Energia, libero mercato e famiglie: il progetto di Caritas e Acli

Le difficoltà a riscaldare o rinfrescare adeguatamente l’abitazione, ad utilizzare senza estreme limitazioni gli elettrodomestici indispensabili per la vita della famiglia e a far fronte, nei casi più estremi, alla necessità di utilizzare apparecchiature elettromedicali e salvavita, sono i principali ambiti che caratterizzano il fenomeno della povertà energetica. Nel contesto economico e sociale attuale, a fronte del forte aumento dei costi per l’energia domestica e con l’8,5% delle famiglie italiane in situazione di povertà, si sta realizzando, non senza difficoltà e abusi per i consumatori, il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero, per quanto concerne le utenze domestiche di luce e gas.

I servizi di tutela sono i servizi di fornitura di energia elettrica e gas naturale con condizioni economiche e contrattuali definite dall’Autorità destinati ai clienti finali di piccole dimensioni, quali famiglie e microimprese, che non hanno ancora scelto un venditore nel mercato libero. La normativa ha previsto il termine dei servizi di tutela, con un progressivo passaggio dal mercato tutelato a quello libero, che nella generalità dei casi rimarrà l’unica modalità di fornitura: per i clienti domestici non vulnerabili di gas naturale il servizio di tutela si è concluso dal gennaio 2024; per i clienti domestici non vulnerabili di energia elettrica a partire da luglio 2024; per le microimprese di energia elettrica il servizio di maggior tutela si è concluso ad aprile 2023. I clienti vulnerabili potranno continuare ad essere invece serviti a condizioni contrattuali ed economiche definite e aggiornate dall’Autorità.

In tale panorama alquanto indefinito, i clienti finali si trovano spaesati e hanno difficoltà a districarsi tra le miriadi di offerte e notizie, rischiando di diventare vittime di proposte non adatte alla loro situazione o, addirittura, proditorie e mendaci.

“Energia, Libero Mercato e Famiglie. Azioni di sensibilizzazione, informazione e tutela delle persone e delle famiglie” sono queste le azioni messe in campo dal progetto “Tuteliamo le Energie” che la Caritas diocesana di Roma e le Acli di Roma promuovono nella Capitale. Un progetto di informazione e prima assistenza, al fine di fornire elementi utili per una scelta consapevole degli utenti finali dei servizi elettrici e gas, nonché di ausilio per le categorie deboli, le quali hanno diritti e possibilità di cui spesso ignorano l’esistenza.

L’iniziativa è stata presentata oggi, 18 aprile, con una conferenza nella Sala “Ugo Poletti” del Vicariato di Roma con gli interventi del vescovo Baldo Reina, vicegerente della Diocesi di Roma; Giustino Trincia, direttore della Caritas di Roma; Lidia Borzì, presidente Acli Roma aps; Giacomo Martelli, vicepresidente Caf Acli Nazionale; e Valerio Vasale, referente del progetto per la Presidenza Acli Roma aps.

Sono tre i pilastri del progetto “Tuteliamo le energie”: la formazione degli operatori dei centri di ascolto parrocchiali e dei promotori sociali di Acli Roma, la sensibilizzazione e l’informazione nei confronti delle famiglie, il sostegno alle famiglie più fragili che chiedono aiuto alle parrocchie attraverso la rete dei Caf Acli.

La necessità di questo periodo storico è quella di garantire un servizio di primo orientamento, gratuito, che attraverso operatori e volontari impegnati in particolare nei centri di ascolto delle parrocchie di Roma, debitamente formati, favorisca l’apertura al dialogo umano e diretto e non tramite call center, all’informazione, la consulenza di natura tecnica, sociale, giuridica, per una scelta consapevole e attenta.
Con l’ausilio di esperti legali, esperti energetici, nonché operatori delle due organizzazioni, gli animatori e i volontari delle parrocchie verranno mesi in condizione di acquisire una più ampia consapevolezza della esigibilità dei diritti, nonché una formazione dedicata alla procedura interna e alla implementazione di un canale dedicato all’accoglienza e accompagnamento degli utenti appartenenti a categorie fragili che usufruiranno dei servizi gratuiti di informazione e prima consulenza in tema di mercato libero, energia elettrica e gas.

Nel caso in cui l’operatore o volontario Caritas, dopo una prima informativa e consulenza del Centro di ascolto, valuti che l’utente del Servizio necessiti di approfondimento e aiuto, potrà indirizzarlo e accompagnarlo, verso un Caf Acli di Roma o presso lo Sportello legale della Caritas diocesana, per avere una informativa più approfondita e specifica e per essere seguito in caso di necessità.

La Caritas di Roma, tra il 2022 e il 2023, ha condotto un’indagine per monitorare l’attività delle parrocchie nell’ambito del sostegno alle famiglie in difficoltà economica sui temi della povertà energetica.
L’analisi ha coinvolto complessivamente 104 centri di ascolto parrocchiali, la metà di quelli che sono nel sistema di “rete diocesana” della Caritas e circa un terzo delle comunità parrocchiali di Roma. Un campione certamente non rappresentativo, anche perché disomogeneo a livello territoriale, ma che – correlato ad altri indicatori dell’attività svolta dalla Caritas – permette di tracciare alcune caratteristiche presenti nella realtà romana.

Nella quasi totalità delle parrocchie romane è emerso che ci sono famiglie, che si rivolgono ai volontari della Caritas per far fronte a bollette “insolute” in particolare elettricità e gas. In un contesto in cui, per il 53% di coloro che si rivolgono alle parrocchie, la spesa per l’energia costituisce oltre un quarto del totale del reddito.
Anzitutto la dimensione del fenomeno.

La quasi totalità (99%) dei Centri di ascolto (CdA) parrocchiali ha dichiarato di aver attivato interventi di aiuto a persone (singoli o famiglie) che dovevano far fronte al pagamento di bollette insolute. Nel 56% si è trattato di molte richieste, nel 42,3% di un fenomeno sporadico.

Il 90 % dei CdA parrocchiali ha ricevuto richiesta di aiuto per utenze insolute di elettricità e gas, seguite dalle rate condominiali (8%) in cui rientrano le spese per il riscaldamento nei sistemi centralizzati. Sporadiche le richieste per il pagamento dell’acqua.

Il 56% dei centri di ascolto ha dichiarato che si sono rivolte anche persone che avevano subito un distacco o una diminuzione di potenza dovute a morosità ricevendo assistenza per fare richiesta di misure straordinarie per la riduzione dell’importo (bonus) o per la rateizzazione del debito.
La spesa per le utenze energetiche, tra coloro che si sono rivolti ai centri di ascolto, assorbe una quota molto considerevole del reddito familiare: quasi la metà dei CdA parrocchiali indica che tra i propri assistiti il costo mensile delle bollette pesa tra il 26 e il 50 per cento del totale, per l’8% arriva ad assorbirne oltre la metà. Questo fa ipotizzare che la difficoltà a sostenere i costi delle utenze è “strutturale” e non necessariamente legata ai recenti aumenti tariffari. La spesa energetica essenziale rappresenta dunque una voce consistente per le famiglie con redditi bassi, che va ad aggiungersi ad altre situazioni di estrema fragilità: tra queste troviamo situazioni di case senza impianti di riscaldamento in cui viene chiesta assistenza per acquistare bombole di gas, legna, stufe elettriche e altre fonti di calore.

Nel 36% di centri di ascolto, inoltre, vi sono state richieste per l’acquisto di caldaie elettriche di persone che non potevano accedere ad alcun contributo pubblico vivendo in situazioni di irregolarità amministrativa (affitti in nero, occupazioni). Per gli stessi motivi, emerge che soltanto il 2% del campione intervistato ha presentato o richiesta di assistenza o informazioni per l’accesso a incentivi di riqualificazione energetica.

Da considerare inoltre che nel 77% dei CdA Parrocchiali, le famiglie che hanno richiesto aiuto per l’approvvigionamento di energia erano composte da persone con “condizioni di salute cagionevoli” e nel 17% segnalano la presenza di malati che hanno bisogno di utilizzare apparecchiature elettromedicali salvavita (carrozzine elettriche, sollevatori mobili, materassi antidecubito) per le quali spesso non si è a conoscenza delle specifiche agevolazioni e tutele previste.

18 aprile 2024