19 Aprile 2024

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Io sono venuto perchè abbiano la vita, e l'abbiano in abbondanza

S.E. Mons. Benoni Ambarus

Vescovo Delegato - Ambito della diaconia della carità

Biografia

S.E. Mons. Benoni AMBARUS del clero della Diocesi di Roma
Vescovo della sede titolare di Tronto
Vescovo Ausiliare della Diocesi di Roma

Ambito della diaconia della carità
Membro della Conferenza Episcopale del Lazio

Nato a Somusca-Bacau (Romania) il 22 settembre 1974.
Dal 1990 al 1996 ha frequentato il Seminario di Iaşi (Romania) e a partire dal novembre 1996 ha continuato la formazione seminaristica nel Pontificio Seminario Romano Maggiore, dove ha ottenuto il Baccalaureato in Teologia. Nel 2001 ha conseguito la Licenza in Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma.
Il 29 giugno 2000 è stato ordinato sacerdote per la Diocesi di Iaşi (Romania).
Nominato Ausiliare per la Diocesi di Roma il 20 marzo 2021, ordinato Vescovo il 2 Maggio 2021.

Incarichi precedenti:
Dal 2001 al 2004 è stato Assistente nel Pontificio Seminario Romano Maggiore.
Dal 2004 al 2007 collaboratore parrocchiale presso la Parrocchia di San Frumenzio.
Nel 2007 è stato incardinato nella Diocesi di Roma.
Dal 2007 al 2010 è stato Vicario parrocchiale della Parrocchia di San Frumenzio ai Prati Fiscali.
Dal 2010 al 2012 è stato Vicario parrocchiale della Parrocchia di di Santa Maria Causa Nostrae Laetitiae a Torre Gaia.
Dal 2012 al 2017 è stato Parroco della Parrocchia dei Santi Elisabetta e Zaccaria a Valle Muricana.
Dal 2017 al 2018 è stato Vice-Direttore della Caritas di Roma.
Dal 2018 al 2021 è stato Direttore della Caritas di Roma.
Dal 2022 è Vescovo Delegato per l’Ambito della diaconia della carità.

Stemma Episcopale

 

 Il suo stemma araldico, che contempla una “stella a 5 punte sormontata da un crescente (cioè un quarto di luna), il tutto d’oro (colore della fede). Lo sfondo è rosso, colore della carità. Un primo riferimento simbolico è alla Beata Vergine Maria: è richiamata la donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle di cui parla il libro dell’Apocalisse (12, 1 ). Inoltre il riferimento è alle origini del titolare che è nato in Romania, a Somusca-Bacau, nella regione della Moldavia (Moldova): lo stemma della Moldavia innalza infatti una testa di uro con una stella tra le corna e inframmezzata da una rosa e da un crescente, il tutto d’oro. Il giglio rappresenta San Giuseppe unitamente a una figura, la squadra. che ne richiama il mestiere, quello di falegname. Tutto campeggia su uno sfondo d’argento, metallo che per la sua trasparente lucentezza ben si adatta a simboleggiare la Verità del Vangelo che un vescovo deve accogliere in sé per esserne, come fedele operaio, annunciatore a tutti. Campo di verde una strada d’oro. Il colore verde richiama le vallate e i parchi della Moldavia, e allo stesso tempo allude al campo di Dio che è la Chiesa. La strada è stata scelta dall’eletto vescovo come simbolo di tutta intera la sua vita, che lo ha visto incamminarsi su sentieri inaspettati, chiamato a incarnarsi in realtà umane ed ecclesiali diverse da quelle del suo Paese dì origine.

esegesi stemma

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