Dalla Teologia Liturgica alla Prassi Celebrativa

Formati alla presidenza dalle parole e dai gesti (Desiderio Desideravi, 60)

La riforma voluta dal Concilio ha segnato un approfondimento della teologia liturgica, unito a una maggiore presa di coscienza delle ricchezze racchiuse nella lex orandi e nella gestualità prevista dai libri liturgici. Le giovani generazioni di ministri e presbiteri, tuttavia inalcuni casi sperimentano qualche difficoltà nell’attuare le forme rituali previste. Si corre il rischio di scadere nel rubricismo (la ritualità fine a se stessa, ridotta ad esecuzione esatta) e nella sciatteria (invenzioni arbitrarie e improvvisazione) o nella creatività aggressiva, che inventa invece di seguire il solco della Tradizione e improvvisa invece di preparare.

Il Pontificio Istituto Liturgico sin dalla sua fondazione ha agito in sinergia con la Diocesi di Roma, proponendo corsi per aiutare laici e presbiteri dell’Urbe a coniugare insieme la conoscenza teologica in ambito liturgico con una cura per l’arte del presiedere, animare e celebra- re la liturgia. Infatti, come si legge anche nella Lettera Apostolica Desiderio Desideravi, la riforma si attua attraverso lo studio delle fonti e della teologia e mediante una cura della presidenza e dell’animazione liturgica, per garantire che tutti gli elementi rituali concorrano a esprimere il mistero che si celebra.

Al fine di proseguire questa tradizione anselmiana, l’Ateneo completa la sua proposta formativa cooperando con la Diocesi per la formazione pastorale dei suoi presbiteri e dei suoi fedeli, riproponendo un corso che aiuti a tradurre in prassi celebrativa le indicazioni teologiche e di esecuzione del rito, che sono racchiuse nei libri liturgici. Infatti se da un lato la semplice conoscenza della dimensione teologica non garantisce una presidenza celebrativa capace di esprimere il mistero che si celebra, dall’altra la mera esecuzione delle rubriche non assicura una fedeltà agli Ordines, nel rispetto armonico di ciò che costituisce il rito.

Il corso rilegge i praenotanda dei libri liturgici per ripercorrerne la teologia. Offre suggerimenti per la preparazione ai sacramenti e la catechesi sacramentale. Accompagna l’esperienza di presidenza liturgica, aprire la strada alla mistagogia. Esamina le indicazioni celebrative e rituali, proponendo soluzioni celebrative concrete sulla base delle forme previste nei singoli Ordines. Forma diaconi e presbiteri – e coloro che si preparano all’ordinazione – alla presidenza della celebrazione, mediante laboratori.

Lettera del Cardinal Vicario!

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