difficoltà economica, e quella legata alla solitudine e al bisogno di relazione». A questo secondo tipo di povertà sono legate una serie di proposte «di carattere sociale per le persone anziane – sono ancora le parole del referente – mentre la distribuzione di pacchi viveri e di vestiario o ancora il servizio docce una volta al mese con la colazione offerta e la distribuzione di tessere per fare la spesa negli empori della Caritas diocesana rispondono alle necessità delle persone più bisognose».
Ancora, la “Casa della carità” permette di ospitare in parrocchia una mamma originaria del Mali e i suoi 2 bambini mentre l’Associazione parrocchiale Amici casa famiglia salesia sostiene in varie forme le attività della struttura di via Anapo gestita dalle Suore Salesie. (di Michela Altoviti da Roma Sette)
26 gennaio 2025
San Salvatore in Lauro, celebrazioni per Padre Pio
Avviato martedì scorso a San Salvatore in Lauro il programma di celebrazioni per la festa di san Pio da Pietrelcina. Martedì 20 alle 18 presiederà la Messa il cardinale Dominique Mamberti, prefetto del Tribunale della Segnatura Apostolica. Giovedì 22 sarà il cardinale Angelo Comastri a presiedere la Messa alla stessa ora; alle 20 la veglia dei giovani. Venerdì, giorno della festa liturgica, alle 11 la celebrazione con il vescovo ausiliare per il settore Centro, Daniele Libanori; alle 18 la liturgia con il cardinale Leonardo Sandri, prefetto del Dicastero per le Chiese orientali.
Sabato 24 alle 18, la Messa presieduta dal vescovo ausiliare Baldassare Reina e la benedizione con il mantello di Padre Pio. Infine, domenica 25, alle 18.30, la Messa conclusiva con il cardinale Comastri.
19 settembre 2022