San Santurnino si punta sulla formazione liturgica

Si articola in due giornate la visita pastorale del cardinale vicario Baldo Reina nella parrocchia di San Saturnino, nel quartiere Trieste. Questa mattina il porporato celebra la Messa delle 12 mentre nel pomeriggio incontrerà prima i San Saturnino membri del Consiglio pastorale e di L’auspicio del parroco don Reyes. L’impegno del Coro Psallite Sapienter La “Casa della Carità” permette di ospitare una mamma originaria del Mali e i suoi bambini quello per gli affari economici e poi il gruppo del post-Cresima. Domani, invece, il programma prevede l’incontro con i catechisti e con gli altri operatori pastorali alle 17 e a seguire la celebrazione della Messa. Ad accogliere il vicario del Papa per la diocesi di Roma una comunità di 26mila fedeli «vivace e molto ben avviata e strutturata nelle attività», dice il parroco don Ricardo Reyes Castillo che è alla guida della parrocchia dallo scorso settembre. «Spero che questa comunità parrocchiale possa diventare un centro di formazione liturgica – continua il sacerdote, liturgista –: auspico di dare continuità alla catechesi e alla formazione liturgica per adulti e già abbiamo avviato un corso per i lettori così come ne ho tenuto uno dedicato durante l’Avvento».

Ad animare la liturgia – in particolare la Messa domenicale delle 12 e le altre celebrazioni solenni – è il coro Psallite Sapienter, «fondato nel 1975 e che nella sua lunga storia ha partecipato a numerosi convegni, raduni, Messe e concerti sia in Vaticano sia a livello diocesano», riferisce Laura, componente del Consiglio pastorale. Presentando la comunità di San Saturnino, la parrocchiana fa sapere che «ci sono molte persone adulte e anziane ma si sta risvegliando prepotentemente in questo ultimo periodo la realtà dei giovani, a partire dal gruppo del post-Cresima e anche degli universitari, grazie alle iniziative promosse dal viceparroco don Roberto Buattini». Afferisce alla parrocchia inoltre un gruppo Scout «gemellato con quello della vicina parrocchia di Sant’Agnese», sono ancora le parole di Laura, mentre in sinergia con un’altra parrocchia vicina, quella di Sant’Emerenziana, «in Quaresima viene organizzata una Via Crucis tra le due comunità», aggiunge. Ancora, la terza domenica di ogni mese «si riunisce nella nostra chiesa per la celebrazione della Messa delle 12 la comunità guatemalteca di Roma, con cui si condivide poi un pranzo comunitario nel teatro parrocchiale».

Il cuore delle iniziative di San Saturnino, però, è legato al gruppo Caritas che «da 13 anni si dedica a due tipi diversi di povertà – spiega Carlo, il coordinatore della attività –: quella materiale, che riguarda i senza fissa dimora, gli immigrati, chi ha perso il lavoro e si trova in una situazione di difficoltà economica, e quella legata alla solitudine e al bisogno di relazione». A questo secondo tipo di povertà sono legate una serie di proposte «di carattere sociale per le persone anziane – sono ancora le parole del referente – mentre la distribuzione di pacchi viveri e di vestiario o ancora il servizio docce una volta al mese con la colazione offerta e la distribuzione di tessere per fare la spesa negli empori della Caritas diocesana rispondono alle necessità delle persone più bisognose».

Ancora, la “Casa della carità” permette di ospitare in parrocchia una mamma originaria del Mali e i suoi 2 bambini mentre l’Associazione parrocchiale Amici casa famiglia salesia sostiene in varie forme le attività della struttura di via Anapo gestita dalle Suore Salesie. (di Michela Altoviti da Roma Sette)

26 gennaio 2025