Quante volte – pensiamo a noi adesso – quante volte la nostra vita è fatta di rinvii, anche la vita spirituale! Per esempio: so che mi fa bene pregare, ma oggi non ho tempo… “domani, domani, domani, domani…” rinviamo le cose: lo farò domani; so che aiutare qualcuno è importante – sì, devo farlo: lo farò domani. È la stessa catena dei domani…Rinviare le cose. Oggi, alle porte del Natale, Maria ci invita a non rimandare, a dire “sì”: “Devo pregare?” “Sì, e prego”. “Devo aiutare gli altri? Sì”. Come farlo? Lo faccio. Senza rimandare. Ogni “sì” costa. Ogni “sì” costa, ma sempre meno di quanto costò a lei quel “sì” coraggioso, quel “sì” pronto, quell’«avvenga per me secondo la tua parola» che ci ha portato la salvezza.
E noi, quali “sì” possiamo dire? In questo tempo difficile, anziché lamentarci di quello che la pandemia ci impedisce di fare, facciamo qualcosa per chi ha di meno: non l’ennesimo regalo per noi e per i nostri amici, ma per un bisognoso a cui nessuno pensa! E un altro consiglio: perché Gesù nasca in noi, prepariamo il cuore: andiamo a pregare. Non lasciamoci “portare avanti” dal consumismo: “devo comprare i regali, devo fare questo e quello…”. Quella frenesia di fare tante cose… l’importante è Gesù. il consumismo, fratelli e sorelle, ci ha sequestrato il Natale. Il consumismo non è nella mangiatoia di Betlemme: lì c’è la realtà, la povertà, l’amore. Prepariamo il cuore come ha fatto Maria: libero dal male, accogliente, pronto a ospitare Dio.
«Avvenga per me secondo la tua parola». È l’ultima frase della Vergine in questa ultima domenica di Avvento, ed è l’invito a fare un passo concreto verso il Natale. Perché se la nascita di Gesù non tocca la vita nostra – la mia, la tua, tutte – se non tocca la vita, passa invano. (Papa Francesco, Angelus Domenica 20 Dicembre 2020)