«È bello vedere così tanti giovani che pregano, che adorano Cristo, che hanno camminato. Nella vita di ogni cristiano non è importante solo l’arrivo, ma soprattutto la ripartenza, giorno dopo giorno, e vi invito a vivere questi giorni quindi come un trampolino di lancio per le vostre vite». Con queste parole il vescovo Renato Tarantelli Baccari, vicegerente di Roma e ausiliare per il settore Sud, ha salutato i circa 250 giovani che hanno partecipato nella serata di ieri, 30 luglio, al pellegrinaggio “Io me ne vado a pescare. Riaccendere la speranza al laghetto dell’Eur”, organizzato per le strade del quartiere in occasione del Giubileo dei giovani dalla XXIV prefettura, partito dalla basilica dei Santi Pietro e Paolo e arrivato fino al santuario della Vergine della Rivelazione, in zona Tre Fontane, dove i ragazzi sono stati accolti dal vescovo.
Molti i giovani provenienti da diverse località italiane, tra i quali un pellegrino d’eccezione, il vescovo di Massa-Carrara-Pontremoli Mario Vaccari, che con la sua presenza discreta ha accompagnato un gruppo della sua diocesi. Insieme a loro anche 13 scout Agesci del gruppo Gibellina 1, presenti a Roma con la diocesi di Trapani. «Stiamo vivendo momenti fantastici di gioia ma anche di preghiera, come questa sera – racconta uno di loro, Nicola Manfré, 20 anni -. Mi è venuto spontaneo pregare per la pace tra i popoli, perché siamo tutti persone, tutti fratelli e lo stiamo toccando con mano. Non ha senso odiare nessuno».
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