Libri e cultura. La prima puntata di Parole in onda
Nella prima puntata di Parole in onda, rubrica di approfondimento culturale a cura della Parrocchia Santa Monica, il giornalista Gianni Maritati ha intervistato Marco Severa, autore del libro “Ostia, dalla bonifica alla ricostruzione”, che prenderà parte alla prossima Festa del libro e della lettura di Ostia.
Il volume, frutto di un impegnativo anno e mezzo di lavoro, fatto di ricerca archivistica e di interviste a persone legate al territorio, «nasce dalla curiosità di voler ricostruire qualcosa che mancava, di voler valorizzare un territorio di cui ultimamente si è parlato male e comunque solamente da un punto di vista turistico, dimenticando spesso l’aspetto culturale e storico».
Libri e cultura: Ostia
Hai scoperto anche delle cose nuove, inedite o curiose?
«Sì, ci sono parecchi aneddoti che vengono tramandati dagli abitanti del luogo, ma anche testimonianze o documenti inediti, di cui finora non aveva parlato nessuno, ed episodi


legati a Ostia, anche nel dopoguerra».
Questo è solo un saggio storico o anche un saggio che vuole intervenire nell’attualità?
«Diciamo che l’idea iniziale era quella di un saggio storico però poi, in corso d’opera, insieme all’editore, abbiamo deciso di dare un taglio meno formale possibile per rendere il libro più fruibile perché altrimenti sarebbe rimasto un lavoro di nicchia.
Si parla di Ostia a livello storico ma con la volontà che da qui si possa partire anche per una rivalutazione del territorio».
Libri e cultura: la ricerca storica
La ricerca storica è qualcosa che ti appartiene profondamente oppure questo è un libro nato per caso?
«La ricerca storica ormai fa parte della mia quotidianità ma anche del mio lavoro e naturalmente questa non è un’opera finale, sicuramente avrà ulteriori contributi. Continueremo a studiare questo tipo di argomento.
«Nella parte finale si affronta il discorso legato alla presenza degli ebrei, della loro comunità nel territorio di Ostia, perché alla fine della Seconda Guerra Mondiale ci fu un avvenimento importante sul territorio, la conferenza delle “desperate persons”, cioè degli ebrei sopravvissuti ai campi di concentramento e di sterminio.
Sono emerse delle tracce che ci ricordano come hanno vissuto qui, costruito pozzi e strutture.
E poi, soprattutto, abbiamo ancora la testimonianza sul territorio di un sopravvissuto alla Shoah, Sami Modiano».
Ascolta l’intervista nella prima puntata di “Parole in onda”: