Il Circo Massimo, confessionale a cielo aperto per il Giubileo dei giovani

Foto Gennari

Cinque lunghe file con 200 piccole tende bianche a cupola all’interno delle quali ci sono un tavolino, due sedie, un ventilatore. Il Circo Massimo, venerdì 1° agosto, è un confessionale a cielo aperto dove mille sacerdoti di varie lingue si alternano ogni due ore per amministrare il sacramento della riconciliazione, nella giornata penitenziale organizzata nell’ambito del Giubileo dei giovani. Alle due estremità e nel centro, tre tendoni. Il primo e l’ultimo regolano accesso e deflusso all’area dove è un continuo via vai di giovani. Al centro vengono distribuite bottigliette d’acqua e libricini dell’edizione Youcat dedicati alla confessione. Montate in più punti anche delle tende con nebulizzatori dove è possibile rinfrescarsi. Davanti ai confessionali lunghe code ordinate.

«È un’emozione grandissima», esordisce il sindaco Roberto Gualtieri, arrivato nell’area intorno a mezzogiorno con il pro prefetto del dicastero dell’Evangelizzazione l’arcivescovo Rino Fisichella. Intorno a lui si radunano decine di ragazzi, soprattutto romani, che gli chiedono un selfie. «Tutti questi giovani – afferma il primo cittadino della Capitale – esprimono veramente la speranza, sono la luce della speranza e i loro valori, la loro allegria, la loro fraternità danno fiducia nel mondo. Il Circo Massimo visto dall’alto è bellissimo. In questi giorni i ragazzi attraversano Roma e i romani li accolgono con grande gioia».

Radunati dalle 10 della mattina ci sono i ragazzi «delle nostre parrocchie e delle nostre realtà associative – aggiunge Fisichella -. Sono espressione della vitalità delle nostre comunità e ci dicono che è possibile guardare al futuro con speranza. Sono disponibili e presenti tanto nei momenti di gioia quanto in quelli di spiritualità. È bellissimo vedere come Roma li sta accogliendo».

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