7 Maggio 2025

Santi Pietro e Paolo, le iniziative per la festa

Un cammino nel cuore della Città Eterna, uno spettacolo teatrale, una veglia di preghiera. Saranno concentrate nelle giornate dal 28 al 30 giugno le iniziative per la festa dei santi Pietro e Paolo, patroni di Roma, promosse dai Vicariati della diocesi di Roma e della Città del Vaticano, in collaborazione con il Ministero della Cultura e il Comune di Roma e con Panathlon International.

In particolare, venerdì 28 si terrà una veglia di preghiera nella basilica di San Pietro alle ore 21; sabato 29 è invece in programma “Quo Vadis”, un cammino che parte dall’Appia antica e tocca le tappe storiche della presenza dei due apostoli nell’Urbe; per finire, il 30 giugno, è previsto “Pietro e Paolo a Roma”, uno spettacolo teatrale di e con Michele La Ginestra.

A presentare le diverse iniziative sono il cardinale Mauro Gambetti, vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, e il vescovo Baldo Reina, vicegerente della diocesi di Roma. «Desideriamo porre al centro le massime memorie apostoliche riscoprendo il messaggio e la testimonianza di Pietro e Paolo attraverso i luoghi custoditi dalla tradizione – scrivono in una lettera congiunta – e, soprattutto, richiamare la vocazione della comunità cristiana nella città di Roma alle soglie del Giubileo che stiamo per celebrare: rinnovare uno spirito di accoglienza in tutte le nostre realtà pastorali a favore dei pellegrini che giungeranno; offrire una testimonianza di carità e di fede con il nostro vescovo Papa Francesco».

L’idea di fondo è quella di «restituire a Roma la permanenza dei suoi patroni, che danno un carattere di universalità a questa città: qui Pietro e Paolo hanno vissuto e hanno lasciato tracce». A spiegarlo è frate Agnello Stoia, parroco di San Pietro, che illustra così il progetto “Quo Vadis – In cammino con Pietro”, previsto per il prossimo 29 giugno, con l’obiettivo che possa diventare un appuntamento annuale.

L’idea di fondo è quella di «restituire a Roma la permanenza dei suoi patroni, che danno un carattere di universalità a questa città: qui Pietro e Paolo hanno vissuto e hanno lasciato tracce», spiega frate Agnello Stoia, parroco di San Pietro, che illustra così il progetto Quo Vadis – In cammino con Pietro, previsto per il prossimo 29 giugno, con l’obiettivo che possa diventare un appuntamento annuale. «Quo Vadis Domine? È la domanda che Pietro, in fuga da Roma, rivolge a Gesù che gli si manifesta sull’Appia Antica – racconta il religioso dei Frati Minori Conventuali – Su quella stessa strada da cui progettava di scappare, la Via Appia, la Regina Viarum, arriva a Roma san Paolo, perché il Vangelo di Cristo arrivi nel cuore del mondo. Le vicende umane di Pietro e Paolo, a Roma si intrecciano, si attraversano, si separano, si uniscono, sulle strade di Roma e come le strade di Roma». Una camminata urbana toccherà tutti i luoghi legati ai due apostoli, da San Sebastiano fuori le Mura a Santa Prisca, dal Carcere Mamertino a Santa Maria in Via Lata. Previsti due percorsi, uno più lungo e l’altro più breve, al termine dei quali si riceverà una “pietruzza”, un piccolo sasso simbolo del cammino compiuto. Proprio il sanpietrino, evocato nel logo di “Quo Vadis”, collega Pietro, Roma e le sue strade. È un’occasione offerta a cittadini, turisti, famiglie, fedeli per riscoprire o visitare per la prima volta tanti luoghi – tra cui il Parco Archeologico del Colosseo, la cui visita, in esclusiva per i partecipanti, è gratuita –, chiese, tesori dell’arte e della storia che emozionano. “Quo Vadis” ha ricevuto il Patrocinio del Ministero della Cultura, del Coni e del Parco Regionale dell’Appia Antica.

Ancora, domenica 30 lo spettacolo nell’atrio della basilica di San Pietro con inizio alle ore 21, «riporterà sulle vie di Roma Pietro e Paolo negli anni in cui sono stati qui insieme – prosegue frate Agnello –. Si tratta di un testo molto profondo ma anche molto romano nella cultura e nel gergo, nato grazie alla sagacia, alla scrittura fluida e all’inventiva di un artista del calibro di Michele La Ginestra che starà sul palco in veste di Pietro con Augusto Fornari in veste di Paolo, con la regia di Roberto Marafante e le musiche di Emanuele Friello».

10 giugno 2024

Incontro conclusivo per la Pastorale sanitaria

Partecipazione, comunione, missione. Tre parole chiave che hanno accompagnato l’anno della Pastorale sanitaria nella diocesi di Roma e che danno il titolo all’incontro conclusivo in programma per sabato 15 giugno, alle ore 17, nella Sala Tiberiade del Pontificio Seminario Romano Maggiore (piazza San Giovanni in Laterano 4). “Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero” è il versetto che farà da filo conduttore al pomeriggio di riflessione e approfondimento.

«Sarà un’occasione importante – dicono dall’Ufficio diocesano – nella quale ritrovarsi come comunità, tracciare un bilancio del cammino sinodale svolto finora, individuare e condividere percorsi futuri». Sono invitati a partecipare tutti coloro che sono impegnati nella Pastorale sanitaria.

10 giugno 2024

L’estate della Pastorale giovanile, tra oratori, Cavareno e Taizé

Se per tanti il periodo estivo segna la fine di lezioni, corsi e attività, per la Pastorale giovanile della diocesi di Roma rappresenta, invece, un momento di grande fermento. «Per l’estate sono tre in particolare i filoni a cui prestiamo attenzione – spiega in proposito don Alfredo Tedesco, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile –: gli oratori estivi, che iniziano oggi e in tante parrocchie proseguono fino all’inizio di luglio e vedono il coinvolgimento di altre realtà come il Cor, l’Acr, l’Anspi, l’Agesci; il campo estivo diocesano dall’1 al 7 luglio a Cavareno; il pellegrinaggio per i ragazzi più grandi a Taizé, a cavallo tra luglio e agosto».

La partenza è fissata per il 30 luglio e il rientro a Roma per il 5 agosto; il programma prevede due giorni a Torino, con visita al Sermig – Arsenale della Pace e il percorso a piedi alla Sagra di San Michele, poi tre giorni a Taizé e infine una giornata a Milano, con visita della basilica di Sant’Ambrogio.

«Questo viaggio è frutto della collaborazione tra diversi Uffici della diocesi – precisa don Tedesco –, cioè quelli per la pastorale giovanile, per la pastorale universitaria e per la pastorale vocazionale. Nasce in seguito all’esperienza di Togheter dello scorso settembre e in occasione della Anno della Preghiera indetto dal Santo Padre in preparazione al Giubileo. Taizé è luogo ideale per coltivare la spiritualità dei giovani: hanno un grande desiderio di spiritualità ma a volte non capiscono come pregare». Il sacerdote sottolinea inoltre l’aspetto «ecumenico della preghiera di Taizé – prosegue –, che è segno di unità e speranza, i temi del Giubileo».

Sarà invece incentrato sul tema dell’affettività il campo estivo diocesano, dall’1 al 7 luglio a Cavareno, in Trentino, per i ragazzi delle scuole e medie e superiori. «L’idea del campo è nata lo scorso anno con una logica sussidiaria – spiega don Tedesco –, per aiutare le parrocchie che da sole non riescono a organizzare un campo estivo, perché magari hanno pochi giovani o pochi animatori. Abbiamo quindi pensato di mettere in rete sia le risorse che i ragazzi, ma abbiamo dato anche un valore aggiunto. La proposta è piaciuta molto, tanto che i posti sono già sold out ed è possibile iscriversi soltanto in lista d’attesa». Oltre duecento i partecipanti, che trascorreranno la prima settimana di luglio tra escursioni nelle montagne del Trentino, attività di gruppo tese a rafforzare la fede e l’amicizia, momenti di preghiera e riflessione in mezzo alla natura.

10 giugno 2024

Incontro in preparazione alla Settimana Sociale dei Cattolici Italliani – parrocchia Santa Maria ai Monti – Uff. past. sociale

Incontro in preparazione alla Settimana Sociale dei Cattolici Italiani – parrocchia Santa Maria ai Monti – Uff. past. sociale

“Ricomincio da te”: Campo di servizio per giovani – Uff. Caritas

“Ricomincio da te”: Campo di servizio per giovani – Uff. Caritas

Incontro per i sacerdoti oltre i 75 anni – Uff. form. perm. clero

Incontro per i sacerdoti oltre i 75 anni – Uff. form. perm. clero

Le nomine dei nuovi parroci

Foto Diocesi di Roma / Gennari

Sono tredici le comunità parrocchiali nel territorio della diocesi di Roma che si preparano ad accogliere un nuovo parroco in questi mesi estivi, tra giugno e settembre. Il primo ad arrivare è stato, dal primo di questo mese, don Marco Zaccaretti, chiamato a guidare la comunità del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo (via Flaminia 732/t), nel settore Nord. Da domenica, invece, svolgerà il suo ministero come parroco di Nostra Signora di Guadalupe (piazza omonima) a Monte Mario, nel settore Ovest, don Gianfranco Corbino.

Dal primo settembre le novità riguarderanno dunque le restanti 11 parrocchie. Nel settore Sud, la comunità di Nostra Signora di Bonaria (via omonima), a Lido di Ostia Ponente, darà il benvenuto a don William Alexander Ascencio Perez. A Santa Caterina da Siena (via Populonia 44), nel Settore Est, l’amministratore parrocchiale don Alessandro Palla diventa parroco. Nello stesso settore, ma nella zona di Tor Sapienza, a San Cirillo Alessandrino (viale Giorgio Morandi 91), il parroco sarà don Michele Ferretti. Don Paolo Fiorelli guiderà la parrocchia di San Fedele da Sigmaringa (via Mesula 4), nel settore Nord.

A San Gabriele dell’Addolorata (via Ponzio Cominio 93/95), nel quartiere Tuscolano, nel settore Est, diventa parroco don Paolo Verderame. Stesso settore ma altro quartiere, lo Statuario, invece, per la parrocchia di Sant’Ignazio d’Antiochia (via Squillace 3), dove il parroco sarà don Anthony George Caruana. Nella comunità parrocchiale di Sant’Innocenzo I Papa e San Guido Vescovo (via Radicofani 33), nel settore Nord, giunge come nuovo parroco don Giovanni Rezzesi; nello stesso settore, ma questa volta a Santa Maria Immacolata a Grottarossa (via Flaminia 994), ecco invece arrivare don Luigi Santo; mentre a Santa Rosa da Viterbo (via S. Giovanna Elisabetta 53), nello stesso settore, presterà servizio come parroco don Jesus Marquiña Maraño. Ancora, novità a San Saturnino (via Avigliana 3), sempre nel settore Nord, con don Ricardo Reyes Castillo, e alla Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo (piazza della Trasfigurazione), nel settore Ovest, con don Marco Valenti.

7 giugno 2024

La Giornata per la carità del Papa

Foto Diocesi di Roma / Gennari

Si celebra domenica 30 giugno la Giornata per la carità del Papa e tutti «siamo invitati ad offrire il nostro contributo per sostenere il Santo Padre nella sua azione di aiuto ai tanti poveri che si rivolgono a lui e che sono in difficoltà in ogni parte del mondo». Lo scrive il vicegerente della diocesi, il vescovo Baldo Reina, nella lettera indirizzata per l’occasione a parroci, rettori, sacerdoti, diaconi, religiose e religiosi e fedeli laici della diocesi.

Come di consueto, collaborano con la diocesi di Roma nella raccolta i soci del Circolo S. Pietro: quanto raccolto potrà essere consegnato direttamente a loro o versato presso l’Amministrazione del Vicariato.

A livello complessivo nel 2022 le entrate dell’Obolo di San Pietro sono ammontate a 107 milioni di euro. Di questi, 43,5 milioni sono arrivati da donazioni pervenute attraverso la raccolta effettuata in occasione della solennità dei Santi Pietro e Paolo in tutte le diocesi del mondo, dalle offerte dei fedeli e dai lasciti ereditari a favore dell’Obolo stesso o direttamente del Papa. In particolare il 63% è arrivato dalle diocesi, il 29% da fondazioni, il 5,5% da offerenti privati e il 2,5% dagli ordini religiosi.

La lettera del vicegerente

7 giugno 2024

Inaugurazione del Polo della carità “Don Pino Puglisi”

Foto Caritas Roma

Sarà dedicato al beato Don Pino Puglisi, prete ed educatore, martire di giustizia ucciso dalla mafia per il suo forte impegno per la legalità, il nuovo “Polo della carità” che la Caritas diocesana inaugurerà martedì 11 giugno, alle ore 17, nel quartiere di Tiburtino III (in via Venafro, 28).

In un territorio carente di spazi socio-culturali, questa struttura rappresenta un importante luogo di aggregazione e di accoglienza giovanile, nonché un punto di riferimento per le famiglie, offrendo diversi servizi: un centro di accoglienza in semi-autonomia per neo-maggiorenni; il servizio “Officina delle Opportunità” dedicato all’inserimento o al re-inserimento lavorativo delle persone in difficoltà che si rivolgono alle comunità parrocchiali e ai centri di ascolto della diocesi; il progetto “Ferite Invisibili” per la presa in carico e la cura di persone straniere vittime di violenza intenzionale e di tortura; un servizio di supporto psicologico per persone vulnerabili; un ufficio dedicato al lavoro pastorale e di comunità nel settore Nord della diocesi di Roma e uno spazio dedicato alle attività di formazione.

Nel mese di aprile sono giunti a conclusione gli importanti lavori di ristrutturazione e riqualificazione, realizzati grazie alla generosità di molte persone e aziende per un’opera-segno che intende conciliare l’accoglienza, l’inclusione sociale e l’ecosostenibilità. Gli interventi effettuati garantiscono infatti sia la sostenibilità energetica che il superamento delle barriere architettoniche, rendendo così accessibili tutti i piani di una struttura che è al servizio del territorio.

Alla cerimonia interverranno monsignor Daniele Salera, vescovo ausiliare per il settore Nord della diocesi; monsignor Benoni Ambarus, vescovo ausiliare responsabile dell’Ambito della diaconia della carità; Giustino Trincia, direttore della Caritas diocesana di Roma; e i rappresentanti delle istituzioni.

7 giugno 2024

Papa Francesco a Santa Brigida per la “Scuola di preghiera”

Continua, con il terzo appuntamento, la “Scuola di preghiera” in preparazione al Giubileo 2025 insieme a Papa Francesco. Nel pomeriggio di ieri, giovedì 6 giugno, il Santo Padre, accompagnato dal pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, l’arcivescovo Rino Fisichella, ha incontrato circa 30 famiglie di un condominio della comunità parrocchiale di Santa Brigida di Svezia, a Palmarola (zona Borgata Ottavia), nell’estrema periferia ovest della città, per la terza tappa dell’iniziativa per l’Anno della Preghiera.

Durante l’incontro, adattandosi alle esigenze del condominio, il Papa si è intrattenuto con famiglie giovani con bambini, anziani soli, nonni e ragazzi in uno spazio attiguo al palazzo, accanto a dei garage e con muri ancora non ultimati, ha parlato loro dell’importanza di «proteggere la famiglia» e ha risposto, come di consueto, alle domande dei presenti. «Difendiamo la famiglia, che è ossigeno per crescere i figli – ha sottolineato il Papa –. Anche nelle famiglie ci sono tempeste. Se i genitori litigano è normale, ma abbiano la possibilità di fare pace prima che finisca la giornata, perché la guerra fredda del giorno dopo è terribile». Ad alcuni giovani che hanno chiesto al Santo Padre come accrescere la propria fede, ha risposto che «la sola via è la testimonianza». «Voi avete la responsabilità di portare avanti la storia – ha sottolineato il Papa –. Una delle cose belle dei giovani è che si rialzano. Tutti cadiamo nella vita, ma l’importante è non rimanere caduti se si scivola».

Si è parlato anche della Chiesa come comunità di persone, e non solo come luoghi di culto, che in questo quartiere sono molto meno presenti che in altre zone della città. Una signora ha confessato la commozione di vedere il Papa «davanti a un muro di mattoni ancora non finito», perché «lo ha fatto sentire parte della loro comunità». «La Chiesa comincia a farsi nella comunità – ha detto il Papa –. Una parrocchia dove i bambini non si ascoltano e i vecchi sono cancellati non è una vera comunità cristiana. Non dimenticate, i vecchi sono la memoria e i bambini la promessa». Due papà hanno chiesto al Papa come mantenere la fede in questi tempi difficili e come crescere i figli alla luce della fede. «Il primo consiglio è volersi bene tra genitori – ha risposto il Santo Padre – perché i bambini devono poter sentire che mamma e papà si vogliono bene. Se dovete litigare non fatelo davanti ai bimbi». È stato sottolineato anche il valore del dialogo con i propri figli. «Mai smettere di parlare con loro. L’educazione si fa col dialogo, mai lasciarli soli. Fategli capire che possono parlare di tutto».

Nelle scorse occasioni Papa Francesco aveva dialogato con i giovani della parrocchia di Santa Bernadette Soubirous, il 24 maggio, e approfondito il tema della “Preghiera di ringraziamento”; l’11 aprile scorso, con i bambini del catechismo della Prima Comunione della parrocchia di San Giovanni Maria Vianney. Prima di concludere, il Santo Padre ha fatto dono alle famiglie alcuni rosari e ha regalato ai condomini un quadro raffigurante la Vergine Maria con il Bambino Gesù, che sarà conservata nel palazzo a ricordo dell’incontro.

7 giugno 2024

Consiglio dei Prefetti 

Consiglio dei Prefetti

Giornata di santificazione sacerdotale

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