Santa Marcella, doppia anima come valore aggiunto

La visita pastorale di giovedì 8 gennaio del cardinale vicario Baldo Reina nella parrocchia di Santa Marcella è stata «anche l’occasione per comprendere e capire ancora meglio la doppia anima di questa realtà parrocchiale». A dirlo è il parroco don Alfredo Tedesco, che guida la comunità del quartiere Ostiense dallo scorso settembre, riferendosi al nuovo progetto per cui la parrocchia, pur «senza modificare le tradizionali attività dei gruppi formativi o di catechesi», presenta «un nuovo innesto che sta dando i suoi primi frutti» con l’apertura nei propri spazi e ambienti del Centro diocesano di aggregazione giovanile, in qualche modo «una sede distaccata ma altrettanto operativa dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile di Roma».

Significativa in questo senso la nomina alla Messa presieduta alle 19 da Reina dei «36 referenti delle diverse realtà di pastorale giovanile delle Prefetture della diocesi», sono ancora le parole di Tedesco, che sottolinea come questa novità offra «un valore aggiunto alla comunità». La vita liturgica e sacramentale, infatti, «procedono regolarmente mentre il centro rappresenta un luogo di incontro e di crescita umana e spirituale per i giovani – spiega il sacerdote che è anche il direttore dell’Ufficio per la pastorale giovanile del Vicariato -: le due cose procedono e vanno avanti insieme». In particolare il parroco sottolinea l’attenzione e la sensibilità dei gruppi parrocchiali alle esigenze degli anziani, dei malati e dei poveri del territorio. Un esempio è dato dal gruppo di volontariato che «durante tutto l’anno, ogni mercoledì sera, distribuisce insieme ad altri gruppi di volontari del territorio un pasto ai senza fissa dimora che gravitano intorno a piazza dei Partigiani», racconta Maria Luisa, una delle volontarie che prepara in particolare i panini salati che la parrocchia di Santa Marcella fornisce ogni settimana.

«Questa attività viene portata avanti da 25 anni – continua – con anche la tradizione di un pacco dono che prevede anche beni di prima necessità insieme al cibo e che viene realizzato in occasione del Natale». Nell’anno appena concluso, nelle 52 settimane di distribuzione dei pasti, «sono state circa 6mila le persone servite da 904 volontari, di cui 68 della nostra parrocchia – sono ancora le parole di Maria Luisa -, per un totale di 100mila panini preparati». Un’altra «attività storica» che a Santa Marcella «viene portata avanti da 30 anni è quella della messa a disposizione di alcuni ambienti per le attività di una polisportiva così da garantire un sostegno economico alla nostra parrocchia che in questo modo diventa pure un punto aggregativo sul territorio», fa sapere il referente organizzativo Massimo mentre Franco, che osserva come «il nuovo parroco ha dato un nuovo impulso alla nostra comunità», mette in luce la presenza sul territorio di alcuni ordini religiosi tra cui «le suore francescane che con suor Pia in particolare per tanti anni hanno gestito una scuola paritaria dall’infanzia alla secondaria di primo grado». Non lontano dalla chiesa di Santa Marcella, su via Contarini, sorge anche il monastero di clausura intitolato ai santi Cosma e Damiano che il cardinale vicario ha visitato giovedì pomeriggio prima di presiedere l’Eucaristia.

Di Michela Altoviti da Romasette 

12 gennaio 2025