La familiarità e il senso di comunità «spontaneo e bello» sono il «punto di forza» della parrocchia San Lino Papa, alla Pineta Sacchetti, che riceve questo pomeriggio la visita del cardinale vicario Baldo Reina.
Il parroco don Pier Luigi Stolfi, che guida la comunità parrocchiale di circa 12mila fedeli dal settembre del 2020, sottolinea come tante siano «le famiglie che di generazione in generazione sono rimaste o sono ritornate nel quartiere, in cui la parrocchia è ben innestata e con cui collabora attivamente, e per questo la dimensione è quasi quella del villaggio, dove tutti si conoscono e questo facilita la collaborazione e la condivisione».
Anche Anna, storica parrocchiana che con il marito Giovanni ed altre 3 coppie è referente dei gruppi delle famiglie, evidenzia questo «clima di comunità e di collaborazione» che favorisce il coinvolgimento «di persone di tutte le fasce di età». Per quanto riguarda le attività legate alla pastorale familiare «ci sono i gruppi storici – dice – e poi le proposte allargate e aperte a tutte le famiglie, specie quelle giovani che in questo momento hanno bisogno di un punto di riferimento e cercano un supporto, pressate come sono dai ritmi e dalle incombenze quotidiane». Una volta al mese c’è la proposta di un incontro formativo il sabato pomeriggio; il prossimo è «in programma il 25 gennaio con padre Alfredo Feretti del Centro la famiglia», fa sapere ancora Anna. Talvolta, alle famiglie si propone invece «una giornata di festa». Un evento significativo ha avuto luogo a settembre quando, «in occasione della festa patronale, è stata fatta la proposta del rinnovo delle promesse e hanno partecipato alla celebrazione più di 100 coppie di età diverse», ricorda.
Un’altra realtà molto attiva è quella legata alla carità, che prevede «da tanti anni il lunedì la distribuzione di pacchi viveri e di vestiario», riferisce Anna. Dal 2017, poi, «in occasione della prima Giornata mondiale dei poveri voluta da Papa Francesco – aggiunge – distribuiamo un pasto caldo ai senza fissa dimora». Sono circa 35 le persone che vengono aiutate mentre «sono più di 50 i volontari che preparano i pasti – dice ancora –: abbiamo due menù, uno estivo e uno invernale, e ci siamo coordinati con le parrocchie vicine così che ogni giorno della settimana sia possibile fornire un pasto a tutti coloro che si trovano in difficoltà».
Fa parte invece della commissione cultura del consiglio pastorale parrocchiale Domenico, che con la moglie Irene e con il viceparroco don George Bodgan accompagna anche il gruppo del postCresima. Tra le proposte, ci sono una serie di «incontri di carattere formativo come quelli sul Giubileo, a partire dalle origini e dal significato antico del pellegrinaggio per i cristiani», dice. Per il referente, la buona partecipazione a queste iniziative sia di persone anziane che più giovani dimostra che «c’è bisogno di questi momenti di riflessione e di un tempo di formazione». In particolare, Domenico sostiene che «il format che abbiamo pensato funziona bene perché prevede una conversazione con un esperto di circa mezz’ora e uno scambio e un confronto di una quindicina di minuti a cui segue un momento aggregativo e conviviale. L’agilità della proposta facilita molto la partecipazione». (di Michela Altoviti da Roma Sette)
19 gennaio 2025