Fame nel mondo, il 12 ottobre 10mila piatti vuoti in Piazza del Popolo

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fame nel mondo, cefa

Fame nel mondo: “In the name of Africa”

Dopo la tappa milanese, “In the name of Africa” sbarca a Roma. Diecimila piatti vuoti riempiranno sabato 12 ottobre, dalle ore 7 alle ore 19, Piazza del Popolo per ricordarci che al mondo ci sono ancora oltre 820 milioni di persone che soffrono la fame.

Libri, palloncini a forma di cuore, pixel art ma soprattutto gioia e solidarietà. Saranno questi i componenti di «una giornata molto intensa, che fa memoria, una giornata che racconta, una giornata che ha bisogno di tutti perché sia sentita veramente dal mondo» dice ai nostri microfoni Giovanni Beccari di CEFA il Seme della Solidarietà, organizzazione non governativa che da 45 anni lavora per vincere fame e povertà.

L’evento, con il patrocinio di Roma Capitale, Vicariato di Roma e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, si svolgerà proprio a pochi giorni dal 16 ottobre, Giornata mondiale dell’Alimentazione.

Fame nel mondo: Cefa cerca volontari 

La vostra associazione è alla ricerca di volontari per un giorno. Non servono competenze particolari. Cos’è, invece, necessario? 

«Dobbiamo posizionare 10mila piatti di ceramica, cioè 60 quintali. Quindi serve dell’energia, della passione, delle forze, delle braccia. Delle braccia che verranno accolte alle 7 mattino (ma anche durante le altre fasce orarie) dal Cefa. Ognuno avrà il suo settore dove mettere fame nel mondo, cefai piatti in maniera perfetta.

Deve essere tutto bellissimo, perché è un evento d’arte, perché la solidarietà è una cosa bella. Molto bella.

Bisogna venire con le scarpe da ginnastica, la schiena buona, grandissima gioia. Ci si divertirà. Più ci si diverte, poi, più si contagia il mondo. La fame si vince tutti insieme ed è un impegno incredibile».

Fame nel mondo: un nuovo umanesimo

Ma non solo. «Dobbiamo impegnarci a lanciare un messaggio importante. Noi vogliamo urlare, raccontare che la fame si vince con la formazione agricola, tecnica, con la conoscenza e quindi coinvolgeremo tutti i volontari presenti, gli amici, gli amici degli amici per girare questi piatti seguendo un ordine ben preciso.
Il primo disegno che verrà visto sarà un libro disegnato dal vignettista Tullio Altan. È un libro che racconta proprio l’importanza della formazione e dell’agricoltura per vincere la fame.
Ma non è finita, perché per vincere la fame bisogna essere in tanti, non si può vincere da soli. E, allora, sempre con la collaborazione di tutti, intorno alle 10.30 gireremo ancora una volta i piatti e apparirà il disegno dell’Uomo fame nel mondo, cefaVitruviano. 
Quest’anno è il cinquecentesimo anno dalla morte di Leonardo Da Vinci che ci ha insegnato il valore della conoscenza, della ricerca, del sapere. L’Uomo Vitruviano mette al centro proprio l’uomo. Il messaggio che si vuole dunque lanciare è: per vincere la fame, dobbiamo andare incontro a un nuovo umanesimo.
Vogliamo anche “elevare” questa piazza. Tutto questo lavoro è, diciamo così, “in basso”. Si girano i piatti…allora ecco che alle 12.00, grazie alla collaborazione del Vicariato di Roma, si farà un minuto di silenzio in memoria delle vittime della malnutrizione».

Fame nel mondo: il battito del cuore pulsante di Roma

Per vincere la fame, però, «ci vogliono anche dei contributi. Dopo il momento di memoria, «inviteremo tutti i cittadini a riempire i piatti vuoti con un cuore rosso e un libro che potranno essere acquistati in piazza al costo di 5 euro».
Si tratta di volumi tecnici – precisa Beccari – di orticultura, zootecnia o veterinaria in lingua swaili fame nel mondo, cuore«per la formazione della scuola di Dabaga in Tanzania dove opera fra Paolo, frate missionario, che sarà in piazza a testimoniare il valore e la concretezza di ciò che ognuno viene a fare quel giorno.
Verso le 17.30 scoppieremo i cuori e sentiremo, nel silenzio, il battito del cuore pulsante di Roma. I piatti, in ceramica, invece, saranno riutilizzati per l’evento successivo di sabato 19 ottobre a Bologna.
La giornata la realizzeremo anche se piove, perché la fame bisogna vincerla in ogni condizione atmosferica».
Per una migliore organizzazione dell’evento è possibile iscriversi su www.cefaonlus.it.
Ascolta l’intervista a Giovanni Beccari: