Con la Messa presieduta dal pro prefetto del dicastero per l’Evangelizzazione Rino Fisichella, responsabile dell’organizzazione del Giubileo, è entrato nel vivo l’evento più atteso dell’Anno Santo, quello dedicato ai giovani. Una celebrazione iniziata mentre volgeva al termine un altro appuntamento che ha richiamato tantissimi giovani tra lunedì 28 e martedì 29 luglio, quello degli influencer cattolici e dei missionari digitali. Una sorta di passaggio di testimone che vede Roma protagonista di un’invasione allegra e colorata che culminerà nella veglia di sabato 2 agosto e nella Messa conclusiva celebrata dal pontefice domenica 3 nella spianata di Tor Vergata.
Piazza San Pietro si è presentata gremita di circa 120mila giovani che arrivavano fino a via della Conciliazione e fino a pochi istanti prima della celebrazione eucaristica hanno gridato la loro gioia e sventolato bandiere di tutto il mondo. Fisichella, che ha concelebrato con centinaia di cardinali, tra cui il vicario Baldo Reina, vescovi e sacerdoti di ogni parte del mondo, ha dato loro il benvenuto «a nome di Papa Leone XIV. Vi abbiamo atteso da tanto tempo e ora siete qui. Grazie per avere accolto l’invito del Papa di partecipare a questo Giubileo dedicato a voi e alla speranza che ognuno porta dentro di sé».
L’arcivescovo, nel suo saluto iniziale, ripetuto in inglese, spagnolo, francese, portoghese e tedesco, ha sottolineato la provenienza universale dei ragazzi: «Siete venuti da tutto il mondo. Ci sono amici che provengono anche da molte zone di guerra: dall’Ucraina, dalla Palestina. Giunga a tutti l’abbraccio di fraternità che ci rende uniti e un corpo solo; non fate mancare loro i segni della vostra amicizia. Molti tra di voi hanno fatto tanti sacrifici per essere qui a Roma. Il Signore non vi deluderà. Vi viene incontro e voi siate vigili per cogliere la sua presenza».
Continua a leggere su Romasette.it