La celebrazione ha una struttura e un contenuto di carattere «mistagogico», con lo scopo di favorire nei fedeli la presa di coscienza dell’identità cristiana fondata sui sacramenti dell’iniziazione. Si presenta infatti come un itinerario di fede e di preghiera: parte dal ricordo del Battesimo che ci fa «figli nel Figlio», pertanto cristiani e comunità. Si sviluppanella memoria della Confermazione che, ad opera dello Spirito ci configura più pienamente a Cristo e ci inserisce più incisivamente nella «ecclesia». Raggiunge poi il suo “vertice” nell’Eucaristia, memoriale del Mistero pasquale, epifania privilegiata della Chiesa, specialmente se presieduta dal vescovo (Cf. SC 41). Infine, si apre alla dimensione escatologica – memoria del futuro (Cf. SC 8) con la «contemplazione» del catino absidale e l’invio in missione. Ruolo centrale ha anche la Parola di Dio proclamata dall’ambone, simbolo della tomba vuota del Risorto da cui l’angelo della risurrezione annuncia la salvezza a tutta l’umanità. L’ascolto della Parola suscita la fede che sarà rinnovata in comunione con il Vescovo di Roma che ha nella cattedra il luogo da cui presiede il suo popolo, per confermarlo nella fede, muoverlo alla carità, aprendolo alla speranza certa dei beni promessi.
Vengono proposti tre schemi:
- il primo offre un itinerario che parte dal Battistero Lateranense dove la Comunità radunata è invitata a fare memoria del Battesimo, poi muove verso la Porta della Basilica dove avviene la memoria della cresima, entrando poi nell’aula liturgica per celebrare l’Eucaristia. La celebrazione si conclude con l’invio in missione. Tra il già e non ancora c’è, infatti l’annuncio del Regno e la vita nuova richiesta a coloro che desiderano diventare testimoni e artefici dei cieli nuovi e della terra nuova, contemplata nel catino absidale della Basilica.
- Il secondo schema, ripercorre il medesimo itinerario inserito però in una Liturgia della Parola che non preveda la celebrazione della Messa.
- Il terzo schema propone un itinerario che abbia inizio alla porta della Basilica Lateranense dove viene benedetta l’acqua in memoria del Battesimo, a cui segue il ricordo del sacramento della cresima e l’ingresso nell’aula liturgica per la celebrazione dell’Eucaristia.
Vengono proposte le letture e l’eucologia propria della solennità della Dedicazione della Basilica Lateranense secondo il formulario approvato per la Basilica. Se la celebrazione del pellegrinaggio Parrocchiale o di Prefettura avviene nel giorno di sabato pomeriggio o in Domenica si usano le orazioni e le letture proprie del Tempo.
Per piccoli gruppi, quanto proposto può essere adattato.
Si consiglia di preparare il pellegrinaggio con una liturgia penitenziale che preveda le confessioni individuali. È opportuno che il sussidio sia presentato previamente ai fedeli.